UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 24 gennaio 2018

Mercoledì 24 gennaio 2018

24 gennaio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Dispositivi elettronici simili al cervello: l'Ateneo di Cagliari guida la ricerca

Dispositivi elettronici capaci di imitare le funzioni biologiche del cervello umano e quindi di reagire agli stimoli dell'ambiente circostante e di apprendere dall'esperienza. L'incredibile sfida dell'intelligenza artificiale, che coinvolge un team internazionale, è guidata dall'Università di Cagliari. Col coordinamento scientifico di Paolo Meloni (Laboratorio di Microelettronica e bioingegneria del Dipartimento di Ingegneria), i ricercatori lavoreranno al progetto Aloha. Finanziato dall'Ue con 6 milioni di euro del programma Horizon 2020, ne destina 500mila alle attività dell'Ateneo sardo. La prima tappa del percorso d'indagine, studio e sperimentazione sarà inaugurata domani. In Rettorato di Cagliari si aprirà un tavolo al quale parteciperanno 14 partner di Aloha, tra cui i colossi “StMicroeletronics”, “Ibm” e “CA Technologies”. Nel corso del seminario (che prosegue venerdì) si descriverà il percorso da compiere per l'introduzione dell'intelligenza artificiale nei dispositivi elettronici d'uso quotidiano. Molteplici gli ambiti in cui verranno testati i risultati del progetto che si basa sul cosiddetto Deep Learning, ovvero «su una classe di algoritmi di intelligenza artificiale che imita i meccanismi tipici delle reti neurali biologiche riutilizzandoli nell'hardware e nel software dei moderni calcolatori, in modo che acquisiscano capacità di apprendimento paragonabili a quelle umane». Il primo esperimento studierà impianti di sicurezza. Da impiegare in aree di emergenza, si baseranno sul riconoscimento di video e immagini. Il lavoro si concentrerà poi sulla sperimentazione di speciali catene di montaggio cognitive capaci di rispondere ai comandi vocali degli operatori e a dispositivi portatili per l'analisi di immagini mediche anche in condizioni critiche. Per esempio nei paesi del Terzo mondo o per operazioni di soccorso dopo calamità naturali. (m.a.)

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
FACOLTÀ DI INGEGNERIA
Si apre martedì 6 febbraio, dalle 15 alle 19, nell'aula magna della facoltà di Ingegneria - via Marengo/piazza d'Armi - il primo dei sei incontri dedicati agli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Ingegneria dell'Università. I lavori sono tenuti da Michela Floris, docente di Economia e gestione delle imprese, dipartimento Scienze e economiche e aziendali.

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
OGGI A CAGLIARI
Occupazione e crescita, si apre il Job Day

La Sardegna, il lavoro, le riforme calate nella realtà isolana: sono tanti i temi che il ministro del Lavoro Giuliano Poletti affronterà questa mattina a Cagliari durante la sua visita in occasione del “Sardinian Job Day 2018”, la due-giorni della Regione dedicata alle politiche attive per il lavoro, in programma fino a domani a Cagliari. L'appuntamento è alle 10 di questa mattina alla Fiera della Sardegna: accompagnato dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dall'assessore regionale al Lavoro Virginia Mura, dal direttore generale dell'Aspal, Massimo Temussi, e dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il ministro Poletti inaugurerà l'evento facendo visita alle aziende che partecipano. Alle 11, poi, al Palazzo dei Congressi, Poletti e Pigliaru parteciperanno al convegno “Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale”. Sono oltre 5.500 i colloqui di lavoro, più di 160 aziende presenti e oltre 3.200 le posizioni aperte: con questi numeri il Sardinian Job Day è «molto più di una fiera del lavoro». Durante tutta la giornata i padiglioni della Fiera ospiteranno i seminari e i laboratori organizzati con enti di formazione, università e associazioni sui temi della ricerca del lavoro. Al Sardinian Job Day parteciperanno anche 11 servizi per l'impiego pubblici di 9 paesi europei, a conferma della volontà dell'Aspal di stringere collaborazioni con le best practice a livello internazionale. (ma. mad.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 38 - Edizione CA)
CONFERENZA SUL NAZISMO
Oggi alle 17,30 nella biblioteca Satta la conferenza “Magistratura e repressione nella Germania nazista, la storia di Walerian Wrobel” con Christoph Ulrich Schminch-Gustavus, docente di storia del diritto dell'università di Brema. Organizza l'Istituto per la storia dell'antifascismo e dell'età contemporanea nella Sardegna centrale con il patrocinio di Prefettura, Ufficio scolastico regionale e Comune e in collaborazione con l'ateneo di Cagliari.

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
CONVEGNO, CITTÀ A CONFRONTO
Oggi, alle 15, nell'Ex Manifattura Tabacchi in viale Regina Margherita 33, è in programma il convegno “Città Metropolitana e futuro delle autonomie locali nei 70 anni della Costituzione : Cagliari e Firenze a confronto”.

 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
NEI PRONTO SOCCORSO SI ASPETTA PER ORE
L'emergenza viaggia su binari differenti. E chi si rivolge al Pronto soccorso senza urgenza sa bene che l'attesa potrebbe essere lunga. Il sistema di monitoraggio disponibile sul web ieri poco dopo le 18.30 annunciava sei ore e 46 minuti di anticamera per i pazienti arrivati al Policlinico di Monserrato con un codice verde. Vale a dire che chiunque si sia presentato a quell'ora e abbia avuto la pazienza di attendere non sarà tornato a casa prima delle due di questa mattina. In cima alla lista c'erano due pazienti con un codice rosso, otto gialli, mentre tra i verdi due erano già in visita e altri otto se ne stavano comodamente seduti davanti alla porta. Ieri è andata un po' meglio al Brotzu dove l'attesa per chiunque sia arrivato alle 18.47 con un codice verde ha dovuto aspettare due ore e diciassette minuti per essere visitato, mentre a chi è stato assegnato un cartoncino bianco sono toccate tre ore e 23 minuti di attesa.

 

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
I medici: «Caos dopo la riforma». L'assessore Arru: «Il sistema risponde bene all'emergenza»
INFLUENZA, IN TILT LE RIANIMAZIONI
Nell'Isola 25 pazienti ricoverati: i posti letto sono agli sgoccioli

L'influenza mette ko i reparti Rianimazione. E i pazienti sono costretti ad essere trasportati da un capo all'altro della Sardegna per trovare un posto letto libero. Nel Sulcis Iglesiente, nel giro degli ultimi 3 giorni, è capitato già 2 volte: prima un paziente, colto da emorragia cerebrale, trasferito dal Cto di Iglesias a Nuoro; poi un altro, arrivato nello stesso ospedale iglesiente con una grave insufficienza respiratoria, portato a Sassari.
I NUMERI Ma a essere alle prese con una situazione di vera e propria emergenza non è soltanto il Sulcis, bensì l'intera isola. A dirlo è lo stesso Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, che nella serata di ieri ha diramato un comunicato stampa per diffondere i dati della situazione sul territorio sardo. Arru conferma la presenza, nelle Rianimazioni, di pazienti con gravi complicazioni respiratorie dovute all'influenza. «Attualmente 25 casi che si aggiungono all'ordinaria attività dei reparti, rendendo necessari trasferimenti nei posti liberi e nei quali, secondo normali protocolli sanitari, i pazienti possono trovare pronta risposta». Nel Sulcis, a fronte di 8 posti letto (tra Iglesias e Carbonia) di Rianimazione, tutti occupati, si registrano 4 casi di complicanze da influenza. A Sassari 7, a Olbia 3, altrettanti a Lanusei, 2 a Oristano, 4 al Policlinico, 1 al Santissima Trinità.
L'ASSISTENZA «Pur nell'emergenza - assicura Arru - il sistema sanitario sta rispondendo in un'ottica di rete, trovando - per quanto possibile - risposte di prossimità, garantendo la presa in carico qualificata e senza rischi per i pazienti. A differenza di altre regioni, questo tipo di assistenza intensiva si è resa possibile senza interrompere le attività elettive chirurgiche». Dalla direzione Ats-Assl del Sulcis, in relazione a quanto accaduto a Iglesias, assicurano che «il trasporto è avvenuto in totale sicurezza».
LA POLEMICA Sta di fatto che i viaggi da un capo all'altro della Sardegna per fronteggiare la mancanza di posti letto sta suscitando anche accese polemiche. Anche per le conseguenze che ciò comporta, a livello economico, per le famiglie che vogliono stare vicine ai propri cari. «Siamo di fronte a situazioni assurde - denuncia Alberto Cacciarru, presidente della commissione Servizi sociali al Comune di Iglesias - segno di una malaorganizzazione che, oltre a non comportare risparmi per le casse pubbliche, causa ulteriori costi alle famiglie già alle prese con il disagio legato alla malattia. Eppure stanno addirittura pensando di cancellare i posti della Rianimazione di Iglesias». Cacciarru chiama in causa Assl e Regione: «Devono intervenire per sostenere le famiglie costrette a sobbarcarsi le spese per assistere i propri cari ai quali è stata negata un'assistenza nel proprio territorio».
L'EMERGENZA Susanna Montaldo - segretaria regionale Anaao, il sindacato dei medici - focalizza l'attenzione sulla riorganizzazione che ha comportato una riduzione dei posti letto, anche della Rianimazione. «Nel farlo non si è tenuto conto dell'epidemiologia, ovvero della frequenza e distribuzione di determinate patologie. La Rianimazione, in quanto reparto d'emergenza, deve sempre poter garantire l'assistenza ai pazienti che presentano patologie da affrontare con priorità assoluta». Con la riduzione dei posti letto, secondo il medico, si corre il rischio di non poter dare risposte ai malati da trattare in emergenza perché le Rianimazioni, in periodi come questo, devono accogliere anche chi è colto da complicanze dell'influenza. «Nei giorni scorsi - riferisce la rappresentante sindacale dei medici - un paziente di Bosa colpito da aneurisma dell'aorta è stato trasportato al Brotzu di Cagliari, ma è giunto cadavere». Una dura presa di posizione arriva dagli attivisti del M5S di Iglesias: «Il tutto ha del clamoroso se pensiamo che una grande area della Sardegna come il Sulcis Iglesiente non possiede un'alternativa valida a quella cagliaritana».
Cinzia Simbula

 

8 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Commenti (Pagina 13 - Edizione CA)
Il senso del magistero pastorale
NUOVA LINFA CON PAPA FRANCESCO

Da sempre al centro delle attenzioni del magistero pastorale dei pontefici, da Leone XIII a Giovanni Paolo II passando per Giovanni XXIII e Paolo VI, l'attenzione verso la questione sociale e le condizioni di vita delle popolazioni più deboli del pianeta ha trovato nuova linfa e nuovi linguaggi espressivi nel corso del pontificato di papa Bergoglio, come ha messo ben in evidenza il recente viaggio apostolico in America Latina.
Negli ultimi cinquant'anni lo sviluppo dei popoli «che lottano per liberarsi dal giogo della miseria, delle malattie endemiche, dell'ignoranza» e che «cercano una partecipazione più larga ai frutti della civiltà» è divenuto oggetto di una crescente attenzione della Chiesa. Una rinnovata presa di coscienza sorta all'indomani del Concilio che trovò in papa Montini il precursore di questo nuovo percorso pastorale, delineato nell'enciclica Populorum Progressio.
A oltre trent'anni di distanza dall'ultimo viaggio di un pontefice in Cile e Perù, l'ultimo a visitare i due paesi fu Woytjla, papa Francesco, escludendo la sua Argentina, ha scelto di tornare nel continente latinoamericano che oggi affronta sfide complesse anche se in un quadro profondamente mutato rispetto agli anni Ottanta.
Due sono stati i temi al centro del viaggio apostolico, l'importanza del ruolo delle popolazioni indigene nelle rispettive società civili, e la “tolleranza zero” verso i casi di pedofilia riguardanti il clero.
Il Cile che accolse Giovanni Paolo II si trovava saldamente nelle mani della dittatura militare del generale Pinochet e il viaggio fu al centro di dure contestazioni fuori dal paese. Oggi le condizioni sono fortunatamente diverse, ma anche la visita di Bergoglio non è stata immune da polemiche, sia per gli alti costi del complesso sistema dell'accoglienza a carico di un'economia con una crescita pesantemente rallentata dopo la fine del boom, anche se il contesto economico permane tra i migliori dell'area, sia soprattutto per come è stato gestito il caso delle gravissime accuse di pedofilia ad alcuni porporati cileni.
Tema estremamente delicato, quello degli abusi sui minori, divenuto uno dei pilastri e vessilli del pontificato di Francesco, che non gli ha tuttavia impedito di generare malintesi su un tema così complesso, come quando le sue parole sulle presunte calunnie verso il chiacchierato, almeno in patria, vescovo di Osorno Juan Barros, sono state causa di dolore per le vittime degli abusi, come sottolineato dal cardinale a capo della Commissione vaticana per la tutela dei minori, Sean O'Malley.
Il secondo tema al centro del viaggio in Cile e Perù, che ha ricoperto una notevole importanza per l'alto valore simbolico e per le concrete e inevitabili conseguenze politiche, è stato la tutela delle popolazioni locali e l'appello contro ogni forma di sfruttamento, ambientale ed economico. La difesa dell'Amazzonia e del sempre più precario ecosistema non è stata l'ennesima dichiarazione di intenti, ma il frutto maturo di una venticinquennale attività portata avanti attraverso la Fondazione Populorum Progressio, istituzione vaticana fortemente voluta da Woytjla per aiutare le popolazioni indigene e campesinas, che ha permesso la realizzazione di oltre 4.300 progetti (più di 41 milioni di dollari i fondi stanziati) che hanno riguardato diversi settori di intervento, dalle comunicazioni alla sanità e all'educazione, al lavoro, come i progetti più recenti realizzati in Perù per favorire la coltivazione dei pascoli, a sostegno delle comunità rurali delle aree periferiche, o in Cile per la realizzazione di un fondo rotativo per campesinos tra i 60 e 90 anni al fine di sostenere le microimprese e favorire l'autogestione di adulti e anziani.
Luca Lecis, Docente di storia contemporanea Università di Cagliari

 

9 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
Interventi per i treni di Cagliari e Sassari e per l'asse ferroviario Elmas-Assemini
Metro e bus, nuove risorse

Accordo tra Regione e ministero: stanziati 117 milioni Nuovi tram per la metro di Sassari, nuovi bus ecologici, ristrutturazione dell'asse ferroviario Elmas-Assemini-Decimomannu, interventi per la realizzazione della metropolitana nell'area vasta di Cagliari e altre operazioni di manutenzione. Parte bene il 2018 per il trasporto pubblico locale in Sardegna. La Giunta regionale ha approvato quattro convenzioni che la Regione si appresta a stipulare con il ministero delle Infrastrutture: a disposizione ci sono 117 milioni di euro. «Si tratta di un altro passo avanti verso la concretizzazione di importanti interventi per migliorare l'efficienza e la qualità della mobilità nell'Isola», dice l'assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu.
LE RISORSE Sorridono i pendolari dell'Area vasta di Cagliari e buone notizie arrivano anche per quelli di Sassari. Gli interventi avranno il compito di ridurre il gap che ancora oggi esiste tra le zone in cui la metropolitana arriva e quelle in cui l'infrastruttura non è realizzata ma anche le differenze nella qualità del servizio che ci sono tra i diversi centri isolani. La dotazione finanziaria assegnata dal piano operativo infrastrutture Fsc 2014-2020 alla Regione per la tratta Vesalio-Quartucciu-Centro commerciale Le Vele è pari a 60,1 milioni di euro. Per il centro rimessa e manutenzione, adeguamento e implementazioni della tratta in esercizio e per l'acquisto di tre tram per la rete tranviaria di Sassari le risorse a disposizione sono 31,6 milioni di euro. In questi due casi, il soggetto attuatore sarà l'Arst. Inoltre, oltre 17 milioni di euro sono destinati all'acquisto di nuovi bus eco-compatibili per il trasporto pubblico locale. «A questo stanziamento dovrà essere garantito un cofinanziamento obbligatorio minimo da parte dei beneficiari di almeno il 40%, pari a 11,4 milioni di euro, per un importo complessivo dell'operazione di 28,5 milioni di euro», spiegano dall'assessorato regionale ai Trasporti. Infine, per l'asse Elmas-Assemini-Decimomannu, sono disponibili 8,8 milioni di euro.
INTERVENTI GIÀ FINANZIATI Con quasi 120 milioni di euro, a Cagliari sono già state realizzate alcune linee della metropolitana, la linea 1 Repubblica-Gottardo (Monserrato), la linea 2 Gottardo-Settimo San Pietro, e la linea 3 Gottardo-Policlinico di Monserrato, mentre altre sono in corso di realizzazione, come la linea Repubblica-Bonaria e Bonaria-Matteotti. A Sassari, invece, con oltre 55 milioni di euro è stata realizzata la linea Santa Maria di Pisa-Emiciclo Garibaldi (in funzione), mentre le linee Santa Maria di Pisa-Sant'Orsola e Sant'Orsola-Li Punti sono in fase di realizzazione.
Mauro Madeddu

 

10 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 38 - Edizione CA)
BITTI Dialogo in lingua sarda con gli universitari tedeschi
La biblioteca di Bitti sarà in collegamento oggi con studenti universitari tedeschi. Alle 17 è prevista la diretta Skype con la Georg-August-Universitat di Gottingen in Germania: un gruppo di studenti dialogherà con alcuni giovani bittesi in stretto slang barbaricino. Curioso incontro virtuale quello cui parteciperanno i due gruppi di giovani, geograficamente distanti ma accomunati dalla stessa passione per lo studio e la conservazione delle lingue minoritarie. Finanziato dal Governo della Bassa Sassonia, il progetto vede impegnata per il secondo anno consecutivo Pierangela Calzone.
Nata e cresciuta a Bitti con la passione per il teatro e la lingua sarda, gia informatrice per la variante bittese del professor Guido Mensching, studioso di lingue minoritarie, è ora curatrice del progetto sviluppato in collaborazione con l'Università tedesca, sezione filologia delle lingue romanze. È perciò protagonista dell'incontro virtuale fra giovani provenienti da culture diverse. Il dialogo di oggi è previsto tutto in lingua sarda.
Mariangela Dui

 

11 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 gennaio 2018 / Esteri (Pagina 12 - Edizione CA)
TEHERAN
Djalali, esecuzione sospesa

TEHERAN La Corte suprema iraniana sta riesaminando la condanna a morte per spionaggio di Ahmadreza Djalali, accademico iraniano residente in Svezia e già ricercatore dell'Università del Piemonte orientale.
Secondo quanto riferito dal Center for human rights in Iran, i giudici hanno chiesto al viceprocuratore di presentare il suo parere a febbraio 2018. «Il caso del mio cliente viene attualmente studiato da un vice procuratore a Teheran - ha affermato Zeinab Taheri, membro della difesa - Hanno sollevato obiezioni al caso simili a quelle di Djalali». Sulla base dei problemi con questo caso e delle lettere scritte ai parlamentari, speriamo che la condanna sia ribaltata».
Djalali risiedeva in Svezia con la moglie e due figli dopo aver lavorato dal 2012 al 2015 all'università di Novara come ricercatore di Medicina dei disastri. Arrestato nell'aprile 2016 in Iran, dove era stato invitato per una conferenza, nell'ottobre 2017 è stato condannato a morte da un tribunale rivoluzionario per aver collaborato con Israele per uccidere scienziati iraniani. Il 5 dicembre 2017 la Corte suprema ha confermato la sentenza e da allora per la sua liberazione si sono mobilitate comunità di scienziati e studiosi di tutto il mondo, così come le principali organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International. Il mese scorso Djalali è comparso alla tv di stato iraniana confessando di aver spiato per «sabotare il programma nucleare» di Teheran. La moglie Vida Mehran-Nia ha però dichiarato che il marito era stato costretto a leggere quella confessione.

 

 

La Nuova Sardegna

 
 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 gennaio / Economia Pagina 14
ALLA FIERA DI CAGLIARI
Due giorni di colloqui per i candidati con 160 aziende che cercano 3200 addetti
All'inaugurazione anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti
AL VIA IL SARDINIAN JOB DAY
LA CARICA DEI CINQUEMILA

CAGLIARI Al via oggi alla fiera di Cagliari il Sardinian Job Day 2018, la manifestazione organizzata dalla Regione per far incontrare la domanda e l'offerta di lavoro. Ospite d'onore il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti che parteciperà al convegno "Le riforme del lavoro e gli effetti sulla Sardegna. Come stabilizzare la crescita occupazionale".Sono oltre 5.500, su quasi 15mila iscritti, i candidati selezionati per i colloqui che si svolgeranno oggi e domani. Presenti alla rassegna 160 aziende di tutti i settori economici, primo tra tutti il turismo. In totale sono 3.200 le posizioni aperte.Per i colloqui di oggi sono 2.900 i curriculum scelti, domani invece saranno 2.400 i candidati in fila per le selezioni. Infine, sono 144 i candidati per i colloqui di lavoro all'estero.I colloqui di lavoro sono il momento più atteso da chi spera di trovare un'occupazione. Magari in Sardegna. I settori scelti per l'edizione 2018 sono turismo, agrifood, innovazione, Ict e formazione. Tra le figure più ricercate camerieri, chef de rang, ma anche manager del turismo, esperti in marketing e comunicazione. Altri profili molto richiesti dalle aziende sono quelli legati al mondo del digitale.In questi due giorni ci sarà spazio anche per la formazione professionale. In totale sono 145 i seminari e i laboratori su marketing turistico, lavoro femminile nelle imprese, valorizzazione dei prodotti agricoli. Oggi pomeriggio spazio alle testimonianze di personaggi del mondo dell'impresa: Flavio Manzoni, il direttore del centro stile della Ferrari, e Alberto Onetti, fondatore di Mind The Bridge, racconteranno la loro esperienza.Domani, invece, si parlerà di «Innovazione digitale e impatto sul mercato del lavoro: competenze digitali e mismatch», con le assessore del Lavoro, Virginia Mura, e del Turismo, Barbara Argiolas. «Oggi e domani si svolgeranno i colloqui programmati, ma ogni azienda presente alla Fiera con uno stand potrà decidere di fare colloqui liberi ai partecipanti che arriveranno con il loro curriculum in mano», ha assicurato il direttore dell'Aspal Massimo Temussi. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.sardinianjobday.it.



13 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 gennaio / Pagina 20 - Agenda
CONFERENZA ALLA SATTA
la magistratura sotto il nazismo

NUORO Conferenza sul tema "Magistratura e repressione nella Germania nazista: la storia di Walerian Wrobel" oggi alle 17.30 nell'auditorium della biblioteca Satta. L'incontro, patrocinato dal Comune di Nuoro, assessorato alla Cultura, e organizzato in collaborazione con il dipartimento di Storia dell'università di Cagliari e il Consorzio biblioteca Satta, sarà tenuto dal docente universitario Christopher Ulrich Schminck Gustavus. Studioso di rilevanza internazionale, insegna all'Università di Brema. La sua conferenza verterà sul funzionamento del sistema giudiziario della Germania nazista a partire dalla storia di un ragazzo polacco deportato, processato e giustiziato nel 1942, che è stata oggetto del suo libro "Mal di casa. Un ragazzo davanti ai giudici (1941-1942)" pubblicato anche in traduzione italiana».

 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 gennaio / Nuoro - Pagina 18
Uno studio dell'economista Sassu su vent'anni di programmazione in Sardegna
ANATOMIA DELLA CRISI INDUSTRIALE

NUORO Vent'anni di attività economiche e interventi infrastrutturali nell'isola retti dalla filosofia della programmazione. È arrivato il tempo di un bilancio, che è il primo e dunque anche l'unico. Da comporre con dati e considerazioni miste, belle e soprattutto negative. L'incontro tra lo Stato, la Regione, gli enti locali e la componente privata ha consentito un certo attivismo economico. Il rovescio della medaglia è lo scarso peso imprenditoriale, così come il deficit di specializzazione tra i lavoratori, ma ancora di più le colpe della burocrazia, a causa della quale a distanza di 10, 15 anni alcuni programmi non si sono chiusi. Condizione di provvisorietà che nella provincia di Nuoro è ben rappresentata dalle vicende del patto territoriale, il primo dei 9 finanziati nel 2007 dal Cipe, il Comitato per la programmazione economica. La giunta Palomba. Lo ribadirà, con dati e considerazioni tecniche sul tutta la programmazione negoziata, il convegno previsto per domani pomeriggio (ore 17,30) nella biblioteca "Satta". Al centro la pubblicazione di Antonio Sassu, docente di economia politica a Cagliari, ed ex assessore della Programmazione nella giunta regionale presieduta da Federico Palomba. Amministratore negli anni in cui le istituzioni pubbliche, dallo Stato alla Regione, mettono in campo una serie di piani, dai Pia (Programmi integrati d'area), ai patti territoriali e sino ai programmi Leader, pensati dall'Unione Europea per sollevare la condizione di sofferenza, e non solo economica, nelle aree rurali. In poche parole, tutto ciò che è stato considerato funzionale allo sviluppo locale, di cui lo studio di Sassu cerca di capire gli esiti, soprattutto per reimpostare le azioni del futuro. Il docente cagliaritano la sua idea l'ha costruita, con passione intellettuale e visione politica: «I risultati ci dicono che la programmazione è stata inefficace sul territorio. E questo sia per via dell'inefficienza dell'amministrazione pubblica, sia per la mancanza di aperture al confronto con le realtà esterne».Milioni al vento. Ma non basta. Per il professore se non tutto, molto comunque è perduto: «Il trasferimento di risorse dal governo alla nostra regione si è rivelato uno spreco completo». Niente di quanto si pensava nel momento della partenza. Conclusa la stagione dell'intervento centralistico con l'industria di Stato, Roma puntava sullo sviluppo locale per l'isola e nello specifico per il Nuorese, da sempre la parte più sofferente, anche per le complicanze di carattere sociale e nell'ordine pubblico. Tanto da portare la Regione a scommettere sulla svolta prima dello stesso governo. I Pia (i Programmi integrati d'area) vedono la luce proprio negli uffici cagliaritani di viale Trento. Il budget è di un miliardo e 400 milioni di euro, per 90 accordi di programma. A Nuoro vanno oltre 420 milioni, che costituiscono il trasferimento più alto in assoluto, con un sostegno più che altro nel settore manifatturiero. I nuovi occupati saranno circa 2mila. Un flop dopo l'altro. Quando nel 1997 lo Stato interviene direttamente nelle aree più problematiche del Mezzogiorno con i Patti territoriali, la provincia nuorese risponde con prontezza, tanto da firmare il primo accordo dei 9 previsti per la Sardegna. In tutto 22 milioni di contributi, su 27 impegnati. L'area interessata è quella della media valle del Tirso, orfana delle buste paga dell'Enichem. Partono 16 imprese, ma alla fine cinque rinunciano per le lungaggini nelle pratiche e nell'incasso dei fondi. Va meglio per i patti cosiddetti tematici, i Patti verdi, che avranno significativi riscontri tra il Nuorese e le Baronie. Il mondo rurale ha beneficiato anche dei programmi Leader, gestiti dai Gal, i gruppi di azione locale. In questo caso a mancare sono stati i danari, scrive Antonio Sassu, «marginali rispetto al gran numero di progetti da supportare». Tra i mali di fondo di quello che alla fine potrebbe anche rivelarsi essere stato un altro "flop" (proprio questo il quesito su cui ruota la pubblicazione) l'autore dello studio crede vi sia stata confusione di strumenti e alla fine anche di traguardi: «Lo sviluppo locale è cosa ben diversa dalla programmazione negoziata per obiettivi e significato. Inoltre, un modello di sviluppo locale, pur illuminato e andato bene per un paese, può non essere indicato per un altro». (f.p.)
 
 

15 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 gennaio / Lettere e commenti - Pagina 34
CONTRIBUTI AI FUORI SEDE
Penalizzato chi studia per la seconda laurea

Dopo avere consultato il bando Fitto Casa per gli studenti fuori sede A.A. 2017/2018, appena pubblicato sul sito regionale, con molta rabbia e delusione, vi invio queste mie considerazioni. Sono la mamma di una studentessa universitaria, attualmente iscritta al primo anno del corso di laurea in Fisioterapia presso l’Università degli studi di Genova. Mia figlia nell’ottobre 2016 ha conseguito la laurea triennale in Scienze motorie presso l’Università i di Cagliari con la votazione di 110 e lode. Ha deciso di prendere anche la laurea in Fisioterapia, per accrescere le sue opportunità di lavoro nei vari ambiti professionali, pubblici e privati. Ha quindi studiato per un anno, con costanza e sacrificio, frequentando anche fuori sede un corso privato di preparazione, e quest’anno accademico ha superato brillantemente i test selettivi per l’accesso al corso di laurea in Fisioterapia presso l’Università di Genova. Scopriamo ora che non può concorrere all’attribuzione del contributo per il Fitto Casa destinato agli studenti fuori sede poiché, avendo già una laurea di pari livello, viene esclusa a priori dal concorso. Se invece avesse deciso di continuare gli studi conseguendo la laurea specialistica in Scienze Motorie, avrebbe potuto partecipare. Ora vi chiedo: vi sembra giusto o escludere chi, avendo già una laurea, decide di conseguirne un’altra per poter sperare di avere più ampie occasioni di lavoro? Non sono uguali i sacrifici delle famiglie degli studenti sardi che decidono di continuare gli studi? Da una parte leggo le vostre interviste in cui si lamenta la scarsa percentuale di laureati in Sardegna e l’interesse della Regione per favorire il diritto allo studio e il numero dei laureati, dall’altra si escludono dalla partecipazione ai bandi regionali chi una laurea già ce l’ha, penalizzando così studenti e famiglie che con sacrifici portano avanti progetti di studio e di vita. Non basta proclamare ottimi principi a parole, è necessario essere conseguenti con i fatti e questo bando non risponde ai principi di giustizia ed equità per gli studenti fuori sede. È paradossale che chi decide di continuare gli studi conseguendo una seconda (o terza) laurea non solo non sia sostenuto dalle politiche regionali, ma sia addirittura penalizzato ed escluso da qualsiasi sostegno. Spero che queste mie riflessioni, condivise da altre famiglie di studenti sardi nella nostra situazione, possano essere prese in considerazione e che il bando sia modificato permettendo a tutti gli studenti sardi fuori sede di poter partecipare al concorso per il contributo all’affitto.
Antonella Panzitta, Olbia

 

16 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 gennaio / Attualità - Pagina 12
REGENI
Sparito due anni fa, ancora nessun colpevole

Di Giulio Regeni si persero le tracce al Cairo il 25 gennaio del 2016. A due anni dalla orribile fine del ricercatore friulano dell'Università di Cambridge, rapito e torturato a morte, ancora non è chiaro in quale meandro sia sparito prima di essere ritrovato, senza vita, il 3 febbraio sul ciglio di una superstrada alla periferia della capitale egiziana. Ma due anni dopo sembra essersi innescata una dinamica nuova per fare luce sul caso, con l'Egitto che lancia segni di collaborazione. Imputati comunque ancora non ci sono e, per tenere alta la pressione, Amnesty International ha indetto manifestazioni in decine di piazze italiane per accendere, migliaia di candele gialle, il colore della protesta che reclama verità.

Questionario e social

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