UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 24 novembre 2019

Domenica 24 novembre 2019

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
24 novembre 2019

L'Unione Sarda

 

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 novembre 2019 / PRIMO PIANO - Pagina 3
INCHIESTA: Solinas: le competenze in materia devono essere trasferite a noi
Siti e musei, la Regione avvisa il Ministero: «Pronti a rivendicare la gestione autonoma»

A parte il tira e molla sui Giganti, il presidente Christian Solinas resta dell'idea già annunciata in campagna elettorale: «Tutelare e valorizzare in autonomia il nostro patrimonio culturale è un obiettivo imprescindibile per il quale intendiamo rivendicare competenze di programmazione e gestione diretta». Per adesso, a ben vedere, ancora soltanto un proposito, ma intanto il governatore ribadisce il concetto e ricorda che «il nostro rilevante patrimonio di beni culturali è una straordinaria risorsa che ci distingue e rappresenta la nostra identità. Basti pensare alla civiltà nuragica, unica al mondo».
RITOCCO AL CODICE URBANI. «Il professor Lilliu si è battuto una vita per un intervento della Regione sui beni culturali, ma siamo ancora a questo punto...». Momo Zucca, archeologo e docente dell'Università di Sassari, sarebbe persino per «una gestione in autonomia del patrimonio archeologico, artistico e culturale», ma soltanto «se la programmazione non finisse in mano alla politica: sono i tecnici, ovvero l'Università, gli istituti di ricerca, le biblioteche, a dover decidere in merito». Il primo passo, avverte il professor Zucca, «è l'abrogazione dell'articolo 88 del codice Urbani che riserva le ricerche archeologiche al Ministero. Ma il punto è che la tutela dei beni culturali è in capo alla Repubblica e non ci può essere dunque un'esclusiva dello Stato o delle sue diramazioni locali. In Sicilia, ad esempio, è l'assessore ai Beni culturali che decide, e le soprintendenze dipendono dall'assessorato». La Sardegna, a dire il vero, nel 2006 (Giunta Soru) varò una legge (la 14) sui beni culturali in cui si stabiliva che la Regione «promuove, d'intesa con gli organi statali competenti, con le Università e gli istituti di ricerca, interventi di ricerca archeologica». La Giunta Soru, racconta Zucca, «si aspettava che il Governo impugnasse la legge e invece non è successo nulla. Beh, è finita nella maniera più incredibile: la Regione mette i soldi e il Ministero decide dove. È successo ad esempio con due delibere della Giunta Pigliaru a ottobre 2017 e dicembre 2018: la Regione ha impegnato milioni di euro per un piano straordinario di scavi e ha affidato la scelta di ben 76 siti al Ministero, ignorando le Università di Cagliari e di Sassari».
IL VALORE DELLA RICERCA. L'autonomia e la piena libertà della ricerca «sempre indipendente dalle pressioni politiche contingenti» sono condizioni imprescindibili per chi lavora nel campo della conoscenza e della cultura. «Il punto, dunque, non è che il bene culturale sia gestito dalla Regione o dallo Stato - dice Giampaolo Salice, ricercatore di Storia moderna all'Università di Cagliari - ma che vengano sempre garantiti la piena libertà e il sostegno all'impegno scientifico». In ogni caso, «bisogna riconoscere il ruolo cruciale svolto finora dalla Regione nel sostegno alla ricerca e alla formazione nonché l'impulso che ha dato chiedendo all'Università di lavorare sulla Storia, la lingua e l'economia della Sardegna». Detto questo, aggiunge Salice, «non voglio entrare nel discorso oppositivo tra Regione e Stato: per chi fa ricerca è buono il contributo di tutti, a patto che non ci siano condizionamenti. Non abbiamo bisogno di fondi che ci imprigionano in una categoria, non sono certo favorevole alla costruzione di una Storia nazionale».
UNA VISIONE UNITARIA. Una gestione «autonoma» dei beni culturali da parte della Regione è un'idea che non piace a Piero Comandini, Pd, componente della Commissione cultura del Consiglio regionale. «È un'ipotesi magari affascinante ma si scontra con una logica di programmazione e finanziamenti nazionale. Io credo che si possano fare battaglie di autonomia su entrate e trasporti ma non sui beni artistici e culturali perché una visione nazionale e unitaria è più confacente alla gestione di questo patrimonio».
LE COOPERATIVE. La gestione regionale piace invece un po' di più a Sergio Cardia, presidente regionale Agci, l'associazione generale delle cooperative italiane che nel settore dei beni culturali e archeologici conta in Sardegna 900 soci (compresi gli operatori di musei e biblioteche) e una cinquantina di sodalizi. «Che la Regione debba esercitare un ruolo primario nella gestione di questo patrimonio è fuori discussione, non basta solo mettere soldi. Se poi - avverte - siamo tutti d'accordo che il rilancio della nostra economia passa anche dal turismo, è necessario che il governo dei beni culturali sia inserito in una programmazione organica». Quel che va chiarito, avverte Cardia, «è il destino delle cooperative e delle professionalità che negli ultimi trent'anni hanno garantito la gestione di siti archeologici, musei e biblioteche. Competenze che non possono essere in alcun modo vanificate».
Piera Serusi

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 novembre 2019 / ECONOMIA - Pagina 29
IL PROGETTO. Nasce SardOs
Stop ad abusi e alluvioni grazie ai dati dei satelliti

Si chiama SardOs, sta per “Sardegna osservata e monitorata dallo spazio”: è un progetto finanziato dalla Regione, attraverso Sardegna Ricerche, per creare una tecnologia in grado di rilevare pressoché in tempo reale i sedimenti nei corsi d'acqua, l'erosione delle coste, ma anche gli edifici costruiti dove non si può. Uno strumento che può dare un aiuto decisivo, agli amministratori, per contrastare gli abusi edilizi ma anche per intervenire sul dissesto idrogeologico in funzione di prevenzione. Il progetto, che verrà presentato giovedì 28 novembre all'auditorium di Tiscali a Sa Illetta (Cagliari), è realizzato dalla collaborazione tra le aziende Kibernetes e Nemea Sistemi con l'Università di Cagliari: si basa sull'utilizzo dei dati dei satelliti, e mira a offrire un servizio in particolare ai Comuni, che sono in prima linea nella gestione delle emergenze ambientali e nella messa in sicurezza del territorio.
GIOVEDÌ L’EVENTO. Alla presentazione del progetto SardOs, giovedì 28 alle 10 nella sede di Tiscali, interverranno l’assessore regionale agli Enti locali Quirico Sanna, il presidente Anci Emiliano Deiana, il coordinatore di Anci Giovani Francesco Piludu, Vincenzo Gabellone di Kibernetes, Michele Boella di Nemea Sistemi e Maria Teresa Melis dell’Università di Cagliari.

 

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 24 novembre 2019 / AGENDA - Pagina 37
UNIVERSITÀ. Corsi posto laurea
Master per formare architetti paesaggisti

Un master in Architettura del paesaggio: è quello che ha organizzato l'ateneo cagliaritano, in collaborazione con il Comune di Carbonia e la Fondazione di Sardegna. Il master, il primo istituito in Sardegna, nasce come approfondimento delle conoscenze tecnico-scientifiche e progettuali, implicite in una disciplina come l'architettura del paesaggio. Punta a formare una nuova figura professionale che opera nel campo del controllo e della gestione dello sviluppo compatibile e integrato del territorio.
IL CORSO. Il master si svolge prevalentemente a Carbonia, la città di fondazione che ha ricevuto, nel 2011, il Premio del paesaggio dal Consiglio d'Europa per l'impegno profuso nella costruzione di un progetto di paesaggio urbano e territoriale di grande qualità e originalità. La scelta della sede è suggerita dal fatto che, in questo modo, gli studenti possono studiare e sperimentare sul campo i progetti di paesaggio. Ma le attività didattiche si svolgeranno anche a Cagliari e in alcune università europee con le quali il master ha attivato protocolli di collaborazione.
I DOCENTI. In cattedra, insegnanti dell'Università di Cagliari e di altri atenei italiani ed europei. Le lezioni saranno tenute da Fausto Pani, Italo Meloni, Antonello Sanna, Ivan Blecic, Giorgio Querzoli, Maurizio Memoli, Sergio Bras Antao, Carlo Atzeni, Stefano Asili, Valeria Saiu, Marco Cadinu, Carlo Pisano, Giame Meloni, Caterina Giannatasio, Massimo Faiferri, Giorgio Massacci, Pierpaolo Manca, Giulio Vignoli, Boris Bastianelli e Corrado Zoppi.Alessio Neri, responsabile Sardegna Associazione Startup Turismo e Giuseppe Melis Giordano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università di Cagliari.



 

La Nuova Sardegna



 

 

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 24 novembre 2019 / SASSARI - Pagina 25
LA TESTIMONIANZA

L'università si tinge di rosso

nnPer tutto il fine settimana, la facciata dell'Università brillerà di luce rossa in segno di adesione alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Da dicembre un ciclo di incontri intitolato "Conoscere la violenza di genere per prevenirla".

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie