Martedì 27 marzo 2018

27 marzo 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Borsa (Pagina 16 - Edizione CA)
INSIEME CRS4 E UNIVERSITÀ
Sì alle microalghe per produrre farmaci e cosmetici

L'obiettivo è quello di sviluppare tecnologie innovative per produrre microalghe, microrganismi che contengono principi di elevato valore nutrizionale che sono impiegati per produrre farmaci, cosmetici e alimentari (il campo è quello della Nutraceutica, a metà strada tra la nutrizione e la farmaceutica). Nasce Comisar (Coltivazione di ceppi microalgali sardi), il progetto condotto dal centro interdipartimentale di ingegneria e scienze ambientali dell'università di Cagliari (Cinsa), in collaborazione con il Crs4 e che vede coinvolte undici imprese. Domani mattina, alle 11, nella sede della Cinsa a Cagliari, si terrà la presentazione del progetto. L'incontro rappresenta anche l'occasione per un primo confronto tra lo staff tecnico che coordinerà il progetto, guidato dal responsabile scientifico Giacomo Cao (Cinsa), il Crs4, rappresentato da Alessandro Concas, le undici imprese già coinvolte e le altre potenzialmente interessate a partecipare. Dopo un'introduzione sugli aspetti principali della tecnologia a microalghe e sui potenziali prodotti d'interesse estraibili, saranno discusse le attività di ricerca da svolgere nell'ambito del progetto, gli obiettivi e i risultati attesi. Si procederà infine con la programmazione delle attività da svolgere congiuntamente con le imprese. ( ma. mad. )

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Lavoro (Pagina 18 - Edizione CA)
UN LAVORO ALL'UNIVERSITÀ: 15 POSTI
Le domande per l'Ateneo cagliaritano da inviare entro il 12 aprile - 15 impiegati all'Università
CAGLIARI L'Università di Cagliari ha indetto le selezioni pubbliche, per titoli e colloquio, per la copertura a tempo determinato di 15 posti di categoria D, di cui: nove tutor orientamento, due esperti nella gestione amministrativa, finanziaria e di rendicontazione di progetti su fondi strutturali europei, due psicologi esperti in counseling, un esperto di grafica e comunicazione, un informatico. Domande entro il 12 aprile. Bando e moduli dal sito http://dirpersonale.unica.it/concorsi. L'avviso è nella Gazzetta ufficiale del 13 marzo.
ASI, 16 ASSEGNI PER LA RICERCA - Borse agli orfani
L'Agenzia spaziale italiana (Asi) ha bandito una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di sedici assegni di ricerca. Le domande devono essere presentate entro il 12 aprile. Il bando è consultabile nel sito www.asi.it. L'avviso sulla Gazzetta ufficiale del 13 marzo.

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Indagine del servizio Innovazione tecnologica nei 31 quartieri della città
PIÙ MORTI CHE NUOVI NATI
Il capoluogo invecchia, crescono gli stranieri residenti

Una città di anziani con più morti che nati. Le statistiche elaborate dal Servizio innovazione tecnologica e sistemi informatici del Comune sui residenti nei 31 quartieri del capoluogo è inquietante. Niente di nuovo, visto che il trend rispecchia l'andamento nazionale, ma il fatto che l' Atlante demografico metta in evidenza una differenza positiva di 12 unità rispetto al 2016 deve suonare come un campanello d'allarme. Condizioni di vita, costo delle case troppo alto, ragazzi costretti a partire in cerca di un lavoro: concetti che stridono con la grande quantità di spazi, soprattutto pubblici, a disposizione dei cagliaritani, costretti a fare i conti con nuove costruzioni che spesso rimangono invendute e contribuiscono solo a consumare suolo. Difficile, però, trovare una destinazione utile se Stato, Regione e Comune non riescono a stabilire un dialogo utile per decidere la destinazione degli immobili (il carcere di Buoncammino e le caserme dismesse su tutti).
I NUMERI La fascia di età più rappresentata nel capoluogo è quella dei cinquantenni, 24.888 (16,09%) persone in tutto, seguita da quella dei quarantenni che conta 24.299 (15,71%). I bambini fino a 10 anni sono 9.709 (6,28%) mentre i cittadini sopra i 65 anni sono 41.578 (26,89%), gli ultra settantacinquenni sono 21.889 (14,15%). Nel capoluogo della Sardegna risiedono 75.375 famiglie: di queste, il 45,74% è costituito da una sola persona, mentre il 25,14% è formata da due persone. Poche le famiglie numerose: solo il 3,27% dei nuclei familiari ha 5 componenti o più. Il saldo naturale, cioè la differenza fra il numero dei nati e quello dei morti, segna -1.051 (nati 772 - morti 1.823). Lo scorso anno sono state 3.328 le cancellazioni (le persone che hanno deciso di cambiare residenza) e 4.478 le nuove iscrizioni nel registri anagrafici.
GLI STRANIERI I cittadini stranieri residenti sono 9.105, 724 in più rispetto al 2016, con un'incidenza del 5,89% sul totale della popolazione. Come nello scorso anno, le quattro comunità più numerose sono: filippina, ucraina, rumena e senegalese, che ammontano al 46,59% degli stranieri.
I QUARTIERI Capire qual è l'età media dei residenti nei quartieri è fondamentale per pianificare gli interventi pubblici: scuola, sanità, welfare. Fonsarda, San Benedetto, Quartiere Europeo e Cep sono i rioni più vecchi ; Barracca Manna, Is Corrias, Sant'Elia e San Giuseppe (a Pirri) i più giovani.
L'ANALISI «Il nodo demografico cruciale è che si sta riducendo il blocco della popolazione attiva che deve sostenere i giovani (meno di 14 anni) e gli anziani (più di 65)», spiega Aide Esu, del Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell'Università. «Sono gli indicatori fondamentali per fasce d'età che hanno necessità di un maggior impegno pubblico».
Andrea Artizzu

 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Lettere e opinioni (Pagina 13 - Edizione CA)
Non c’è un’età giusta per iniziare
La filosofia serve anche ai bambini

Franco Epifanio Erdas
Docente universitario, pedagogista

Esiste un’età giusta per insegnare ed apprendere una data disciplina? Non è una domanda impertinente ed ancor meno innocente. Accettarla significa rimettere in discussione un principio che da più di un secolo si è affermato in educazione: che l’età non è mai pre-data, e non costituisce una condizione naturale da cui partire, perché è essa stessa una costruzione, un prodotto dell’insegnamento. L’età “pedagogica” non coincide mai con l’età biologica, e per paradossale possa sembrare, in educazione nessuno (forse il precettore di un tempo o chi per lui) è in grado di sapere qual’è l’età più giusta per iniziare l’insegnamento di un disciplina, se non comincia ad insegnarla di fatto. Si può insegnare a leggere e scrivere a sei anni, ma anche a cinque o tre. In un libro apparso alcuni decenni fa in Francia, “Qui à peur de la philosophie?”, sono gli stessi filosofi a insistere sul carattere tutt’altro che innocente, ma piuttosto fortemente politico-ideologico del concetto di “maturità” o di “giusto momento”. Con l’età giusta, è difficile che un’educazione al pensare critico e alla libera discussione non rimanga un privilegio di pochi. Si può insegnare a filosofare fin dalle prime età?
L’esperienza ultradecennale di Mattew Lipman dimostra che è possibile, e con materiale tutt’altro che estraneo agli interessi naturali dei bambini: brevi racconti o favole di cui scoprire il significato nascosto. Non è un modo anch’esso di filosofare? A Cagliari si era costituito un gruppo di bravissime insegnanti decise di portare avanti questa esperienza. Peccato che l’Istituto regionale che avrebbe dovuto sovvenzionare il primo corso (che doveva essere condotto dal filosofo Remo Bodei e da chi scrive), lo ha purtroppo cancellato dall’agenda.

 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
L'impegno della Fiab-Città ciclabile, dell'Utp e dell'Ami
Un laboratorio di idee sulla mobilità sostenibile

Parte da Cagliari “learning city”, laboratorio di idee in cui i cittadini saranno parte attiva nell'elaborazione di proposte per lo sviluppo della mobilità sostenibile. Venerdì, nella sala Search nel Largo Carlo Felice, verrà presentato l'inizio delle attività del Cagliari Mobility Lab, un laboratorio di idee finalizzato ad identificare i problemi sulla mobilità, sicurezza stradale e sostenibilità, sviluppando soluzioni progettuali innovative e provando a dare una soluzione sperimentale pratica con l'importante contributo dei cittadini.
L'iniziativa nasce grazie all'impegno di esperti ed appassionati della mobilità e con l'importante contributo della Fiab Cagliari Città ciclabile, dell'Utp (associazione degli utenti del trasporto pubblico) e dell'Ami.
Sulla scorta di altre esperienze internazionali, tra cui Boston, Barcellona, Lisbona, anche a Cagliari è nata l'idea di avviare un laboratorio in cui esperti, cittadini e soprattutto giovani, possano confrontarsi e sviluppare idee e soluzioni innovative per la mobilità sostenibile.
Nei prossimi sei mesi saranno organizzati degli incontri tematici sulla mobilità dove sarà fondamentale il contributo di tutti i cittadini e in cui verrà dato ampio spazio alla creatività e all'intelligenza dei giovani. Incontri che si terranno l'ultimo venerdì del mese alla Mediateca. Per raccogliere i contributi e le idee verrà avviata una Call for papers dove poter inviare le proposte innovative. Chi vorrà partecipare dovrà inviare un abstract all'indirizzo email cagliarimobilitylab@gmail.com. Un gruppo di tecnici ed esperti del settore valuterà le proposte, che saranno illustrate nei successivi incontri dai soggetti proponenti. Nei sei incontri tematici si parlerà di pedonalità, trasporto pubblico, accessibilità, ciclabilità e sicurezza dei trasporti.

 

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Provincia di Sassari (Pagina 44 - Edizione CA)
SASSARI
Troppe auto blu: la replica dell'Ateneo

Tornando sulla polemica sulle auto blu e grigie, l'Università di Sassari precisa che «delle 38 autovetture in dotazione, nemmeno una è blu , poiché sono tutte auto di servizio ad uso non esclusivo, peraltro non solo dell'amministrazione centrale ma anche delle strutture didattiche e di ricerca dell'Ateneo». Di queste auto, tre verranno prossimamente dismesse. Inoltre, l'Ateneo di Sassari, a differenza di quello di Cagliari, ha i dipartimenti di Medicina Veterinaria e Agraria, e la maggior parte delle auto disponibili vengono utilizzate per fini didattici e di ricerca, per espletare sopralluoghi, lezioni ed esercitazioni sul campo, anche in aziende agro-zootecniche specializzate e convenzionate con i dipartimenti. Pertanto la dotazione di auto risponde ai fini dell'Ateneo. Si precisa inoltre che l'elenco aggiornato delle autovetture è stato inoltrato al dipartimento della Funzione pubblica ed è pubblicato nel sito dell'Università di Sassari.

 

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 27 marzo 2018 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
SELARGIUS
«Illegittime le multe scolastiche ai ritardatari»

Le multe al liceo “Pitagora” di Selargius per gli studenti che arrivano in ritardo sono «illegittime»: lo sostiene Leonardo Filippi, avvocato e docente di Diritto penale all'Università di Cagliari. «Il dirigente scolastico non ha un potere impositivo di questo genere». Il preside Salvatore Angius difende il provvedimento contestato: «In un mese - dice - abbiamo ottenuto la massima puntualità». Parlano due studentesse sanzionate (due euro ciascuna): «Viaggiamo da Sinnai», raccontano, «e spesso il pullman è in ritardo». LAI A PAGINA 27

Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
SELARGIUS. Al “Pitagora” la corsa per arrivare puntuali. Il dirigente: il mio provvedimento è efficace
MULTE AL LICEO, IL GIURISTA: ILLEGITTIME  «Noi, punite per il pullman in ritardo»

Tutti puntuali per evitare la multa di due euro. Al liceo scientifico “Pitagora” di Selargius c'è addirittura chi, alla luce del provvedimento del dirigente scolastico che prevede una sanzione economica per gli studenti ritardatari, arriva mezz'ora in anticipo. La decisione che ha scatenato il malcontento nel liceo selargino viene definita «illegittima» dall'avvocato cagliaritano e docente universitario di Diritto penale Leonardo Filippi, che spiega: «Va contro la legge sulla buona scuola».
TOLLERANZA Ieri mattina i cancelli sono stati aperti come sempre alle 8,25, cinque minuti dopo il suono della seconda campanella. Nel contestato regolamento di istituto viene precisato che «dopo le 8,30 l'ingresso degli alunni è vietato». Ma da parte della scuola c'è un minimo di tolleranza e alle 8,40 c'è chi, arrivato in auto con i genitori, è potuto entrare: sette minuti dopo la chiusura dei cancelli e l'inizio della lezione.
ERIKA E LETIZIA Tra i quasi 800 studenti dell'istituto di via I Maggio qualcuno è stato già multato. Come Erika, sedicenne di Sinnai: «Viaggiando in pullman - racconta - capita spesso di arrivare in ritardo. Sono stata sanzionata appena è entrato in vigore il provvedimento: giusto imporre delle regole ma chiedere dei soldi mi sembra esagerato». È di Sinnai anche Letizia, multata circa un mese fa: «Sono d'accordo sul fatto che dobbiamo essere tutti puntuali - dice - ma così hanno solo causato una cattiva pubblicità per la scuola».
CONSIGLIO DI ISTITUTO Nei prossimi giorni i rappresentanti di istituto chiederanno un altro incontro con il preside per cercare un accordo. «La decisione - spiega Laura Perra, del Cdi - ha creato malcontento generale. Avremmo preferito un altro tipo di soluzione: far pagare dei soldi come punizione non è giusto né tantomeno educativo. Si sta trasformando la scuola in un hotel». Le fa eco Federico Murgia, della Consulta provinciale studentesca: «Non abbiamo intenzione di fare proteste plateali, ma vogliamo capire se il provvedimento è legale».
IL GIURISTA Un dubbio che sembra essere fondato. «La recente legge del 13 luglio 2015, che si proponeva di realizzare la cosiddetta “buona scuola”, ha riconosciuto agli istituti scolastici un'ampia autonomia organizzativa e didattica», commenta l'avvocato Filippi: «Tuttavia, l'iniziativa del dirigente di un liceo di punire il ritardo dello studente con una sanzionare pecuniaria lascia molti dubbi. Le perplessità nascono non solo perché il dirigente scolastico non ha un potere impositivo di tal genere, ma anche perché la sanzione pecuniaria discrimina lo studente o la famiglia abbiente da quella meno benestante. E addirittura legittima l'ingresso ritardato “a pagamento”, a scapito delle finalità educative della scuola».
PARCHIMETRO Per Filippi, in particolare, si corre un rischio: «Che la famiglia agiata mandi il figlio a scuola nelle ore che più gli fanno comodo, pagando, per le assenze, un “tributo” alla scuola». In questo modo «si introdurrebbe una sorta di “parchimetro” per la permanenza in classe e questo non è certo il modo migliore per rimpinguare le casse esauste degli istituti scolastici. Piuttosto si dovrebbe trovare lo strumento per fargli capire che arrivare in ritardo a scuola è una mancanza di rispetto verso i docenti e gli altri studenti che invece sono puntuali. Quindi, anziché pensare a sanzioni pecuniarie sarebbe meglio affidarsi alla classica sanzione dell'ammonimento per la prima volta e della nota disciplinare in caso di ritardi ripetuti».
AUTONOMIA Ma il dirigente Salvatore Angius difende il provvedimento pecuniario: «È stato approvato prima dal Consiglio dei docenti poi da quello di istituto. E alle autonomie scolastiche è consentito adattare il proprio regolamento alle realtà specifiche. Il fenomeno dei ritardatari è quasi scomparso in un solo mese».
Federica Lai



 

La Nuova Sardegna

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 marzo 2018 / Economia - Pagina 14
CONTAMINATION LAB
Maga Orthodontics, la start up è da primo premio

di Francesca Matta
CAGLIARI È la startup Maga Orthodontics ad aggiudicarsi il primo premio della quinta edizione del Contamination Lab UniCa. In sette minuti il team degli studenti Claudio Bellu e Daniele Marras (Odontoiatria), Mersia Carboni (Economia) e Simone Uccheddu, consulente esperto in microcredito, ha convinto la giuria con un progetto innovativo e non ancora presente nel mercato internazionale. «È un apparecchio ortodontico magnetico - spiega Claudio Bellu, Ceo della startup - che rende più veloce e pratico il controllo, la manovrabilità e la prevedibilità dei movimenti dentali. Ci abbiamo creduto fino in fondo e siamo entusiasti del risultato». Un finale a sorpresa che è valso al gruppo ben 14mila euro. Il secondo posto è stato assegnato a EABlock, che ha racimolato 10,5 mila euro per aver scommesso sulla protezione dei dati delle aziende attraverso la crittografia e la tecnologia Blockchain. Sul terzo gradino ci è salito Glambnb, prima piattaforma europea dedicata al campeggio di lusso, meglio conosciuto come "glamping", che ha vinto un premio di 9mila euro. Ma a concorrere per l'edizione 2018 sono state 30 idee degli studenti universitari col supporto di ricercatori, esperti e aziende. «Siamo orgogliosi del percorso fatto - spiega Maria Del Zompo, rettore dell'Università di Cagliari -. È il risultato di un impegno collettivo tra Università, Regione e comunità che fa crescere la cultura d'impresa». Dello stesso avviso Maria Chiara Di Guardo, pro rettore Innovazione e responsabile CLab, e Raffaele Paci, assessore al Bilancio, entrambi sul palco per sostenere il progetto. Il CLab, infatti, è considerato a livello nazionale una best practice per l'intera rete sostenuta dal Miur ed è stato scelto dal Mise per rappresentare l'Italia al premio europeo per la promozione d'impresa.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 27 marzo 2018 / Sassari - Pagina 19
A disposizione di tutti palestre, piscine e centro velico
PIÙ FACILE FARE SPORT CON LE CONVENZIONI FIRMATE DAL CUS
Giordanelli: «Allarghiamo l'offerta alla cittadinanza»

SASSARI Fare sport diventa più facile per gli studenti universitari e per tutti i sassaresi grazie alla Cus Card e alle nuove convenzioni che il Centro universitario sportivo ha stipulato.Il Cus ha formato negli anni tanti atleti e continua a farlo, e rappresenta una preziosa risorsa per l'Università e per l'intera città di Sassari. Numerose le attività di squadra e individuali messe in campo per gli studenti dell'ateneo turritano forte e rafforzato il legame fra l'Università del rettore Massimo Carpinelli e il Centro Sportivo universitario del presidente Nicola Giordanelli.Gli spazi degli impianti di San Giovanni sono infatti una preziosa ed efficace palestra che, quotidianamente, consente a centinaia di atleti di tutte le età di svolgere attività fisica a livello amatoriale e agonistico. Le Cus Card sono la chiave d'accesso a quegli spazi, e adesso ci sono anche le convenzioni, piccoli "master" da svolgere in alcune delle migliori strutture della città a disposizione di chi voglia approfondire i suoi specifici interessi. Le convenzioni sono attivate con le piscine del Convitto Nazionale Canopoleno di via Luna e Sole, con le piscine comunali di Lu Fangazzu in via Romita e con le piscine comunali di Latte Dolce (in tutte sarà possibile seguire corsi di acqua fitness e nuoto); sono convenzionate le palestre Planet Fitness in via Chironi, FitForLife in via Don Minzoni, MyGimnica, Rock Madness a Predda Niedda (arrampicata), Crossfit S1 a Predda Niedda (crossfit); convenzionato anche il Sardinian Wind Wave club di via Turati. «Gli impianti di San Giovanni sono e devono essere una opportunità, una occasione per fare sport offerta a chiunque abbia voglia di cimentarsi secondo le regole nella sfida sportiva con sé stesso e con gli altri - spiega Giordanelli, numero uno del Cus Sassari -. Una scuola in cui imparare, in cui affinare talenti e capacità, in cui semplicemente divertirsi con gli altri. Facciamo sport, promuoviamo la cultura sportiva, generiamo aggregazione . Ma per allargare ulteriormente il nostro raggio d'azione, per impreziosire ancora la nostra offerta e renderci sempre più appetibili agli sguardi degli studenti e dell'intera città, abbiamo attivato anche le convenzioni con palestre, piscine e centri sportivi di Sassari».Le tessere Cus Card - Studente, Young, My Cus, Family e Gold suddivise per costi ed esigenze - sono a disposizione nella segreteria del Cus Sassari di San Giovanni e nell'ufficio attivato in via del Fiore Bianco, a Sassari, zona piazza Università. Tutte le informazioni a riguardo sono disponibili sul sito internet www.cussassari.it.Per studenti vincitori di borsa di studio Ersu o idonei la tessera (in numero limitato) sarà a disposizione gratuita. Fondamentale, al momento della richiesta, essere in possesso e presentare un certificato medico di idoneità all'attività sportiva.

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