Domenica 26 gennaio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
26 gennaio 2020

L'Unione Sarda


 
 

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 26 gennaio 2020 / ECONOMIA - Pagina 19
CONVEGNO. Giovedì dalle 14
Giornaliste Giulia, gli stereotipi nei media

Giovedì 30 gennaio dalle 14 alle 17 nell’Aula Motzo dell’Università di Cagliari, località Sa Duchessa, ci sarà il corso di formazione “Stereotipi nei Media”: i luoghi comuni utilizzati come scorciatoie nel linguaggio quotidiano e nelle cronache, dando così un’immagine falsata e imperfetta della realtà.
“Stereotipi nei media”, luoghi comuni nel linguaggio quotidiano e nelle cronache è il tema dell'incontro organizzato a Cagliari da Giulia giornaliste, dall'ordine dei giornalisti della Sardegna e dall'assostampa sarda, per dialogare sulla diffusione dei cliché, dei luoghi comuni e delle frasi fatte nei media che spesso offrono un'immagine della realtà rigida e stereotipata che incoraggia atteggiamenti e prassi comunicative pericolose, spesso inconsciamente, anziché proporre un immaginario inclusivo, paritario, differente e democratico. Giovedì prossimo nell'aula Aula Motzo a Sa Duchessa si parlerà di come gli stereotipi agiscano in modo infido e siano ben consolidati in tutti gli ambiti: dalla politica allo sport, dalla maternità e alla violenza. Questi vengono diffusi attraverso varie espressioni: linguaggio, immagini, pubblicità, indicando spesso un'immagine manipolata e sessista dei modelli di genere. (fr. m.)




 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 26 gennaio 2020 / CAGLIARI - Pagina 21
IL LIBRO DI PASQUALE MISTRETTA
Domani alle 17 in via Università 32 Pasquale Mistretta presenta “Cercando l’umanesimo tra gli intellettuali e i popoli del mondo”




 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 26 gennaio 2020 / CAGLIARI - Pagina 21
IL TEMPO FUGGE di Nicola Lecca
A dodici anni nella libreria dell'ateneo

Le bibliotecarie rimasero sorprese. Cosa mai ci faceva un pischello di dodici anni nella biblioteca universitaria di Cagliari? Prontamente venne chiamata la direttrice per accertare se il ragazzino avesse, o meno, il diritto di trovarsi lì, insieme ai grandi, per studiare, conoscere e imparare. «E perché no?», rispose lei, con un sorriso. Il ragazzino, del resto, aveva bruciato le tappe fin dal principio della sua esistenza. Nato settimino (e condannatosi per questo a una lunga prigionia in incubatrice), a quattro anni già sapeva leggere. Non c'era da stupirsi, dunque, se, ancora dodicenne, già ambisse a frequentare la biblioteca universitaria della sua città.
Ad affascinarlo più di tutto erano gli schedari: pieni com'erano di cassettini contenenti un'infinità di cartoncini sui quali, con la macchina da scrivere, erano stati trascritti i titoli di migliaia di libri, i loro autori e la specifica collocazione.
Il metodo del ragazzo era semplice: sceglieva un libro a caso e cominciava a leggerlo.
Faceva così anche con le copie d'archivio di questo giornale. Una volta richiese il secondo semestre del 1976. «Vediamo cosa capitava nel mondo durante i miei primi mesi di vita», pensò.
Presto, da un montacarichi, spuntarono enormi libroni contenenti tante copie rilegate de L'Unione Sarda. Dopo averle pazientemente sfogliate, il ragazzo appuntò sul suo diario: «Durante il mio primo mese di vita le isole Seychelles ottennero l'indipendenza dal Regno Unito, il Vietnam del Nord e quello del Sud si riunificano dopo una sanguinosa guerra, la corte suprema degli Stati Uniti d'America si pronunciò in merito alla pena di morte definendola “una punizione costituzionalmente accettabile” e i palestinesi dirottano in Uganda un volo dell'Air France con a bordo più di cento passeggeri». Poi, subito dopo, scrisse: «Ed io? Io che segno lascerò a questo mondo»?




 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 26 gennaio 2020 / CAGLIARI - Pagina 24
MALORE IMPROVVISO NELL'INTERVALLO: MUORE UN PROFESSORE
Alberto Nori, 39 anni, tradito dal cuore: è stato soccorso dai suoi studenti


LE CURE. Malgrado l’assistenza prestata dai medici del reparto di Rianimazione, Alberto Nori, docente di Logopedia è morto poche ore più tardi al Policlinico di Monserrato

L'hanno trovato riverso sul pavimento di un corridoio privo di conoscenza, venerdì mattina nel caseggiato della facoltà di Medicina alla Cittadella universitaria di Monserrato, gli studenti del sesto anno della facoltà in cui insegnava: erano i più esperti dell'intero corso e proprio per questo si sono subito impegnati per tentare di salvare la vita del loro professore Alberto Nori, quarant'anni ancora da compiere, algherese.
SOCCORSI IMMEDIATI. I quasi medici non hanno perso un secondo e alla fine sono riusciti a rianimare il loro professore di logopedia, che subito dopo è stato trasferito d'urgenza nel reparto di Rianimazione del Policlinico universitario, cioè poche decine di metri più in là. Ma non c'è stato molto tempo per festeggiare lo scampato pericolo, per godere la gioia di aver salvato una vita, perché alla fine neanche quella rianimazione è servita: il cuore, così pare, poche ore dopo l'ha tradito per la seconda volta e non c'è stato niente da fare.
ATENEO IN LUTTO. La carriera del docente algherese era ben avviata grazie al lavoro ottenuto prima all’Assl di Oristano e poi con la facoltà di Medicina dell’Università cagliaritana, per la quale lavorava a contratto. Il docente di Logopedia Alberto Nori non è giunto al traguardo dei quarant’anni. Alla Cittadella universitaria di Monserrato lo piangono i suoi colleghi e gli studenti.
MORTE IMPROVVISA. Se n'è andato così, tra una lezione e l'altra venerdì mattina, Alberto Nori, un passato professionale al servizio dell'Azienda sociosanitaria locale di Oristano, tutor e docente a contratto di Logopedia dell'Università cagliaritana. Il docente si è sentito male all'improvviso nel momento più sbagliato: proprio quando era da solo, quindi non di fronte ai suoi studenti giunti per ascoltare la lezione. Una circostanza estremamente amara, perché soltanto a causa di una combinazione molto sfortunata di eventi nessuno l'ha visto cadere sul pavimento di quell'andito della facoltà. È possibile che il ritardo nei soccorsi - dovuti al fatto che nessuno sapeva del malore - possa essere stato fatale al giovane professore universitario.
I SOCCORSI. Non soltanto i suoi ragazzi, cioè quelli che seguivano le lezioni di logopedia nell'ultimo tratto di percorso verso la laurea, si sono prodigati per salvare la vita di Nori. Con loro c'era anche il professor Mario Musu, docente di Anestesia della stessa facoltà cagliaritana, che era presente nel caseggiato dell'Asse didattico di Medicina della Cittadella universitaria di Monserrato per tenere la propria lezione. Sforzi premiati con il ritorno alla vita del giovane docente algherese, quelli degli studenti e del collega che si sono prodigati per rianimarlo, ma poi resi vani dalla beffa nel reparto dove maggiore era l'assistenza: quello di Rianimazione.
LE CAUSE. Ancora non ci sono sicurezze su che cosa abbia stroncato una vita tanto giovane, con una carriera ormai aperta nella facoltà presieduta da Gabriele Finco. In un primo momento si era pensato a un infarto, col trascorrere delle ore i medici sembravano essere orientati più su un problema di aritmia, sempre cardiaca, che evidentemente si è riproposta alcune ore più tardi a un cuore già fiaccato per la prima crisi, quando il docente era crollato sul pavimento vicino all'aula che gli era stata assegnata per la lezione di venerdì. E a quel punto no, rianimare Nori non è stato possibile.
Luigi Almiento

La Nuova Sardegna


 

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 26 gennaio 2020 / AGENDA - Pagina 23

TACCUINO

UNIVERSITÀ DI SASSARI
L’Università di Sassari ha pubblicato due bandi per la ricerca per 10 contratti di lavoro autonomo per tutori di orientamento e 3 contratti lavoro per “Supporto allo staff tecnico-organizzativo”, “Esperto di grafica e comunicazione” ed “Esperto di Counseling”. I bandi scadono il 31 gennaio alle 12.
CORSO ITS
Corso di specializzione post-diploma per Tecnico per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari, sede di Sassari. La domanda è scaricabile dal sito www.tagss.it, va consegnata entro il 31 gennaio alla sede dell’Its in via Bellini 5, Sassari

Questionario e social

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