di Sergio Nuvoli
Cagliari, 13 gennaio 2019 – E’ andata in onda ieri sulle frequenze nazionali di Radio1Rai la puntata della trasmissione “Inviato speciale”, il settimanale radiofonico che “racconta uomini, storie, problemi, tendenze e opinioni”.
All’interno della puntata un lungo servizio del caporedattore Roberto Taglialegna su European Qualifications Passport for Refugees (EQPR), il progetto del Consiglio d’Europa con il CIMEA-NARIC (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche), patrocinato dal nostro Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e che - a luglio scorso - ha visto la consegna dei primi "passaporti" da parte dell'Università di Cagliari.
Come si ricorderà, si tratta del progetto del Consiglio d'Europa che per la prima volta è stato sperimentato in Italia nel nostro Ateneo (e in quello di Sassari): il Passaporto è un documento che contiene la valutazione delle qualifiche accademiche dei rifugiati che hanno conseguito un titolo finale di scuola secondaria o universitario ma che non hanno con sé la relativa documentazione per dimostrarlo. Contiene anche informazioni sulle esperienze lavorative e sulle competenze linguistiche dell’individuo. In questo modo, ai rifugiati che hanno richiesto il riconoscimento dei propri titoli e di poter continuare gli studi all’Università di Cagliari (o in altri atenei europei) viene riconosciuta la possibilità di farlo.
Taglialegna ha intervistato nei giorni scorsi il Rettore Maria Del Zompo, il Prorettore alla Internazionalizzazione Alessandra Carucci, e Aliou Mohamed Diallo, uno degli studenti che hanno usufruito del progetto e hanno partecipato alla cerimonia di consegna degli EQPR nel luglio scorso in Rettorato.
Il servizio è completato da alcune altre interviste sul sistema.