Giovedì 30 gennaio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
30 gennaio 2020

L'Unione Sarda


 
 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 30 gennaio 2020 / PRIMO PIANO

INTERVISTA. Enzo Tramontano, docente di microbiologia e virologia

VIRUS CINESE, ATENEO DI CAGLIARI IN CAMPO: «STUDIAMO UN FARMACO PER COMBATTERLO»

«Per questo virus non esiste un farmaco, né un vaccino: evitare il contagio, quindi, è la prima cosa da fare». Il professor Enzo Tramontano, docente di microbiologia e virologia dell'Università di Cagliari, con la sua équipe è in prima linea nella guerra mondiale che gli scienziati stanno combattendo per arginare l'epidemia di polmonite cinese. Nei laboratori di Scienze biologiche dell'Ateneo cagliaritano, infatti, si sta studiando un farmaco anti-coronavirus cinese. «Più precisamente, stiamo lavorando per verificare se qualcuno dei farmaci già approvati in terapia, adesso in uso per altri scopi, possa essere efficace anche per inibire questo virus».

Quali farmaci, per esempio?

«Ad esempio quello contro il virus herpes: si può valutare se può agire anche contro il coronavirus».

Una scorciatoia per fare prima?

«Per ridurre i tempi».

Da chi siete stati contattati?

«Da colleghi scienziati e da case farmaceutiche».

Nella sua attività scientifica da quale prospettiva osserva i virus?

«Studio come i virus hanno la meglio sull'uomo bloccando il suo sistema immunitario e anche come sviluppare i farmaci antivirali».

Chi è a rischio?

«Chi è stato recentemente nei luoghi dove l'epidemia è in atto e chi è entrato in contatto con qualcuno che a sua volta è stato in quella regione della Cina. Mi pare che i pochi casi di contagio registrati finora in Europa riguardino questa seconda eventualità e il fatto che siano stati intercettati significa che il sistema sanitario sta funzionando».

In Italia cosa dovremmo fare?

«Il Ministero ha attivato subito la vigilanza su tutto il territorio nazionale. L'Italia è preparata, e pronta, alla gestione di eventuali casi di contagio».

Lei e tutti gli esperti dite che la priorità è una: evitare che il contagio si diffonda. La quarantena è un'opzione?

«È giusto, visto che non ci sono farmaci né vaccino. Ma come quarantena intendo l'isolamento del paziente, non certo le misure che stanno adottando in Cina dove l'epidemia non si ferma. Oggi in Italia il rischio che ci infettiamo è molto basso: il ministero della Salute ha emanato direttive che basta seguire. Prima regola è non andare in Cina».

Si dice che rispetto alla Sars il coronavirus è meno aggressivo ma più contagioso. È una cosa buona o cattiva?

«La Sars aveva una mortalità dell'11%. Qui, se i dati sono confermati, è intorno al 3%. Le percentuali però non tengono conto dei numeri assoluti: è chiaro che se gli infettati sono cento è un conto, se sono un milione è un altro».

La maggior parte dei morti da coronavirus sono anziani.

«Un anziano ha le difese immunitarie meno attive rispetto a un giovane. Ma bisogna ricordare che l'influenza ogni anno fa un certo numero di morti, per la maggior parte ultra65enni».

Quanti sono, all'anno, i morti per influenza?

«Secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità, solo nella terza settimana di gennaio in Italia sono stati sette, 45 i casi gravi».

Al momento l'influenza è più pericolosa del coronavirus...

«Appunto, anche perché il virus cinese qui non c'è. È necessario e giusto osservare le regole del sistema di allerta ufficiale, ma mai cadere nell'allarmismo».

Piera Serusi


 

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 30 gennaio 2020 / PRIMA ECONOMIA - Pagina 13
TECNOLOGIA. Mise, Avio, Dass e Regione protagonisti dell’investimento

NELL'ISOLA I TEST SUI LANCI SPAZIALI
Pronti 33 milioni per il progetto sui motori a propellente liquido

Sorgeranno in un'area di circa 6 ettari e mezzo, all'interno del poligono interforze del salto di Quirra, a Perdasdefogu, la piattaforma per test di motori a propellente liquido, a metano e ossigeno, e la fabbrica del composito “carbonio-carbonio”, che saranno realizzate nell'ambito del progetto “Space propulsion test facility” (Sptf). Cofinanziato dalla Regione, dal ministero per lo Sviluppo economico e da Avio, società specializzata nel settore dei lanciatori spaziali, il progetto mette in campo investimenti per circa 33 milioni di euro.

TEST ENTRO L'ANNO. I lavori sono già stati avviati e il primo test dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno. Gli impianti dovrebbero andare a regime nel 2023. I dettagli sono stati illustrati ieri a Cagliari, a Villa Devoto, dall'assessore regionale della Programmazione Giuseppe Fasolino, da Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna (DASS) e da alcuni rappresentanti di Avio.

L'INVESTIMENTO. «Con questo progetto - ha sottolineato Fasolino - la Sardegna sarà protagonista a livello internazionale. La Regione ha investito 780mila euro, su un importo complessivo di 33 milioni di euro. Avremo una ricaduta occupazionale, a fine progetto, di 35 unità lavorative altamente specializzate, come ingegneri, chimici, informatici e tecnici».

IMPIANTO GREEN. Giuseppe Coccon, direttore delle relazioni esterne di Avio, ha chiarito che «dalla Sardegna passeranno i test di gran parte dei motori dei lanciatori spaziali del futuro». L'impianto sarà green e sorgerà a circa due chilometri dal paese, ma Coccon assicura che «non avrà impatti sulla popolazione».

PUNTO DI RIFERIMENTO. Cao, invece, ha rimarcato che il progetto consentirà all'Isola di diventare «un punto di riferimento nel comparto aerospaziale internazionale», e ha evidenziato come negli ultimi cinque anni le ricadute economiche legate al settore aerospaziale in Sardegna siano state «superiori ai 50 milioni di euro, di cui circa 11 sono stati messi a disposizione dalla Regione, 13 sono arrivati dal Mise e dal Miur e tutto il resto da privati».

ATTRATTORE DI IMPRESE. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Regione, Christian Solinas, assente durante la presentazione, per malattia. «La Regione - è scritto in una nota diffusa ieri - crede fortemente e investe con convinzione nel settore aerospaziale, motore di sviluppo delle nuove tecnologie e traino per la crescita e l'occupazione nei territori. La nostra isola si pone sempre più come centro di riferimento nazionale per la ricerca e l'innovazione e attrattore di imprese e investimenti».

Eleonora Bullegas

La Nuova Sardegna



 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 30 gennaio 2020 / PRIMA PAGINA
PERDASDEFOGU: PRONTI 33 MILIONI
Entro il 2021 la base per i motori spaziali

ECONOMIA - Pagina 14
Iniziati i lavori nell'area tra il poligono del Salto di Quirra e Perdasdefogu. Sarà gestita da Avio, azienda italiana leader nella costruzione dei propulsori

TEST SUI MOTORI DEI RAZZI
LA BASE PRONTA NEL 2021

CAGLIARI La cittadella dello spazio sarà pronta fra un anno e mezzo, nel poligono interforze fra il Salto di Quirra e Perdasdefogu. Il cantiere è stato aperto in questi giorni, hanno cominciato con la recinzione, ma a dirigere i lavori non saranno i militari. A realizzare e gestire lo «Space propulsion test facility», sarà Avio. È il colosso italiano che costruisce motori e studia gran parte dei carburanti di ultima generazione per l'Agenzia aerospaziale europea.
Il suo marchio campeggia da anni sui Vega, che sono i razzi indispensabili per il lancio in orbita dei satelliti. Stavolta avrà a disposizione 33 milioni di euro. Gran parte sono del ministero per lo sviluppo economico e dell'Avio, ma anche la Regione ci ha messo 780mila euro.
 «Dovevamo essere presenti per forza in questo progetto, perché la Sardegna, con il suo Distretto aerospaziale, vuole diventare in tutto e per tutto un centro internazionale di riferimento della ricerca e dell'innovazione», ha scritto il governatore Christian Solinas, che non era presente alla conferenza stampa. A fare gli onori di casa è stato l'assessore al bilancio Giuseppe Fasolino: «A due anni dalla presentazione di Space, oggi entriamo nella fase operativa», ha detto, ricordando l'evento organizzato nel 2018 dall'allora giunta Pigliaru a Villaputzu, l'altro Comune coinvolto oltre a Perdasdefogu.
Con Gianfranco Cao, presidente del Distretto aerospaziale sardo, che ha aggiunto entusiasta: «Abbiamo davanti a noi un'altra dimostrazione evidente di come proprio l'alta tecnologia attragga investimenti e produca economia diffusa ed occupazione nell'immediato».
In questo caso, oltre all'indotto necessario per costruire la cittadella, saranno una trentina le assunzioni fra ingegneri, chimici, informatici e tecnici, con Giuseppe Coccon, responsabile delle relazioni esterne di Avio, che ha rilanciato: «Li cercheremo soprattutto in Sardegna fra i giovani ricercatori».
Però ogni volta che c'è di mezzo qualcosa che non si conosce nei dettagli, e l'aerospazio per i più continua a essere un mistero, a nascere spontanea è questa domanda: Space sarà anche un progetto compatabile ed ecosostenibile? La risposta del team di Avio è stata una sola: «Sarà un progetto green dall'inizio alla fine, con zero emissioni pericolose. Anzi, saremo i primi a utilizzare due tipi di propulsori ancora più sicuri dell'idrogeno utilizzato finora e infatti abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie».
Appena pronto, nel banco prova di Perdasdefogu saranno testati due motori rivoluzionari: il primo è alimentato da una miscela liquida metano-ossigeno e l'altro dalla fusione fra fibre di carbonio e ancora il metano. «Sono due propellenti - è stato detto più volte - dal bassissimo impatto e meno costosi di qualunque altro». Ancora: la cittadella sarà anche insonorizzata per azzerare l'inquinamento acustico.
Comunque le verifiche saranno continue da metà del 2021 in poi, quando il centro andrà a regime, e qui rientreranno in azione anche i militari. «Metteremo a disposizione le nostre centraline di controllo», ha fatto sapere il comandante del poligono, Michele Oballa, e sono quelle - sue parole - che «confermano, giorno dopo giorno, l'ottima qualità dell'aria nella nostra base». (ua)



 

 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 30 gennaio 2020 / SARDEGNA - Pagina 8

JOB MEETING
L'assessora Zedda: Il progresso tecnologico è la chiave dello sviluppo

L'ISOLA CHE LAVORA PUNTA SU HI-TECH E CULTURA

CAGLIARI Un po' come quelle donne bellissime e ipercritiche che vedono su di sé difetti inesistenti. L'economia non è fatta solo di disoccupazione e reddito di cittadinanza. C'è un'isola che offre lavoro, una Sardegna fatta di efficienza e competenza che prova ad allargarsi. Sono le 300 imprese che offrono un impiego. Il Job meeting è diventato un po' la vetrina dell'avanguardia del lavoro. Come un miracolo si offrono 6431 posti di lavoro messi a disposizione da 300 aziende. Come un chiosco di acqua fresca e gratis nel deserto postindustriale sardo. E in questi giorni si stanno portando avanti 10mila colloqui alla ricerca delle figure adeguate. Una mano tesa dalla Regione e dall'Aspal ai disoccupati, ma anche agli studenti. Saranno aiutati a fare la scelta più giusta dopo il diploma. A loro si rivolge il Campus Orienta, con l'obiettivo di arginare sul nascere nuovi disoccupati. Una seconda giornata dedicata al cinema, alle figure di grande specializzazione nelle animazioni in 3d. «Il progresso tecnologico ha caratterizzato gli ultimi decenni e rivoluzionato le nostre vite - spiega l'assessora regionale al Lavoro Alessandra Zedda - . L'evento propone, tra le tante esperienze tecnologiche, il Vertical Movie Academy, una iniziativa di formazione attraverso cui è possibile imparare una nuova tecnica di riproduzione di cortometraggi in verticale. La Regione è la prima in Italia ad aver appoggiato questo progetto per poter offrire ai nostri ragazzi ogni opportunità di sviluppo legate alle nuove tecnologie».
Anche l'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino mette in evidenza l'importanza che l'isola punti sempre di più sull'innovazione tecnologica. «Il progresso hi-tech aiuta a diminuire l'impatto ambientale. L'innovazione deve essere ben indirizzata. Si deve avere come obiettivo principale la sostenibilità. Il motore capace di animare questo processo è alimentato dalla conoscenza, fonte inesauribile di creatività. Se si riesce a intercettare il cambiamento e se noi saremo in grado di dare gli strumenti per farlo avremo vinto le sfide del futuro».
L'Assessore, riferendosi alla tre giorni dedicata al mondo del lavoro ha evidenziato l'entusiasmo e l'alta partecipazione di giovani, «segnali importantissimi da cogliere. II fermento che si avverte, la voglia di fare e di imparare sono le basi da cui possiamo ripartire».In vetrina anche i giganti della Dinamo e la Film commission che ha presentato il progetto New Animation in Sardegna appena approdato a Hollywood. Prevede percorsi intensivi e gratuiti di formazione e tirocinio della durata di sei mesi a Cagliari, per formare e certificare i nuovi animatori digitali con i software utilizzati dai grandi Studios inclusi Disney, Pixar e Dream Works. Si vogliono creare nuovi talenti per l'industria dell'animazione. «La Regione crede che questo possa essere un motore reale per il rilancio dell'economia, approdando a Hollywood per presentare New Animation in Sardegna in occasione dell'American film market. Obiettivo primario del progetto è l'insediamento di un laboratorio produttivo e formativo dedicato al cinema e all'audiovisivo, con focus sui prodotti di animazione in Sardegna. Sul territorio isolano c'è ancora una forte assenza di figure professionali qualificate per operare nel campo dell'animazione 2d e 3d e per lavorare nei settori della serialità del cinema, della pubblicità e del videogame». E anche dall'Aspal, che organizza con la Regione il Job meeting arrivala soddisfazione per il risultato. «Grandissima affluenza di candidati, studenti e curiosi anche in questa giornata del Job meeting. Migliaia di persone hanno sostenuto i colloqui di lavoro. Alcuni si sono presentati anche senza l'appuntamento avuto in seguito alla preselezione, per cercare di lasciare un curriculum». Non resta che attendere che sogni e aspettative si trasformino in una realtà desiderata da tempo.  (l.roj)

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