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Individuato il gene della bottarga

I ricercatori del nostro Ateneo con i colleghi dell'Università di Padova, dell’ISPRA e del “Fisheries Research Institute” greco hanno isolato dei marcatori genetici legati al gene FSHR attraverso i quali è possibile sapere sin dai primi stadi di sviluppo e con alta probabilità se un individuo sarà maschio o femmina. La scoperta - che per UniCa è promosso da Angelo Cau e porta la firma anche di Rita Cannas e Maria Cristina Follesa, Laura Carugati e Riccardo Melis del Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente - potrebbe avere ricadute importanti sul mercato. Lo studio "Fshr, a fish sex-determining locus shows variable incomplete penetrance across flathead grey mullet populations" appena pubblicato sulla rivista «iScience», del prestigioso gruppo editoriale Cell. RASSEGNA STAMPA
02 dicembre 2020
Uova di muggine

La capacità di selezionare molto precocemente solo femmine da portare alla maturità sessuale, in ambiente naturale, potrebbe ridurre (o proprio dimezzare) lo sforzo ed i costi di produzione della bottarga

Sergio Nuvoli

Cagliari, 1 dicembre 2020 - Attraverso il sequenziamento del genoma del muggine Mugil cephalus, i ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con colleghi dell’Università di Cagliari, dell’ISPRA e del “Fisheries Research Institute” greco, hanno identificato dei marcatori genetici legati al gene FSHR (Follicle Stimulating Hormone Receptor) attraverso i quali è possibile sapere sin dai primi stadi di sviluppo e con alta probabilità se un individuo sarà maschio o femmina.

«Questa informazione non solo ha una grande valenza scientifica considerato il complesso sistema di determinazione del sesso nei pesci ancora oggi poco compreso - dice Tomaso Patarnello docente del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova coordinatore della ricerca insieme al collega Luca Bargelloni -, ma è anche di grande importanza applicativa dal momento che la bottarga si produce dalle gonadi femminili dei muggini e fino alla maturità sessuale (2-3 anni) non è possibile stabilire il sesso se non attraverso l’esame istologico della gonade».

La capacità di selezionare molto precocemente solo femmine da portare alla maturità sessuale, in ambiente naturale, potrebbe ridurre (o proprio dimezzare) lo sforzo ed i costi di produzione della bottarga. «Questo si traduce in un deciso incremento della produzione di bottarga con aumento del reddito per gli operatori e una riduzione dell’import di uova dall’estero,» afferma Angelo Cau, docente dell’Università di Cagliari, promotore di questo studio.

Angelo Cau, promotore della ricerca
Angelo Cau, promotore della ricerca
Servizio di Graziano Pintus andato in onda nell'edizione delle 14 del TGR RAI Sardegna condotto in studio da Rossella Romano

I risultati aiutano a meglio comprendere il complesso sistema di determinazione del sesso che, nei pesci, non ha solo componenti genetiche ma anche ambientali e “sociali”

Lo studio Fshr, a fish sex-determining locus shows variable incomplete penetrance across flathead grey mullet populations appena pubblicato sulla rivista del «iScience», del prestigioso gruppo editoriale Cell, ha identificato mutazioni sesso specifiche sul gene FSHR (Follicle Stimulating Hormone Receptor) di M. cephalus.

I risultati aiutano a meglio comprendere il complesso sistema di determinazione del sesso che, nei pesci, non ha solo componenti genetiche ma anche ambientali e “sociali”. Ci sono infatti specie di pesci che ad una certa età cambiano sesso (per esempio le orate sono prima maschi e poi, verso i due anni, diventano femmine) o che invertono il sesso in base alle condizioni ambientali (temperatura) o al fatto che nella popolazione il rapporto tra i sessi è sbilanciato (se ci sono troppe femmine alcune diventano maschi o vice versa). Nel caso dei muggini sembra che il sesso sia deciso molto precocemente e, in questa “decisione”, il gene FSHR ha un ruolo determinante.

L'estrazione delle uova da cui si ricava la bottarga
L'estrazione delle uova da cui si ricava la bottarga

LISTA DEGLI AUTORI E RELATIVE AFFILIAZIONI

Serena Ferraresso1, Luca Bargelloni1, Massimiliano Babbucci1, Tomaso Patarnello1

Rita Cannas2, Maria Cristina Follesa2, Laura Carugati2, Riccardo Melis2, Angelo Cau2,

Manos Koutrakis3, Argyrios Sapounidis3,

Donatella Crosetti4

1 Department of Comparative Biomedicine and Food Science, University of Padova

Viale dell’Università 16, Legnaro, Italy

2 Department of Environmental and Life Sciences, University of Cagliari Ponte Vittorio Via T. Fiorelli 1, Cagliari, Italy

3 Fisheries Research Institute, Hellenic Agricultural Organisation, 640 07 Nea Peramos, Kavala, GREECE

4 Institute for Environmental Protection and Research (ISPRA), Department BIO-AMC, Rome, Italy

RASSEGNA STAMPA

L'UNIONE SARDA del 2 dicembre 2020

Provincia di Oristano - pagina 37

L'importante scoperta dei ricercatori dell'Università di Cagliari

Isolato il “gene della bottarga”

Se è “femmina”, e quindi se nella pancia è custodia la preziosa bottarga, i pescatori lo capiscono tastando il pesce con la mano. Punti che solo loro sanno e che non svelano. Ma questo solo quando il “re” di Cabras è ormai bello grande. Così è stato finora. Ma arriva la novità. Uno studio ha svelato che è possibile capire se i cefali sono maschi o femmine quando sono ancora di piccola taglia. E quindi se, diventati adulti, avranno la bottarga. Questo permetterebbe quindi di lasciar sviluppare in acqua solo le specie femmine. E di poter pescare prima i maschi, quelli che anche piccoli possono essere venduti nei banchi dei mercati.
La scoperta
Attraverso il sequenziamento del genoma del muggine, i ricercatori dell'Università di Cagliari, in collaborazione con i colleghi di Padova, dell'Ispra e del “Fisheries Research Institute” greco, hanno identificato dei marcatori genetici (legati al gene Follicle Stimulating Hormone Receptor) attraverso i quali è possibile sapere sin dai primi stadi di sviluppo se un individuo sarà maschio o femmina. «Questa informazione non solo ha una grande valenza scientifica considerato il complesso sistema di determinazione del sesso nei pesci ancora oggi poco compreso - spiega Tommaso Patarnello del dipartimento di Biomedicina e Alimentazione dell'Università di Padova -, ma è anche di grande importanza applicativa dal momento che la bottarga si produce dalle gonadi femminili dei muggini e fino alla maturità sessuale, 2-3 anni, non è possibile stabilire il sesso se non attraverso l'esame istologico della gonade».
La svolta
La capacità di selezionare molto precocemente solo femmine da portare alla maturità sessuale potrebbe quindi ridurre lo sforzo di pesca e i costi di produzione dell'oro giallo. «Questo si traduce in un deciso incremento della produzione di bottarga con aumento del reddito per gli operatori e una riduzione dell'import di uova dall'estero», afferma Angelo Cau dell'Università di Cagliari, promotore di questo studio. Per i pescatori significherebbe una pesca mirata con l'obiettivo di non sprecare nessun prodotto. Intanto la notizia ieri è arrivata anche ai pescatori di Cabras.
Sulla recente scoperta è intervenuto Francesco Meli, presidente del Consorzio Mar'e Pontis che gestisce lo stagno per conto dalla Regione: «Sicuramente si tratta di uno studio interessante. Dobbiamo però capire anche noi alcuni dettagli». Per esempio maggiori informazioni sullo sviluppo sessuale dei muggini, legato alla lavorazione e produzione della bottarga. «Questa ricerca apre scenari interessanti», conclude Meli.
Sara Pinna

L'articolo su L'Unione Sarda del 2 dicembre 2020 a pagina 37
L'articolo su L'Unione Sarda del 2 dicembre 2020 a pagina 37

LA NUOVA SARDEGNA del 2 dicembre 2020

Sardegna - pagina 9

 

Studio dell'università di Cagliari: sarà possibile individuare il sesso dei muggini

Dalla genetica una spinta alla bottarga
 

CAGLIARI Arriva dalla genetica una scoperta che riguarda da vicino una tipica produzione sarda, quella della bottarga, in grado di aprire nuove prospettive per questo pezzo di economia isolana. Potrebbe infatti essere possibile sapere sin dai primi stadi di sviluppo e con alta probabilità se un individuo sarà maschio o femmina. Questa informazione consentirebbe una selezione degli esemplari femmina e il dimezzamento dei costi produttivi per le aziende del settore. La ricerca è stata effettuata da studiosi dell'università di Padova, in collaborazione con colleghi dell'università di Cagliari, dell'Ispra e del "Fisheries research institute" greco. Attraverso il sequenziamento del genoma del Mugil cephalus, hanno identificato dei marcatori genetici legati al gene Fshr (Follicle stimulating hormone receptor) attraverso i quali è possibile conoscere in anticipo il sesso dell'individuo. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista «iScience», del prestigioso gruppo editoriale Cell.«Queste nuove informazioni - dice da Padova il professor Tomaso Patarnello (dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione), coordinatore della ricerca insieme al professor Luca Bargelloni - sono di grande importanza applicativa dal momento che la bottarga si produce dalle gonadi femminili dei muggini e fino alla maturità sessuale (2-3 anni) non è possibile stabilire il sesso se non attraverso l'esame istologico».Il professor Angelo Cau, dell'università di Cagliari, promotore della ricerca, spiega infatti che la possibilità di selezionare molto precocemente solo femmine da portare alla maturità sessuale, in ambiente naturale, potrebbe addirittura dimezzare lo sforzo e i costi di produzione della bottarga e «questo si traduce in un deciso incremento della produzione di bottarga con aumento del reddito per gli operatori e una riduzione dell'import di uova dall'estero». Il modo in cui si determina il sesso dei pesci è molto complesso e poco compreso, per cui questa scoperta ha una notevole valenza scientifica. Si sa che incidono anche componenti ambientali e sociali: alcune specie a una certa età cambiano sesso (le orate, che verso i due anni diventano femmine) o lo invertono in base alle condizioni ambientali (temperatura) o al fatto che nella popolazione il rapporto tra i sessi è sbilanciato (se ci sono troppe femmine alcune diventano maschi o viceversa). Nel caso dei muggini sembra che il sesso decida molto precocemente e con un ruolo decisivo del gene Fshr. (a.palmas)

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