Lunedì 15 gennaio 2018

15 gennaio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 15 gennaio 2018 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Candidature, giorni decisivi
FEDELI E MINNITI, DUE MINISTRI SBARCANO NELL'ISOLA

Sarà la settimana decisiva per le candidature e le alleanze del Pd sardo in vista delle elezioni politiche. Mercoledì a Roma è fissata la direzione nazionale: si avrà un quadro più chiaro anche sull'assegnazione dei collegi. Nell'Isola arriveranno due ministri. Oggi è prevista la visita (prima a Sassari e poi Cagliari) di Valeria Fedeli, giovedì sarà la volta di Marco Minniti.   MURGIA A PAGINA 5

Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Oggi la visita
LA MINISTRA FEDELI A SASSARI E CAGLIARI

Di mattina a Sassari, per l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università, e nel pomeriggio a Cagliari per i 70 anni del Cus. È il programma ufficiale della visita in Sardegna della ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che però dovrà affrontare anche un fuori programma. Oggi a Cagliari una delegazione di insegnanti le consegnerà un documento con una richiesta precisa: trovare una soluzione per i docenti sardi mandati a lavorare fuori dall'Isola. «Molti di noi - si legge nel foglio firmato dai Docenti sardi di ruolo insieme ai Comitati dei docenti di ruolo del sud Italia - sono impossibilitati a raggiungere la sede di titolarità non potendo affrontare le difficoltà di un trasferimento». Tra le richieste: poter essere utilizzati nel sostegno nella provincia di residenza come i colleghi precari non abilitati, con l'impegno di frequentare un corso abilitante; più valore, nella futura contrattazione sulla mobilità, alla situazione di difficoltà economica e familiare in cui si trovano migliaia di docenti in tutta Italia; maggiore peso alla contrattazione regionale. (ro. mu.)

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 15 gennaio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
POLICLINICO. L'innovativo medicinale viene somministrato dall'equipe di Stefano Del Giacco
FARMACO SPERIMENTALE PER L'ASMA
Una donna da tempo malata fa da cavia umana: «Sono felice»

Cavia umana? «Sì. Ma molto felice». Tiziana Fulgheri è l'antitesi dello stereotipo delle cavie umane statunitensi: negli Usa chi testa i medicinali è spesso un disgraziato che cerca di racimolare un po' di soldi. Lei, 54 anni, sposata da trent'anni, con due figli, è, invece, una direttrice di banca: non ha certo deciso di sperimentare una nuova molecola per soldi. «Soffro di asma da trent'anni. Quando mi hanno proposto di provare il farmaco non ho avuto alcun dubbio».
LA MALATTIA A suggerire di testare la molecola Stefano Del Giacco, docente di immunologia all'Università. «Siamo stati selezionati», spiega il ricercatore, «perché al Policlinico universitario c'è un centro d'eccellenza. E perché l'incidenza dell'asma in Sardegna è molto alta: circa il 5 per cento della popolazione ne soffre. E, all'interno di questi pazienti, un cinque per cento ha un'asma grave non controllata. Sono, dunque, circa quattromila i sardi con un problema che peggiora enormemente la qualità della vita».
LA DECISIONE Fulgheri fa parte proprio di questo gruppo di pazienti. «Gli episodi di mancanza di respiro», racconta, «diventavano sempre più frequenti. Neanche i farmaci d'emergenza funzionavano più e sono stata costretta a cominciare a usare il cortisone. Senza grossi risultati: la notte, per dormire, dovevo stare quasi seduta. E ho avuto problemi al lavoro: quasi non riuscivo a fare quei colloqui che, invece, sono indispensabili nel mio lavoro». Rischiava di diventare una “presenteista”, una di quelle persone che, quando sono ammalate, fanno di tutto per essere presenti il più possibile al lavoro (con rendimenti non sempre lusinghieri). «Capite perché, quando ho avuto la possibilità di testare questo nuovo farmaco, orale (gli altri sono inalatori), la scelta è stata quasi scontata»?
LA REAZIONE Decisione non presa certo a cuor leggero. «Non credo di essere una temeraria: mi sono informata bene su quello che stavo per affrontare. Ma mi sono anche detta che, nella peggiore delle ipotesi, le mie condizioni sarebbero restate uguali. Valeva, dunque, la pena provare». E i risultati sembrano darle ragione. «Ho ricominciato a dormire per tutta la notte, addirittura il primo gennaio ho fatto una passeggiata alla Sella del Diavolo. Prima non riuscivo a respirare neanche dopo una breve salita».
I TEST Il farmaco sembra funzionare. Anche se, in realtà, né lei né Del Giacco sanno quale molecola sta assumendo. «Per queste sperimentazioni si usa la modalità del “doppio cieco”». Cioè, ai pazienti può essere somministrato il farmaco in dose maggiore o minore o, addirittura, un placebo. «In queste situazioni, noi ricercatori», interviene Del Giacco, «facciamo una specie di gioco: cerchiamo di indovinare i pazienti che stanno assumendo la molecola o un placebo. In questo caso, la sensazione è che il farmaco funzioni davvero».
I PROBLEMI Tutto bene, neanche un problema? «L'unica difficoltà che ho trovato», risponde Fulgheri «è il fatto che devo preparare un report due volte al giorno. La sera non riesco a essere sempre puntualissima». I test sono davvero rigorosi. Al punto che anche il sangue viene inviato, in giornata, a Londra per le analisi. «Questo perché», chiarisce Del Giacco, «si tratta di una sperimentazione a livello mondiale. I dati devono essere uniformi». Non a caso, quei report, compilati su tablet, arrivano in tempo reale in Gran Bretagna. E, se viene rilevata qualche anomalia, parte un avvertimento che arriva negli smartphone dello staff del policlinico. «Capite perché sono felice e mi sento una privilegiata?», sospira la donna. «Comunque», conclude il docente, «la sperimentazione prosegue: tutti quelli che soffrono di asma grave possono ancora rivolgersi ai nostri laboratori».
Marcello Cocco

 
 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 15 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
CONTRO L'APARTHEID
Oggi alle 17, nella facoltà di Scienze economiche, Salim Vally, sociologo sudafricano e docente dell'Università di Johannesburg, sarà in città per discutere del ruolo del boicottaggio accademico nella lotta contro l'apartheid.

 
 
4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 15 gennaio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
RICORDO DI FRANCO OPPO
Oggi, alle 20, l'associazione Riprendiamoci la Sardegna organizza nella “Sala degli specchi” della facoltà di Lettere la serata in onore e ricordo di Franco Oppo, musicista, compositore e tanto altro. Interverranno Antonio Trudu, docente di Storia della Musica, Riccardo Leone, Antonio Doro e il flautista Enrico Di Felice.

 

La Nuova Sardegna

 
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 15 gennaio 2018 / Sardegna - Pagina 2
Arriva la ministra Fedeli e la scuola lancia l'sos
LA VISITA NELL'ISOLA

di Claudio Zoccheddu
SASSARI Il primo appuntamento è all'Università di Sassari, questa mattina, per l'inaugurazione dell'anno accademico. Poi si sposterà a Cagliari, per spegnere le 70 candeline del Cus. Etichetta a parte, il viaggio nell'isola del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, si consumerà all'ombra della scuola sarda che soffre di tanti mali, alcuni atavici, ma che riesce comunque a sopravvivere e a ottenere risultati. Il paziente, insomma, è malato ma non ha intenzione di arrendersi ed è pronto a sfruttare il rinnovato interesse della Regione, che con il progetto Iscol@, ha messo a disposizione nuove risorse. Dispersione scolastica. Fino a poco tempo fa sembra una tendenza impossibile da invertire: l'isola è sempre in fondo alla classifica nazionale, penultima davanti solo alla Sicilia. Secondo Eurostat nel 2014 i giovani sardi che non terminavano gli studi erano il 23,5 per cento. Un anno dopo erano calati, ma solo dello 0,6 per cento. Secondo la rilevazione del maggio del 2017, invece, i sardi che lasciano i banchi prima del tempo sono il 18,1 per cento. Quasi 5 punti in meno. Nonostante il balzo in avanti la Sardegna è ancora lontana dalla media nazionale, dove il tasso di dispersione è pari al 13,8 per cento. La tendenza, però, sembra invertita. E si tratta di un'ottima notizia. I docenti. Gli ultimi dati raccontano di un corpo docente con problemi di età: l'anno scorso sono stati 822 gli insegnanti sardi che hanno presentato la domanda di pensionamento. La Sardegna è la terza regione in Italia nella graduatoria degli insegnanti con l'età più elevata: gli over 54 raggiungono una percentuale media regionale del 44,8 per cento, superata solo dalla Calabria (51,6) e dalla Basilicata (49,7). Il fisiologico invecchiamento della classe docente potrebbe diventare una toppa sulle falle aperte dalla "Buona scuola", la legge voluta dal Governo Renzi che ha innescato il domino delle cattedre in tutta Italia costringendo molto docenti sardi a fare le valigie, e mettendo a dura prova anche quelli che sono rimasti, a volte costretti a ciondolare tra le scuole del territorio inseguendo improbabili suddivisioni delle ore in diversi plessi scolastici. Una rappresentanza dei "docenti con le valigie" non ha perso l'occasione della visita nell'isola e ha lanciato un appello alla ministra nella speranza che possa fermare l'emorragia verso la Penisola. Le scuole. C'è un dato che fa rabbrividire: solo il 19 per cento degli istituti scolastici dell'isola può esibire il certificato antincendio rilasciato dai vigili del fuoco. Le scuole sarde sono vecchie, insicure e sono stata abbandonate per troppo tempo. Quasi il 40 per cento delle scuole sono state costruite prima del 1971, quando il certificato d'agibilità non era obbligatorio. Oggi, secondo un report di Cittadinanzattiva, un terzo degli istituti non lo possiede. Inoltre, solo il 45 per cento può esibire il certificato di collaudo statico, appena il 43 per cento delle scuole ha un piano di gestione del rischio alluvione mentre solo il 66 per cento dichiara di essere in grado di affrontare un'emergenza. Tra i 1739 edifici scolastici isolani, solo il 12 per cento è stato costruito dopo il 1991 rispettando le attuali normative sulla sicurezza.Iscol@. Se la scuola sarda ha ancora qualcosa da dire parte del merito è del progetto Iscol@, anche se è stato come mettere le mani sopra un motore che non riceveva manutenzione da anni. La Regione ha provato, e sta provando, a rimettere in moto la scuola con i 250 milioni di euro garantiti proprio da Iscol@ che hanno permesso l'apertura di mille cantieri e l'impiego di 3mila operai. Non solo, con il bando Tutti a iscol@ si è deciso di combattere la dispersione scolastica puntando su tre linee d'intervento: il miglioramento delle competenze di base in italiano e in matematica, le scuole aperte con la didattica laboratoriale e il sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale. I primi risultati sono arrivati ma serviranno altri sforzi prima di poter depennare la scuola sarda dall'elenco dei pazienti gravi.

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 15 gennaio 2018 Cultura e spettacoli - Pagina 24
IL LUTTO  Morto Raimondo Turtas, storico della Chiesa nell'isola
di Paqujto Farina
BITTI È scomparso, all'età di 87 anni, padre Raimondo Turtas, gesuita, eminente studioso e ricercatore, docente presso l'Università di Sassari, città dove risiedeva abitualmente. Bittese di nascita, intraprese i primi studi a Cuglieri presso la Facoltà teologica della Sardegna tra il 1950 e il 1953, dove conseguì la Licenza in Sacra Teologia.Dal 1959 al 1963 lo troviamo a Gallarate, presso l'Istituto filosofico Aloysianum, dove consegue la Licenza in Filosofia. Nel 1969 è a Roma e in seguito a Londra, presso l'Institute of Historical Research, dove si dedicò alla storia delle missioni protestanti inglesi tra la fine del secolo XVIII e gli inizi del XIX. Il suo impegno in questo campo di ricerca diede origine nel 1971 alla sua prima monografia, che gli farà conseguire il titolo di doctor in Historia ecclesiastica. Rientrato in Sardegna, nel 1971 è assistente di Storia contemporanea all'università di Sassari, dove sviluppa gran parte della sua carriera accademica e scientifica, sino al pensionamento nel 2003. Praticamente impossibile elencare tutte le sue opere, oltre un centinaio di titoli, ma non si può non citare la monumentale "Storia della Chiesa in Sardegna, dalle origini al 2000", oltre mille pagine, alla cui revisione stava negli ultimi tempi lavorando.I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 15 a Bitti, nella chiesa di San Giorgio Martire.

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