UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 13 febbraio 2020

Giovedì 13 febbraio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
13 febbraio 2020

L'Unione Sarda



 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 13 febbraio 2020 / PRIMA
L’ANALISI
Continuità, un pasticcio

di Beniamino Moro

Alle considerazioni totalmente condivisibili del direttore, Emanuele Dessì, fatte nel suo editoriale di domenica scorsa sullo stato della continuità territoriale aerea regionale, mi sia consentito di aggiungere alcune riflessioni di carattere più strettamente tecnico-economico.

I termini del contendere non riguardano, nella sostanza, la formalità dell'interlocuzione della giunta sarda con la Commissione Ue (informale secondo Bruxelles, formale secondo la giunta), su cui si è concentrata l'attenzione del recente dibattito politico regionale, ma la sostanza del problema, che invece è stata lasciata più in penombra. Questa è stata sintetizzata in pillole da Michele Ruffi sull'Unione Sarda nei seguenti termini: «Da una parte l'Ue, che vuole limitare l'intervento pubblico nei trasporti aerei e ammettere solo quei “servizi minimi” contemplati nei regolamenti europei in materia; dall'altra l'amministrazione regionale, che vorrebbe assicurare la mobilità dei sardi al minor costo possibile e favorire l'accessibilità dell'Isola al resto del mondo, per sfruttare il turismo come chiave di sviluppo».

Tuttavia, anche posto in questi termini, il vero nodo della contrapposizione non appare ancora sufficientemente messo a fuoco, anzi dà l'impressione che la Regione stia combattendo una battaglia contro i burocrati di Bruxelles (la Direzione generale per i trasporti) che, sordi ai legittimi interessi della Sardegna, non vogliono riconoscere il sacrosanto diritto dei sardi alla mobilità aerea in regime di continuità territoriale. (...) segue a pagina 10

COMMENTI - Pagina 10    segue dalla prima
CONTINUITÀ, UN VERO PASTICCIO
(...) In realtà non è proprio così. Le regole europee, infatti, riconoscono il legittimo diritto dei residenti nei territori insulari dei Paesi dell'Ue ad avere sconti sui costi di trasporto e agevolazioni sulla frequenza dei collegamenti dalle isole ai principali hub (porti e aeroporti) collocati sulla terra ferma del Paese di appartenenza. È sulla base di questo principio che noi sardi abbiamo sinora goduto di collegamenti adeguati e viaggiato con biglietti scontati, sia sugli aerei, sia sulle navi di linea, che ci collegano col resto del territorio nazionale.

Allora qual è il problema che pongono i burocrati di Bruxelles? Si tratta del divieto degli “aiuti di Stato” che falsano la libera concorrenza nel mercato unico europeo. In generale, ciò significa che nessuno Stato membro dell'Ue può legittimamente concedere sussidi che modifichino la concorrenza tra le imprese, ovvero che consentano ad alcune di esse, non competitive, di restare ugualmente sul mercato anche quando non sono efficienti (hanno cioè costi superiori ai ricavi) e quindi dovrebbero fallire, ma invece sopravvivono grazie ai contributi pubblici che coprono una quota non marginale dei loro costi (ogni riferimento ad Alitalia è puramente casuale).

Come si contemperano le due regole apparentemente opposte? Cioè, come si concilia il legittimo diritto alla mobilità a costi ragionevoli dei cittadini dei territori insulari col divieto di concessione di aiuti di Stato alle imprese di trasporto? Semplicemente prevedendo un'eccezione alla regola generale del divieto degli aiuti di Stato, fatta per compensare i maggiori oneri di servizio che una compagnia aerea o navale deve sostenere per garantire la regolarità del servizio di trasporto a favore delle popolazioni insulari e a prezzi ridotti, quindi inferiori a quelli di mercato. In altri termini, l'Ue riconosce che le popolazioni insulari hanno il diritto ad avere una mobilità analoga a quella dei cittadini della terra ferma, il che significa che il servizio del trasporto per i cittadini isolani deve avvenire con la stessa frequenza e confrontabilità degli spostamenti sulla terra ferma per gli altri cittadini. Il che può avvenire solo se gli extra costi sostenuti dalle compagnie possono essere coperti sotto forma di oneri di servizio anche con aiuti di Stato.

Ciò che invece viene messo in discussione dalla Commissione Ue è che tale principio applicato ai residenti in Sardegna venga esteso anche ai non residenti, con la motivazione che così si favorisca l'afflusso di turisti e quindi lo sviluppo economico regionale. Con la vecchia continuità, ora in scadenza, il problema ha trovato una soluzione di compromesso: tariffe agevolate per i residenti e i non residenti tutto l'anno. Nei tre mesi estivi (dal 15 giugno al 15 settembre) solo per i non residenti è previsto un tetto massimo più alto. La recente nuova proposta della Giunta abbassa le tariffe per i residenti tutto l'anno e stabilisce un tetto massimo per i non residenti in bassa stagione, mentre li liberalizza in alta stagione (1° giugno-30 settembre). Ciò nonostante, la Commissione Ue contesta entrambe le soluzioni, perché d'ora in avanti non intende più fare eccezioni al divieto generale degli aiuti di Stato per i non residenti. Ne deriva, quindi, che se si vuole la continuità territoriale per i residenti in Sardegna, occorrerà rinunciare alla sua estensione, sotto qualsiasi forma, ai non residenti, altrimenti non ci sarà continuità territoriale per nessuno e varranno solo le regole di mercato, per tutti, residenti e non residenti.

BENIAMINO MORO

UNIVERSITÀ DI CAGLIARI




 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 13 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 18

INVECCHIAMENTO
Lunedì 17 alle 20, nell’aula Capitini della facoltà di Lettere ingresso da via Trentino, l’associazione culturale “Riprendiamoci la Sardegna” affronta il tema “Malattie dell’invecchiamento in Sardegna”. Parlerà Paolo Porcella. Ingresso libero.




 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 13 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 18

Università. Ricercatrice al top

PROGETTO PREMIATO DALL'UNIONE EUROPEA

Una prestigiosa borsa di ricerca “Marie Sklodowska Curie individual fellowship” è stata assegnata a Rosella Carè, ricercatrice del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'Università di Cagliari. Il suo progetto di ricerca “Copernicus” si è classificato al primo posto nell'area Global fellowship - economics del programma dell'Unione europea. “Copernicus” promuove e implementa lo sviluppo di un “ecosistema” per lo sviluppo della finanza sociale in Sardegna, a favore in particolare delle imprese sociali. Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento della Waterloo University e dei docenti Riccardo De Lisa e Olaf Weber in qualità di supervisori.

IL PREMIO

È un nuovo, importante riconoscimento alla qualità della ricerca del dipartimento di Scienze economiche e aziendali e dell'Università: le azioni “Marie Sklodowska-Curie individual fellowships” sono borse di ricerca individuali dell'Unione europea che sostengono la formazione alla ricerca e lo sviluppo di carriera dei migliori e più promettenti ricercatori europei. Il finanziamento viene assegnato a proposte progettuali che hanno superato una rigorosa selezione sulla base di precisi criteri di aggiudicazione e una competizione a livello globale.

LA VINCITRICE

Carè ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca al Conservatoire national des arts et métiers di Parigi. Assegnista di ricerca dal 2016 al 2018 all'Università “Magna Graecia” di Catanzaro e dal 2018 ricercatrice a Cagliari, è stata Visiting researcher nel 2016 alla Waterloo University (Canada) ed è professoressa universitaria di seconda fascia.

Questionario e social

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