Le iniziative condotte dal team dell’ateneo cagliaritano erano dedicate alla sostenibilità ambientale attraverso speciali laboratori didattici realizzati sulla spiaggia sia per studenti universitari sia per studenti delle scuole medie
Sergio Nuvoli
Cagliari, 12 aprile 2021 – Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di terza missione sull’Agenda 2030 dell’ONU obiettivi 13,14 e 15 realizzata dal gruppo di ricerca dell'Università di Cagliari guidato da Sandro Demuro, docente di Morfodinamica e conservazione dei litorali.
Le iniziative condotte dal team dell’ateneo cagliaritano erano dedicate alla sostenibilità ambientale attraverso speciali laboratori didattici realizzati sulla spiaggia sia per studenti universitari sia per studenti delle scuole medie. L’obiettivo era illustrare la stretta relazione tra la vita sulla terra e quella in mare in un contesto di cambiamento climatico, e mostrare agli studenti come funziona una spiaggia, misurarla e pulirla anche nella stagione in cui di solito è abbandonata.
Una volta rientrati a scuola, ai ragazzi è stato chiesto di stilare un report sulle attività svolte nel corso della giornata con i ricercatori universitari e un approfondimento sulla Posidonia oceanica
Per quanto riguarda le scuole medie, l’esperienza si è basata sulle attività preparatorie svolte in classe dai docenti della scuola “Cristoforo Colombo”, Giuliana Camba, Venere Principale, Elisabetta Vignolo, Carla Monteforte e Marinella Piddiu con le classi 2°E, 3°E, 2°A.
Una volta rientrati a scuola, ai ragazzi è stato chiesto di stilare un report sulle attività svolte nel corso della giornata con i ricercatori universitari e un approfondimento sulla Posidonia oceanica. I lavori sono stati poi discussi e condivisi in classe, mettendo in particolare risalto la funzione di questa pianta superiore nel contrastare i cambiamenti climatici e la sua funzione di protezione e nutrimento delle spiagge.
Le attività del team di Demuro sono proseguite con i laboratori dedicati agli studenti del primo anno di Geografia fisica e Cartografia delle Scienze naturali e ambientali in preparazione alla giornata Nazionale del Mare di domenica 10 aprile.
Le attività del team di Demuro sono proseguite con i laboratori dedicati agli studenti del primo anno di Geografia fisica e Cartografia delle Scienze naturali e ambientali in preparazione alla giornata Nazionale del Mare di domenica 10 aprile
Il percorso “tra la terra ed il mare” è dunque iniziato in parallelo a scuola e all’università e si è protratto sul campo con diverse uscite, durante le quali gli studenti hanno imparato a definire le zone dinamiche, i sedimenti di cui sono fatte, misurato in prima persona le ampiezze con alta e bassa marea e studiato la composizione delle sabbie.
“Tra gli obiettivi della speciale azione di educazione alla sostenibilità ambientale intrapresa – spiega il professor Demuro – riveste grande importanza la volontà di far capire ai giovani di diverse generazioni come vive la spiaggia, la sua dinamica, di cosa è fatta, quali sono gli impatti dell'uomo su di essa. Ma anche trasferire le buone pratiche per pulirla e imparare ad amarla anche quando non è bianca e caraibica per conservarla nel tempo”.
L'Università di Cagliari lavora costantemente a supporto dell'educazione scolastica su temi delicatissimi come la conservazione del nostro ambiente naturale e del mare, spesso minacciato proprio dall'incuria dell'uomo. Questa attività rientra nei programmi di Cittadinanza, educazione civica, Scienze e Geografia e trova come partner affidabile e autorevole il MEDCOASTLAB dell’ateneo cagliaritano, laboratorio ad altissima specializzazione sui temi della sostenibilità ambientale e del mare sempre pronto a fornire il proprio supporto di terza missione e a fare osmosi con le altre istituzioni.
RASSEGNA STAMPA
L'UNIONE SARDA del 13 aprile 2021
Cagliari - pagina 21
Gli studenti imparano a rispettare il mare
Anche l'Università al Poetto con gli studenti della scuola media Colombo per insegnare come si gestiscono e si rispettano le coste. L'iniziativa era dedicata alla sostenibilità ambientale attraverso speciali laboratori didattici realizzati sull'arenile. L'obiettivo: illustrare la stretta relazione tra la vita sulla terra e quella in mare in un contesto di cambiamento climatico. Altro obiettivo: mostrare come funziona la spiaggia, misurarla e pulirla.
Una volta rientrati a scuola, ai ragazzi è stato chiesto un report sulle attività svolte durante la giornata con i ricercatori universitari e un approfondimento sulla Posidonia oceanica. I lavori sono stati poi discussi e condivisi in classe, mettendo in risalto la funzione di questa pianta nel contrastare i cambiamenti climatici e la sua funzione di protezione delle spiagge.
«In questa speciale azione di educazione alla sostenibilità ambientale - spiega Sandro Demuro, docente di Morfodinamica e conservazione dei litorali - riveste grande importanza la volontà di far capire ai giovani di diverse generazioni come vive la spiaggia, la sua dinamica, di cosa è fatta, quali sono gli impatti dell'uomo su di essa».
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