di Sergio Nuvoli

Cagliari, 26 ottobre 2018 - Lunedì 29 ottobre, alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Libano e del Rettore dell’Università libanese, si aprirà a Beirut il VI Seminario sull’opera di Andrea Camilleri “Il Mediterraneo: incroci di rotte e di narrazioni” che ha già celebrato il primo appuntamento a Cagliari (27-28 febbraio 2018) e si concluderà con la tappa prevista a Malaga (22-23 novembre).

I Seminari camilleriani, avviati nel 2004, sono divenuti annuali dal 2013 e, giunti al sesto appuntamento, costituiscono un “marchio” dell’Università di Cagliari affermato nel mondo degli studi.

Al Seminario di Beirut, che si svolgerà nelle due giornate di lunedì 29 e martedì 30 ottobre, parteciperanno studiosi libanesi (Lebanese University, Holy Spirit University of Kaslik di Beirut), spagnoli (Universidad de Málaga, University of Barcelona, University of Valencia, University of Murcia), messicani (National Autonomous University of Mexico, Città del Messico) e italiani (Università degli Studi di Cagliari).

I lavori saranno aperti da un breve filmato realizzato in Sardegna che sintetizza il profilo di Andrea Camilleri e delinea la fisionomia della sua opera.

Nutrita la "pattuglia" dell'Università di Cagliari, guidata da Giuseppe Marci, docente del nostro Ateneo, all'importante simposio: ben otto docenti e quattro allievi del professore, Stefano Salis (che nel 1998 ha discusso la prima tesi in assoluto su Camilleri); Simona Demontis (dalla sua tesi il volume I colori della letteratura. Un’indagine sul caso Camilleri, Rizzoli, 2001); Simona Pilia (che nel 2017 ha presentato durante il seminario camilleriano il lavoro realizzato dagli studenti della Scuola secondaria di I grado “G. Tuveri”); Elena Sanna (neolaureata ma già ‘veterana’ dei seminari, avendo partecipato a quelli di Cagliari, Malaga e Fortaleza).