Venerdì 19 gennaio 2018

19 gennaio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 19 gennaio 2018 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Celebrerà in Consiglio regionale i 70 anni dello Statuto
MATTARELLA A CAGLIARI IL 26 FEBBRAIO

Alla festa per i 70 anni dello Statuto speciale sardo ci sarà anche Sergio Mattarella: il presidente della Repubblica è atteso a Cagliari per il 26 febbraio, quando parteciperà a una seduta solenne del Consiglio regionale dedicata appunto alle celebrazioni dell'importante ricorrenza. La notizia non è stata ancora comunicata ufficialmente dalle istituzioni regionali, ma le indiscrezioni dicono che la data della visita del capo dello Stato è ormai definita.
Si tratterà per Mattarella del secondo viaggio in Sardegna da presidente, ma il primo con un marcato contenuto politico: lo scorso 2 ottobre il presidente aveva trascorso alcune ore tra Cagliari e Ghilarza per due impegni a sfondo prettamente culturale, l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università e la presentazione di una nuova edizione delle opere di Antonio Gramsci.
L'arrivo nell'Isola a una settimana dalle elezioni darà forse a Mattarella l'occasione per ribadire l'appello a un confronto sereno e alla partecipazione. Ieri del pericolo astensionismo ha parlato anche il premier Paolo Gentiloni: «Se crescerà dipende anche da noi. Se la campagna elettorale diventa la fiera delle illusioni e dell'odio, poi sarà difficile chiedere partecipazione».

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 19 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Nereide Rudas,
la libertà

I Sumeri la chiamarono “amargi”, e la trascrissero con caratteri cuneiformi su una tavoletta. Nacque così la parola libertà. “Amargi” significa “ritorno alla madre”. E viene da sorridere se pensiamo che per tutti noi la libertà è associata, semmai, alla fuga (dalla madre). Ma Nereide Rudas andava oltre. Alla psichiatra, morta novantunenne un anno a oggi, piaceva quel ritorno che significa consapevolezza piena di sé. (Ed è del tutto secondario che per i Sumeri il termine fosse legato all'estinzione di un debito, e al conseguente ritorno a casa propria). La intrigava quell'accostamento ardito tra una parola spesso legata a gesta di virile eroismo, e il femminile per eccellenza. Affascinata dagli antichi matriarcati (non quello sardo, che matriarcato non è), coltivava assiduamente moderne autonomie femminili. Diciassettenne, fu una delle tre studentesse iscritte a Medicina a Bologna. E, molti anni dopo, fondatrice e direttrice della Scuola di psichiatria dell'Università di Cagliari, prima donna in Europa a rivestire una carica così importante. L'ultima uscita pubblica, il 25 novembre di due anni fa, al Palazzo di Giustizia, fu la presentazione del libro scritto con Sabrina Perra e Pippo Puggioni (“Donne morte senza riposo. Un'indagine sul muliericidio”, AM&D). Il suo testamento spirituale, l'auspicio che il mondo cominciasse a «parlare con voce di donna». Si riferiva alla parità compiuta, ancora lontana, ma soprattutto alla conquista di un linguaggio simbolico (e di una lingua) femminile. Amargi, il ritorno alla madre, la libertà.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 19 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
ERSU. Universitari in prima linea. Borse di studio dell'Avis
Sangue, studenti campioni di solidarietà

Donare il sangue è un gesto di grande valore per il prossimo. Gli studenti universitari hanno dimostrato di avere grande solidarietà, soprattutto durante il periodo delle feste. Sono ottantadue le donazioni effettuate dai ragazzi cagliaritani nelle autoemoteche dell'Avis durante la campagna natalizia per la donazione di sangue, promossa dall'Ersu con la fattiva collaborazione della sezione provinciale di Cagliari dell'Avis e dei volontari delle associazioni studentesche. Gli studenti in un periodo dedicato tradizionalmente al regalo hanno deciso di fare un dono prezioso, il loro sangue, che resta tutt'oggi la principale cura per numerose patologie endemiche nel nostro territorio, la principale delle quali è la talassemia.

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 19 gennaio 2018 / Spettacoli e Società (Pagina 46 - Edizione CA)
TAVOLA ROTONDA. Focus sul concetto di autonomia nell'incontro organizzato da Laterza
“Il Viaggio della Costituzione” si ferma in Sardegna

La Carta Costituzionale italiana, elaborata dai 556 membri dell'Assemblea Costituente, fu approvata il 22 dicembre 1947, ed entrò in vigore il primo gennaio del 1948. Settanta anni dopo, fra le iniziative preposte a celebrarla, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha promosso “Il Viaggio della Costituzione”.
«Si tratta di un viaggio, dalla forte valenza simbolica, che sta portando il testo fondamentale del nostro ordinamento a toccare dodici città italiane: ogni tappa è abbinata ad uno dei suoi articoli fondamentali», ha spiegato Lodovico Steidl, responsabile delle Relazioni istituzionali di Laterza, la casa editrice che cura l'iniziativa, introducendo la conferenza che si è tenuta ieri a Cagliari all'Ex Manifattura Tabacchi.
La Sardegna ha beneficiato della scelta, non casuale, di ospitare il quinto “Dialogo sulla Costituzione”, dedicato, come è facile intuire, all'articolo quinto: «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento». Autonomia e decentramento, due parole chiave per il governo della Sardegna e delle altre regioni a statuto speciale.
«Secondo Emilio Lussu l'autonomia non deve essere intesa contro, ma dentro la nazione», ha sottolineato il sindaco Massimo Zedda, nell'introdurre l'incontro: «Il tema dell'indipendenza spesso è preso come uno slogan, senza che ci si chieda davvero in quale società vogliamo vivere».
Gianni Filippini, direttore editoriale de L'Unione Sarda, ha messo in risalto «la grande valenza sociale, culturale e politica che mantiene ancora oggi la Costituzione, un testo estremamente ben scritto, talora male interpretato, che necessiterebbe forse di alcuni aggiornamenti per meglio intervenire sul nostro presente».
Luciano Marrocu, docente di Storia contemporanea all'Università di Cagliari, nel suo intervento ha ribadito che «dentro l'autonomia c'è la democrazia; non si difende lo statuto speciale solo per meglio tutelare la libertà dei sardi, ma per difendere i valori di tutti gli italiani». D'altra parte, per Roberto Bin, professore di Diritto costituzionale all'Università di Ferrara, «l'Italia al tempo dei Padri costituenti non era pronta ad organizzarsi in uno stato federale, e forse non lo è neanche oggi».
Luca Mirarchi

 
 

La Nuova Sardegna

  

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 19 gennaio / Prima pagina
CAPITALE CULTURA
L’Università in campo per Nuoro 2020
   FERRELI A PAGINA 16

Nuoro - Pagina 16
CAPITALE DELLA CULTURA
PATTO TRA CITTÀ E UNIVERSITÀ PER UN TRAGUARDO STORICO
Il Consorzio ha partecipato al dossier per la candidatura proponendo tre azioni
Il commissario: «Ci aspetta un mese intenso, metteremo tutto il nostro impegno»

di Giusy Ferreli
NUORO Nuoro, una città aperta e accogliente, attenta ai diritti umani. Una città che ha puntato sull’istruzione universitaria e che dall’Università ha ricevuto un importante contributo alla preparazione della candidatura per capitale italiana della cultura 2020. Nella stesura del poderoso faldone il Consorzio universitario ha recitato un ruolo importante. Di settimane convulse ed entusiasmanti parla Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario. Nei pochi mesi riservati all’elaborazione del dossier, l’Università nuorese ha messo in campo energie e progettualità. Che ora dovranno essere affinate in vista del rush finale. «L’aver raggiunto l’obiettivo dell’inserimento nella short list è di per sé un grande risultato ma siamo solo a metà dell’opera» sottolinea Mureddu. «Nel mese che ci separa dalla designazione– continua – metteremo tutto il nostro impegno per raggiungere la meta». Se Nuoro verrà insignita del ruolo di capitale italiana della cultura sarà anche grazie alle proposte provenienti dal mondo accademico: la Summer school sui diritti umani, la scuola di lettura e scrittura e il sistema di monitoraggio dei risultati.
Tre azioni importanti che hanno dato corpo alla proposta complessiva avanzata dal Comune di Nuoro. Si parte con la scuola di formazione, l’appuntamento annuale che si tiene a luglio, in grado di richiamare nel capoluogo della Barbagia, studenti e professori da ogni parte del mondo, è il frutto del corso di Tutela internazionale dei diritti umani tenuto dalla professoressa Gabriella Ferranti. Che ha una carta da giocare. «Abbiamo invitato all’edizione 2020 della scuola, il premio Nobel per la Pace, la giovane studentessa pachistana Malala» sottolinea la docente universitaria.
Un tema quello del diritto all’istruzione da parte delle donne che sarà l’argomento principe del 2020. «La Summer school porrà al centro il tema delle donne e della cultura, e degli strumenti internazionali di lotta alla violenza di genere» spiega a questo riguardo Cristina Carta, ricercatrice e responsabile scientifica e organizzativa dell’iniziativa che da anni collabora con la professoressa Ferranti. Ma Nuoro è anche la città natale di un altro Nobel, la scrittrice Grazia Deledda. Su questo solco letterario si è mosso, ancora una volta, il Consorzio universitario con un progetto curato dal professor Massimo Onofri, ordinario di Letteratura italiana contemporanea. «Nell’ambito della scuola di lettura e scrittura che proponiamo ad un pubblico di lettori per affinare le loro capacità di leggere un testo, abbiamo pensato ad una partnership con la fondazione che organizza il premio Strega» sottolinea Onofri. Nasce così l’idea di ospitare nell’Atene sarda la cinquina dello Strega, ovvero i cinque candidati al prestigioso riconoscimento letterario. Un incontro previsto a ridosso del primo giovedì di luglio, data in cui tradizionalmente ci sarà la premiazione e che metterà in moto una vera e propria macchina da guerra della cultura, la Fondazione Bellonci. Vi è infine la terza azione, referente il professore di Statistica economica Giorgio Garau, esperto di valutazione di politiche pubbliche. La sua proposta è quella di un sistema informativo statistico orientato al monitoraggio e alla valutazione degli interventi necessari per innescare lo sviluppo sostenibile del territorio nuorese. «La strumentazione – osserva Garau – consentirà una valutazione ex ante, utile per definire le strategie in itinere, al fine di rimodulare gli interventi, ed ex post, per monitorare gli impatti sociali, economici e ambientali. Grazie ad essa sarà possibile valutare l’effetto di traino della candidatura di Nuoro a capitale italiana della cultura, e come è stato fatto per Expo, della domanda creata dall’iniziativa».

Questionario e social

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