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MEDISS, presentazione dell'impianto di stripping dell'ammoniaca

Sarà presentato giovedì 24 giugno alle 10, ad Arborea, l'impianto pilota sperimentale che permetterà di riutilizzare i reflui per l'estrazione di fertilizzanti da utilizzare in ambito agricolo. Il nostro Ateneo partecipa al progetto MEDISS con i centri CRENoS e CIREM, in collaborazione con ENAS, la Cooperativa Produttori Arborea, il Comune di Arborea e enti di ricerca internazionali. Le azioni sono finanziate dal Programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020 ENI CBC “Mediterranean Sea Basin Programme”
21 giugno 2021
Una parte del team di MEDISS

Nell'ambito del progetto MEDISS sarà presentato l'impianto sperimentale di stripping dell'ammoniaca per il riutilizzo dei reflui e l'estrazione di fertilizzanti utili all'agricoltura

Roberto Ibba

Cagliari, 21 giugno 2021 - Si svolgerà giovedì 24 giugno alle 10, nella sede della Cooperativa Produttori di Arborea, la conferenza stampa di presentazione dell'impianto pilota sperimentale di stripping dell'ammoniaca, organizzata da MEDISS, il progetto coordinato in Italia dalla partnership costituita da ENAS e CRENoS, sotto la supervisione scientifica di Giovanni Sistu (docente di Geografia delle risorse nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), in collaborazione con la Cooperativa Produttori di Arborea e il sostegno del Comune di Arborea e dell’agenzia LAORE.

All'iniziativa, coordinata da Maria Antonietta Dessena (responsabile ENAS – Ente Acque della Sardegna per il progetto MEDISS), parteciperanno i rappresentanti dell'Autorità di Gestione del Programma ENI CBC MEDMonther Hind (direttore generale Palestinian Wastewater Engineers Group PWEG e coordinatore del progetto MEDISS), Maurizio Cittadini (direttore generale ENAS), Manuela Pintus (sindaca di Arborea), Walter Mureddu (presidente della Cooperativa Produttori Arborea) e Andrea Virdis (ENAS, responsabile scientifico dell’impianto pilota sperimentale MEDISS).

I quattro siti in cui opera MEDISS
I quattro siti in cui opera MEDISS

Il progetto è finalizzato alla riutilizzazione dei fanghi di risulta degli impianti zootecnici per la produzione di fertilizzanti “puliti”, utilizzando tecnologie avanzate di stripping

Riutilizzare i reflui trattati con tecnologie avanzate, miscelarli con acque dolci di falda e o piovane in aree con evidente scarsità idrica o in presenza di salinizzazione delle falde stressate da importanti prelievi: è l’obiettivo del Progetto MEDISS “Mediterranean Integrated System for water Supply”, che presenterà ad Arborea l’importante risultato concreto raggiunto con l’inaugurazione dell'impianto pilota sperimentale per l’estrazione di fertilizzanti dai fanghi di risulta degli impianti di trattamento dei reflui della Cooperativa Produttori di Arborea.

MEDISS affronta il problema della disponibilità limitata d’acqua, condiviso da molti Paesi dell’area del Mediterraneo, pur con notevoli differenze tra loro: i Paesi del Sud e dell'Est sono particolarmente colpiti dalla siccità e tre dei quattro Paesi coinvolti nel progetto (Palestina, Giordania e Tunisia) soffrono di "carenza strutturale" d’acqua, con meno di 500 metri cubi pro capite all’anno. La Sardegna, d'altra parte, è una delle regioni dei Paesi europei del Mediterraneo con meno risorse idriche e a più alto rischio di desertificazione. In molti Paesi, inoltre, la scarsità d'acqua si traduce in una maggiore pressione sulla più importante fonte d'acqua, le falde sotterranee, mentre nella nostra regione si concretizza con una crescente domanda di risorse dai grandi bacini artificiali.

Nell’area pilota di Arborea, MEDISS è finalizzato alla riutilizzazione dei fanghi di risulta degli impianti zootecnici per la produzione di fertilizzanti “puliti”, utilizzando tecnologie avanzate di stripping, in un’area sensibile per la presenza di nitrati nelle falde sotterranee (Zona Vulnerabile da Nitrati di Origine Agricola - ZVNOA). L’impianto pilota, sperimentato per la prima volta in Italia e prodotto dalla olandese Bluetec, tratta il digestato dell’impianto di valorizzazione energetica dei reflui zootecnici della Cooperativa. Utilizzando unità di filtrazione a membrana in grado di rimuovere efficacemente l'ammoniaca dai flussi di acque reflue, la converte in solfato di ammonio, fertilizzante largamente utilizzato in agricoltura. Inoltre, la tecnologia utilizzata consente di  trattenere la porzione grossolana del refluo e quindi anche particelle potenzialmente nocive per l’ambiente (acque, suoli, vegetazione ecc.).

Le elaborazioni cartografiche dell'area interessata dal progetto
Le elaborazioni cartografiche dell'area interessata dal progetto

Questa iniziativa contribuirà al raggiungimento di un bilancio idrico sostenibile nelle aree MEDISS, aumentando la resilienza allo stress idrico e ai cambiamenti climatici

Lo stripping dell'ammoniaca per la produzione di fertilizzanti è stato studiato nel 2012 dall'EAWAG Aquatic Institute olandese ed è operativo presso gli impianti di Yverdon-les-Bains (CH, 2016), ma un test a livello italiano non è mai stato realizzato.

Un protocollo di monitoraggio è stato messo a punto per studiare, nelle varie fasi del processo, la qualità del refluo in gioco ed il prodotto “fertilizzante” in uscita, per verificarne l’impatto sulle acque e suoi suoli, già oggetto di indagine dagli enti territoriali competenti (ARPAS, LAORE, AGRIS ecc.) e dalle università della Sardegna.

Il contributo che potrebbe derivare in termini di riduzione del carico di nitrati per il comprensorio di Arborea, può costituire una significativa esperienza pilota per le altre aree che vivono problematiche comparabili. Un ruolo essenziale nella disseminazione dell’innovazione tecnologica è svolto da un programma di sensibilizzazione e ascolto degli utenti finali, specificamente immaginato per facilitare la co-pianificazione di soluzioni condivise al tema dell’inquinamento delle acque.

Inoltre, il progetto contribuirà, nel lungo termine, ad un bilancio idrico sostenibile nelle aree MEDISS, aumentando la resilienza allo stress idrico e ai cambiamenti climatici.

Alcuni impianti utilizzati per il progetto
Alcuni impianti utilizzati per il progetto

MEDISS è finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020 ENI CBC “Mediterranean Sea Basin Programme”.

Il progetto MEDISS “Mediterranean Integrated System for water Supply” è uno dei 41 progetti finanziati dal Programma di cooperazione transfrontaliera 2014-2020 ENI CBC “Mediterranean Sea Basin Programme”.

MEDISS è stato finanziato nell’ambito dell’obiettivo tematico “B.4 Environmental protection, climate change adaptation and mitigation” con priorità “B.4.1 Water efficiency”.

Il progetto coinvolge 6 partner operanti in 4 Paesi: Italia (Sardegna), Palestina, Tunisia e Giordania.

Con l’Università di Cagliari attraverso il centro studi CIREM-CRENoS e l’ ENAS, che si avvalgono della collaborazione della Cooperativa Produttori Arborea e del Comune di Arborea, sono coinvolti il Palestinian Wastewater Engineers Group, il capofila palestinese, la Comunità di Jerico (Palestina), Aqaba Water Company (Giordania) e Institute des Regions Arides (Tunisia).

Il progetto, della durata di 3 anni, ha una dotazione finanziaria di 2,4 milioni di euro, di cui 2,2 milioni di contributo dell’Unione europea.

Gli impianti zootecnici che collaborano al progetto
Gli impianti zootecnici che collaborano al progetto

RASSEGNA STAMPA

L'UNIONE SARDA del 23 giugno 2021

Provincia di Oristano - pagina 42

Un impianto per riutilizzare i reflui

L'obiettivo è solo uno: riutilizzare i reflui trattati con tecnologie avanzate, miscelarli con acque dolci di falda e o piovane in aree con evidente scarsità idrica o in presenza di salinizzazione delle falde stressate da importanti prelievi. Nell'ambito del progetto "Mediterranean Integrated System for water Supply", giovedì 24 giugno, nella sede della Cooperativa Produttori di Arborea, verrà inaugurato l'impianto pilota sperimentale di stripping dell'ammoniaca finalizzato alla utilizzazione dei fanghi di risulta degli impianti di trattamento dei reflui della Produttori per la produzione di fertilizzanti "puliti". L'iniziativa Il progetto Mediss è uno dei 41 finanziati dal Programma dicooperazione transfrontaliera 2014-2020 "Mediterranean Sea Basin Programme". Coinvolge sei partner operanti in quattro paesi: Italia (Sardegna), Palestina, Tunisia e Giordania. Mediss è coordinato in Italia dalla partnership costituita dall'Ente Acque della Sardegna e Crenos, Centro di Ricerche Economiche, in collaborazione con la Cooperativa Produttori di Arborea e il sostegno del Comune di Arborea e dell'agenzia Laore. Mediss affronta da sempre il problema della disponibilità limitata d'acqua, presente in molte zone del Mediterraneo. Come del resto in Sardegna, una delle Regioni con poche risorse idriche e a più alto rischio di desertificazione. Senza dimenticare che questo nell'Isola si concretizza con una crescente domanda di risorse dai grandi bacini artificiali. La missione di Mediss è studiare soluzioni innovative nell'uso delle acque reflue bonificate e nella desalinizzazione delle acque salmastre per avvalersi, alla fine, di un'irrigazione alternativa per coltivazioni di qualità. La presentazione Giovedì mattina alle dieci gli esperti inaugureranno l'impianto pilota di Arborea, sperimentato per la prima volta in Italia e prodotto dalla olandese Bluetec, e spiegheranno come funziona. All'iniziativa parteciperanno Maurizio Cittadini, direttore generale Enas, Ente Acque della Sardegna per il progetto, Manuela Pintus, sindaca di Arborea, Walter Mureddu, presidente della Cooperativa Produttori Arborea e Andrea Virdis responsabile scientifico dell'impianto pilota sperimentale Mediss. Coordinerà Maria Antonietta Dessena dell'Enas. Sara Pinna

La notizia su L'Unione Sarda del 23 giugno 2021 a pagina 42
La notizia su L'Unione Sarda del 23 giugno 2021 a pagina 42

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