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Next Generation Sardegna, idee e programmi per il futuro dell'Isola

Il webinar "Next Generation Sardegna: opportunità da sfruttare al meglio" organizzato da Riccardo De Lisa e Luca Piras del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali ha posto al centro del dibattito i progetti e le possibilità di sviluppo per la Sardegna date dal Recovery Fund dell'Unione Europea. IL PROF. DE LISA INTERVISTATO DA «L'UNIONESARDA» SUI TEMI DEL CONVEGNO. GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA
11 marzo 2021
Riccardo De Lisa (a sinistra) e Luca Piras introducono il webinar

Industria, turismo, agricoltura, energia, mobilità e sanità sono i temi affrontati nel denso seminario organizzato dai docenti del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali di UniCa

Roberto Ibba

Cagliari, 11 marzo 2021 - "Può essere un momento storico per programmare il nostro futuro. Per farlo occorrono le menti migliori e la braccia più forti": ha esordito così Riccardo De Lisa, docente di Economia degli intermediari finanziari nella Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche del nostro Ateneo, introducento il webinar "Next Generation Sardegna: opportunità da sfruttare al meglio", organizzato con Luca Piras, docente di Finanza aziendale. "Vogliamo aprire un canale di dialogo con il territorio - ha aggiunto quest'ultimo - per dibattere dei nuovi scenari e delle nuove opportunità, che può valere la pena discutere con i vari soggetti che operano in Sardegna".

Ha aperto gli interventi Antonello Argiolas, Presidente della Confindustria Sardegna Meridionale, illustrando il piano del mondo imprenditoriale per la ripartenza: "Sono cinque i punti fondamentali: salute, ambiente, connessioni fisiche e digitali, formazione e competitività delle imprese". Luca Saba, Direttore della Coldiretti Sardegna, si è focalizzato sulla programmazione e sui fattori di sviluppo per l'Isola: "Occorre un progetto di medio-lungo termine per raddoppiare la PLV agricola - ha detto - La bassa antropizzazione e il clima possono favorirci, ma bisogna potenziare il sistema delle aziende"

Luca Piras e Luca Saba dialogano durante il webinar
Luca Piras e Luca Saba dialogano durante il webinar

La memoria del passato e lo sguardo al futuro per sviluppare al meglio tutti i settori economici e sociali

Fabrizio Pilo, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Elettronica di UniCa, ha posto l'accento sul tema energetico: "Crescere sulle rinnovabili richiede attenzione al territorio. Abbiamo una potenza elettrica eolica e solare già installata molto importante: consumiamo solo una parte della produzione - ha spiegato il professore - La digitalizzazione è cruciale, perchè nel futuro servirà tanta flessibilità senza cambiare vita. In più le filiere corte e le comunità energetiche indipendenti vedono la Sardegna molto avanzata, addirittura in anticipo rispetto all'Europa".

Una riflessione a tutto campo quella di Antonello Cabras, Presidente della Fondazione di Sardegna: "La memoria del passato deve essere utilizzata per osservare i cambiamenti fatti nei decenni scorsi. Oggi la Sardegna ha una dimensione di accoglienza in senso lato che va declinata sia in senso turistico, sia per coloro che potrebbero trasferirsi in modo permanente nell'Isola in forza di una scelta di vita, alla ricerca di luoghi più sicuri dal punto di vista ambientale e sanitario".

L'intervento del docente di Genetica medica dell'Università di Sassari, Francesco Cucca, si è concentrato sull'economia della conoscenza e sugli studi in corso: "Dal punto di vista pratico siamo interessati a osservare la popolazione sarda per trovare soluzioni rivolte a tutta l'umanità. Studiamo aspetti come l'autoimmunità ed effettuiamo studi genetici (come The SardiNIA Project) per un grande progetto di monitoraggio della salute pubblica".

All'incontro ha partecipato anche Giuseppe Fasolino, Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della Regione Autonoma della Sardegna: "Dobbiamo utilizzare le risorse avendo in mente un progetto - ha concluso - pensando al ruolo che la Sardegna dovrà avere nel mondo nuovo dopo l'emergenza sanitaria. Grazie all'Università di Cagliari per aver organizzato questo incontro".

Fabrizio Pilo, Direttore del DIEE
Fabrizio Pilo, Direttore del DIEE

RASSEGNA STAMPA

L'UNIONE SARDA del 12 marzo 2021

Primo Piano - pagina 9

«La Sardegna del futuro nascerà dal Recovery Plan»

«I finanziamenti europei devono servire per dare forma alla Sardegna del 2040. L'Isola dove vogliamo far vivere i nostri figli». Riccardo De Lisa, docente di Economia dei mercati finanziari all'Università di Cagliari, è convinto che il Recovery Plan debba essere la base su cui costruire l'Isola di domani. Visione emersa ieri durante il webinar “Next generation Sardegna: un'opportunità da sfruttare al meglio”, organizzato dall'ateneo e coordinato da De Lisa insieme al collega Luca Piras, docente di Finanza aziendale. «È un'occasione irripetibile - avverte De Lisa - che dev'essere sfruttata al meglio da tutti gli attori coinvolti
Per la Sardegna è un appuntamento con la storia?
«L'Isola potrà contare su una quantità di risorse ingenti. Un'opportunità che non si ripresenterà. Il mondo sta cambiando e ci dobbiamo chiedere quali direttrici vogliamo attivare per garantirci un ruolo nel futuro ed essere in sintonia con ciò che accadrà nel resto d'Europa. Tornare indietro o basarsi su modelli del passato è impossibile. Occorre unire le forze per dare gambe e braccia a progetti strategici. Cambiare passo è una necessità».
Quali sono i comparti su cui puntare per garantire crescita, sviluppo e stabilità?
«Come sappiamo i confini sono già stati tracciati dall'Ue ma, all'interno di questo quadro, ci sono tantissime opportunità. La digitalizzazione e la transizione energetica sono due materie che possono innescare processi virtuosi. Potenziare le connessioni, ad esempio, può portare a ripensare i modelli di welfare. Si possono prevedere sinergie tra pubblico e privato che migliorino i servizi per giovani e anziani. Altro tema su cui intervenire: i trasporti e la loro qualità. Siamo in ritardo di anni».
Ci sarà anche l'opportunità per esaltare i punti di forza della nostra economia?
«Certamente. I fondi possono servire per aumentare la qualità della nostra produzione alimentare. Una buona politica di investimenti sarà poi capace di innescare processi virtuosi a cascata. Altro tema da non sottovalutare è quello dell'economia circolare. Bisogna lavorare per attrarre investimenti. Solo così il debito verso l'Ue potrà essere considerato buono».
Meglio puntare su tanti piccoli interventi o su iniziative davvero strategiche?
«Concentriamo gli sforzi su pochi obiettivi perseguibili. Sul punto il presidente Solinas fa bene a calibrare meglio la strategia. Bisogna fare sintesi tra varie competenze per riuscire a declinare la progettazione e, soprattutto, l'esecuzione. È proprio questo secondo aspetto che ci ha causato le maggiori difficoltà in passato. Tante buone idee che sono rimaste su carta».
La Regione deve imparare dagli errori del passato?
«L'amministrazione dovrà vestire i panni del promotore e dell'attuatore. E dovrà capire come farlo nel più breve tempo possibile. Purtroppo siamo già in ritardo e rischiamo, per l'ennesima volta, di non essere concreti. Le idee non ci mancano. Possiamo attingere dai tanti Piani per lo sviluppo che si sono susseguiti nei decenni. Abbiamo però la necessità di aggiornarli e di calibrarli per essere sicuri che possano intercettare le risorse europee».
Qual è l'antidoto per evitare di perdere tempo?
«Avere sempre i piedi per terra. Mi piace l'idea di una chiamata alle armi dove tutti si sentano parte in causa. Il mondo di ieri non ritornerà. Questa è l'unica certezza».
Matteo Mascia

L'intervista a Riccardo De Lisa su L'Unione Sarda del 12 marzo 2021 a pagina 9
L'intervista a Riccardo De Lisa su L'Unione Sarda del 12 marzo 2021 a pagina 9
Servizio di Stefano Birocchi andato in onda nel blocco delle edizioni del TG di Videolina delle 13 del 13 marzo 2021

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