Martedì 5 dicembre 2017

05 dicembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
L'ateneo premia gli autori del documentario della Notte dei ricercatori 2017
REPORTER PER UNA NOTTE: ECCO GLI STUDENTI MIGLIORI

Ricerca, scienza e conoscenza si intrecciano in un filmato. Questo lo scopo del concorso “Reporters of the night”, cui hanno partecipato 23 studenti delle scuole superiori isolane, ideatori dei video girati lo scorso settembre, durante la Notte dei ricercatori 2017 che si è svolta nella cittadella universitaria di Monserrato. Ciascun filmato fa emergere uno spaccato della serata all'insegna della scoperta della matematica, fisica, chimica e scienze naturali. I ragazzi apprendono, sperimentano e raccontano
Alla cerimonia di presentazione, ieri pomeriggio nell'aula magna del Rettorato, i ragazzi, ansiosi del verdetto, hanno ascoltato attenti il discorso introduttivo della rettrice Maria del Zompo che ha raccontato la sua esperienza trasmettendo la passione per lo studio e l'importanza della scelta di un corso di laurea in vista di un lavoro che gratifichi: «Seguite le proprie passioni paga, scegliete ciò che vi piace e non arrendetevi mai». Micaela Morelli, pro rettore per la Ricerca scientifica e promotrice del concorso, ha ringraziato gli studenti e dopo la proiezione ha dato il via alla premiazione.
Primi classificati: Alessandro Favarolo e Marco Mereu del liceo Azuni, per loro un assegno di 400 euro e tanta soddisfazione. Medaglia d'argento per i ragazzi del liceo Piga di Villacidro e terzi classificati i ragazzi del Convitto nazionale. I vincitori hanno detto della loro esperienza con entusiasmo: «È stato bellissimo soprattutto vedere e raccontare le persone attive per la ricerca, intendiamo spendere questi soldi per acquistare una strumentazione migliore». Un'iniziativa all'insegna di istruzione e informazione che lascerà molto agli studenti anche per la scelta di un futuro lavoro con passione.
Margherita Pusceddu

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Sviluppo, la ricetta dei professori

Professori a confronto sulle possibilità dell'innovazione dello sviluppo. Oltre quaranta rappresentanti di diciotto università e dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Istruzione hanno preso parte all'incontro che si è aperto ieri mattina al Centro servizi d'ateneo per l'innovazione.
I lavori - coordinati da Maria Chiara Di Guardo, pro rettore Innovazione e territorio, responsabile scientifico CLab UniCa - sono stati inaugurati dalla rettrice Maria Del Zompo che ha detto: «Il Contamination Lab è un'ottima idea, che funziona, crea sinergie e avvicina i nostri studenti al contesto imprenditoriale. Ma non solo. La professoressa apre al territorio e sottolinea le grandi opportunità offerte dall'Ateneo: «Stiamo studiando idee di rilancio e occupazionali tra i nostri ricercatori, gli studenti da mettere al lavoro in alcune zone della nostra regione, bisognose di sviluppo».
I quaranta delegati hanno confrontato diversi modelli di crescita, di accelerazione e incubazione. Start up e spin off, ma anche azioni di sistema aperti ai progetti di tutti i dipartimenti.

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
SEMINARI SUI DIRITTI UMANI
È iniziato ieri e si concluderà giovedì , nella facoltà di scienze economiche, giuridiche e politiche, un ciclo di seminari su “Derechos umanos y adultos mayores”. In particolare, si affronteranno i temi dei diritti umani nelle persone anziane nel diritto italiano, europeo, latinoamericano e argentino. Tutti i seminari cominciano alle 16.

 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
FARMACOVIGILIANZA
È in programma oggi dalle 8.30, nell'aula magna Boscolo della Cittadella universitaria, il convegno su “Farmacovigilanza con e per il cittadino”, organizzato dal Centro regionale di farmacovigilanza, diretto da Maria Erminia Stochino. L'evento formativo si inserisce nel progetto di comunicazione e sensibilizzazione sul ruolo del cittadino nella prevenzione del rischio associato a farmaci e vaccini, che ha coinvolto gli studenti di alcune scuole di Cagliari che si sono cimentati nell'elaborazione di filmati sul tema.

 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Scelte dodici città, a Cagliari si parlerà dell'articolo 5
La Costituzione celebra i 70 anni con un viaggio

Nel settantesimo anniversario della sua promulgazione un percorso simbolico della Carta costituzionale in dodici città. E anche Cagliari ospiterà il “Viaggio della Costituzione”, progetto avviato dalla presidenza del Consiglio dei ministri realizzato proprio per celebrare l'importante ricorrenza. È un itinerario di dodici mesi che coinvolge altrettante città simbolo per ricordare e celebrare il lavoro intellettuale e civile dell'assemblea Costituente e avvicinare, anche in modo fisico, la Costituzione ai cittadini e in modo particolare alle giovani generazioni.
A ognuna delle dodici città è associato uno dei primi dodici articoli della Costituzione: tra l'8 e il 28 gennaio, Cagliari rappresenterà il principio dell'autonomia e del decentramento, così come enunciato dal quinto articolo, e ospiterà una delle copie originali della nostra Costituzione in un luogo simbolico aperto a tutti. Sono in programma nei prossimi giorni i sopralluoghi dell'unità di missione della presidenza del Consiglio per la verifica degli spazi che potranno ospitare l'iniziativa: tra le proposte, i locali della Manifattura tabacchi.
Il luogo prescelto sarà il fulcro attorno al quale verranno organizzati momenti di approfondimento sui valori della democrazia: il programma dettagliato della manifestazione, che coinvolgerà tutta la cittadinanza e in particolare gli alunni e gli studenti degli istituti scolastici e dell'Università, è in fase di definizione.
Tutti saranno chiamati a soffermarsi sulla Costituzione e, in particolare, sull'articolo 5: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nel servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”.

 

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 5 dicembre 2017 / Borsa (Pagina 13 - Edizione CA)
Entro agosto del 2018
ACCENTURE ASSUME 2400 PERSONE

Anche a Cagliari C'è un settore sempre alla ricerca di giovani competenze. Accenture, azienda leader della trasformazione digitale con una sede anche a Cagliari, lancia il nuovo piano di assunzioni: 2.400 persone da inserire entro agosto 2018, di cui 1.800 assunzioni a tempo indeterminato e 600 stage formativi.
L'azienda cerca figure dirigenziali, ma anche neo laureati e laureandi alla prima esperienza lavorativa. In particolare, Accenture seleziona giovani con laurea specialistica e triennale in ingegneria, informatica, economia, statistica, matematica e fisica. Per i laureandi sono previsti stage finalizzati all'assunzione, «il cui rating di conversione in assunzione è di circa il 60 , 70%», si legge in una nota della società. Porte aperte anche ai laureati in discipline umanistiche. Le posizioni sono aperte per le sedi di Cagliari, Milano, Torino, Roma e Napoli. Oltre 1.300 assunzioni sono riservate a chi ha competenze digitali e tecnologiche, come cyber security, architettura delle informazioni volta all'innovazione, analytics, interactive, mobility, e-commerce e digital marketing; servizi bancari e assicurativi, beni e servizi di consumo, grande distribuzione, automotive, energia, utilities e consulenza direzionale. Infine, 150 saranno destinate all'area infrastructure services. Informazioni sul sito: www.professioni.accenture.it. ( ma. mad.)




 

La Nuova Sardegna

 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 dicembre 2017 / Prima pagina
“STUDENT ACT”, AUMENTANO GLI ESENTI
Ma Cagliari è tra gli atenei più cari. Sassari a metà classifica
MENO TASSE PER GLI UNIVERSITARI

La retta è ancora piuttosto cara, soprattutto a Cagliari, ma anche nelle univesrità sarde è cresciuto il numero degli studenti esonerati grazie allo “Student Act” inserito nella legge di bilancio 2017. Cagliari è tra gli atenei più costosi. Sassari, invece, è nel gruppo mediano, con una tassa piena di 1620 euro annui. ZOCCHEDDU A PAGINA 6

Sardegna - Pagina 6
GLI EFFETTI DELLA RIFORMA Università, calano le tasse
CAGLIARI PIÙ CARA DI SASSARI Sotto i 13mila euro di Isee c’è l’esonero totale. Riduzioni anche per i redditi alti. Nel capoluogo si può pagare fino a 2.936 euro

di Claudio Zoccheddu
SASSARI La retta è ancora piuttosto cara, soprattutto a Cagliari, ma anche nelle università sarde è cresciuto il numero degli studenti esonerati, perlomeno per il primo anno. Lo "Student Act", inserito nella legge di bilancio del 2017, ha portato la proporzione del numero degli studenti esentati dalle tasse a uno su tre tra quelli iscritti ai corsi triennali o magistrali a corso unico. La discriminante, ovviamente, è il valore dell'Isee: l'indicatore della situazione economica equivalente che viene utilizzato per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie partendo dal reddito e dal patrimonio. Il tetto della no tax area imposto dal Governo parte da 13mila euro. In alcuni casi le università hanno deciso di alzarlo a 15mila ma gli atenei sardi sono rimasti sulla quota indicata dallo Student Act. Le tasse nell'isola. Considerando l'elaborazione del Sole 24 Ore, le università sarde fanno parte di due gruppi distinti. Cagliari è tra le più costose, con una tassa piena che oscilla tra 2869 e i 2936 euro a seconda dei corsi di laurea. Sassari, invece, è nel gruppo mediano, con una tassa piena di 1620 euro annui. I limiti sono distanti, a Pavia si può arrivare a pagare una retta ben 4463 euro mentre a Chieti-Pescara se ne spendono appena 1050. La tassa media dell'anno accademico 2015/16, invece, piazzava i due atenei isolani nell'elenco delle università più economiche. Entrambe, infatti, facevano parte della Top Ten con Sassari decima (880 euro) e Cagliari ottava (795 euro). Le agevolazioni. L'esonero totale è previsto per gli studenti con un Isee che non supera i 13mila euro ma anche le famiglie con una situazione economica migliore possono ottenere sconti sostanziosi. Nel caso dei nuclei che non superano i 15mila euro, un anno di studi a Cagliari costa 140 euro mentre lo stesso periodo a Sassari è stato valutato in 120 euro. Chi ha fornito un'indicazione della situazione economica equivalente che non supera i 20mila euro pagherà invece 420 euro all'anno a Sassari e, a Cagliari, dovrà sborsare una quota compresa tra i 472 e i 490 euro. La agevolazioni, infatti, arrivano fino agli Isee che non superano i 30mila euro. In questo caso la legge impone il pagamento di 1190 euro all'anno ma diverse università hanno deciso di abbassare la quota. È il caso di Sassari, dove le famiglie che non superano 30mila euro ne pagheranno 1020 all'anno, ma anche quello di Cagliari, dove sotto i 30mila euro si pagherà una retta compresa tra i 708 e i 759 euro. Il merito. Le esenzioni, però, sono un messaggio di benvenuto che non può andare oltre il primo anno fuori corso e deve essere valutato ed eventualmente rinnovato anno dopo anno. Gli studenti posso avere diritto alle esenzioni previste dello Student Act solo se durante il corso di laurea non ottengono meno di una determinata soglia di crediti formativi e se, ovviamente, concludono il percorso con un ritardo massimo di 365 giorni. Il merito, dunque, è un requisito base per il provvedimento che ha alzato la soglia di esenzione e che permetterà a più di 600mila studenti in tutta Italia di non pagare le tasse.

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 dicembre 2017 / Sardegna - Pagina 6
REGIONE
Stanziati sei milioni di euro a favore della ricerca

CAGLIARI Sei milioni del Patto per la Sardegna sono stati stanziati dalla Regione a sostegno della ricerca. Il bando è stato pubblicato, in questi giorni, dal Centro regionale per la programmazione e le domande dovranno essere presentate dall'11 dicembre al 31 gennaio. Potranno partecipare docenti e ricercatori universitari, dipendenti delle aziende sanitarie odi altri enti di ricerca con sede in Sardegna. I progetti presentati e che supereranno la selezione dovranno essere realizzati in 24 mesi e dovranno riguardare queste aree: scienze matematiche e informatiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, mediche, agrarie e veterinarie. E ancora: ingegneria civile e architettura, ingegneria industriale e dell'informazione, scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico artistiche, filosofiche e pedagogiche, psicologiche, giuridiche, economiche e statistiche, politiche e sociali. I criteri di valutazione dei progetti saranno: la qualità del gruppo di ricerca, la qualità organizzativa del progetto e quella in termini di costi-risultati. «Le risorse per la ricerca - è scritto in una nota del governatore Francesco Pigliaru - la Regione le ha volte con forza nel Patto per la Sardegna, perché proprio la ricerca dev'essere uno degli strumenti decisivi per lo sviluppo, la crescita delle Università, delle imprese e del nostro capitale umano». Concetto ribadito dal vicepresidente e assessore al bilancio Raffaele Paci: «L'innovazione è la strada maestra da seguire per far sì che la Sardegna diventi di nuovo competitiva a livello internazionale».

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 5 dicembre 2017 / Sardegna - Pagina 6
Antonella Diana, antropologa, 20 anni in Asia: «Le mie conoscenze a disposizione della mia terra»
TORNA NELL'ISOLA E VINCE UNA BORSA DI STUDIO

di Sergio Ortu
ALGHERO Alle volte ritornano. Si potrebbe dire così dei giovani sardi che emigrano all'estero per rincorrere passioni e aspirazioni professionali che la loro terra purtroppo non riesce a soddisfare perché gli ambiti ricercati non rientrano nelle prerogative della nostra isola. Giovani sardi che però amano la loro terra e quando il cuore chiama tentano di tornare cercando di trovare un campo di atterraggio. È accaduto così anche ad Antonella Diana, antropologa, da vent'anni fuori dalla Sardegna. Formazione in Studi asiatici all'Università di Venezia, poi Cina, Laos e Australia, per un dottorato in antropologia socio-culturale all'Università nazionale della Australia. Dopo esperienze di lavoro a Pechino, Hong Kong e in Olanda ha deciso di tornare in Sardegna per ricongiungersi con famiglia e terra d'origine. «Da quando ero a Hong Kong sognavo di poter offrire alla società e alle università sarde - spiega Antonella - le conoscenze che avevo acquisito all'estero. Desideravo che la mia ricerca spronasse i sardi ad abbandonare i propri pregiudizi nei confronti della cultura e della società cinese per avvicinarsi con meno diffidenza a questo grande paese quale è la Cina. Al mio ritorno in Sardegna ho bussato alle porte dei due atenei isolani. Ma il suggerimento dei docenti era unanime: con questo curriculum qui in Sardegna lei non può fare niente». Antonella però non si è arresa fino a che ha trovato nel dipartimento di Architettura dell'Università di Sassari, qualcuno che ha condiviso la sua idea di progetto che ora potrà essere realizzata grazie all'ottenimento di una borsa di studio nell'ambito del programma di finanziamento comunitario "Marie Sklodowska Curie". Una borsa di grande valore e Antonella Diana è la prima e l'unica ricercatrice che è riuscita a ottenerla nell'ateneo sassarese. In Italia fino ad oggi sono solo 145 i ricercatori che si sono aggiudicati la prestigiosa borsa di ricerca. Il "Marie Curie-Sklodowska Actions", dal nome della scienziata franco-polacca vincitrice di due premi Nobel e conosciuta per il suo lavoro sulla radioattività, è un programma di finanziamento europeo di eccellenza che ha cambiato la vita a molti ricercatori. Il finanziamento è assegnato a proposte progettuali che hanno superato una rigorosa selezione e una competizione a livello europeo. Antonella Diana, bonorvese di origine, ma ormai algherese di adozione, per i prossimi due anni lavorerà dunque su un progetto di ricerca che esplora la complessità e la diversità dei processi di urbanizzazione nelle zone di confine multietniche e non metropolitane della Cina contemporanea dividendosi tra Alghero e Cina Sud occidentale. La borsa di Antonella durerà due anni. E poi? Sarà costretta ripartire? La parola ai posteri.

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