Martedì 5 maggio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
05 maggio 2020

L'Unione Sarda


 

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 10
L’EMERGENZA. Quasi duemila risposte al test
QUARANTENA ADDIO, MA CHE DANNI LASCIA? INDAGINE SUI SARDI
Una ricerca dell’Università di Cagliari sugli effetti psicologici dell’isolamento

Studio di Cristina Cabras, 56 anni, docente di Psicologia sociale
Da ieri siamo forse un po' più liberi. Liberi soprattutto di illuderci che recupereremo la normalità perduta. Ma il conto finale di quello che abbiamo passato, e che ancora passeremo, non è chiaro. Non sappiamo quali cicatrici lascerà su di noi questo incubo planetario, con tutto ciò che ci costringe a sopportare: il dolore per chi soffre e chi muore, l'isolamento dal mondo e da molti dei nostri affetti. Lo tsunami silenzioso che si è abbattuto sulle abitudini sociali. La paura del prossimo, e pure di noi stessi. Prima o poi qualcuno dovrà dirci quali effetti sta provocando questa emergenza. Anche sulla base di studi scientifici. In Sardegna ci sta provando l'Università di Cagliari, e in particolare il Dipartimento di pedagogia, psicologia e filosofia. L'équipe di ricerca, guidata dalla professoressa Cristina Cabras, ha diffuso nei giorni scorsi un questionario anonimo, a compilazione online, molto articolato: l'obiettivo è indagare le reazioni della popolazione alle varie misure restrittive.
A DISTANZA DI TEMPO. Diffusa su Facebook e col passaparola di Whatsapp, la rilevazione ha avuto un successo superiore alle attese: ieri, con l'avvio della famosa Fase 2, si è chiusa anche la prima parte della raccolta dei dati, con quasi duemila risposte che ora verranno analizzate. Ma non finisce qui: «È una ricerca di tipo longitudinale», spiega Cabras, «nel senso che misura le reazioni non in un solo momento ma a distanza di tempo. Vogliamo capire se gli effetti di questa condizione cambiano nel tempo oppure no. Un trauma che dura a lungo può modificare in maniera notevole le nostre percezioni». Perciò chi ha inviato il questionario ha dato il consenso per essere ricontattato più avanti, tramite email, dal gruppo di ricercatrici (insieme a Cabras lavorano Cristina Sechi e Silvana Mula). L'indirizzo di posta elettronica non viene però collegato alle risposte, che resteranno quindi totalmente anonime. Per collegare i questionari compilati dalla stessa persona a distanza di tempo verrà utilizzato un codice.
SALUTE FISICA E PSICHICA. Le domande non mirano solo a scandagliare l'animo di chi è stato sottoposto a forme di isolamento, ma cercano anche informazioni sui comportamenti per così dire tangibili: per esempio quanto ciascuno di noi si stia prendendo cura della propria salute. In effetti, buttarsi a capofitto su cibo e alcol, oppure dedicarsi all'esercizio fisico, sono due possibili modi di vivere la reclusione forzata. Così come andare in overdose da lavoro, per dimenticare quello che succede. Chiaramente però le ricercatrici hanno molto interesse per i risvolti psicologici. Molti quesiti riguardano la fiducia nel futuro, l'atteggiamento più o meno ottimistico, la sensazione di impotenza o, invece, di poter fare qualcosa per migliorare la propria condizione. «Dai decreti che ci hanno limitato gli spostamenti emerge una certa sfiducia verso i cittadini», riflette Cristina Cabras, «verso la nostra capacità di attuare comportamenti che proteggano noi stessi e gli altri. Perciò abbiamo costruito un modello scientifico per testare come questo incida sui nostri livelli di stress». Il sospetto è che la comunicazione a vari livelli, a partire da quello governativo, abbia puntato troppo sulla paura, per indurre la gente a restare a casa: «Si è finito per considerare pericolosi anche comportamenti che di solito sono raccomandati per la salute, come l'esercizio fisico e le passeggiate», prosegue la docente. «I messaggi allarmistici hanno successo nel breve periodo. Ma aumentare i livelli di paura non è funzionale alla tutela della salute delle persone, anzi». Una possibile conseguenza è che «si creino livelli di subordinazione tali da rendere alcune persone troppo passive. Col rischio che aumentino anche i casi di depressione, cosa che per altro sta già emergendo da più parti». Terrorizzare le persone, insomma, aiuta a non farle uscire: ma adesso, nella Fase 2, serve la capacità di difendersi dal contagio anche fuori da casa, seguendo regole di prudenza. Perché a salvarci non potrà essere un eterno lockdown.
Giuseppe Meloni




2 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 maggio 2020 / Speciale LAVORO OGGI - Pagina II
Ricercatori per tre anni all’Università di Cagliari
POSTI A INGEGNERIA, ECONOMIA E MEDICINA
Cinque posizioni da coprire

Opportunità di carriera nel campo della ricerca in ambito accademico. L'Università di Cagliari ha indetto le procedure di selezione per la copertura di cinque posti di ricercatore a tempo pieno e determinato, mediante la stipula di un contratto di durata triennale, per vari Dipartimenti dell'Ateneo. Di questi due sono disponili per ingegneria civile, ambientale e architettura. I restanti per: scienze economiche ed aziendali; scienze biomediche; scienze mediche e sanità pubblica.
Le domande di partecipazione a ciascuna selezione dovranno pervenire entro giovedì 21 maggio. Le istanze dovranno essere inviate esclusivamente mediante la propria casella Pec (Posta elettronica certificata).
I testi integrali dei vari bandi, con la dettagliata descrizione di tutti i requisiti richiesti ai candidati e delle procedure di svolgimento delle singole selezioni, sono stati pubblicati nel sito internet dell'Ateneo cagliaritano http://dirpersonale.unica.it/concorsi/index e del Ministero dell'Università: https://bandi.miur.it, ecc. Gli avvisi sono consultabili nella Gazzetta ufficiale 32 di martedì 21 aprile. (g. dep.)




3 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 maggio 2020 / SASSARI E ALGHERO - Pagina 35
Sassari
DALL'ERSU UN AIUTO AGLI STUDENTI

Via al pagamento, in anticipo, della seconda rata delle borse di studio per gli studenti meritevoli per l'Anno Accademico in corso. Lo ha deciso l'Ersu di Sassari “in un momento di estrema criticità per le misure di contenimento del contagio da coronavirus e per venire incontro alle difficoltà economiche per gli studenti capaci ma privi di mezzi”. In tutto l'Ente per il diritto allo studio ha già assegnato 3700 borse di studio. Il pagamento, secondo la scadenza naturale era previsto a giugno ed è stato anticipato di due mesi. Le somme, ha assicurato l'Ersu, verranno erogate entro la seconda settimana di maggio. Pubblicato anche il bando del fitto casa. Si tratta dei contributi regionali destinati agli studenti fuori sede e finalizzati all'abbattimento del canone di locazione. Il bando con le procedure per presentare le domande è già dispobile on line sul sito dell'Ersu. (fr. fe.)

La Nuova Sardegna

 
 
 
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 4
Due interventi di Sardegna ricerche con università, Crs4 e Porto Conte
NELL'ISOLA PROGETTI PER DIAGNOSI RAPIDE

Un sistema portatile di analisi e uno più per rendere veloce l’individuazione del virus nei tamponi e la presenza dei suoi anticorpi
SASSARI Due nuovi progetti di ricerca nel campo della biomedicina, il programma "Incentivo Ricerca-Sr4Covid" sono stati lanciati da Sardegna ricerche con l'obiettivo di contribuire al contrasto dell'emergenza coronavirus. Il primo progetto riguarda lo screening preliminare: «Prevede - spiega una nota di Sardegna ricerche - lo sviluppo di un sistema portatile di analisi dell'Rna virale che possa essere applicato a matrici biologiche facili da ottenere (è sufficiente un campione di saliva) e che dia un risultato sufficientemente preciso, da confermare successivamente con l'analisi del tampone orofaringeo. Il sistema finale sarà costituito da un sensore, realizzato con tecnologie a basso costo su supporti di plastica "usa e getta", e un lettore elettronico miniaturizzabile». Il progetto è condotto dal Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica dell'Università di Cagliari, dal CRS4 e da Sardegna Ricerche.Il secondo progetto punta a rendere più veloce l'individuazione del virus nei tamponi e la presenza dei suoi anticorpi nel plasma: «Viene utilizzato il metodo della spettroscopia Raman - spiegano da Sardegna ricerche -, al fine di ottenere l'identificazione dello stesso per via ottica, con tempi di processo dell'ordine di qualche minuto. L'obiettivo è la realizzazione di un prototipo di dimensioni ridotte da utilizzare quando sia necessario esaminare rapidamente un gran numero di campioni».Sarà inoltre definito un protocollo operativo che ne consenta l'uso in sicurezza anche a personale non esperto. Il progetto vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Università di Cagliari, Porto Conte Ricerche e Sardegna Ricerche.«La nostra iniziativa ha fin da subito suscitato l'interesse dei ricercatori isolani, che richiedevano di poter rivolgere all'emergenza in corso le loro competenze e le tecnologie disponibili - dice la commissaria la straordinaria di Sardegna ricerche, Maria Assunta Serra - . Oltre ai tre progetti avviati, altri sono in fase di definizione, e partiranno nelle prossime settimane, ma siamo pronti a esaminare nuove proposte da parte dei centri di ricerca e degli operatori sanitari. Ovviamente non parliamo di ricerca fondamentale o di base - ha precisato la commissaria -, ma dello sviluppo di tecnologie e metodiche esistenti e del loro adattamento alle caratteristiche di questo nuovo virus».




5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / SASSARI - Martedì 05 Maggio 2020
PRIMO PIANO - Pagina 6
Cagliari, sino all'adozione dei protocolli di sicurezza. Residenti infuriati: paghiamo la loro incapacità
L'ERSU VIETA DI RIENTRARE NELLE CASE DELLO STUDENTE

CAGLIARI I residenti delle Case dello studente di Cagliari sono i agitazione dopo che l'Ersu ha comunicato loro il divieto - fino a data da destinarsi - di far rientro ai propri alloggi dopo il periodo di lockdown trascorso in famiglia. Divieto - spiegano - che rimarrà valido sino a nuove comunicazioni da parte dell'ente e sarà condizionato all'adozione di "idonei protocolli" di sicurezza. «In particolare per quelli che da marzo hanno scelto di lasciare temporaneamente gli alloggi, si avvia così un periodo di totale incertezza - dicono gli studenti in una nota - e oggi si trovano di fatto sfrattati, rischiando così di veder calpestato il proprio diritto allo studio, già fortemente compromesso da questa emergenza. Ma il sospetto è che le strutture gestite dall'ente non siano affatto in grado di garantire il rispetto delle normative anti-Covid». Gli studenti affermano di non poter «pagare il prezzo dell'inadeguatezza delle strutture, dell'incapacità dell'ente di metterle a norma in tempi utili, né possono veder barattati in questo modo i propri diritti allo studio e all'abitazione». Scrivono di pretendere dall'Ersu risposte chiare e trasparenti sui tempi e sulle possibilità reali di rientro e di essere «pronti a mobilitarsi per chiedere il rimborso totale di tutte le rette già pagate, per tutto il periodo nel quale non hanno potuto e non potranno accedere ai propri alloggi (aspetto di cui non si fa menzione nella comunicazione), con l'ovvia garanzia di poter recuperare personalmente e agevolmente i propri effetti, e per veder garantito concretamente il pieno diritto allo studio». Questo accade - sottolineano - proprio in un periodo in cui l'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio lavoratori e persone di qualsivoglia categoria, impedendo loro di pagare affitti, mutui e beni di prima necessità, e quindi anche molte famiglie di fuori sede.




6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / SASSARI - Pagina 17
UNISS
Due seminari per discutere di insegnamenti per il futuro

SASSARI L'emergenza Sars CoV 2 è al centro di alcuni incontri a distanza organizzati dall'Università degli Studi di Sassari sulla piattaforma Teams.Si comincia oggi alle 20.30, e a seguire giovedì alla stessa ora, con l'evento "Sars CoV2: Insegnamenti per il futuro dell'emergenza sanitaria", con l'obiettivo di contribuire a colmare alcune lacune conoscitive sull'infezione virale e le patologie associate. Tanti i temi che verranno affrontati: dalla gestione epidemiologica allo stigma sociale, dalla chimica del cervello in lockdown alle terapie sperimentali, dai vaccini alla correttezza dei prelievi nel tampone oro-faringeo.I seminari rientrano nella programmazione didattica del corso di dottorato in Scienze biomediche coordinato dal professor Andrea Piana. I seminari sono rivolti a dottorandi, specializzandi e agli studenti dei corsi di studio afferenti all'area biomedica, ma anche - nell'ottica del public engagement di Ateneo - a medici, operatori sanitari, ricercatori, docenti di scuole secondarie superiori e docenti universitari. Oggi interverranno Giovanni Sotgiu su "Gestione epidemiologica di una pandemia"; Andrea Piana tratterà il tema "Stigma sociale associato a Covid-19"; Maurizio Conti e Paola Crivelli parleranno di "Intelligenza artificiale per la diagnosi di Covid-19". A seguire, Sergio Babudieri terrà una relazione su "Terapie sperimentali nei pazienti con Covid-19"; Salvatore Dessole e Giampiero Capobianco parleranno di "Trasmissione materno fetale di Sars- Cov2". Pier Andrea Serra interverrà sul tema "Emozioni in Lockdown: la chimica del cervello al tempo del Coronavirus".Si prosegue il 7 maggio, sempre alle 20.30 su Teams, con Francesco Bussu, Roberto Manetti, Rosanna Satta e Maria Antonietta Montesu, Antonio Pinna, Giovanni Mario Pes e Paolo Castiglia.L'accesso è libero e aperto a tutti gli interessati che possono entrare sulla piattaforma Teams immettendo il codice "ywaluft".




7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / PROVINCIA DI SASSARI - Pagina 20
Anche un giovane di Cheremule nel progetto web "Logos" che riparte proprio dal Mejlogu
SCORCI DI UN'ISOLA MALATA DI SPOPOLAMENTO

CHEREMULE Tre ragazzi sardi e un unico sogno: far conoscere al web la propria isola. Simone Giuliani di Cheremule, Mauro Mereu di Fonni e Roberto Budroni di Olbia, tutti poco più che trentenni, hanno elaborato e portato avanti con successo un progetto dal titolo: "Logos, scorci di Sardegna". Il progetto, nato in ambito universitario nel 2017, in particolare nella redazione di ReportersTV, la web-tv del corso di Scienze della Comunicazione dell'Università di Sassari, ha origine dall'idea di inaugurare un ciclo di mini-documentari che raccontassero il fenomeno dello spopolamento che investe numerosi paesi del centro Sardegna. Dopo aver registrato e messo in rete la prima produzione, i tre ragazzi, hanno dovuto sospendere il lavoro per proseguire gli studi universitari, e lo hanno ripreso con grande successo in questi giorni. «Il momento straordinario che stiamo vivendo ci ha convinti a ripartire da format e contenuti incentrati sul tema dello spopolamento nel Mejlogu» hanno spiegato. L'idea alla base di 'Logos, scorci di Sardegna' è rimasta però la stessa dei primi passi: rimettere all'attenzione del pubblico quegli scorci delle realtà dell'isola. I tre giovani hanno ideato la rubrica video dal nome "#LoRaccontoALogos", che vede la partecipazione di vari personaggi sardi tra cui imprenditori locali, giornalisti sardi, lavoratori, studenti Erasmus e non solo. I protagonisti hanno girato dei video con il proprio cellulare e hanno raccontato le proprie esperienze. La rubrica ha sin da subito registrato un ampio numero di adesioni e contatti sul web, con grande soddisfazione per i tre giovani ideatori, che hanno adesso tutta l'intenzione di proseguire la loro esperienza e cercare nuove ispirazioni nei prossimi mesi. «Siamo già al lavoro con nuove idee per proseguire la nostra attività con un nuovo ciclo di pubblicazioni» hanno concluso. Daniela Deriu




8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / NUORO - Pagina 32
ll direttore di Ematologia tra gli autori di una ricerca sulle terapie per il mieloma
TRAPIANTI, STUDIO DI PALMAS SUL "LANCET"

NUORO C'è anche l'ematologo Angelo Palmas, direttore dell'Ematologia dell'ospedale San Francesco di Nuoro, tra gli autori dello studio pubblicato nel numero del 30 aprile della prestigiosa rivista scientifica The Lancet, sul tema dell'autotrapianto di cellule staminali nel mieloma multiplo. Si tratta di una ricerca compiuta nell'ambito del network europeo di studio del mieloma (European myeloma network), che mette insieme una quarantina di centri ad alta specializzazione di tuta Europa e dell'Australia. Le conclusioni dello studio, che ha coinvolto circa 1500 pazienti in questi paesi, hanno confermato che il trapianto autologo è la terapia di prima scelta per i pazienti giovani di mieloma, dove con il termine giovani si indicano pazienti con età inferiore ai 70 anni. La pubblicazione della ricerca sulla rivista The Lancet conferma ancora una volta l'assoluto spessore del reparto di Ematologia del San Francesco e dei suoi professionisti. A Nuoro i primi trapianti risalgono al 1992, e da allora ne sono stati fatti oltre trecento, una ventina all'anno. Il reparto conta attualmente su sette medici ed è l'unica Ematologia dell'Ats: nell'isola sono operativi poi anche i reparti dell'Oncologico a Cagliari e l'Ematologia universitaria a Sassari. Al San Francesco di Nuoro fanno riferimento circa 1200 pazienti che provengono da tutta l'isola. Angelo Palmas è di Nuoro, e nel capoluogo ha compiuto il suo percorso di studi fino alla maturità al Liceo classico Asproni. Si è laureato in Medicin a Cagliari, e specializzato in Ematologia all'Università Cattolica di Roma. Ha al suo attivo oltre trenta pubblicazioni su riviste scientifihe. Ha compiuto esperienze al Dipartimento di ematologia della Mayo Clinic (Stati Uniti), e nel Servizio di ematologia clinica della clinica universitaria Sant Antoine, a Parigi. Dal 1992 lavora nel reparto di Ematologia del San Francesco, sin da quando sono stati avviati i primi trapianti. (si.se.)




9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 maggio 2020 / PROVINCIA DI NUORO - Pagina 33
BUDONI
Laurea con lode via Skype per la ricerca di Paola Meloni

BUDONI Con una tesi sulla messa a punto di un nuovo metodo analitico utilizzando uno spettrometro di massa per ricercare la presenza di arsenico nel riso Paola Meloni 24enne di Agrustos si è laureata da casa come tanti suoi coetanei costretti a interloquire via skype e rinviare i festeggiamenti al momento del "liberi tutti". Paola sha ottenuto la laurea magistrale in scienze chimiche con il massimo dei voti e con la lode. Subito dopo la discussione, non potendo certo uscire a festeggiare, la giovane studentessa ha indossato la sua prima corona di alloro, che aveva in casa, si è fatta un selfie e l'ha spedito ad amici e parenti. (s.s.)

Questionario e social

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