Martedì 4 febbraio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
04 febbraio 2020

L'Unione Sarda


 
 

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / PRIMA PAGINA
MORELLI. La prorettrice dell’Università di Cagliari: la scienza ha bisogno di fare ricerca utilizzando gli animali    a pagina 40
 

CULTURA - Pagina 40

L’INTERVISTA. Università, il Senato accademico approva un documento
«SENZA LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE LA RICERCA SULLA SALUTE PUÒ PARALIZZARSI»

L’ATENEO. Micaela Morelli: “Siamo di fronte al grave rischio di paralizzare filoni importanti della ricerca in Italia e di bloccare studi che hanno significative implicazioni sulla nostra salute”
Tra scienza e tribunali i rapporti sono stati spesso tumultuosi. Sentenze e processi hanno condizionato l'agire di molti ricercatori. Sin da Galileo colpito dagli strali del Sant'Uffizio prima di essere per fortuna riabilitato dalla Chiesa nel 1992, 359 anni dopo i fatti. «In questioni di scienza - ha detto colui che viene considerato il padre della scienza moderna - l'autorità di un migliaio di individui non vale tanto quanto l'umile ragionamento di un singolo individuo». Ora l'attenzione della comunità scientifica è rivolta alla decisione del Consiglio di Stato di sospendere in via cautelare le attività di ricerca del Progetto Light-Up attuate , attraverso la sperimentazione animale, dai docenti dell'Università di Torino e di Parma Marco Tamietto e Luca Bonini. L'oggetto del contendere, nel caso specifico, è l'utilizzo di sei macachi per uno studio che riguarda una particolare forma di cecità. Il ricorso presentato dalla Lega antivivisezione, respinto in prima istanza dal Tar, è poi passato all'esame del Consiglio di Stato che, in attesa della sentenza prevista nel prossimo mese di aprile, ha imposto lo stop alla sperimentazione. Tra le prime università a prendere posizione, con un documento approvato all'unanimità dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione, c'è quella di Cagliari che rivolge un appello all'organo della giustizia amministrativa: «Confidiamo sulla saggezza, conoscenza e consapevolezza del Consiglio di Stato perché il nostro Paese non venga relegato ai margini della ricerca in biomedicina per la scoperta di nuove cure nel campo dei tumori, delle malattie neurodegenerative, e in tanti altri campi».

Secondo il prorettore alla Ricerca Micaela Morelli «siamo di fronte al grave rischio di paralizzare filoni importanti della ricerca in Italia e di bloccare studi che hanno significative implicazioni sulla nostra salute».

Perché pensate che la sospensiva del Consiglio di Stato sia ingiustificata?

«Il progetto ha ricevuto le autorizzazioni del Consiglio europeo della ricerca, del Ministero della Salute e del Consiglio superiore di Sanità, autorizzazioni indispensabili alla selezione e al finanziamento di una ricerca che ha una rilevanza internazionale. Rispettiamo il ruolo della magistratura ma quello che è successo ci sembra il segno di un'intromissione ingiustificata in una ricerca che, lo ripeto, ha superato più gradi di valutazione».

Per questo studio potevano essere previsti metodi alternativi?

«Non ci sono alternative. Alcuni pazienti dopo un ictus perdono la capacità cosciente di vedere pur mantenendo la capacità inconscia nel senso che non vanno a sbattere contro un ostacolo. Gli esperimenti sui macachi sono necessari per studiare questo tipo di deficit che non può essere analizzato con metodi alternativi. Non si possono usare cellule e neppure topi. Tutto questo naturalmente nel pieno rispetto delle leggi vigenti e delle norme sul benessere animale».

Poche università in Italia fanno ricorso alla sperimentazione con gli animali.

«Fare ricerca con gli animali non è facile. Pochi laboratori possono attuare forme di sperimentazione sui primati. In Italia c'è una legislazione più restrittiva rispetto a quella in vigore in altri Stati. È una politica che rispettiamo ma che crea tanti svantaggi ai nostri ricercatori. I colleghi di altri paesi europei, oltre a disporre di maggiori risorse finanziarie per i loro studi, possono correre più velocemente di noi».

Nell'ambito dell'Università di Cagliari come si svolgono le sperimentazioni?

«Non utilizziamo primati ma solo ratti e topi».

Quali potrebbero le conseguenze per il mondo della ricerca scientifica se il Consiglio di Stato dovesse bloccare definitivamente il progetto?

«Sarebbe un grave precedente e potenzialmente un danno molto serio per tanti giovani ricercatori che lavorano con entusiasmo e con l'intenzione di fare qualcosa di buono per la salute umana e per scoprire nuove terapie per le malattie che sono ancora incurabili».

Nel recente passato la scienza ha subito attacchi durissimi.

«Sì e oggi ribadiamo la nostra preoccupazione per possibili pericolose derive. Lei ricorderà il caso stamina e la polemica sui vaccini. Penso che si debba dare il giusto valore agli studi della comunità scientifica».

Sui vaccini si continua a discutere.

«In modo intermittente, però. Di fronte alla diffusione del coronavirus si parla della necessità di un vaccino che deve essere per forza testato sugli animali. Ma le associazioni animaliste hanno improvvisamente perso la voce. Tutti zitti perché c'è un sentimento comune che invoca il vaccino e la cura. Appena finisce l'allarme torneranno alla carica. Ricordiamoci che certe soluzioni si possono trovare solo con la scienza, la ricerca seria e con il giusto rispetto per gli animali».

Massimiliano Rais

 

 

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / CAGLIARI - Pagina 17

DENUNCIA. Barriere architettoniche

Policlinico universitario: per i disabili è impossibile scendere dall'auto

Disabilità e barriere architettoniche, una dicotomia che resiste nonostante il passare del tempo. «Sono sotto controllo al policlinico di Monserrato da diversi anni - racconta con amarezza Gualtiero Busetti che nella struttura ospedaliera è costretto a recarsi anche più volte al mese per le visite di routine - da quando a metà gennaio è stato cambiato il senso di marcia nel parcheggio interno, mi ritrovo a posteggiare su un cordolo di cemento e se non vengo accompagnato da qualcuno non posso scendere dalla macchina».

In precedenza i parcheggi per i disabili si trovavano lungo il fabbricato principale del Duilio Casula e in senso inverso a quello attuale. Si arrivava perciò dall'esterno del piazzale e si posteggiava in direzione interna davanti al blocco centrale. A partire dal mese scorso è stato cambiato il senso di marcia del tracciato antistante al Policlinico, con i posteggi per disabili traslocati davanti al blocco Q. Perciò una volta fermato il mezzo sulle strisce gialle ci si ritrova con il lato guida che da su un'aiuola sterrata, circondata da un cordolo di cemento che impedisce una discesa autonoma al disabile.

«Mi sono subito lamentato della cosa - prosegue Busetti - Non si può scendere con il bastone come faccio io, figuriamoci mettere giù la carrozzina se accanto allo sportello del guidatore c'è un cordolo e un terreno dissestato. C'è chi entra in contromano per non avere problemi a scendere dalla macchina, ma è assurdo». Ma non è solo il Policlinico a creare problemi: «Un altro fastidio simile me lo ritrovo a Cagliari nel largo Carlo Felice. Da quando hanno ripiastrellato i marciapiedi sono stati cambiati i due parcheggi davanti alla Camera di Commercio e quelli all'angolo con via Mameli. Ora si trovano al centro del viale, ma ci sono due alberi che creano difficoltà. Ho subito segnalato al Comune che mi ha risposto che i parcheggi rispettano le misure standard europee, ma i due alberi restano un problema».

Non è la prima volta che i parcheggi per disabili creano malumori. Nel novembre del 2018, a Cagliari, a scatenare le critiche furono le sbarre d'accesso introdotte nei rinnovati parcheggi del porto. L'entrata e l'uscita non era agevole per i portatori di handicap che spesso si vedevano costretti a chiamare il numero d'emergenza di Apcoa, la società che gestisce i posteggi in quell'area. Ora la denuncia di Busetti, a segnalare l'ennesima mancanza di considerazione per le casistiche di disabilità: «Basterebbe soltanto un po' di sensibilità in fase di progettazione. Ogni volta si agisce dopo che qualcuno si lamenta. Sono mancanze gravi, sarebbe bastato un minimo di ragionamento in più per sistemare i parcheggi in maniera funzionale».

Giacomo Dessì




 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / CAGLIARI - Pagina 17

UNIVERSITÀ. Il docente si occuperà di sviluppo sostenibile
PELLIGRA NELLO STAFF CREATO DAL MINISTRO COSTA

Prestigiosa nomina per Vittorio Pelligra: il docente di Politica economica dell'Università di Cagliari è stato chiamato, dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, a far parte del gruppo di studio su economia e sviluppo sostenibile. Il gruppo, presieduto da Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all'Università di Tor Vergata di Roma e già consigliere economico di Costa, supporterà il comitato per la bioeconomia e la fiscalità sostenibile sui temi dello sviluppo sostenibile nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall'Onu. Si tratta di un tema che, per volontà della rettrice Maria Del Zompo, è entrato nel Piano strategico dell'Università di Cagliari. «Lo scopo di questo gruppo», ha commentato il ministro dell'Ambiente, «è implementare e dare maggiore efficacia alle norme e agli strumenti che già esistono, con uno spirito di condivisione e innovatività negli approcci».

Oltre a Pelligra del comitato fanno parte Pierluigi Morone, professore ordinario di politica economica all'Università di Roma Unitelma Sapienza e consigliere economico del ministro, Jeffrey D. Sachs, docente alla Columbia University di New York, Gustavo Piga, docente di economia politica all'Università di Tor Vergata, Pierluigi Conzo, docente di Politica economica all'Università di Torino, Mariangela Zoli, docente associata di politica economica all'Università di Tor Vergata di Roma, Francesco Salustri, ricercatore senior nel Centro di economia sanitaria dell'Università di Oxford e l'architetto Edoardo Zanchini Di Castiglionchio, esperto di economia ambientale.




 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / Speciale LAVORO OGGI - Pagina VI
Concorsi in Sardegna

ATENEO DI SASSARI
Due professori e un ricercatore

L'Università degli studi di Sassari ha bandito le procedure di selezione per la copertura di tre posti per il Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e sperimentali, di cui un ricercatore per settore concorsuale di Malattie dell'apparato cardiovascolare e malattie dell'apparato respiratorio, e due professori di seconda fascia di Urologia e di diagnostica per immagini e radioterapia.

SCADENZA. Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere presentate entro le ore 12 di lunedì 24 febbraio.

IL SITO. La versione integrale dei due bandi sono disponibili nel sito istituzionale dell'Università sassarese, www.uniss.it/ateneo/bandi. Gli avvisi sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale numero 7 di venerdì 24 gennaio. Per ulteriori informazioni si può contattare l'Ufficio concorsi dell'ateneo, telefono 079/228879, e-mail: a.manzoni@uniss.it. (g. dep.)




 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / Speciale LAVORO OGGI - Pagina VIII
ATENEO DI CAGLIARI
Borse di studio di Intesa Sanpaolo per gli universitari
LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE ENTRO MARZO

La Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, in collaborazione con l'Università degli Studi di Cagliari, ha pubblicato un bando dedicato agli studenti e alle studentesse dell'Ateneo in condizioni di svantaggio fisico, psichico, sociale, familiare o in difficoltà economica. Il concorso nasce con il fine di sostenere il diritto allo studio anche quando lo studente si trova in situazioni precarie, tramite l'assegnazione di borse di studio agli universitari regolarmente iscritti ai corsi di laurea e laurea magistrale per l'anno accademico 2019/2020, per un totale di 50 mila euro.

REQUISITI. I contributi saranno di un importo compreso tra i 1500 e i 3000 euro, e saranno attribuiti fino all'esaurimento dell'importo totale stanziato. Tra i requisiti di ammissibilità ci sono innanzitutto il reddito (l'Isee del nucleo familiare del richiedente non deve infatti superare i 20 mila euro), l'iscrizione a un corso di laurea dell'Ateneo (ad essere ammessi sono tutti gli studenti iscritti entro il primo anno fuori corso compreso), l'aver sostenuto e superato esami per almeno 15 crediti formativi entro il primo anno e 20 crediti formativi per ogni anno successivo al primo e, infine, l'età: ad essere ammessi saranno infatti solo gli universitari al di sotto dei 35 anni. Le borse di studio non possono inoltre essere cumulate con assegni, contributi o finanziamenti erogati da altri Enti.

TERMINI. È possibile avanzare la propria candidatura entro e non oltre le 12 del 10 marzo, presentando la propria domanda di candidatura redatta in carta semplice alla Direzione per i Servizi agli Studenti e Servizi Generali dell'Università di Cagliari. Per quanto riguarda i documenti (quali, ad esempio, quelli relativi all'Isee) che il richiedente non è eventualmente in grado di produrre entro il termine della domanda, è possibile allegarli alla propria candidatura entro e non oltre il 20 marzo. Tutti i dati relativi ai requisiti di ammissibilità dovranno essere inseriti nella compilazione del modulo ufficiale di domanda (il link del sito Internet è il seguente: https://www.unica.it/unica/protected/209297/0/def/ref/GNC52011) mentre il bando e gli ulteriori dettagli in merito sono disponibili sul sito www.unica.it nella sezione “Notizie”.

Lisa Ferreli




 

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / NUORO - Pagina 33
PERSONAGGI. Carlo Collari: “Nella mia città tornerei volentieri”
UN NUORESE MATEMATICO A NEW YORK

Chi ignora l'aritmetica, sosteneva Galileo Galilei, non riesce a elevarsi di un palmo da terra. Se così è, Carlo Collari invece si libra idealmente nell'esosfera, a distanza siderale da gran parte dei comuni mortali.

LE ORIGINI. Nato 31 anni fa a Nuoro, maturità scientifica al liceo Fermi, laurea triennale in matematica all'università di Cagliari e specialistica in quella di Pisa (entrambe conseguite con 110 e lode), ottiene il dottorato di ricerca al politecnico di Firenze.

ALL'ESTERO. Di seguito frequenta - in qualità di ricercatore - per tre mesi l'ateneo di Tolosa III Paul Sabatier, per cinque la Durham University, una delle migliori accademie del Regno Unito, e per sei a Budapest l'Institute for Mathematics Alfréd Rényi. Da maggio 2019 lavora ad Abu Dhabi. Per due anni sarà assegnista di ricerca alla New York University, una delle istituzioni didattiche più prestigiose del mondo. Opera nel campus aperto a settembre 2010 nella capitale degli Emirati Arabi. Relatore in ventidue seminari (da Glasgow a Firenze, da Ratisbona a Warwick) ha pubblicato cinque focus didascalici su riviste internazionali. «Ho avuto - racconta Carlo - un'infanzia ordinaria». Tanto consueta quanto feconda vista la lungimiranza che affiora dai suoi discorsi, rimandando a una flemma che sa di tempi andati. «Ero attratto dalle discipline razionali: chimica e fisica in primis. Ecco perché m'iscrissi a una scuola media superiore incentrata sulla dottrina empirica. L'ultimo aspetto sul quale all'epoca riflettei fu quello inerente alle conseguenze che la mia scelta avrebbe comportato sul fronte degli sbocchi occupazionali». La scelta è stata inevitabile. «La facoltà di matematica sembrò quella più appropriata alla mia attitudine. La curiosità rappresentò il pungolo risolutivo. Ero interessato a comprendere come dallo studio di enti e relazioni si potessero produrre enunciati e modelli, in forza dei quali esaminare il cosmo».

TRADIZIONALISMO. «Nuoro - prosegue Carlo - è la città dove sono nato; ci ho trascorso la maggior parte della vita. È il luogo dei ricordi». Una connessione intessuta di memoria. «Non saprei dire con esattezza quali risvolti concettuali della cultura barbaricina percepisco più vicini al mio sentire. Sicuramente molti brandelli quotidiani di quel patrimonio identitario (ad esempio certe canzoni o alcuni modi di dire) fanno parte di me». Il senso d'appartenenza, un ordito intriso di nostalgia. «Non avrei alcuna remora a tornarci a vivere: è uno di quei pochi posti in cui mi stabilirei di buon grado». Pensare globale e agire locale, il motto del millennial archimedeo. «È fondamentale confrontarsi con humus intellettuali differenti da quelli più affini al personale background. Però nel contempo occorre valorizzare le proprie radici: disconoscerle sarebbe nefasto».
Claudio Serpico
 



 

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 4 febbraio 2020 / SPETTACOLI - Pagina 39

ATTRICE. Marta Proietti Orzella è la protagonista dello spettacolo di Anfiteatro Sud

«L'AMORE PER LA RECITAZIONE ? È NATO ALL'UNIVERSITÀ»

All'Università, in un laboratorio diretto dal regista Marco Gagliardo, è scoppiato l'amore per il teatro. In quel momento Marta Proietti Orzella, cagliaritana, uno dei migliori talenti nel panorama teatrale sardo, ha capito che era sua la strada. E ha messo da parte per sempre il sogno di fare carriera nell'ambito della diplomazia. Da lì è partita per arrivare a fare quello che più le piace: il gioco del teatro, un'emozione che si rinnova ogni volta che sale in palcoscenico. E l'ultima emozione è quella vissuta a Roma nello spettacolo “S'Accabadora”, produzione di Anfiteatro Sud, nel quale interpreta questa misteriosa figura. Per l'allestimento alla regista Susanna Mameli è stato assegnato nei giorni scorsi a Roma, al “Fringe Festival”, il premio per la drammaturgia.

IMMAGINARIO. «S'Accabadora - sottolinea l'attrice - fa parte del nostro immaginario. Penso ai racconti di mia nonna che mi parlava di questa figura quasi mitologica calata in una realtà ancestrale. Utilizziamo la lingua sarda e portiamo in scena un pezzo di Sardegna. Ma si parla soprattutto della storia di una donna e mi pare l'aspetto più importante». Marta Proietti Orzella si è laureata con lode in Scienze Politiche («sono sempre stata una secchiona»), discutendo una tesi su “Teatro e rivoluzione: l'esperienza del maggio francese” e poi si è dedicata al grande amore. È volata a Parigi dove, con una borsa di studio della Regione, ha frequentato, sino al diploma, l'Ecole Florent, scuola d'arte drammatica di primissimo livello. Non mancavano certo le opportunità professionali in una capitale in cui le sale restano aperte sette giorni su sette e il teatro è una piacevole consuetudine.

RITORNO A CASA. «L'idea iniziale - confessa l'attrice - era quella di non abbandonare la Francia. Ma la prospettiva è cambiata. Ho ricevuto interessanti proposte di lavoro nella mia terra e alla fine l'ipotesi di scegliere definitivamente Parigi è tramontata. Mi piace il confronto, viaggiare, fare esperienze in altre realtà, ma il punto di partenza è sempre la Sardegna dove nascono quasi tutti i miei progetti teatrali». Alterna toni leggeri e drammatici. Con “Fritto misto e baccalà” e “Riso al salto”, spettacoli con tante repliche, ha indossato una maschera allegra e ironica. “Ridi che passa”, il terzo della serie, prima dell'estate sarà presentato in Francia. «Mi piace molto recitare in lingua francese. Di recente mi hanno chiesto di sostituire un'attrice per lo spettacolo “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo in scena a Parigi ma avevo tanti impegni qui e ho dovuto rispondere di no». Ha dedicato attenzione, nel segno di un teatro della memoria civile e letteraria, a figure di intellettuali, politici e antifascisti come Gramsci e Lussu, e alle opere di Pasolini, Ginzburg, Buzzati, Cocteau, Garcia Lorca, Atzeni. «Sono felice per tutto ciò che ho fatto sinora, ho avuto fortuna ma soprattutto non ho mollato mai».

IL RICORDO DI GAGLIARDO. Un omaggio alla memoria di Marco Gagliardo: «Con lui ho fatto il primo spettacolo esito del laboratorio all'Università: “L'Anfitrione” di Plauto in una versione di cabaret. Mi diceva di studiare e approfondire».

Ora è impegnata, col pianista Stefano Guzzetti, in un progetto su Italo Calvino. «Nelle sue pagine più visionarie cerchiamo echi e suggestioni che ci riportino al tema della luna. Sarà lo spettacolo della prossima estate».

Red. Spet.


 

La Nuova Sardegna



 



 


8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 4 febbraio 2020 / ECONOMIA - Pagina 13

LA TUTELA DELL’AMBIENTE

L'economista Vittorio Pelligra nel gruppo istituito dal ministro Costa

SVILUPPO SOSTENIBILE DOCENTE SARDO NEL TEAM

L'obiettivo: «Diffondere la cultura green tra i singoli cittadini e le imprese»

SASSARI Si parte subito, con l'obiettivo di presentare «proposte cantierabili nel giro di un anno, mirate alla salvaguardia dell'ambiente». Ma perché prendano gambe è necessario lavorare sulla cultura della sostenibilità, con i singoli e con le imprese, in modo che tutti - in diversa misura - contribuiscano al raggiungimento del traguardo. Con questo nobile scopo è stato istituito il Gruppo di studio su economia e sviluppo sostenibile del Ministero dell'Ambiente, presieduto da Leonardo Becchetti, ordinario di Economia politica all'Università di Tor Vergata di Roma e già consigliere economico del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Nel gruppo c'è un componente che arriva dalla Sardegna: si tratta di Vittorio Pelligra, professore associato di Politica Economica e coordinatore del Dottorato in Scienze economiche ed aziendali dell'Università di Cagliari, ma anche commentatore sulle pagine della Nuova Sardegna su temi di natura economica e sociale. Il gruppo di studio supporterà il Comitato per la bioeconomia e la fiscalità sostenibile sui temi dello sviluppo sostenibile nel quadro degli Obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite e nelle proposte normative in ordine alle più rilevanti questioni economico-ambientali. Anche in questo caso, la Sardegna è presente: lo sviluppo sostenibile è infatti un tema che, per volontà del Rettore Maria Del Zompo, è entrato nel Piano strategico dell'Università di Cagliari. Molto soddisfatto e pronto ad affrontare la nuova sfida il professor Pelligra: «Studieremo il comportamento delle imprese - spiega il docente - gli stili di vita e di consumo dei singoli, i criteri di scelta delle pubbliche amministrazioni». Si stimolerà un confronto tra i consumatori e le imprese con i primi che potranno esprimere un giudizio sulla base del quale sarà creata la reputazione delle imprese. «Gli utenti - spiega Pelligra - potranno premiare e punire con le loro valutazioni le imprese più rispettose dell'ambiente e le imprese svilupperanno un incentivo a scelte responsabili». Non solo: «Ci saranno i meccanismi di "nudging", per inquadrare le scelte sostenibili da un punto di vista ambientale, in un contesto che le rende più attraenti a preferibili. Si tratta di operare con una pluralità di strumenti per cercare di creare una nuova cultura, soprattutto con giovani e imprese, che faccia percepire l'ambiente come un bene comune dal quale dipende il benessere, la qualità della vita e la prosperità di tutti noi».
Vittorio Pelligra insegna Politica economica, economia dell'informazione ed economia comportamentale. I suoi interessi di ricerca riguardano la behavioral ed experimental economics, l'economia civile e le neuroscienze sociali e cognitive. Coordina il gruppo di ricerca Berg, è ricercatore del CRENoS (Centro di ricerche economiche Nord-Sud) e fa parte del comitato scientifico della Sec - Scuola di Economia civile. EÈ co-fondatore di SmartLab e di Wecoop, due imprese che operano nel settore della data science e dell'edutainment. Cura inoltre una rubrica settimanale, #MindTheEconomy, sul quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore. Oltre a Pelligra del comitato fanno parte Pierluigi Morone, professore ordinario di politica economica all'Università degli studi di Roma Unitelma Sapienza e consigliere economico del ministro; Jeffrey D. Sachs, professore ordinario presso la Columbia University di New York (Usa); Gustavo Piga, professore ordinario di economia politica all'Università di Tor Vergata di Roma; Pierluigi Conzo, professore associato di politica economica all'Università di Torino; Mariangela Zoli, professore associata di politica economica presso Università di Tor Vergata di Roma; Francesco Salustri, ricercatore senior presso il Centro di economia sanitaria dell'Università di Oxford e l'architetto Edoardo Zanchini Di Castiglionchio, esperto di economia ambientale. Molto entuasiasmo per la nascita del Gruppo ha manifestato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che ha presenziato alla prima riunione: «Lo scopo di questo Gruppo è quello di implementare e dare maggiore efficacia alle norme e agli strumenti che già esistono, con uno spirito di condivisione e innovatività negli approcci». (si. sa.)

 




9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 4 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 19
UNIVERSITÀ

Esperti a confronto su " dottorati di ricerca e aziende private"

SASSARI "I dottorati di ricerca e le aziende private". Questo il tema dell'evento in programma domani organizzato dalla scuola di Dottorato dell'università di Sassari con il patrocinio di Confindustria Centro Nord Sardegna. L'appuntamento è dalle 9.30 alle 13.30 nell'Aula Magna dell'Ateneo (piazza Università). Il moderatore della giornata sarà Maurizio Melis conduttore di "Smart City - Voci e Luoghi dell'Innovazione" - Radio24. Alle 9,30 l'introduzione del rettore Massimo Carpinelli, alle 9,40 Antonello Cannas, direttore Scuola di dottorato di ricerca parlerà di " I dottorati di ricerca ed il sistema produttivo". Alle 10 Pier Andrea Serra e Gabriele Mulas, delegati rettorali attività Uniss con le aziende e gli enti privati riferiranno su "Terza missione e Trasferimento tecnologico". Alle 10.20 Main lectures con Lucia Salto, career development facilitator for phds, international networking development, direzione ricerca e terza missione, università di Torino, parlerà di "La gestione del talento e la valorizzazione delle competenze dei PhD nella Knowledge Society". Alle 11Gualtiero Cortellini FindyourDoctor e C2T del Consorzio per il Trasferimento Tecnologico, Milano curerà la presentazione delle attività di Find your Doc. PhD's talent for the business world.Alle 11.30 spazio alle testimonianze con interventi di dottorandi, dottori di ricerca ed imprenditori coinvolti nei dottorati di ricerca

Alle 12 tavola rotonda su "Il ruolo dei dottori di ricerca nelle aziende e negli enti privati" con rettore, pro rettore, coordinatori dei corsi di dottorato, imprenditori, associazioni di categoria, relatori.
Alle 13 "Sessione poster": i dottorandi presenteranno le loro attività con aziende ed enti privati - ex-Biblioteca Universitaria. L'evento nasce per presentare le collaborazioni in corso fra i corsi di dottorato ed aziende o enti privati e per evidenziare le opportunità derivanti dalla loro collaborazione con i corsi di dottorato ed i dottori di ricerca.

 




10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 4 febbraio 2020 / PROVINCIA SASSARI - Pagina 22

Il Comune bandisce un concorso per i laureandi che proporranno lavori sul paese

PLOAGHE, UN PREMIO ALLE MIGLIORI TESI

PLOAGHE Verrà bandito anche quest'anno il "Premio Tesi di Laurea", il concorso indetto dal Comune di Ploaghe che si propone di sostenere ed incoraggiare nei giovani studenti lo studio e l'approfondimento degli aspetti peculiari di Ploaghe, del suo territorio, della sua popolazione e della sua storia. Il bando per l'annualità 2020 per l'assegnazione di premi alle migliori tesi di laurea, sia triennali che magistrali o diploma di laurea a ciclo unico è aperto a chiunque proponga lavori su Ploaghe e il suo territorio e che sviluppino almeno uno dei seguenti temi fra storia e cultura, architettura, monumenti e archeologia, aspetti giuridici ed economici del territorio, urbanistica, infrastrutture e paesaggio, aspetti scientifici (compresi quelli sanitari) e tecnologici. Le tre migliori tesi selezionate tra quelle pervenute, saranno premiate con la somma di 1.000 euro e sarà facoltà della commissione proporre delle ulteriori menzioni speciali. Il premio fa il paio con il "Premio delle eccellenze" che vuole incentivare gli studenti meritevoli della scuola secondaria di primo e di secondo grado, valorizzarne il merito e sostenere il profitto scolastico. «Con questo bando - sottolinea il sindaco Carlo Sotgiu - intendiamo sostenere e premiare le eccellenze del mondo universitario provando a indirizzare i loro studi e i loro sforzi scientifici su Ploaghe ed il suo territorio. Abbiamo bisogno che i giovani approfondiscano le tematiche relative alla nostra cultura, alle nostre tradizioni ma anche allo sviluppo dello stesso territorio. Studi di contesto come quelli necessari per redigere una tesi di laurea possono trasformarsi in formidabili strumenti di conoscenza. Saremo lieti di premiare i ragazzi ploaghesi che decidano di studiare il loro paese e diano il loro contributo di conoscenza». Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni nel sito del Comune di Ploaghe e la sua scadenza è prevista, come ogni anno, per il 31 maggio 2020. Per ogni informazione la referente del programma è la signora Patrizia Sabbadin.
Mauro Tedde

Questionario e social

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