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L’affermazione di mdi ensemble all’Università di Cagliari

Aula Magna ‘Motzo’ di Studi Umanistici gremita per il gruppo milanese, protagonista della scena musicale contemporanea, giunto all’ultima tappa del tour nazionale See the Sound sostenuto da MiBAC, SIAE e Sillumina
29 marzo 2019
Con mdi ensemble: l'esecuzione commentata di Codex pupureus (introdotta con la proiezione di diagrammi manoscritti concessi per l’occasione dagli archivi della Fondazione Paul Sacher di Basilea)

Sergio Nuvoli

Cagliari, 29 marzo 2019 – C’era da aspettarselo: le straordinarie qualità performative, musicali e comunicative di Lorenzo Gentili-Tedeschi, Paolo Fumagalli e Giorgio Casati hanno incontrato un folto e attentissimo pubblico nella presentazione di See the Sound. Homage to Helmut Lachenmann (mercoledì 27) e nella lezione concerto di ieri mattina (giovedì 28), quando gli 80 posti a sedere dell’Aula Motzo del Polo umanistico di Sa Duchessa e i 100 programmi di sala stampati si sono rivelati insufficienti.

La proposta di mdi ensemble, con DVD e live performance, nonché l’impresa mdi hanno incontrato un contesto motivante e valorizzante per gli esecutori e per il pubblico, prodotto dalla convergenza di approccio inclusivo e interdisciplinare, integrazione verticale e orizzontale delle attività di ricerca e didattiche, intese istituzionali nel territorio, obiettivi perseguiti dal nostro Ateneo.

Un'immagine dell'Aula Motzo all'inizio dell'incontro
Un'immagine dell'Aula Motzo all'inizio dell'incontro

“La musica d’arte contemporanea ritorna all’Università di Cagliari come processo coinvolgente e condiviso – spiega Paolo Dal Molin, docente di Musicologia e Storia della Musica, tra gli organizzatori dell’iniziativa per conto di UniCa - nelle forme ‘dal vivo’ e mediate dall’audiovisivo su cui l’ateneo cagliaritano investe e vuole investire con diverse azioni, finalizzate a promuovere lo sviluppo di competenze gestionali, produttive e di ricezione critica, sviluppando le risorse del territorio e attraendone di nuove (gli eventi cagliaritani si sono svolti in co-produzione See the Sound - il tour, Spaziomusica, Celcam e Labimus del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali)”.

Da segnalare, oltre alle esecuzioni commentate di Codex pupureus (introdotto con proiezioni di diagrammi manoscritti concessi per l’occasione dagli archivi della Fondazione Paul Sacher di Basilea) e a una magnetica lettura di Pression di Lachenmann, la galvanizzante prova aperta di Sottili di luce di Fabrizio Casti seguita dalle preziose scie luminose di Rainbow Dust in the Sky, opera del 2018, introdotte dall’intervista audio che la compositrice Daniela Terranova ha rilasciato per le studentesse e gli studenti dell’ateneo sardo.

Un team di iscritte e iscritti a Scienze della produzione multimediale è stato attivamente coinvolto nel progetto, in un’esercitazione di ripresa video e audio, che saranno presto tradotti in un documento audiovisivo.

Fabrizio Casti durante la prova di "Sottili di luce" con Lorenzo Gentili-Tedeschi
Fabrizio Casti durante la prova di "Sottili di luce" con Lorenzo Gentili-Tedeschi

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