Paolo Mereghetti ha dialogato con David Bruni sulla professione del critico cinematografico nel primo incontro del ciclo di seminari organizzato dal CELCAM
Roberto Ibba
Cagliari 17 novembre 2020 - "Il lavoro del critico è qualcosa di importante": lo ha detto Paolo Mereghetti nelle prime battute del dialogo con David Bruni durante il primo incontro del seminario "Anatomia della critica nell’epoca del post cinema" che si è svolto giovedì scorso on line.
Il critico cinematografico, autore del più famoso dizionario dei film, ha discusso per oltre due ore dell'arte cinematografica e della professione del critico. Mereghetti, firma di prestigio del Corriere della Sera, ha confidato agli studenti di sentirsi "privilegiato a scrivere per un giornale cartaceo che la gente legge", ma di non avere preclusioni verso chi si occupa di critica cinematografica sul web, anche se bisogna prestare attenzione alle lunghezze: "Avere dei limiti è fondamentale, è negativo il fatto che il web non ti costringa a ragionare su quali sono le cose più importanti”.
“Non scrivo perché gli altri dicano ‘che genio’, con frasi a effetto - ha proseguito mostrando grande disponibilità alle domande - Le frasi a effetto rischiano di perdere di vista la qualità del film, e tendere a dimostrare la presunta intelligenza di chi le scrive. Penso che la critica sia una cosa seria”. Il dialogo è proseguito con considerazioni e consigli per affrontare la professione di critico cinematografico e anche alcuni aneddotti personali su apprezzamenti o stroncature.
Il ciclo di seminari del CELCAM, il centro diretto da Antioco Floris, prosegue giovedì 19 novembre alle 17 con Roy Menarini dell'Università di Bologna.