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Il collega Nicola Mocci ci ha lasciato il 29 gennaio scorso, all’età di 52 anni, per una grave malattia.

Nicola si era formato all’Università di Cagliari, dove ha frequentato il dottorato di ricerca in Storia e Istituzioni dell’Africa e dell’Asia Moderna e Contemporanea. La sua grande passione per il sud-est asiatico lo ha portato a viaggiare tantissimo in Estremo Oriente, ad attivare importanti collaborazioni con l’Accademia giapponese, ad essere Visiting Professor presso le Università di Osaka e di Kobe, a collaborare con il Centro di Studi Vietnamiti di Torino e poi, dal 2018, con L’Orientale di Napoli. Dal 2008 era co-curatore della rivista Asia Maior. Tra il 2015 e il 2018 ha fatto parte del Comitato Direttivo della Società Italiana di Studi Internazionali. Nel 2018 aveva conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore di II fascia nel settore concorsuale 14/B2 (SPS14) e circa un anno fa, quando già combatteva con la malattia, aveva finalmente vinto un concorso presso l’Università di Firenze, dopo qualche anno di precariato presso l'università di Sassari.

Quel concorso coronava il suo più grande desiderio ed era così orgoglioso e felice di aver tenuto il suo primo corso universitario, confermando un coraggio e una forza di volontà non comuni. Fino all'ultimo ha condiviso con noi i suoi progetti e non si è mai tirato indietro di fronte agli impegni.

Prima di essere un collega, però, Nicola Mocci è stato un amico di tanti di noi, e con lui abbiamo condiviso tutti un pezzetto di percorso di studi universitari, quando nell'allora Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari eravamo così pochi a nutrire la passione per il mondo musulmano, per l'Asia e per l'Africa, che ci conoscevamo tutti molto bene.

E di lui ricordiamo, ancor prima dei suoi meriti scientifici, il sorriso contagioso, l'allegria, la disponibilità, la voglia di vivere. Ci mancherai molto, caro Nicola.