UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 21 febbraio 2020

Venerdì 21 febbraio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
21 febbraio 2020

L'Unione Sarda

 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 febbraio 2020 / PRIMA ECONOMIA - Pagina 15
ALIMENTAZIONE. Il corso
Carni sostenibili, master universitario sull'agnello Igp

L'agnello di Sardegna Igp è un prodotto sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale, culturale e sanitario, e per questo partecipa a pieno titolo al primo master sull'allevamento rispettoso. Il Consorzio di tutela dell'agnello di Sardegna Igp (Contas) è lo sponsor del primo corso di specializzazione dedicato alle “Carni sostenibili”, organizzato dal dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari e aperto a studenti, dottorandi e specializzandi universitari, professionisti del settore (agronomi, veterinari, medici e nutrizionisti), giornalisti.
«La sostenibilità dell'allevamento - spiegano da Coldiretti - viene rispettata grazie al fatto che l'agnello sardo si nutre con il solo latte materno da pecore allevate all'aperto nel rispetto del benessere animale. L'Isola, infatti, è la prima regione del Mediterraneo in cui si pratica l'allevamento degli animali al pascolo, con pecore che si nutrono per l'80% dalle essenze foraggere spontanee o coltivate rendendo inscindibile il legame dell'elevata qualità delle carni e dei prodotti caseari, con importanti sostanze nutraceutiche, e dalle forme paesaggistiche in cui sono ottenuti».
Spiega il presidente del Contas Battista Cualbu: «Come Consorzio stiamo lavorando affinchè sia sostenibile anche dal punto di vista economico, oltre che per il sistema circostante in cui è allevato, anche per l'allevatore, il custode del territorio e di questo inestimabile patrimonio». È significativo, spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzetti, «che queste informazioni vengano divulgate in un contesto universitario».



 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 21
Mediateca. Welcome day
ERASMUS, IN ARRIVO GLI STUDENTI STRANIERI

Un'accoglienza in grande stile, come da costume, per gli studenti stranieri che frequenteranno l'Università cagliaritana in questo secondo semestre accademico. È quanto previsto giovedì prossimo dalle 15,30 alla Mediateca del Mediterraneo in via Mameli: l'appuntamento, organizzato dall'Università in collaborazione con l'associazione studentesca “Esn”, si chiama “Erasmus Welcome Day”.
STUDI E TIROCINII. L'iniziativa, destinata gli studenti stranieri che fanno parte dei programmi Erasmus e Globus, serve a presentare l'offerta culturale della città e i servizi per l'accoglienza che la sua Università mette a disposizione dei ragazzi che hanno scelto Cagliari come sede di studio. Globus è il programma di scambio universitario cagliaritano che consente di trascorrere un periodo di studio o tirocinio in Ateni stranieri svolgendo corsi e sostenendo esami.
ALLA MEDIATECA. La decisione di utilizzare in questa occasione la Mem per la presentazione di Unica e del capoluogo è di “Ismoka”, l'International students mobility office Karalis (si occupa della mobilità internazionale per l'Università di Cagliari, gli uffici si trovano nel Campus Aresu in via San Giorgio), «con la certezza», spiegano gli organizzatori, «che la sede del sistema bibliotecario comunale e archivio storico comunale possa essere lo spazio innovativo dove gli studenti, oltre che conoscere i molteplici servizi offerti, avranno modo di conoscersi per la prima volta».



 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 21
CONFERENZA
Lunedì alle 20 nell’aula magna della facoltà di Lettere la conferenza di Bartolomeo Porqueddu, ospite dell’associazione culturale Riprendiamoci la Sardegna, su “Il Vaso di Dueno: il più antico documento latino scritto in sardo”. Ingresso libero.



 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 febbraio 2020 / CULTURA - Pagina 44
IL SAGGIO. Il semiologo Franciscu Sedda ha curato un volume dedicato al tema
LE ISOLE? UN FATTO DELL' ANIMA
Di plastica, dei famosi, del tesoro: tutte hanno finestre sul mondo

Franciscu Sedda, professore associato di Semiotica all'Università di Cagliari, è il curatore di un volume “Isole. Un arcipelago semiotico” (Melteni editore, 22 euro) che esplora l'affascinante concetto di isola.
«In un certo senso tutti i continenti, anche i maggiori, sono soltanto isole». Così scriveva Carl Schmitt in Terra e Mare , influente riflessione sulla storia mondiale.
Vale la pena riprendere l'idea e pensare il pianeta come un mondo di isole. Lo si vedrà sotto una luce nuova. E in modo nuovo si vedranno le isole stesse, strappate allo stereotipo di luoghi chiusi e marginali, quando invece della storia sono state sempre crocevia se non motore. Persino le più isolate, persino noi: «La Sardegna, che si suol descrivere quasi impermeabile, ebbe le finestre aperte sull'esterno, così che si può talora scoprire di li, come da un osservatorio, la storia generale del mare», ha scritto nientemeno che Fernand Braudel. Perdiamoci dunque nel pianeta delle isole.
APPRODI E PASSAGGI. Scopriremo che ce ne sono di plastica, che come quelle mitiche sembrano fare tutt'uno con il mare, che come fantasmi appaiono e scompaiono, che terrorizzano e muovono all'impegno. E a quanto si dice iniziano a popolare anche i nostri intestini.
Scorgeremo nel Mediterraneo barche che sono isolotti, e come la balena-isola su cui sbarcò San Brandano restano mobili e sempre pronte a inabissarsi, portando a fondo speranze e umanità.
Noteremo Stati continentali che davanti a queste barchette si chiudono, si isolano quasi quanto il Giappone nel periodo Tokugawa (1603-1853) e molto di più di quanto tante altre fragili isole abbiano mai fatto in tutta la loro storia, né fanno tutt'ora, quando si offrono come luoghi di approdo o di passaggio.
Intravvederemo vecchi imperi transoceanici diventar forse meno di un'isola, con la Gran Bretagna che si fa Inghilterra, la Scozia nell'arcipelago Europa e l'isola d'Irlanda, per contrappasso, politicamente unificata. E che dire della gente dell'isola di Hong Kong che insorge contro il continente Cina?
PAESAGGI INTERIORI. Ma le isole non sono solo materia geopolitica, storica, culturale. Sono un fatto dell'anima. Segnano il paesaggio interiore di chi le abita, il senso del tempo e dello spazio, dell'attesa e dell'ospitalità. E sono il sogno di tutti gli altri, che non smettono di desiderane una tutta per sé. O almeno una manciata di spiaggia. Dalle utopie sociali di ieri a quelle turistico-mediatiche di oggi, da Utopia di More all' Isola dei Famosi , dall'isola di Robinson a Temptation Island : l'immaginario non smette di offrirci esperimenti di “mondi in miniatura”. E in tempi di emergenza climatica la letteratura già si popola di isole post-apocalittiche, frutto dell'innalzamento dei mari. Ve l'immaginate il Campidano come un canale che separa l'isola di Sulcis da quella di Barbagia?!
INVITO AL VIAGGIO. Le isole invitano a viaggiare. Nello spazio e nel tempo, con il corpo e l'immaginazione. E così fa il volume Isole. Un arcipelago semiotico che partendo da un saggio di Gilles Deleuze, che intrecciando geografia e mitologia fa delle isole qualcosa di originario, arriva a uno di Umberto Eco, che mentre approda al sapere scientifico ci invita a perderci, ancora una volta, nel mare della conoscenza e dell'immaginario insulare. In mezzo si naviga dalle narrazioni omeriche alle isole nei viaggi medievali (Lancioni); si traccia il quadro dei vissuti, precari e interconnessi, delle isole mediterranee fra fine del medioevo e prima modernità (Braudel); si va dalla cinquecentesca isola di Utopia con le sue mappe dense di valori (Pezzini) a romanzi come Robinson e Gulliver che nel '700 segnano la cultura occidentale (Calabrese); si torna a isole e isolani mediterranei, con le loro psicologie e la loro persistete insulomania (Matvejevic), si fa tappa sull'isola Grado, con le sue trasformazioni turistiche, e nelle isole che popolano i ricordi individuali (Pozzato); ci si spinge nel mare magno degli Island Studies, che ci insegnano che “isolanità” e “insularità” sono due cose diverse (Baldacchino), fino ad affrontare l'insularizzazione come dispositivo tecnico-esistenziale, che proietta una delle potenzialità dell'isola nel futuro, fin dentro le stazioni spaziali (Sloterdijk).
A conti fatti, cosa meglio di un pianeta-isola?
Franciscu Sedda

La Nuova Sardegna


 

 


5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 21 febbraio 2020 / SASSARI - Pagina 18
L’ANAC: REGOLARE LA NOMINA DEL DIRETTORE DELL’ATENEO
Per l’Anticorruzione insussistente l’incompatibilità segnalata da Flc Cgil e Uil Rua
“L’incarico non confligge con il ruolo ricoperto da Nicoletti nella Consulta Cineca

di Paoletta Farina
SASSARI La nomina è regolare. Per l'Anac l'incarico di direttore generale dell'Università a Cristiano Nicoletti è stato conferito secondo legge e non è incompatibile con il suo ruolo di membro della Consulta consortile del Cineca, l'ente in house del Miur e di altre pubbliche amministrazioni di cui è il braccio informatico. L'Autorità nazionale anticorruzione ha risolto a tempo di record il problema sollevato dalla Flc Cgil e dalla Uil Rua respingendo la richiesta di accertamenti in merito presentata dai sindacati e inviata per conoscenza anche alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica. La delibera dell'Authority è freschissima: depositata ieri, 19 febbraio, mette la parola fine alla querelle, con la conferma della correttezza dell'ateneo nella scelta del nuovo direttore generale, in carica dal gennaio dell'anno scorso dopo l'andata in pensione del predecessore Guido Croci. La Flc Cgil e la Uil Rua, guidate dai segretari Luigi Canalis e Paolo Fiori vedono, quindi, respinta un'ipotesi che, al contrario, se accolta, avrebbe reso nulli gli atti finora firmati dal dg Nicoletti. Secondo l'Anac, infatti non può essere applicata alla nomina del direttore generale la fattispecie prevista all'articolo 4 della legge n. 39 de 2013 (così come sostenevano i sindacati) che prevede, a tutela della pubblica amministrazione, che chi abbia già avuto incarichi anche esterni nei due anni precedenti, in enti privati regolati e finanziati dal pubblico, non possa svolgere un ruolo dirigenziale in un ente pubblico. Il Cineca, al contrario, dice l'Anac, deve essere considerato ente di diritto privato "in controllo pubblico" che ha funzioni di natura pubblicistica e fondato nel 1967 è sottoposto alla vigilanza del Miur, raggruppando 69 atenei italiani, enti di ricerca e policlinici universitari. Detto in parole povere, non c'è un conflitto pubblico-privato tra Cineca (della cui Consulta Nicoletti fa parte dall'aprile del 2018) e Università perché gli interessi dell'uno sono anche quelli dell'altra. Il Consorzio interuniversitario non ha fini di lucro, ma è nato per rendere un servizio agli associati e nella maniera più economicamente vantaggiosa. Quindi le ipotesi prospettate dai sindacati sono insussistenti, chiude l'Anac. Che lascia solo una porta aperta: non può pronunciarsi su un eventuale conflitto di interessi , che è cosa diversa, perché non ha competenza.Non vuole commentare la delibera Cristiano Nicoletti («parla per me»), dice solo che «continuerò a fare l'ottimo lavoro che nell'Università sassare viene ed è stato finora svolto» e si augura che «le inutili tensioni esistenti vengano meno e si possa lavorare in un clima di collaborazione». I segretari provinciali della Flc-Cgil e della Uil Rua da parte loro «prendono atto della tempestività con cui l'Anac ha risposto alla nostra segnalazione, tempestività che non sempre è stata tale». «Il pronunciamento consente a noi, ma soprattutto ai lavoratori e alla città intera di guardare con maggiore serenità alle urgenti incombenze che attendono il direttore generale - dicono - e ci auguriamo che vengano portate a conclusione le tante questioni ancora aperte e ripetutamente segnalate».

Questionario e social

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