Sabato 2 dicembre 2017

02 dicembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
CONTAMINATIONLAB
Lunedì, alle 10, il Crea (Centro servizi per l'innovazione e l'imprenditorialità dell'Università di Cagliari), in via Ospedale 121, ospita il primo incontro della rete nazionale dei ContaminationLab. All'evento prendono parte i delegati del Miur (Ministero istruzione università e ricerca), del Mise (Ministero per lo sviluppo economico) e dei diciotto atenei coinvolti nell'Italian CLab Network. All'apertura dei lavori partecipa anche il rettore, Maria Del Zompo.

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / TV e Radio (Pagina 71 - Edizione CA)
Videolina
A Ippocrate si parla dell'asma grave

Stasera alle 21 Videolina propone “Ippocrate- Asma grave”, lo speciale dedicato alla salute a cura del giornalista scientifico Federico Mereta e di Andrea Frailis con la partecipazione di esperti medici. Il tema della puntata è l'asma grave. Intervengono il professor Stefano Del Giacco, professore associato di Medicina Interna nell'Università di Cagliari e responsabile Allergologia e Immunologia Clinica del Policlinico Universitario della AOU di Cagliari e il dottor Guido Sanna, presidente Sardegna Fimmg- Metis.

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 49 - Edizione CA)
CONSORZIO UNO. Asquer: «Un successo che ci dà nuovi stimoli» Gli studenti: «Eccezionali»
«La presenza di così tante persone dimostrano la bontà dell'iniziativa» commenta Francesco Asquer direttore del Consorzio Uno, che insieme a Rosalba Murgia della Fondazione Imc ha organizzato questa seconda edizione del Festival Scienza. «Siamo stati molto colpiti dall'interesse della gente e soprattutto degli studenti, anche dal punto di visto giocoso. Sono stati davvero bravi e disponibili ad accettare di sperimentare queste novità, anche nel corso della tavola rotonda, dove sono emerse le differenti posizioni. Ovviamente non tutti sono favorevoli all'uso dei grilli per fini alimentari - continua Asquer - Oggi c'è una certa resistenza verso il consumo di alimenti diversi dal solito, ma bisogna pensare che quelle che per noi sono assolute novità per paesi differenti dal nostro sono abitudini consolidate. Oggi, con l'arrivo di molti immigrati, conosciamo meglio alimenti diversi perché ogni civiltà si porta dietro le sue consuetudini alimentari». Il cooking show, ha aggiunto Asquer «è stato realizzato da Gabriella Pisu, una nostra laureata in biotecnologie alimentari e uno studente, Cristian Scanu, che hanno lavorato in perfetta sintonia con gli studenti dell'Alberghiero». Soddisfatti? «Certo - conclude - il successo del festival è per noi lo stimolo ad ampliare e migliorare ancora l'offerta».
IL PROGRAMMA DI OGGI Dalle 9 alle 13 “Libraio per sempre” a cura di Marina Casta (Libreria Mondadori), alle 9,30 Al Mariano IV presentazione del progetto di Biometrica del Liceo artistico.
Elia Sanna

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / Cultura (Pagina 62 - Edizione CA)
Alla Fondazione di Sardegna
Parlano gli studenti del Mondo Unito

Una borsa di studio per frequentare gli ultimi due anni di liceo in un collegio internazionale di eccellenza e conseguire il prestigioso Baccellierato internazionale, il programma pre-universitario più importante per gli studenti. L'opportunità agli studenti sardi al terzo anno delle scuole superiori la offre Collegi del Mondo Unito (United World Colleges) che ha avuto Giulio Regeni tra i suoi alunni al Collegio del Mondo Unito in New Mexico. Domani, alla Fondazione di Sardegna, a Cagliari, si svolgeranno le prove regionali che “qualificheranno” alle fase nazionale. La selezione è basata esclusivamente sul merito (non solo accademico) e non tiene conto di fattori economici, nazionali o religiosi. Il principio della scuola è che studenti di ogni nazionalità e condizione sociale possano studiare e lavorare insieme, imparando a convivere e cooperare.
A raccontarlo (oggi alle 18, sempre alla Fondazione) saranno alcuni ex allievi sardi, testimonial della scuola che ha aperto loro il mondo. (ma.mad.)

 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 49 - Edizione CA)
FESTIVAL SCIENZA. La seconda serata si è conclusa con un aperitivo a base di insetti
IL CIBO DEL FUTURO? I GRILLI
Al Carmine centinaia di persone per l'atteso cooking show

Croccante, salato, con un retrogusto alla mandorla. L'importante è non guardare nel barattolo, pescare e assaggiare, come le patatine. È un grillo, tutto intero. Minuscolo, orribile, abbrustolito. Insetto infestante o cibo del futuro?
L'attesa seconda giornata del Festival Scienza fa il botto con una serata a numero chiuso. Gli assaggi sono contati: insetti e cucina molecolare. Un centinaio di persone sedute e servite in modo impeccabile dagli allievi dell'Istituto alberghiero che hanno preparato, insieme alla tecnologa alimentare oristanese Gabriella Pisu , assaggini di cibo “destrutturato” e biscotti alla farina di grillo per tutti. Poi, per i più coraggiosi c'erano anche i grilli interi, in barattolo.
LA CONFERENZA La produzione delle proteine del futuro è stata al centro della conferenza che ha preceduto l'assaggio. Secondo Andrea Rinaldi dell'università di Cagliari, la presenza degli insetti nella cucina del futuro è verosimile, visto che «per produrre un chilo di carne di grillo ci vuole solo un chilo di foraggio e un litro d'acqua» dieci volte meno di ciò che si impiega per la produzione attuale di un chilo di carne. E questo è naturalmente un bene se si considera che «gli animali da carne attualmente consumano il 30 per cento delle terre arabili, il 25 per cento di acqua e emettono tanti gas quanto l'intero traffico aereo e navale sul pianeta» ricorda Luigi Montanari , docente dell'università di Sassari.
I NAS E LE NORMATIVE Ma mangiare grilli non sarà facile considerate le rigide normative europee sul novel food spiega il maggiore Davide Colajanni dei Nas di Cagliari. «La legge attuale classifica i grilli come insetti infestanti. Si dovrà andare in deroga a questo concetto per poter allevare e mangiare questi animaletti».
Ma la preoccupazione degli assaggiatori tra il pubblico è un'altra: «Come uccidete i grilli?» chiede una donna seduta in prima fila.
IL LIBRO «Generalmente li metto in freezer - spiega Giulia Maffei autrice del libro “Un insetto nel piatto” - i grilli hanno un sistema di termoregolazione che in presenza di temperature estreme abbassa la loro vitalità fino alla morte». Indolore? Chissà. Ma l'etica e la produzione di carne è stato uno dei problemi più affrontati dagli studiosi che giovedì sera, nell'ambito della seconda giornata del festival, hanno parlato di “Cibo del futuro e di sostenibilità per l'alimentazione del 2050”. Un confronto stimolante e seguitissimo da tutti gli oristanesi impegnati nella matarona di conferenze (19 in tutto) del Festival Scienza, organizzata dalla Fondazione Imc, il Consorzio Uno, Unla e Centro giovani.
«Siamo molto soddisfatti - commenta una delle organizzatrici - la biologa dell'Imc, Rosalba Murgia - mi dispiace solo che molti interessati siano rimasti esclusi dall'evento: bisognava iscriversi, non tutti lo sapevano».
Alessandra Raggio
 

6 - L’UNIONE SARDA di sabato 2 dicembre 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 49 - Edizione CA)
Istituto Alberghiero
«Ho preso coraggio e assaggiato»

Loro sono contentissimi. «Sì, alla fine ho preso coraggio e ho assaggiato anche il grillo». Marco Zecchino è uno degli allievi dell'Istituto alberghiero che ieri sera hanno preparato gli assaggi per il “cooking show”. «Se superi il primo impatto poi ti accorgi che sono come i gamberetti», aggiunge. Ma quello che più li ha appassionati è stata l'esperienza di cucina molecolare con la tecnologa alimentare oristanese, Gabriella Pisu: «Abbiamo iniziato a preparare gli assaggini alle 14 e finito alle 22 -racconta un'altra studentessa, Camilla Ecca - un'esperienza indimenticabile, molto difficile realizzare spaghetti molecolari» sorride. E il grillo? «Non l'ho assaggiato, non ho avuto il coraggio».
Gli allievi sono stati accompagnati dagli insegnanti Paola Aracu, Giuseppina Armas e Giovanna Licheri: «Un evento davvero riuscito - commenta Paola Aracu - che ci proietta in un'alimentazione futura, diversa, anche se con molte resistenze».
Gli insegnanti di cucina e sala hanno seguito gli allievi per tutta la giornata insieme a Gabriella Pisu che qualche anno fa si è laureata proprio nelle aule del Consorzio Uno: «Sono molto legata a questa università - ha confessato - e lavorare qui, con tutti questi giovani, mi ha fatto tornare indietro nel tempo».
Un grande insegnamento per i nostri studenti conclude Paola Aracu: «Sono rimasti molto colpiti dall'Università e stanno già pensando al loro futuro». ( a.r. )

 

 

 

La Nuova Sardegna

 

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 2 dicembre 2017 / Nuoro - Pagina 19
LA BIOBANCA FINITA ALL’ASTA
Il presidente Inguscio: «Gli studi sull'Ogliastra torneranno in mani pubbliche».
IL CNR SI RIPRENDE LA RICERCA SUL DNA
Trovati altri dati sensibili custoditi a Sassari

di Paolo Merlini
NUORO «Il Cnr riprenderà la ricerca sul Dna degli ogliastrini. Faremo ogni passo, anche attraverso azioni legali che stiamo valutando, perché gli studi su un patrimonio genetico così importante tornino in mani pubbliche, cioè sotto l'ala del nostro ente». A poco più di un anno dall'acquisto della biobanca di SharDna da parte della società inglese Tiziana Life Sciences, torna in scena il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che larga parte aveva avuto, attraverso il suo referente nell'isola per la genetica, Mario Pirastu, nel progetto lanciato da Soru nel 2001 e poi miseramente fallito (letteralmente: dati e campioni di 14mila cittadini sono stati venduti in un'asta giudiziaria per 250mila euro).L'appello del Garante Privacy. Lo fa, il Cnr, per bocca del presidente Massimo Inguscio, che risponde così all'appello lanciato attraverso la Nuova Sardegna dal Garante nazionale della Privacy: «Se dovessi dire chi considero più di tutti responsabile della situazione creatasi - aveva detto Antonello Soro - penso al Cnr, e cioè a un'istituzione che deve favorire la ricerca in Italia e ha avuto in mano, e per noi ce l'ha ancora, l'opportunità di investire risorse proprie e coltivare come un bene preziosissimo questa occasione. Invece si è affidato a rappresentanti periferici quasi si trattasse di ordinaria amministrazione». Riferimento, quest'ultimo, rivolto al genetista Pirastu, in pensione dal Cnr da circa un anno e mezzo,poco prima del la vendita della biobanca alla londinese Tiziana Life Sciences. Il segreto della longevità. Inguscio dunque annuncia che il Cnr avrà di nuovo un ruolo attivo nella ricerca sul Dna degli abitanti dell'Ogliastra, una delle quattro Blue Zone del mondo, cioè le aree del pianeta in cui si vive più a lungo. Dati e campioni che costituiscono, se non proprio il segreto della longevità, un materiale di fondamentale importanza per la ricerca genetica e la prevenzione di gravi malattie. Ma nel frattempo il presidente del Cnr si è già attivato: sono stati trasferiti a Roma i dati dei 14mila volontari del progetto SharDna, inclusi i loro alberi genealogici a partire dal 1700. «Il materiale ora è in cassaforte ed è accessibile solo al sottoscritto - dice il presidente Massimo Ingiusto - e al professor Tullio Pozzan, responsabile del Dipartimento di scienze biomediche del Cnr. Questo in attesa delle decisioni su questa complicata vicenda da parte della magistratura di Lanusei, che abbiamo debitamente informato. Inoltre abbiamo distrutto i dati di quei cittadini, alcune centinaia, che avevano ritirato il consenso alla ricerca dato nel 2001, quando prese il via il progetto SharDna. Ogni cittadino è stato informato dell'avvenuta cancellazione dei propri dati». La ricerca continuerà. «Ma il messaggio che mi interesse lanciare è che il Cnr ha ben chiara l'importanza scientifica a livello internazionale della biobanca dell'Ogliastra. Non appena saranno risolte le problematiche legali, porteremo avanti la ricerca, destinando speciali risorse e inserendola tra i progetti nazionali del Cnr di maggiore portata, come la partecipazione all'Human Technopole di Milano. Lo faremo attraverso l'Istituto di ricerca geneticadi Cagliari diretto da Francesco Cucca, che da tempo si occupa delle specificità dell'Ogliastra». Il ritrovamento al Cnr di Sassari. Tullio Pozzan, responsabile del dipartimento di scienze biomediche, chiarisce i termini del trasferimento dei dati riguardanti i 14mila cittadini ogliastrini. «Originariamente erano conservati nel server dell'istituto di genetica delle popolazioni di Porto Conte ad Alghero a suo tempo diretto dal professor Pirastu. Sono stati trasferiti su supporti rigidi e portati a Roma, il server è stato resettato». E il campioni di Dna? «Posto che senza i dati non servono a niente, i campioni sono conservati al Parco Genos di Perdasdefogu, ma sono al sicuro perché posti sotto sequestro dalla magistratura». In una successiva ispezione il Cnr ha trovato altro materiale (dati e campioni biologici di cittadini di Talana e Urzulei) ma risalente a un periodo precedente all'avvio del progetto SharDna.

Uffici deserti nella sede sarda della Tiziana Life
«La ricerca sul Dna degli ogliastrini non lascerà mai la Sardegna: avremo una sede operativa a Cagliari». L'avevano annunciato nel luglio dello scorso anno, poco dopo l'acquisto della biobanca, il rappresentante della società inglese Tiziana Life Sciences Tiziano Lazzaretti e il genetista Mario Pirastu, da poco in pensione dal Cnr e già in forze come consulente alla società che aveva rilevato ciò che restava del fallimento di SharDna (a sua volta proveniente dal crac della fondazione San Raffaele di Milano, cui Soru aveva ceduto le proprie quote, pari all'80%) . Non è stato proprio così, però, perché quella indicata a Cagliari come "filiale" della casa madre è una sede fantasma, o quasi, come ha potuto verificare la polizia giudiziaria inviata dal procuratore di Lanusei Biagio Mazzeo. Alla Longevia Genomics , in via Costantinopoli 42, gli agenti hanno trovato infatti porte sbarrate e uffici vuoti. Intanto sta per giungere alle battute finali (entro gennaio dovrebbero esserci le richieste di rinvio a giudizio o meno) l'inchiesta della procura di Lanusei sul caso SharDna, che riguarda complessivamente 17 indagati a vario titolo: dall'abuso d'ufficio alle violazioni delle norme sulla privacy sino al furto. Quest'ultima ipotesi di reato si riferisce alla sparizione di dati e campioni di Dna dalla sede del Parco Genos (un consorzio di enti pubblici nato per affiancare SharDna, oggi in mani totalmente private) a Perdasdefogu. La biobanca era stata poi ritrovata in un ospedale di Cagliari: a spostarla, come aveva rivelato agli inquirenti, era stato proprio il genetista Mario Pirastu. Lo stesso che, presumibilmente, aveva trasferito ad Alghero i dati che in questi giorni sono tornati in possesso del Cnr. Dati, o meglio copie, di cui la procura non era stata mai messa a conoscenza dall'indagato principe dell'inchiesta, appunto Pirastu. (p.me.)

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 2 dicembre 2017 / Sassari - Pagina 30
La Regione non ha ancora nominato il presidente. L'attività dell'organismo è stata paralizzata
ERSU SENZA CDA: PROTESTANO GLI STUDENTI

SASSARI Da aprile è il punto di riferimento degli studenti, il collettore delle loro richieste, dei loro disagi, anche delle piccole lamentele. Perché Mariangela Pinna, da sette mesi, è stata eletta come rappresentante all'interno del nuovo Cda dell'Ersu. Però la sua resta un'investitura puramente virtuale, e tutte quelle istanze delle quali dovrebbe farsi portavoce, restano ancora negli appunti della sua agenda. «Sarei dovuta entrare in carica il 25 luglio - dice Mariangela Pinna - dopodiché il mandato del vecchio cda è stato prorogato di altri sessanta giorni, sino a settembre. Ma scaduto anche questo termine, il consiglio di amministrazione da due mesi resta vacante. E mi risulta che le nuove nomine siano ancora in alto mare, perché in consiglio regionale non si trova l'accordo».In verità il puzzle è quasi al completo. Gli studenti si sono già espressi, i docenti e i ricercatori hanno riconfermato Ciriaco Carru, professore associato del Dipartimento di Scienze Biomediche, e ci sono anche i due esponenti, uno della maggioranza e uno della minoranza, indicati dal Consiglio regionale. Si tratta di Giovanni Antonio Ruzzittu (già revisore contabile negli anni passati) e, per l'opposizione, di Giovanni Maria Cubeddu. «Queste scelte sono state fatte nel luglio scorso - spiega il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau - mentre siamo ancora in ritardo per quanto riguarda la designazione del nuovo presidente dell'Ersu, nome che dovrebbe essere espresso dal governatore Pigliaru e dal rettore dell'Università di Sassari».Resta il fatto che un cda senza mandato, come quello tuttora in carica, non può che occuparsi di ordinaria amministrazione. Mentre sul piatto della bilancia le questioni urgenti da affrontare sarebbero diverse: «Ad esempio, ed è solo un caso tra tanti - dice Mariangela Pinna - Ci sarebbe da risolvere la complicata questione degli idonei non beneficiari all'interno delle graduatorie per le borse di studio. E poi ci sono dei finanziamenti da richiedere e altri da spendere. Senza un cda pienamente operativo, tutte queste pratiche sono destinate a rimanere dentro il cassetto». Non basta: «Fino ad ora un interlocutore positivo è stato il direttore generale Antonello Arghittu. Ma anche il suo incarico è in scadenza. Quindi, senza guida da una parte e senza guida dall'altra, se non si fanno al più presto le nomine, l'Ersu rischia lo stallo amministrativo». (lu.so.)

Questionario e social

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