Una nuova pubblicazione della collana Quaderni camilleriani, diretta da Giuseppe Marci, sul tema "Tra letteratura e spettacolo"
Roberto Ibba
Cagliari, 5 aprile 2021 - Proseguono le pubblicazioni dei Quaderni camilleriani, la collana editoriale diretta da Giuseppe Marci e pubblicata grazie alla collaborazione del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell'Università di Cagliari.
Nei giorni scorsi è uscito il volume 14, intitolato "Tra letteratura e spettacolo" che contiene le Testimonianze di Marino Biondi (Il lettore, lo spettatore. Il fenomeno Camilleri tra letteratura e spettacolo) e Luca Crovi (Camilleri falsario). Nella sezione Saggi, Simona Costa si occupa della Biografia del figlio cambiato; Costanza Geddes da Filicaia affronta lo studio dei romanzi italiani e Sabrina Borchetta si sofferma sulle figure di Pavese e Pound, rappresentate da Camilleri in Conversazione su Tiresia.
Marino Biondi, nella quarta di copertina rende omaggio allo stile letterario di Camilleri: “Era un virtuoso della tastiera del racconto, qualsivoglia tastiera avrebbe saputo armonizzarla, trarne il suono, individuale e comunitario, della narrazione. Bastava che aprisse bocca perché ne uscisse, come da una sorgente, il fiume del racconto”.
RASSEGNA STAMPA
L'UNIONE SARDA del 7 aprile 2021
Cultura - pagina 48
Quaderni camilleriani: online il volume numero 14
La collana Quaderni camilleriani (fondata nel 2016) ha pubblicato il quattordicesimo volume, curato da Giuseppe Marci. Pagine disponbili alla consultazione gratuita alla pagina web www.camillerindex.it/quaderni-camilleriani/quaderni-camilleriani-14/.
Il volume si intitola “Tra letteratura e spettacolo” e propone le restimonianze di Marino Biondi, e Luca Crovi. Nella sezione Saggi, Simona Costa si occupa della “Biografia del figlio cambiato”; Costanza Geddes da Filicaia affronta lo studio dei romanzi italiani e Sabrina Borchetta si sofferma sulle figure di Pavese e Pound, rappresentate da Camilleri in “Conversazione su Tiresia”.
Nella quarta di copertina, Marino Biondi rende omaggio allo stile letterario di Camilleri: «Era un virtuoso della tastiera del racconto, qualsivoglia tastiera avrebbe saputo armonizzarla, trarne il suono, individuale e comunitario, della narrazione. Bastava che aprisse bocca perché ne uscisse, come da una sorgente, il fiume del racconto».