Anche l'Università di Cagliari in campo per la formazione dei formatori
Mario Frongia
Si è tenuto con successo, con tempi e ritmi coinvolgenti, on line nel rispetto delle indicazioni anti Covid-19, il Progetto dell'Accademia dei Lincei in collaborazione con gli atenei di Cagliari e Sassari. Il Polo isolano dell'Accademia ha curato e proposto il percorso “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”. Il corso interdisciplinare apertosi giovedì scorso, 10 dicembre, ha avuto per cornice “Come e perché. Cambiare la scuola dopo il 2020”. La conclusione è prevista per il 30 marzo del 2021. Piero Cappuccinelli, professore emerito e Accademico dei Lincei dell'Università di Sassari, ateneo che ha dato origine al Polo della Sardegna nel 2014, ha aperto i lavori.
Matematica, Italiano, Neuroscienze ed Economia sociale al centro di un progetto che ha avuto al via oltre novanta partecipanti
Multidisciplinarietà come dna della formazione avanzata. I responsabili per i diversi ambiti disciplinari della sede di Cagliari sono i docenti Maria Polo (Matematica), Micaela Morelli (Scienze) e Cristina Lavinio (Italiano). Per l’ateneo di Sassari sono coinvolti Marilena Formato (Scienze) e Carlo Andrea Pensavalle (Matematica). Maria Cristina Mereu - insegnante di ruolo scuola secondaria - è la responsabile del Progetto Sid Sardegna. Al primo incontro hanno partecipato circa novanta insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado e della scuola primaria. Il Polo ha sede a Cagliari - dipartimento di Matematica e informatica - in via Ospedale, n. 72 e a Sassari - dipartimento di Scienze biomediche - in viale San Pietro.
Argomenti allenanti e attuali come non mai. Intesa perfetta tra l'ateneo del capoluogo e l'Accademia dei Lincei
L’Accademia nazionale dei Lincei è ente accreditato e qualificato per la formazione del personale docente, in base alla direttiva 170/2016, ed è equiparata a struttura universitaria (direttiva n. 90/2003, circolare ministeriale n 376 del 23.12.95). Tra i temi trattati nel primo incontro “Il gioco tra apprendimento e dipendenza”. I lavori sono stati coordinati dalla professoressa Polo. Le relazioni sono state tenute dagli specialisti dell’università di Cagliari, Vittorio Pelligra (“Giocare responsabilmente?”) e Paola Fadda (“Neurobiologia delle dipendenze: focus sul gioco”. Domenico Brunetto e Nicola Parolini (Politecnico di Milano) sono interventi con “Smontare i giochi d'azzardo con la matematica”. A seguire, un intenso e costruttivo dibattito.
L’alunno al centro di un percorso in continua evoluzione
Articolato in cinque incontri a distanza, il corso è finalizzato a “mantenere vivo e sviluppare nei partecipanti un rapporto con la propria professione che ponga al centro l’alunno e la complessità dell’attuale momento di difficoltà della Scuola. Attraverso un approccio interdisciplinare a tematiche di interesse scientifico, sociale e culturale, gli incontri mirano a costruire una comunità di insegnanti trasversale alle discipline insegnate e ai livelli scolastici” rimarca la professoressa Morelli. “Gli obiettivi? Offrire informazioni scientifiche e spunti di riflessione che permettano di affrontare, anche con gli studenti, la complessità del momento attuale” rilancia Maria Polo.
Le competenze, il gioco, la pandemia e le risposte della scienza
Previste dal coordinamento una varietà di argomenti. Tra questi, anche la mappatura delle competenze attese. Negli incontri i corsisti hanno lavorato anche sul gioco, “la cui abitudine può creare pericolose dipendenze (esaminate negli aspetti economici e psicologici), può essere visto però anche come occasione di apprendimento nell’insegnamento linguistico e della matematica, sviluppando creatività e giocando con le regole che tra l’altro, proprio giocando, si può imparare a conoscere meglio”. Gli organizzatori hanno sottolineato e approfondito quanto “gli scienziati dicono della pandemia in atto e dei modi per cercare di arginare la diffusione del virus. È importante saper comunicare informazioni corrette, spesso veicolate in modi e con un linguaggio piuttosto discutibile”. Tra gli altri capitoli del corso “Sviluppare capacità di leggere correttamente grafici e tabelle, curve e previsioni costruite a partire da modelli statistici e probabilistici”, “Insegnare una specifica disciplina che deve conciliarsi con una visione della professione che travalichi la visione settoriale della cultura e ponga l’alunno in posizione attiva e consapevole del proprio apprendimento”, “Dare testimonianza delle proprie esperienze quotidiane di Didattica a distanza e in presenza, per condividere buone pratiche e strumenti per affrontare la complessità del momento che tutti viviamo”.
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