Solo il 10% degli italiani è in grado di ordinare correttamente le scelte di investimento in base al rischio che corre, e i sardi non fanno eccezione: è uno dei dati emersi questa mattina
di Sergio Nuvoli
Cagliari, 29 ottobre 2018 - Solo il 10% degli italiani è in grado di ordinare correttamente le scelte di investimento in base al rischio che corre, e i sardi non fanno eccezione: è uno dei dati emersi dal Rapporto redatto dall’Osservatorio sull’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane della CONSOB (Commissione nazionale per le Scietà e la Borsa), l’organismo indipendente che ha il compito di garantire la tutela degli investitori, l'efficienza, la trasparenza e lo sviluppo del mercato mobiliare italiano. Il Report è stato presentato oggi al Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Cagliari, nell’ambito di una serie di iniziative organizzate nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria.
Tra gli strumenti più conosciuti ci sono i titoli di Stato, indicati dal 54% del campione. Il 70% degli italiani non pianifica le proprie scelte, solo il 58% ha coscienza della propria condizione economica
Prima di mettersi alla prova, il 40% del campione di intervistati ha dichiarato di possedere un livello elevato di conoscenze finanziarie, ma il 50% non è in grado di definire correttamente le nozioni finanziarie di base, e appena il 20% sa spiegare concetti avanzati. Tra i concetti maggiormente compresi c’è quello di percentuale, mentre l’80% degli intervistati non ha familiarità con la nozione di probabilità. Tra gli strumenti più conosciuti ci sono i titoli di Stato, indicati dal 54% del campione. Il 70% degli italiani non pianifica le proprie scelte, solo il 58% ha coscienza della propria condizione economica.
La maggior parte degli intervistati è incline all’utilizzo di informazioni numeriche, ad attività cognitive impegnative e all’ansia finanziaria, è diffusa la percezione di auto-efficacia, intesa come capacità di raggiungere l’obiettivo, e di auto-controllo. La CONSOB ha rilevato negli italiani anche la propensione all’ottimismo e alla fiducia negli altri.
La ricchezza netta delle famiglie italiane – e quelle sarde sono in linea con questo dato – rimane stabile ai livelli del 2012, mentre il tasso di risparmio lordo continua ad attestarsi al di sotto della media dell’area euro
La ricchezza netta delle famiglie italiane – e quelle sarde sono in linea con questo dato – rimane stabile ai livelli del 2012, mentre il tasso di risparmio lordo continua ad attestarsi al di sotto della media dell’area euro.
La preferenza per le informazioni di tipo numerico è infatti più frequente tra gli uomini e le persone con un livello di istruzione più elevato, mentre la propensione all’ansia finanziaria risulta essere più comune tra le donne e tra gli intervistati con un grado di istruzione più basso.
Riccardo De Lisa: "I dati mostrano che è necessario investire sull'educazione finanziaria. Il nostro Ateneo svolge anche su questi temi, con iniziative di questo genere, la sua terza missione"
Dopo l’introduzione di Riccardo De Lisa, l’indagine è stata presentata da Paola Soccorso, funzionario CONSOB, che ha sottolineato che “le conoscenze finanziarie reali e percepite e le capacità di calcolo sono positivamente correlate al livello di istruzione e ad alcune inclinazioni personali, mentre risultano negativamente associate con l’ansia finanziaria”.
“Numeri che mostrano come occorra investire sull’educazione finanziaria – spiega Riccardo De Lisa, docente di Economia degli intermediari finanziari – E più in generale sull’istruzione, dato che una maggiore conoscenza finanziaria consegue ad un più elevato livello di formazione. All’Università formiamo cittadini consapevoli anche dell’utilizzo dei propri risparmi, e siamo impegnati nella divulgazione della corretta cultura finanziaria. E’ la ‘terza missione’ che il nostro Ateneo – anche con la nostra Facoltà e il nostro Dipartimento – svolge per rendere consapevoli le scelte dei risparmiatori sardi”.
I numeri sono stati commentati durante una tavola rotonda tra esperti del settore: la necessità di una corretta pianificazione non riguarda solo le famiglie, ma anche le famiglie che devono poter contare su professionisti appositamente formati
I dati contenuti nel Rapporto sono stati commentati durante una tavola rotonda alla quale sono intervenuti Luca Piras e Fabrizio Crespi, docenti alla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, Antonio Tilocca, dello Studio Tilocca e Associati, già presidente della SFIRS, la società finanziaria della Regione Sardegna, don Marco Lai, Caritas diocesana di Cagliari e Vittorio Pelligra, docente di Politica economica di Unica.