Sabato 1 febbraio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
01 febbraio 2020

L'Unione Sarda


 
 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 1 febbraio 2020 / PRIMA PAGINA
L’ANALISI
Il bipolarismo virtuale

Passate le elezioni regionali, ecco, per giorni, il solito carosello di analisi, commenti, dibattiti nei quali ciascuno cerca di propagandare la sua verità. Così la Lega, col 32% dei voti, diventa la grande sconfitta, i pentastellati fanno finta di niente, il Governo si sente rinvigorito. Torna in mente la famosa frase di Schopenhauer: il più frequente errore dell'uomo è quello di ricercare le cause partendo dalle conseguenze.
Tutti concordano però almeno su un punto: il ritorno del bipolarismo, destra e sinistra di nuovo contrapposte. Vengono così elusi alcuni importanti interrogativi: l'Emilia Romagna è una regione florida grazie o nonostante la classe dirigente? La Calabria è depressa per lo stesso motivo? Quale “modello emiliano” andrebbe esportato altrove? Quale modello alternativo è stato proposto?
In effetti questo bipolarismo appare sbiadito. Tornano vecchi slogan, parole d'ordine, antichi feticci. Manca invece quasi del tutto l'elaborazione di modelli di società che i partiti dovrebbero adottare anzitutto al loro interno. Come dire: predicare bene e razzolare altrettanto. Ma - si sa - l'esercizio è scomodo, non conviene, a partire da alcuni punti nodali.
Meritocrazia. Ha capito la sinistra che la nuova frontiera del socialismo è la meritocrazia? Che il Paese ne ha un bisogno estremo e che la vecchia ricetta di spesa pubblica e tassazione porta al tracollo di tutti (sinistra inclusa)? Istruzione. L'Italia è spesso bacchettata per scarsi investimenti in ricerca, innovazione, istruzione: una vera emergenza nel nostro Paese. (...) segue a pagina 13

POLITICA - Pagina 13  segue dalla prima
Sia destra che sinistra eludono le grandi domande
Quando il bipolarismo è soltanto virtuale

(...) La risposta dei partiti? nominare ministri non laureati. Possibile? Quale forza politica renderà prioritaria la scolarizzazione delle classi dirigenti, iniziando dalla propria?
Parliamo poi di Stato e mercato. Da che mondo è mondo il socialismo si fa con le politiche pubbliche. Ma se per cinquant'anni lo Stato è stato utilizzato come occupatore seriale, ammortizzatore sociale, corrispettivo per politiche clientelari ed oggi è un rottame inefficiente, il socialismo chi lo fa? Il mercato? Ci rendiamo conto che praticare il socialismo, in Italia, è come fare il Grande Slam con la racchetta rotta?
Globalizzazione. Se i salotti dei benpensanti, i girotondi, i solidaristi romantici predicano l'abbattimento delle frontiere e la globalizzazione economica, a chi tocca difendere lo Stato? Alla destra? Possibile non capire che la globalizzazione uccide (non vivifica) i diritti sociali conquistati in tanti anni? D'altra parte, chiudere le frontiere (ammesso che ci si riesca) può bastare ad affrontare la globalizzazione?
Passiamo all'ordine pubblico. Ricordo ancora una battuta di Enrico Berlinguer: «Il governo ideale sarebbe tutto di sinistra col solo ministro dell'interno di destra. Lì non siamo attrezzati». È ancora vero? Nessun avanzamento culturale da allora? Eppure nei sistemi socialisti ordine e sicurezza erano (fin troppo) garantiti. E i confini erano presidiati. Ricordate Berlino Est?
Capitolo sviluppo economico. I tempi, è vero, sono cambiati: oggi il conflitto non è più tra impresa e lavoro ma tra ceti produttivi e ceti parassitari. La sinistra da che parte sta? Perché domenica scorsa Bonaccini e Callipo sono stati votati in larga parte da dipendenti pubblici e privati. Mentre imprenditori, artigiani e professionisti hanno votato in prevalenza a destra? Come si fa a generare sviluppo economico se non si rappresenta chi fa il Pil? Anche la Lega dovrebbe chiederselo: Stato o mercato? Una forza sovranista può essere liberale?
Infine l'ambiente. Qualsiasi problema ambientale in Africa, Asia, America latina in pochi giorni bussa a casa nostra. La concentrazione delle produzioni globali in Paesi che non tutelano l'ambiente sta producendo disastri irreparabili. Oggi tutelare l'ambiente significa riportare la produzione in Europa. Ma allora, come conciliamo industrialismo e ecologia? Il mito sovietico della fabbrica fumante, simbolo dell'operaismo, non è riproponibile. Quali nuove ricette politico-culturali su questo tema cruciale?
Potremmo continuare per ore. Scopriremmo che le forze in campo, su tutto questo, non hanno elaborato alcunché. Finché non lo faranno, il bipolarismo resterà solo una narrazione utile a semplificare, a demonizzare l'altro, ad anteporre protesta a proposta (che non c'è). D'altronde non avere un avversario significa confrontarsi con sé stessi e farsi tante domande. Di questi tempi, meglio evitare.
ALDO BERLINGUER
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 



2 - L’UNIONE SARDA di sabato 1 febbraio 2020 / CAGLIARI - Pagina 21
UNIVERSITÀ. Stagione favorevole per i fondi EU
Al via il master che forma i progettisti dell'Europa

«È un master che forma competenze importantissime non solo per gli enti pubblici, ma anche per le imprese: servono professionisti in grado di attrarre risorse europee, oggi fondamentali per lo sviluppo del nostro sistema economico». Così la rettrice Maria Del Zompo ha inaugurato ieri mattina la sesta edizione del master in Progettazione europea, organizzato dal Crenos in collaborazione di vari enti. È un'ulteriore tappa dello sviluppo del programma Del Zompo che ha portato all'istituzione di un ufficio Europa nell'Ateneo, che oggi lavora a pieno ritmo in connessione con le principali istituzioni e in stretto raccordo con facoltà e dipartimenti: «Oggi non è più possibile prescindere dai finanziamenti europei, è un'esigenza sempre più sentita», ha evidenziato la rettrice.
A fare gli onori di casa Stefano Usai, direttore del corso e presidente della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche: «Siamo felici di essere qui a 16 anni dalla prima edizione». Emanuela Marrocu, direttrice Crenos, ha aggiunto: «Dobbiamo studiare le istituzioni europee. Oggi purtroppo non è un bel giorno, perché tra 12 ore uno dei Paesi non farà più parte dell'Ue e 73 deputati usciranno dal Parlamento europeo. È un fallimento per tutti», ha detto riferendosi alla Brexit. Disco verde da Massimo Temussi, direttore Aspal (Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro): «L'avvio di questo master arriva in una stagione in cui i fondi Fse saranno raddoppiati e anche il Fesr sarà incrementato».


 

La Nuova Sardegna



 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 1 febbraio 2020 / ECONOMIA - Pagina 13
L'assessora Murgia convoca a Cagliari le università e le organizzazioni agricole
CIMICE ASIATICA, CONFRONTO IN REGIONE

CAGLIARI «Convocherò a brevissimo un tavolo di confronto per decidere le strategie di prevenzione e contrasto alla diffusione della cimice asiatica». Lo dichiara l'assessore regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, rispondendo alle preoccupazioni espresse dalle università e dalle organizzazioni agricole per i rischi derivanti dalla presenza dell'Halyomorpha halys, una specie di insetto che ha dimostrato un'elevata capacità di diffusione nel Mediterraneo attaccando in particolare le coltivazioni arboree ma anche numerosi vegetali coltivati e spontanei. «La situazione è monitorata - aggiunge l'esponente della Giunta Solinas - e non è il caso di generare allarmismi. L'incontro che sto programmando è la prima risposta che voglio dare alle istanze dei rappresentanti del mondo agricolo sardo che hanno chiesto l'intervento delle Istituzioni in difesa preventiva delle colture del territorio regionale e per favorire il mantenimento della capacità produttiva del settore ortofrutticolo in una situazione di particolare difficoltà». La cimice asiatica non è un problema solo sardo. Anzi, ci sono esempi di infestazioni arrivate a livelli più alti: nella pianura padana l'insetto sta devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni che possono arrivare fino al 70 per cento delle produzioni. Secondo gli esperti, la cimice è ormai presente un po' dappertutto anche in Sardegna: con l'arrivo del freddo sta cercando di entrare nelle nostre abitazioni per ripararsi. Insomma la cimice asiatica sarebbe già di casa e avrebbe solo bisogno di qualche anno per emergere.

 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 1 febbraio 2020 / SASSARI - Pagina 17
Incontro all'Università su opportunità e prospettive di collaborazione
UN DOTTORE DI RICERCA PER LE AZIENDE

SASSARI Il mondo delle aziende private, con le sue sfide quotidiane, può essere un approdo particolarmente adatto ai dottori di ricerca, che hanno acquisito competenze elevate al termine di un percorso formativo ricco, rigoroso e complesso. I dottori di ricerca possono favorire nelle stesse aziende la risoluzione di problemi complessi, la ricerca industriale, l'innovazione tecnologica e di processo e l'internazionalizzazione, contribuendo ad ampliare e diversificare il business aziendale. Per mercoledì 5 febbraio, la Scuola di Dottorato dell'Università di Sassari ha organizzato l'evento intitolato "I dottori di ricerca e le aziende private" proprio per illustrare le opportunità che nascono dalla collaborazione tra i corsi di dottorato e le aziende. L'appuntamento è dalle 9.30 alle 13.30 nell'aula magna dell'ateneo, in piazza Università.
L'evento, che gode del patrocinio di Confindustria Centro Nord Sardegna, si aprirà con i saluti del Rettore Massimo Carpinelli e proseguirà con una presentazione sui dottorati e il sistema produttivo (al momento 39 diverse aziende sono coinvolte in maniera diretta ed ufficiale nelle attività dei corsi di dottorato di ricerca) a cura di Antonello Cannas, direttore della Scuola di Dottorato dell'Università. L'intervento principale è affidato all'esperta Lucia Salto della Direzione Ricerca e Terza Missione dell'Università di Torino, Career Development Facilitator for PhDs e International Networking Development. Seguirà il discorso di Gualtiero Cortellini che porterà all'attenzione dei presenti l'esperienza di "Find your doc" (Consorzio per il trasferimento tecnologico, Milano).Il programma - pubblicato sul sito Uniss a questo link https://www.uniss.it/sites/default/files/evento/locandina_5_febbraio_2020.pdf - prevede una sessione di testimonianze dei dottorandi, una tavola rotonda e una sessione di poster nella ex biblioteca universitaria.La giornata è organizzata in collaborazione con le aree per il Trasferimento tecnologico (Delegato Gabriele Mulas) e la Terza Missione (Delegato Pier Andrea Serra). Partecipano dottorandi, dottori di ricerca e docenti dell'Ateneo; rappresentanti di aziende, enti privati, di associazioni di categoria; coordinatori dei Corsi di dottorato, studenti. L'ingresso è libero e aperto a tutti.

Questionario e social

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