UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 28 novembre 2019

Giovedì 28 novembre 2019

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
28 novembre 2019

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 novembre 2019 / CAGLIARI - Pagina 24

SA DUCHESSA. L’iniziativa

Studenti e aziende: il primo colloquio

Oggi il PalaCus di Sa Duchessa, in via Is Mirrionis, ospiterà “Unica&Imprese Lavoro-Career day”, un progetto organizzato dall'Università e dal Crea e finalizzato a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. «L'evento rientra nel percorso aperto e sostenuto dalla rettrice Maria Del Zompo. Puntiamo - spiega la professoressa Maria Chiara Di Guardo, direttore del Crea e del ContaminationLab - ad avvicinare i mercati del lavoro con le competenze maturate dai nostri ragazzi che abituiamo all'idea del confronto, della trasversalità dei saperi, del talento e della flessibilità».

Il proficuo interfaccia dà possibilità di occupazione in vari settori. Prada-Pirelli, Argiolas Formaggi, Gruppo mutui online, Cliniche Tommassini, Abinsula, Softfobia Avanade, Tiscali, Saras, Accenture, Italgas, Fluorsid, Deloitte, Allianz, Ey, Kpmg, Impeco, Pwc, Abbi Group, Banco di Sardegna e Vitrociset tra le società che offrono lavoro. «Proseguiamo un percorso innovativo che ci avvicina concretamente al mondo produttivo», aggiunge Di Guardo. Otto ore a disposizione degli oltre 1.500 studenti e i laureati delle facoltà di Biologia e farmacia, Ingegneria e architettura, Medicina e chirurgia, Scienze, Scienze economiche, giuridiche e politiche e Studi umanistici per confrontarsi con più di cinquanta imprese.




 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 novembre 2019 / CAGLIARI - Pagina 24

UNIVERSITÀ. Ricerca internazionale coordinata dall’ateneo
Creme e integratori dagli scarti d'uva

Mai più al macero. Gli scarti dell'uva potranno rivivere in prodotti cosmetici e integratori alimentari. Principi attivi e composti polifenolici che una volta incapsulati o trasformati in creme di bellezza, potranno occupare un'importante nicchia di mercato e creare posti di lavoro nell'Isola e nei Paesi affacciati sul Mediterraneo. È qui che la coltivazione della vite è diffusa e storicamente presente. Diversi i partner.

Con l'Italia e l'Università di Cagliari lavoreranno Francia, Libano, Tunisia e Giordania. Ricerca scientifica, dunque, già avviata dall'Ateneo e in particolare dal professor Gianluigi Bacchetta, docente universitario, ma anche impegno economico e sociale visto che a conclusione del progetto potranno essere create start up e imprese capaci di costruire un vero sistema imprenditoriale. Obiettivo è sostenere le fasce più deboli dal punto di vista dell'occupazione, come i giovani e le donne.

Anche per questo, al fianco del Dipartimento di Scienze della vita e di due gruppi di ricerca, si muoverà anche il Crea, il centro servizi per l'innovazione e l'imprenditorialità diretto dalla professoressa Maria Chiara Di Guardo. «L'idea guida - ha detto Bacchetta - è rendere l'area del Mediterraneo più competitiva. Al centro del progetto c'è la vite, pianta coltivata in tutta l'area del bacino. I sottoprodotti del vino sono ancora considerati scarti di difficile smaltimento, mentre potrebbero essere sfruttati per importanti ricadute economiche». Il budge è di 3,3 milioni. Il gruppo di studio di Bacchetta si occuperà della conservazione dei materiali genetici, mentre il team di Scienze biomediche guidato da Micaela Morelli testerà l'efficacia delle “nanoformulazioni” per valutare gli effetti antiossidanti e neuroprotettivi. Alla squadra d Maria Manconi il compito di studiare lo sviluppo dei formulati da nutrizione e da cosmesi e a quella d Carlo Tuberoso il compito di caratterizzare gli estratti degli scarti per quantificare il tenore dei polifenolici. (a.pi.)



 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 novembre 2019 / CULTURA - Pagina 55

DESIGN E MODA. Questo pomeriggio a Cagliari il confronto alla Facoltà di Ingegneria

Vespa e Lambretta, due icone, due filosofie e una grande rivalità

Due icone, due delle migliori espressioni della creatività e del saper fare italiano. La vespa e la lambretta rappresentano la storia delle due ruote, nate in un Paese che, dopo la seconda guerra mondiale, vuole, come segno di rinascita dopo le sofferenze del conflitto bellico, mettersi in moto . Due simboli che sono finiti, in bella mostra, in molti musei del mondo e che ora diventano oggetto di dibattito nelle austere aule dell'Università. Oggi a Cagliari, nell'Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, con inizio alle 15, c'è l'incontro “Vespa e Lambretta: due miti a confronto”, moderato dal preside Corrado Zoppi e organizzato dall'associazione Automoto d'Epoca Sardegna in collaborazione con l'Automotoclub Storico Italiano.

DUE MONDI

Due miti diversi e contrapposti di cui discuteranno esperti e appassionati che fanno parte delle due associazioni. «Tra vespisti e lambrettisti la divisione è netta. Nel portachiavi del lambretta club Italia - racconta Angelo Melis, presidente dell'Associazione Automoto d'Epoca - «c'è scritto: Fatto con pelle di vespista . C'è sempre stata rivalità e gli sfottò non sono mai venuti meno anche se la Lambretta non è più in produzione dal 1971».

UN PO' DI STORIA

Melis è un vespista convinto, possiede infatti una vespa 125 Bacchetta degli anni Cinquanta. «Quel modello che ho restaurato in modo maniacale - dice con orgoglio - sarà esposto, in occasione dell'incontro nella Facoltà di Ingegneria, insieme a una Lambretta B del 1949, un altro pezzo da collezione». Il confronto, rientra in un ciclo di iniziative dedicato al mondo antico dei motori: «Nei due precedenti appuntamenti - spiega Melis - abbiamo indirizzato l'attenzione sulla prima auto giunta in Sardegna nel 1903, una Vermorel, e sulla Fiat 500, un altro mito italiano. Le giovani generazioni devono conoscere tutti gli aspetti legati alla storia di auto e moto prodotte in Italia, non solo la parte più tecnica, che riguarda i motori, ma anche gli aspetti legati al design e all'estetica».

GLI STILI

La Lambretta, «un disegno - ha scritto Edmondo Berselli - che sembra un piccolo Beaubourg motociclistico», nasce, a Milano, nella fabbrica Innocenti nell'ottobre del 1947, un milione di esemplari nei primi dieci anni. Vicino allo stabilimento c'è il Lambro e il fiume ispira la scelta del nome del nuovo ciclomotore. Un prezzo non proprio abbordabile per quei tempi: 156 mila lire (lo stipendio medio di un operaio era di ventimila lire). La vespa di Enrico Piaggio e del progettista Corradino D'Ascanio, è uno scooter di un anno più giovane rispetto alla rivale. Il prezzo della prima serie è di 61 mila lire. Il cinema contribuisce ad amplificare la sua fama: Gregory Peck e Audrey Hepburn, nel film “Vacanze romane” del 1953, vanno in giro per la Capitale proprio sul sellino della moto prodotta dalla Piaggio. Nanni Moretti, molti anni più tardi, farà la stessa scelta: con la sua Vespa 125 blu arriva nella spiaggia di Ostia, dove è stato ucciso Pier Paolo Pasolini, dopo aver attraversato i quartieri di Roma. Il regista ha poi donato quella vespa al Museo nazionale del Cinema. Vespa, che in una versione molto in voga alcuni anni fa è diventata anche Vespino, e Lambretta sono oggetti di fede, storie contrapposte con un comune denominatore: lo stile italiano che è riuscito imporsi anche con le due ruote.

Massimiliano Rais




4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 28 novembre 2019 /CAGLIARI - Pagina 21
Cinema palestinese. Oggi alle 18, in via Montesanto 28, Antioco Floris parla di educazione al linguaggio cinematografico nel cinema arabo





SASSARI E ALGHERO Pagina 49

SASSARI

Appuntamenti con la scienza

Ritornano questo fine settimana “La misura del tempo” e “Divulgare la scienza”, due appuntamenti promossi dal Circolo culturale Aristeo e la Società Astronomica Turritana. Il primo si terrà oggi nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia e sarà aperto dai saluti di Rosanna Arru, assessora alla Cultura del Comune di Sassari. Gli interventi si apriranno alle 10, con Alberto Scuderi e Ferdinando Maurici, che presenteranno "La valle dei menhir di Cerami (Enna)" e andranno avanti per tutta la giornata.

Il secondo evento, si terrà sabato nella Sala convegni della Fondazione di Sardegna. La terza edizione, moderata da Pier Giorgio Pinna, avrà inizio alle 9.30 con i saluti istituzionali del delegato rettorale dell'Università di Sassari al Sistema bibliotecario, Roberto Furesi. Dalle 10 si svilupperanno gli interventi di Alberto Cora (Inaf di Torino), con "Citizen & Science: lo storico esempio dell'astronomia", Emilio Molinari (Osservatorio Astronomico Cagliari - Inaf), con "Esopianeti, alla ricerca di un gemello della Terra" e Gian Nicola Cabizza (Aif) con La "Divulgazione scientifica e didattica delle scienze con Lucrezio".(a.c.)





 

 

La Nuova Sardegna

5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 novembre 2019 / ECONOMIA - Pagina 14

La Camera di commercio di Cagliari: le imprese pensano che l'utilizzo sia elitario. Creato uno sportello
Realtà virtuale, opportunità per tutti i settori

CAGLIARI C'è un settore, quello della realtà virtuale, o aumentata in genere, in forte ascesa e che interessa tutti i settori. «Ma le potenzialità per le piccole e medie imprese spesso rimangono sottovalutate per la limitata conoscenza dell'argomento e per la presunzione che l'accesso a tali strumenti richieda ingenti competenze e investimenti. Oggi non è più così» dice Alessandro Ruggeri, informatico della Lifetronic di Pisa. Se n'è parlato nella sala Tola Sulis della Fiera di Cagliari nel corso di un evento-seminario, "Realtà virtuale e realtà aumentata: opportunità per le Pmi" organizzato dalla Camera di commercio in collaborazione con il Digital Innovation Hub Sardegna. L'obiettivo è promuovere le opportunità di sviluppo e innovazione delle imprese ed è stata l'occasione per presentare il Punto Impresa Digitale, sportello a disposizione delle Pmi. «Il Pid ci consente di fornire alle aziende di diverse tipologie informazioni utili - ha detto Lucetta Milani, consigliera della Camera di commercio - e abbiamo messo a disposizione un buon numero di voucher che si aggiungono ai 62 milioni di euro del fondo Ricerca & Innovazione riservati alle imprese sarde». «Le possibilità sono molteplici - ha affermato ancora Ruggeri - Senz'altro il settore museale, e quello dell'archeologia più in generale, hanno goduto appieno di questa tecnologia soprattutto ogni volta che un reperto è disponibile soltanto in parte. La realtà virtuale viene in aiuto a tutti coloro che non si possono spostare per vedere quel manufatto o comunque per vedere virtualmente la parte che non è più disponibile». Ma ci sono tantissimi altri settori, dagli show room delle piccole e medie imprese all'ospedaliero (chirurgia e riabilitazione su tutte), dal gaming all'architettura, che possono beneficiare in maniera sensibile di questa tecnologia, spiega Ruggeri.Dieci anni fa la parola domotica coglieva la gente impreparata, oggi non più. «Lo stesso sta accadendo per la realtà virtuale - dice ancora Ruggeri - che è in continua evoluzione ma in parte già fruibile dalle cosiddette generazioni digitali, per esempio con i videogiochi». Il docente dell'università di Cagliari Lucio Davide Spano (dipartimento di matematica e informatica) ha ricordato ad esempio il progetto cluster Pac-Pac (Point and Click-Patrimonio culturale e ambientale) che promuove il patrimonio culturale tramite l'ambientazione di videogiochi in località turistiche, dando la possibilità di creare ambienti interattivi e semplificati per utenti con competenze base nell'uso del Pc. «Attraverso l'uso delle nuove tecnologie, le aziende possono promuovere prodotti e servizi con una maggiore capacità comunicativa e migliorare l'efficienza dei processi produttivi - ha sottolineato Cristian Perra, docente di ingegneria elettrica ed elettronica dell'ateneo di Cagliari - Diverse tecnologie non sono più limitate alle università e ai laboratori di ricerca, ma disponibili come prodotti di consumo». (a.palm.)



 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 novembre 2019 /SASSARI - Pagina 22
INIZIATIVA DI COMUNE E UNIVERSITÀ

L'urbanista catalano Rueda al seminario sugli spazi verdi

SASSARI «Manifesto per una pianificazione ecosistemica di città e metropoli. Principi guida per i processi di rigenerazione urbana e per il piano/progetto di nuovi insediamenti.» è il titolo del seminario organizzato dal Comune di Sassari e dall'Università che si terrà domani, venerdì 29 novembre, alle 11 nella sala del Palazzo Infermeria San Pietro.Il seminario, introdotto dai docenti del Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari, Alessandro Plaisant e Tanja Congiu, sarà tenuto dall'urbanista ecologo Salvador Rueda. Attraverso l'ascolto dell'esperienza innovativa maturata in altri contesti, la città avrà l'opportunità di un arricchimento culturale e di una riflessione sulla visione ecosistemica del sistema urbano. Salvador Rueda ha fondato e dirige l'Agenzia di Ecologia Urbana di Barcellona e ha ricoperto incarichi direttivi nel dipartimento di Pianificazione della Generalitat de Cataluña, nonché nei Comuni di Barcellona e Sant Adrià de Besòs. È autore di numerosi libri, articoli scientifici e tecnici ed è responsabile dello sviluppo e dell'estensione di pratiche sostenibili sull'ambiente urbano, incentrate sul concetto dell'"Urbanismo Ecosistemico", come base del nuovo modello urbano per le città e le metropoli contemporanee.Da quasi quarant'anni, Salvador Rueda è immerso nella pianificazione urbanistica di Barcellona, elaborando un piano rivoluzionario per cambiare la città e il modo in cui è vissuta dalle persone, sviluppando un piano della mobilità (il modello "superblocks" o "superilles") in stretta relazione con il piano del verde, per la progettazione di una grande infrastruttura verde in tutta la città metropolitana.




7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 novembre 2019 /SASSARI - Pagina 22
Due giornate di studio su archeoastronomia e scienza da divulgare

SASSARI Sono ormai due appuntamenti attesi e immancabili per gli appassionati di archeoastronomia e comunicazione scientifica: "La misura del tempo" e "Divulgare la scienza" ritornano per l'ultimo weekend di novembre con tante curiosità, approfondimenti e presentazioni di studi inediti. Domani, venerdì 29 e sabato 30 novembre, il Circolo culturale Aristeo e la Società Astronomica Turritana hanno messo in campo due intense giornate di studicoinvolgendo l'Università di Sassari, l'Università La Sapienza di Roma, l'Inaf , l'Aif e altre importanti realtà accademiche e istituzionali."La misura del tempo", giunto all'ottava edizione, prenderà il via alle 9.30 nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, con i saluti istituzionali dell'assessora alla Cultura del Comune di Sassari. Alle 10, ad aprire i lavori saranno Alberto Scuderi e Ferdinando Maurici, che presenteranno "La valle dei menhir di Cerami (Enna)". Di "Astronomia e agricoltura nell'antichità" si parlerà invece con Elio Antonello dell'Osservatorio Astronomico di Brera-Inaf. L'obiettivo sarà quindi puntato sulle "Tracce di astronomia nei monumenti e manufatti di Roma", grazie all'intervento di Nicoletta Lanciano dell'Università "La Sapienza" , che sarà impegnata il giorno precedente con la conferenza "Mappamondi paralleli", alla Biblioteca Universitaria di Sassari, per gli "Incontri ravvicinati con la scienza" (giovedì 28 novembre, ore 17).La Sardegna ritorna invece protagonista con l'esposizione di Simonetta Castia e Michele Forteleoni, che presenteranno i dati preliminari sugli "Orientamenti archeoastronomici nel complesso archeologico di età nuragica di Romanzesu a Bitti". "Aspetti metrici e geometrici del complesso di Gremanu a Fonni" saranno toccati da Flavio Carnevale e Marzia Monaco dell'Università "La Sapienza". La conferenza riprende nel pomeriggio, alle 15 con interventi di Marcello Ranieri di "La Sapienza" e dell'archeologa Valentina Leonelli, e di Anna Depalmas dell'Università di Sassari. "Un calendario stellare in epoca nuragica" sarà un nuovo tema di argomentazione per Michele Forteleoni della Società Astronomica Turritana. Per la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, parlerà Nadia Canu e Gianfranca Salis per la Soprintendenza di Oristano e Sud Sardegna.Sabato 30 novembre, nella sala convegni della Fondazione di Sardegna, terza edizione di "Divulgare la scienza". La giornata di studi, moderata da Pier Giorgio Pinna, prenderà il via alle 9.30 con i saluti del delegato rettorale dell'Università di Sassari al Sistema bibliotecario, archivi, museo, divulgazione scientifica, Roberto Furesi. A dare avvio ai lavori alle 10 Alberto Cora dell'Inaf di Torino. Intervengono Emilio Molinari dell'Osservatorio Astronomico Cagliari - Inaf, Gian Nicola Cabizza dell'Aif , Simonetta Castia e Michele Forteleoni, Stefano Alberto Tedde, la giornalista Simona Scioni e Pier Andrea Serra dell'Uniss.

Questionario e social

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