Venerdì 16 marzo 2018

16 marzo 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 16 marzo 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Tra un mese le elezioni sindacali per il pubblico impiego
Rsu, un esercito di mille candidati

A un mese dal voto entra nel vivo la campagna elettorale per i rappresentanti sindacali nel pubblico impiego. Il voto è previsto dal 17 al 19 aprile e le sigle presentano liste e candidati per un mandato che dura tre anni all'interno di tutte le pubbliche amministrazioni. La Fp-Cgil si presenta con 83 liste e oltre 300 candidati in tutti gli uffici pubblici come l'Azienda ospedaliera universitaria, l'Azienda Brotzu, Prefettura, Questura, Inps provinciale, Inail, uffici periferici dei ministeri, Camera di Commercio, Città metropolitana, Comuni di Cagliari e Quartu e altri 46 enti locali. «Siamo già radicati nel territorio e contiamo di confermare e rafforzare la nostra presenza», annuncia il segretario provinciale Fp-Cgil Giorgio Pintus, «dopo la presentazione ufficiale delle liste, l'attività entra ora nel vivo con assemblee e momenti di confronto che si svolgeranno in tutti i luoghi dove si svolge il lavoro pubblico e anche attraverso i social».
La Uil schiera 98 liste composte da quasi 400 candidati. «Abbiamo riscontrato grandissime risposte nel territorio da parte dei lavoratori che hanno aderito alle proposte di candidatura - spiega il segretario territoriale Spl-Uil Mimmo Foddis - nei Comuni dove i lavoratori non si sono sentiti tutelati hanno scelto di cambiare, candidandosi con la Uil».
La Cisl schiera 221 candidati distribuiti in 83 liste per le Rsu della funzione pubblica. «Sarà una campagna elettorale molto dura, che arriva proprio a ridosso delle elezioni politiche - commenta il segretario provinciale Fps-Cisl Gianni Sainas - ogni sigla sindacale cercherà di dare il meglio e ottenere il massimo risultato per poter rappresentare al meglio i lavoratori».
Marcello Zasso

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 16 marzo 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
BIOMEDICINA
Sabato alle 9, nell'aula Maria Lai del Polo economico, giuridico e politico dell'Ateneo in via Nicolodi, il convegno dell'associazione “Walter Piludu” e dell'Università su “Ricerca biomedica e problematiche etiche, giuridiche e sociali”. È la prima di una serie di iniziative dell'associazione per diffondere la consapevolezza sui diritti della persona.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 16 marzo 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
CONCORSO VIDEO CRS4
Prorogati al 10 aprile i termini per partecipare al Lab Boat video contest. I giovani (almeno 16 anni) che vogliono sperimentare la propria creatività possono produrre un video di un minuto che contenga le parole chiave scienza, innovazione, tecnologia e mare. In palio, un viaggio sulla barca a vela Adriatica in equipaggio con i ricercatori.

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 16 marzo 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
LA SENTENZA. Tre reintegri
I docenti sardi con diploma tornano in classe

Lo scorso ottobre il Tar li aveva espulsi dalla seconda fascia delle Graduatorie a esaurimento, e quindi anche dalla possibilità di continuare a insegnare, non riconoscendogli più come abilitante il diploma linguistico sperimentale conseguito in precedenza. Adesso il Consiglio di Stato, cambiando verso alla pronuncia del Tar, ha deciso di riammettere cinque docenti diplomati (tre sono sardi), restituendo loro la speranza di tornare a insegnare grazie al sistema delle supplenze. «Si tratta di una decisione importantissima che ripara il torto subito dai docenti», spiega Giuseppe Corrias, nuovo segretario regionale della Uil scuola. Il caso è stato patrocinato dagli avvocati Domenico Naso e da Nicola Norfo ed Elisabetta Mameli per la Uil Scuola Sardegna su impulso proprio del segretario Corrias. Si tratta degli stessi avvocati che qualche mese fa avevano battuto il Miur nella causa di un docente “con la valigia” trasferito da Cagliari in Toscana e riammesso nell'Isola dopo l'iniziativa dei legali.
I docenti con diploma da mesi combattono contro la sentenza della plenaria del Consiglio di Stato che lo scorso dicembre ha negato a oltre 1.200 sardi (oltre 43.000 in Italia) il diritto di continuare a insegnare all'infanzia e alla primaria perché il loro diploma magistrale non è più considerato abilitante all'insegnamento.
Per i cinque insegnanti che hanno vinto questa battaglia la situazione era pure più complicata: rischiavano di perdere anche il diritto alla seconda fascia che permette di lavorare con le supplenze. ( ma. mad. )


  

La Nuova Sardegna

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 16 marzo 2018 / Sassari - Pagina 19
Domani mattina dalle ore 9.15 nell'aula magna dell'ateneo
Testimonianze e proposte operative da tutta l'isola
MORBO DI ALZHEIMER, ESPERTI A CONVEGNO SUGLI ASPETTI SOCIALI

SASSARI "Dal dramma alla speranza". È questo il titolo del convegno sulla malattia di Alzheimer che avrà luogo domani a partire dalle 9,15 nell'aula magna dell'università. Una mattinata di studi intensa, quella organizzata dal Rotary Club Sassari Nord e dall'associazione di volontariato Alzheimer Sassari, nella quale esperti nella complessa e sempre più diffusa patologia, a vario titolo interverranno per indagarne gli aspetti medici, legali e sociali. Dopo i saluti delle autorità introdurranno i lavori il direttore della clinica neurologica dell'Aou di Sassari Giampietro Sechi e il docente di Anatomia umana della facoltà di Medicina Andrea Montella. All'apertura del convegno seguirà la prima relazione: quella di Maria Rita Piras, neurologa già responsabile dell'Unità Valutativa Alzheimer e quindi esperta di diagnosi mentre Antonio Nieddu, direttore del reparto di Geriatria, parlerà di disturbi comportamentali. Fra gli altri interventi previsti quello di Paolo Putzu (presidente della sezione Sardegna della Società Italiana di Psicogeriatria) e di Ida Mura, docente di Igiene e Medicina preventiva. Dopo la pausa si riprenderà a parlare di questa insidiosa, e spesso devastante, patologia neurodegenerativa che colpisce non soltanto le persone molto anziane ma anche adulti giovani e mette a dura prova l'intero nucleo familiare, la cui vita quotidiana sarà sconvolta e ruoterà attorno alle esigenze di chi, partendo dalla perdita della memoria a breve termine, arriva a non riconoscere più i propri congiunti fino alla totale paralisi mentale. Prenderanno la parola Maria Del Zompo, ordinario di Farmacologia dell'università di Cagliari (di cui è anche rettore), Gianfranco Favini, presidente dell'associazione Alzheimer, Annalisa Mambrini, esperta di musicoterapia e Rosa Maria Ferreri dell'associazione Alzheimer. La mattinata di lavori si concluderà con una tavola rotonda nella quale sono previsti gli interventi della giornalista della Nuova Sardegna Daniela Scano che parlerà del "Ruolo della comunicazione" e della volontaria dell'associazione Alzheimer Maria Cadinu che porterà la sua testimonianza. In scaletta anche gli interventi dal pubblico.


6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 16 marzo 2018 / Sardegna - Pagina 6
Il Consiglio di Stato riammette in graduatoria i diplomati declassati
UN'ALTRA VITTORIA PER GLI INSEGNANTI

CAGLIARI Un'altra vittoria in tribunale per gli insegnanti. Questa volta però non si tratta di trasferimenti: cinque docenti - tra i quali tre sardi - estromessi dalle graduatorie di seconda fascia da una sentenza del Tar, sono stati riammessi dal Consiglio di Stato. Per loro si riapre la speranza di poter continuare a lavorare a scuola in futuro con le chiamate per le supplenze. Il gruppo era stato già colpito dalla «mazzata» della plenaria di Consiglio di Stato che annulla l'abilitazione all'insegnamento per circa 40mila insegnanti, soprattutto diplomati alle magistrali, ma molti anche con la laurea in tasca. Per i cinque docenti che hanno vinto questa prima battaglia però la situazione era più complicata: «declassati» dal Consiglio di Stato, rischiavano di perdere anche il diritto alla seconda fascia che dà buone possibilità di essere chiamati per le sostituzioni. L'ultima ordinanza del Consiglio di Stato ridà loro speranza. La sentenza del Tar risale allo scorso anno: escludeva dall'inserimento in seconda fascia i docenti in possesso del titolo di diploma di sperimentazione a indirizzo linguistico e delle sperimentazioni, dette «Brocca», di liceo linguistico. Il provvedimento è stato emanato in via cautelare: la questione sarà affrontata nel merito nell'udienza del prossimo 21 giugno. Il caso è stato patrocinato dagli avvocati Domenico Naso e seguito anche da Nicola Norfo ed Elisabetta Mameli per Uil Scuola Cagliari, su impulso del segretario provinciale Giuseppe Corrias.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 16 marzo 2018 / Porto Torres Pagina 22
MUSEO DEL PORTO
Mobilità sostenibile, il Comune presenta il suo piano

PORTO TORRES Il Piano urbano della mobilità sostenibile sarà presentato alla città martedì alle 17 nella sala conferenze del Museo del Porto. Lo studio analizza gli aspetti relativi al traffico e include proposte per l'ottimizzazione e l'integrazione tra il trasporto tradizionale, collettivo, pedonale e ciclabile. All'incontro promosso dall'amministrazione comunale è prevista la partecipazione dell'equipe tecnica del Cirem delle università di Cagliari e Sassari che hanno lavorato alla stesura del Piano. Gli esperti del Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell'Università di Cagliari e Sassari illustreranno le strategie di mobilità del territorio valutate nei mesi scorsi attraverso l'entità del traffico nelle vie cittadine. Oltre alle criticità della rete urbana e le abitudini dei cittadini a spostarsi da un luogo a un altro. «Il Pums - dice l'assessore alla Mobilità sostenibile, Alessandro Derudas - è un documento strategico che propone soluzioni ideali per migliorare la viabilità della città, l'interconnessione con il porto e il resto del territorio: soluzioni che sono suffragate da studi, analisi e rilievi effettuati sul campo dai tecnici e che costituiscono un punto di partenza essenziale per affrontare scientificamente la materia della mobilità sostenibile». Tra i dati rilevanti quelli relativi alle lunghe arterie stradali di via Sassari e di viale delle Vigne, quelle più trafficate della città ad ogni ora della giorno. Il Piano, aggiunge Derudas, dovrà poi passare sotto la lente degli organismi consiliari: «diventerà un documento strategico rilevante per le scelte che riguardano la viabilità di Porto Torres». (g.m.)

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 16 marzo 2018 / Cultura e spettacoli - Pagina 36
Acquisite 83mila pagine sull'attività politica dell'ex presidente della Repubblica
L'ARCHIVIO DI ANTONIO SEGNI DIGITALIZZATO E INSERITO ONLINE
L'operazione è frutto della sinergia tra la Fondazione e l'Università di Sassari

di Antonio Meloni
SASSARI Un secolo di storia nazionale a portata di mouse per ricostruire nel dettaglio uno dei periodi più importanti e delicati dell'Italia contemporanea. Dopo una meticolosa opera di riordino, l'archivio di Antonio Segni è stato digitalizzato e adesso i documenti prodotti durante l'intensa attività politica e istituzionale del compianto statista sassarese si possono consultare nel dipartimento di Storia dell'Università di Sassari. Il progetto di acquisizione digitale, frutto della collaborazione fra la Fondazione Segni e l'ateneo turritano, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, è stato presentato nei giorni scorsi a Sassari nella sala conferenze dell'istituto di via Carlo Alberto, presente Mario Segni affiancato dal rettore Massimo Carpinelli e dal direttore della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni. Il progetto, attualmente alla seconda fase, prevede anche la creazione di una piattaforma online e la pubblicazione in rete di una parte dei documenti che compongono il ponderoso fondo archivistico appartenuto all'ex presidente della Repubblica scomparso nel 1972. Un lavoro certosino durato più di un anno durante il quale l'informatico Attilio Zannoni (Archisard) e l'assegnista di ricerca Salvatore Mura (Università) hanno acquisito in digitale circa settantamila delle 83mila pagine contenute in 514 buste e ripartite in 11.849 unità archivistiche. Un'operazione delicata realizzata nel rispetto della filologia dei documenti di cui, se si esclude la sostituzione di graffette arrugginite, è stata rispettata l'integrità. L'archivio è strutturato come un grande file di Excel con l'elenco degli atti ai quali è stato assegnato un numero progressivo affiancato da un titolo e da una breve descrizione degli argomenti trattati con l'indicazione di nomi e cognomi dei protagonisti. Per fare una ricerca è sufficiente digitare una parola o una frase "chiave" nella stringa bianca in alto a destra e il sistema "restituisce" in un attimo l'immagine digitale dei documenti relativi all'argomento. Un supporto informatico di notevoli dimensioni, più di 170 giga di materiale, di cui 156 in alta definizione, ma facilmente consultabile con un semplice personal computer. Quanto sia importante sul piano storico l'archivio di Antonio Segni lo ha rimarcato in apertura il rettore Massimo Carpinelli ricordando anche che nel 2002, la soprintendenza archivistica regionale della Sardegna aveva dichiarato il complesso di notevole interesse storico. I documenti prodotti durante l'attività politica e di governo dalle segreterie dell'ex presidente della Repubblica, abbracciano un arco temporale piuttosto vasto che va dal 1863 al 1972. Tessere preziose che permettono di ricostruire un periodo storico complesso consentendo, fra l'altro, una lettura più attenta e meno superficiale di fatti importanti di cui Antonio Segni è stato protagonista. L'archivio comprende anche memorie, relazioni, atti e un fitto carteggio con le più alte personalità del tempo tra cui Aldo Moro, Amintore Fanfani, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat, Sandro Pertini, Ugo La Malfa, Giorgio La Pira e Umberto Terracini, nonché capi di stato stranieri come Konrad Adenauer e Richard Nixon. Ma nell'archivio c'è anche tanta Sardegna senza la quale documenti, carteggi e appunti, assurti oggi a dignità di reperti storici, non sarebbero mai stati prodotti. Una documentazione davvero molto vasta dalla quale si può rilevare la posizione dello statista riguardo ai temi delicati trattati in quella stagione politica intensa e travagliata. Ma al di là dell'indubbio valore documentale, rileggendo gli atti appartenuti a Segni, che è stato anche rettore dell'università di Sassari dal 1946 al 1951, è possibile fare anche un'analisi linguistica per capire come sia cambiato, nel tempo, lo stile delle cancellerie di stato e il modo con cui, in un passato relativamente recente, venivano redatti gli atti di una certa importanza. «Si tratta - ha detto Massimo Carpinelli - di un'operazione che rende disponibile uno dei più ricchi fondi archivistici presenti oggi in Italia». Il primo lavoro di schedatura analitica, realizzato dallo storico Manlio Brigaglia, produsse un'articolazione dell'archivio, in sei sezioni, relative all'incarico ricoperto da Antonio Segni durante la lunga e prolifica carriera politica. Dai titoli assegnati alle raccolte è possibile intuire l'importanza e la delicatezza del materiale contenuto: "sottosegretario e ministro dell'Agricoltura"; "ministro della Pubblica istruzione e della Difesa"; "presidente del Consiglio"; "presidente della Repubblica"; "Sardegna" e "Varie". Al primo versamento, costituito da diecimila unità, si aggiunsero oltre quattromila pezzi acquisiti in seguito. Il lavoro di riordino e inventariazione, sotto la direzione scientifica dell'archivista di stato Carla Ferrante, è stato portato a termine con il contributo di Maria Lorenza Murtas e Consuelo Costa che ne hanno curato, rispettivamente, la schedatura e la revisione. La terza fase, quella conclusiva, sarà la creazione di una piattaforma digitale e la pubblicazione in rete di buona parte del fondo. Per farlo, però, sarà necessaria un'attenta selezione tenuto conto del fatto che il complesso archivistico conserva anche documenti molto riservati. Quando il progetto sarà completato, l'archivio del quarto presidente della Repubblica italiana, primo capo di Stato sassarese, sarà alla portata di un clic da qualsiasi computer collegato in rete consentendo a storici e studiosi di fare ricerca da casa.

Questionario e social

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