UniCa UniCa News Notizie Salvaguardia fiumi e acque interne della Sardegna

Salvaguardia fiumi e acque interne della Sardegna

QUESTIONARIO ONLINE predisposto dal Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente, nel quadro di uno studio scientifico in convenzione con la Libera associazione guide ambientali-escursionistiche professioniste, per valutare pericoli e ricadute negative sui delicati ecosistemi acquatici, sia a carico della flora che della fauna, derivanti - ad esempio - da pratiche turistiche, sportive e ricreative di massa, se non regolate e rispettose dell’ambiente
16 gennaio 2023
In aumento le attività escursionistiche e sportive lungo i corsi d'acqua interni, che offrono possibilità e scenari naturali di grande respiro

Raccolta di informazioni sul grado di fruizione e localizzazione delle aree di interesse naturalistico fluviale della Sardegna

Il crescente interesse delle attività ricreative all'interno e intorno ai corpi idrici della Sardegna rappresenta un importante volano per favorire i processi di sviluppo rurale in aree interne della Sardegna. Tuttavia, un accesso di massa e non regolamentato alle acque interne può rappresentare una minaccia per i delicati ecosistemi acquatici sia a carico della flora che della fauna. L’attenzione deve essere particolare per le zone maggiormente sensibili al cambiamento climatico e, come in Sardegna, che presentano una maggiore diminuzione della portata d’acqua nei mesi estivi (periodi di massimo carico turistico, in cui vengono solitamente svolte le attività escursionistiche), in un’ottica principalmente di conservazione e rispetto per l’ambiente naturale.

Come spiega il professor Andrea Sabatini «Tutte le attività antropiche, cioè umane, rischiano di creare impatti negativi sull’ambiente, soprattutto su ecosistemi fragili e delicati come quelli dei nostri fiumi. Tra esse occorre valutare anche le attività turistico-ricreative di acqua trekking, torrentismo e pesca, che rischiano di danneggiare questi ambienti se non adeguatamente regolamentati».

Andrea Sabatini, ricercatore e docente del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente
Andrea Sabatini, ricercatore e docente del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente

Monitoraggio sull’impoverimento biologico delle acque interne e sull’impatto di attività turistiche e sportive che comportano possibili danni a fauna e flora di questi delicati ambienti

Il progetto di studio “Impatti sugli ecosistemi delle acque interne derivati da attività turistiche”, sviluppato dai ricercatori dell’Università di Cagliari in collaborazione con le guide della Libera associazione guide ambientali-escursionistiche professioniste (Lagap), ha suscitato interesse a livello nazionale nel settore dell’accompagnamento in natura, in quanto è il primo progetto dedicato alla tematica. La ricerca tende a diffondere buone prassi e rendere sempre più fruibili le risorse ambientali secondo un’ottica di responsabilità, eco-sostenibilità e protezione dell’ambiente. Il suo scopo è di acquisire le informazioni necessarie per poter proporre delle linee guide di fruizione e parallelamente per sensibilizzare tutte le persone appassionate di tali attività. In questo ambito è stato preparato un questionario online, per raccogliere i primi dati sulla frequentazione degli ambienti naturali legati alle acque interne nell’anno 2022.

«Il questionario - disponibile al link a fondo pagina - ha l’obiettivo di verificare le abitudini dei frequentatori di questi fragili ambienti naturali e capire quali sono i siti più esposti ad impatti diretti, allo stesso tempo si potrà verificare la percezione che le persone hanno sulle attività che svolgono. La base dati costruita su queste informazioni ci consentirà di individuare le aree campione per poter passare alla fase successiva nella raccolta dei dati sulla qualità delle acque in siti con maggiore frequentazione nei diversi periodi dell’anno e definire gli impatti e le sue conseguenze nel breve e medio periodo».

Convenzione UniCa-Lagap. Da sinistra il presidente Lagap Giovanni Pischedda, Andrea Sabatini e Francesco Palmas (Disva)
Convenzione UniCa-Lagap. Da sinistra il presidente Lagap Giovanni Pischedda, Andrea Sabatini e Francesco Palmas (Disva)

Lo studio è affidato agli esperti del Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente di UniCa, guidati da Andrea Sabatini

I dati vengono raccolti a scopo di rilevazione statistica e ricerca scientifica e saranno riportati solo in forma aggregata ed impersonale nel rispetto dei principi di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003), aggiornato con il nuovo decreto legislativo (D.lgs. 101/2018) di adeguamento della disciplina italiana al regolamento europeo sulla privacy (Reg. UE n. 679/2016, GDPR).

«L’iniziativa ha un approccio metodologico di tipo Citizen Science, ovvero di ‘scienza partecipata’, che prevede il coinvolgimento e la partecipazione attiva e consapevole di persone di età, formazione ed estrazione sociale diverse, in attività di ricerca con istituzioni scientifiche finalizzata alla raccolta e analisi di dati, sviluppo e ampliamento delle conoscenze scientifiche».

Necessario valutare in maniera scientifica ed oggettiva l’impatto delle attività turistiche sugli ecosistemi delle acque interne, con particolare riferimento alla frequentazione di corsi d’acqua con portate d’acqua variabili nel tempo
Necessario valutare in maniera scientifica ed oggettiva l’impatto delle attività turistiche sugli ecosistemi delle acque interne, con particolare riferimento alla frequentazione di corsi d’acqua con portate d’acqua variabili nel tempo

Uno studio per diffondere buone prassi e rendere sempre più fruibili in modo consapevole e responsabile le risorse ambientali, secondo un’ottica di eco-sostenibilità e protezione dell’ambiente

Gli esperti dell’ateneo di Cagliari in prima linea nella ricerca scientifica per la protezione ambientale a difesa degli ecosistemi fluviali. L'invito a compilare il questionario è esteso a tutti ed è richiesta in particolare la collaborazione da parte dei ricercatori, ricercatrici, docenti, studenti e studentesse di UniCa. 

«Lo studio - è sempre la precisazione di Andrea Sabatini - non è indirizzato a sostenere divieti indiscriminati, ma intende essere un punto di partenza per una proposta di regolamentazione sostenibile degli ambienti legati a fiumi e torrenti, considerata l’importanza del mantenimento di buoni standard di naturalità dei nostri corsi d’acqua».

Informazioni e contatti

  • Professor Andrea Sabatini - asabati@unica.it
  • Dottor Francesco Palmas - fpalmas@unica.it

    Università degli studi di Cagliari
    Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente
    Via T. Fiorelli 1, 09126 Cagliari
    Tel. 070.675.8084 / 3286314613

 

 

Ivo Cabiddu

Link

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie