Venerdì 1 dicembre 2017

01 dicembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 1 dicembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Novità per la Sardegna nella legge di bilancio nazionale. Giunta-Cgil: prima schiarita
Accantonamenti, solo 15 milioni?
Ma lo Stato lavora all'insularità

Il bilancio, approvato ieri in Senato, non sembra riservare alla Sardegna notizie molto positive sulla riduzione degli accantonamenti. La manovra, infatti, prevede un contributo di 15 milioni di euro per la Regione, ma a partire dal 2019. È quanto filtra a una prima lettura del testo uscito da Palazzo Madama e che dovrà essere discusso alla Camera nei prossimi giorni. Uno stanziamento fatto in attesa di definire i rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione in cui si tenga conto, oltre che di due sentenze della Corte Costituzionale, anche del ritardo nello sviluppo dovuto all'insularità. Tema per cui la manovra prevede l'istituzione di un comitato paritetico Stato-Regione (finanziato con 100 mila euro) che lavori al riconoscimento della condizione di insularità dall'Unione europea. Nelle prossime ore sarà possibile avere maggiori dettagli e non è escluso che l'iter alla Camera possa prevedere qualche modifica.
IL CONFRONTO Il pacchetto lavoro che prende forma nella Finanziaria regionale è una buona cura per il malumore della Cgil. La prospettiva di un fondo da circa 100 milioni, sul quale Giunta e maggioranza stanno lavorando «permette di essere più ottimista», spiega il segretario, Michele Carrus. Ieri pomeriggio, l'assessore al Bilancio, Raffaele Paci e il presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd), hanno illustrato a Carrus le linee d'azione e la prima novità emersa è che il fondo non sarà un'iniziativa isolata, ma un provvedimento pluriennale.
IL PIANO Si studia la formula per governare il fondo del lavoro e dove reperire le risorse. «Siamo in una fase interlocutoria», sottolinea Paci, «prima di rendere pubblici i dettagli avremo un confronto con la maggioranza». L'ipotesi è puntare su cantieri diretti e voucher per disoccupati da utilizzare attraverso le imprese.
LE CIFRE Sabatini si sofferma sulle cifre di una manovra «attenta alla crisi economica e alla sofferenza dell'Isola». Oltre il pacchetto lavoro, dalle pieghe del bilancio potrebbero venir fuori «45 milioni per le politiche sociali, compreso un incremento del Reis e tra i 15 e i 20 milioni per università e diritto allo studio». C'è ancora tempo per intervenire sul documento ed è per questo che «siamo disponibili a incontrare il mondo del lavoro e delle imprese perché il confronto serve a migliorare il pacchetto lavoro», spiega Sabatini. Passaggi che «dovranno essere condivisi con tutta la maggioranza e poi in un incontro ufficiale con i sindacati».
I TEMPI Anche il segretario generale della Cisl, Ignazio Ganga, ha voluto un confronto con l'assessore e il presidente della commissione Bilancio. Per il numero uno della Cisl, una condizione necessaria riguarda i tempi: «La prima sfida è approvare la manovra entro dicembre e avere le risorse da subito, perché ci sono migliaia di sardi che aspettano i finanziamenti». Infine, sulle politiche per il lavoro «è necessario fare il punto su ciò che ha funzionato per rafforzarlo e quello che non si è rivelato efficace per correggerlo», afferma Ganga.
Matteo Sau

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 1 dicembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
L'evoluzione della criminalità organizzata. Lirio Abbate: «Adesso utilizzano nuove strategie»
MAFIA, ANCHE L'ISOLA È A RISCHIO
Il dibattito a Cagliari: «Le cosche contaminano ogni territorio»

Tante facce, ma un solo nome: mafia. A venticinque anni dalle stragi di Capaci e via D'Amelio i tentacoli delle cosche organizzate non mollano la presa sull'Italia e sulla Sardegna. Anzi, le infiltrazioni malavitose si sono fatte negli ultimi anni più subdole e invisibili. Ma non per questo meno preoccupanti, anche in un territorio apparentemente tranquillo come la Sardegna.
GUARDIA ALTA Ecco perché l'appello a non abbassare la guardia è arrivato unanime ieri pomeriggio dal convegno L'evoluzione delle Mafie. Dallo stragismo ad oggi, organizzato a Cagliari dalla Polizia nell'aula Maria Lai della Facoltà di Giurisprudenza. Un evento che non poteva far incontrare nel modo migliore studenti e istituzioni. Uniti anche nel nome di Emanuela Loi, la poliziotta di Sestu morta a Palermo con il giudice antimafia Paolo Borsellino, immortalata in un ritratto donato all'Ateneo cagliaritano.
I RISCHI NELL'ISOLA A ricordarla ci hanno pensato i numerosi ospiti intervenuti all'incontro moderato dal Prorettore Pietro Ciarlo. Al microfono, davanti a una sala gremita, si sono succeduti prima il Questore di Cagliari, Pierluigi D'Angelo, e poi la prefetta Tiziana Giovanna Costantino, entrambi memori della recente visita nell'Isola della Commissione parlamentare Antimafia. «Le cosche non agiscono in un solo territorio - ha avvertito D'Angelo - ma si espandono dove possono, in tutti i gangli economici più redditizi. Anche in un'Isola non ricca come la nostra, tuttavia, sono noti i legami tra traffico di cocaina e 'ndrangheta».
Un concetto ribadito dalla Costantino: «Le sacche più deboli della società sono anche le prime a soccombere ai poteri forti delle mafie. Un motivo in più per contrapporre ad esse un approccio culturale sano che parta proprio dagli studenti».
LA SOCIETÀ CIVILE Sì, perché in campo contro le nuove forme di criminalità organizzata non ci sono solo le forze dell'ordine, ma anche società civile e giornalisti. E tra questi, da sempre in prima fila, c'è sicuramente il reporter del Gruppo Espresso Lirio Abbate, da tempo sotto scorta, arrivato a Cagliari con un messaggio chiaro: «Cambiano i tempi, le tecniche di investigazione e le strategie del malaffare, ma non deve mutare il modo di cercare la verità. Ascoltare il territorio e la gente che lo vive è ancora una delle armi più efficaci che abbiamo noi giornalisti per comprendere meglio i fatti». E le orecchie bisogna tenerle sempre tese, «perché alla Mafia non piace fare chiasso - ha chiarito Gaetano Grasso, presidente della Federazione Antiracket italiana - l'epoca delle stragi clamorose è stata solo una parentesi. I clan preferiscono muoversi in silenzio, nell'ombra, dove pensano di agire indisturbati».
LA TESTIMONIANZA Rita Borsellino, sorella di Paolo, nel suo video-intervento ha invitato perciò a mantenere vivo il ricordo degli eroi caduti nella lotta per la legalità. «Emanuela Loi era una di loro. Una splendida donna che aveva tutta una vita davanti. Morta in uno dei momenti più bui della nostra storia, da cui però è nato il cambiamento che ci ha portato a vincere tante battaglie importanti».
Luca Mascia

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 1 dicembre 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Borse di studio: graduatoria
DOMUS DE MARIA. Il Comune ha stilato la graduatoria provvisoria dei beneficiari delle dieci borse di studio destinate agli studenti universitari, intitolate alla memoria del caporale Giuseppe Atzeri. L'elenco dei nomi è consultabile sul sito internet del Comune, o in Municipio.

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 1 dicembre 2017 / Salute (Pagina 43 - Edizione CA)
SCOPERTA  Uno studio dei ricercatori sassaresi
Diagnosi facile per combattere il papilloma

Tracce di Dna virale isolate nel sangue di donne senza cancro: la scoperta nella lotta al Papilloma virus fatta dai ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con gli specialisti dell'Università e dell'Aou di Sassari potrebbe dare una nuova speranza alle migliaia di pazienti in Italia a rischio tumore, i più frequenti dei quali della cervice uterina, della cavità orofaringea, anale e dei genitali esterni. La ricerca promette di chiarire la storia naturale dell'infezione da Papilloma aprendo nuovi orizzonti nell'ambito dello screening per il tumore del collo dell'utero e nella definizione di una barriera immuno-profilattica.
RICERCA I risultati del lavoro multidisciplinare sono stati condensati nel testo “Human papillomavirus Dna detection in plasma and cervical samples of women with a recent history of low grade or precancerous cervical dysplasia”, appena pubblicato sulla rivista scientifica statunitense Plos One e condotto dai ricercatori di Microbiologia Clinica del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano-Bicocca, insieme ai colleghi di Ginecologia dell'ospedale San Gerardo (Asst Monza) e della Sezione di Igiene del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Sassari e dell'Aou di Sassari.
«Questo studio - ha confermato Clementina Cocuzza, docente di Microbiologia Clinica dell'Università Milano-Bicocca - ha permesso di riscontrare il genoma virale a livello ematico, attraverso metodiche molecolari, in un numero rilevante di donne con una probabile infezione recente da Hpv al livello genitale, ma senza evidenza di tumore».
DIAGNOSI In ballo c'è quindi una possibile rivoluzione della diagnosi: è noto infatti che il Papilloma virus infetti pelle e mucose e solo pochi studi precedenti hanno mostrato la presenza del Dna virale nel sangue in donne con cancro al collo dell'utero. Quello condotto dai ricercatori sardo-lombardi ha compiuto perciò un enorme passo avanti. I risultati delle analisi hanno evidenziato la presenza di Dna in campioni di sangue di donne senza tumore ma con una recente diagnosi di Pap-test positivo. In poche parole, in futuro potrebbero bastare semplici esami emetici per mettere in allarme medici e pazienti sulla possibile insorgenza di neoplasie maligne. «Si tratta di risultati utili per la comunità scientifica - afferma Andrea Piana, docente di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Ateneo di Sassari e dell'unità operativa complessa di Igiene ospedaliera dell'Aou - che portano ad ulteriori conoscenze nella storia naturale dell'infezione da parte di questi virus potenzialmente oncogeni. I risultati della ricerca potrebbero nel futuro aprire nuovi orizzonti di diagnosi e prevenzione».
DONNE Lo studio ha coinvolto 120 donne negli ambulatori di Ginecologia dell'ospedale San Gerardo, con una recente diagnosi di Pap-test positivo nello screening per la prevenzione del carcinoma del collo dell'utero. La ricerca del Dna virale associato a 7 tipi di Papilloma virus ad alto rischio è risultata positiva nel sangue di 41 di queste donne, pari al 34,2%, sebbene nessuna di queste donne fosse affetta da tumore della cervice. Da tempo l'Oms. l'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda un approccio di tipo globale e integrato per la prevenzione ed il controllo del cancro del collo dell'utero. L'insieme di azioni consigliate comprende interventi da attuare nel corso della vita. La prevenzione primaria inizia con la vaccinazione per il Papilloma virus delle ragazze di età compresa tra 9-13 anni.
Luca Mascia

 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 1 dicembre 2017 / Sport (Pagina 48 - Edizione CA)
Ospite a Radiolina de “Il Cagliari in diretta”, trasmessa dal museo della Sardegna Arena
Faragò : «A Bologna per ripartire» L'esterno calabrese è soddisfatto del suo nuovo ruolo

Lorenzo Piras
Per lui è la stagione della consacrazione. Nella catena di destra, assieme a Barella e a Romagna, Paolo Faragò sta facendo cose egregie. Ed è sicuro che il Cagliari troverà riscatto già dalla sfida al Dall'Ara col Bologna: «Sarà una partita complicata, loro arrivano da due vittorie di fila, ma anche noi stiamo attraversando un buon momento di forma», ha detto intervenendo ieri a “Il Cagliari in Diretta” su Radiolina, trasmessa dal museo rossoblù all'interno della Sardegna Arena. «Dobbiamo lottare dal primo all'ultimo minuto per fare risultato».
POSITIVITÀ A chi gli fa notare l'andamento altalenante della squadra, il difensore originario di Catanzaro fa notare: «Ci sono momenti in cui va tutto bene, altri in cui, al contrario, è tutto buio. Occorre fare in modo di attirare verso di noi la positività».
I TRASCORSI A Novara, in B, era una star. Attaccante aggiunto, a giudicare dallo score : «Ho segnato 21 gol, di cui 6 nella fase finale degli incontri. A Cagliari ho esultato due volte: la rete più bella è stata l'ultima col Verona. A Novara giocavo interno alto a destra quando l'allenatore era Baroni. Mentre l'anno scorso, fino a gennaio, ho agito da mezzala con Boscaglia. Col Cagliari, da interno ero più coinvolto nel gioco, sull'esterno è più facile per le mie caratteristiche». Faragò non si sente rigorista: «A Novara era stato deciso che dovessi essere io il tiratore scelto. Ma non ho mai battuto un penalty, neppure in allenamento».
LA MAGLIA ROSSOBLÙ Quindi torna a parlare la catena di destra rossoblù: «Stare in campo con due giocatori vicino come Romagna e Barella mi dà maggiore sicurezza. Con Barella ci scambiamo la posizione per dare equilibrio al gioco senza sbilanciarci».
CAMPIONE DEL MONDO In Corea del Sud, nel 2015, ha vinto le Universiadi con la Nazionale: «Avevo appena sbancato la Lega Pro e in quel gruppo c'erano giocatori come Morosini, il portiere Manfredini, ora allo Spezia, e l'allenatore era Piscedda. Io giocavo davanti alla difesa». Ha dato molti esami all'Università? «Pochi. Ho iniziato a Novara, in Economia. Qui ho cambiato facoltà: mi sono iscritto a Scienze dell'Alimentazione, ma non ho fretta di laurearmi».
VIAGGI SARDI Meglio andare alla scoperta delle meraviglie della Sardegna: «In Barbagia ci siamo trovati alla grande. Abbiamo ammirato i paesaggi del Supramonte e scoperto la bontà del cibo. È stato bello anche per il nostro piccolo labrador, adottato dopo la partita col Genoa. Naturalmente, in estate abbiamo fatto tappa nelle principali spiagge: siamo partiti da Carloforte e Porto Pino per poi dirigerci ad Alghero, Stintino e verso altre mete tra cui, non ultima, Villasimius».
LOPEZ Per i tifosi, l'esterno è il giocatore che meglio interpreta la mentalità di Diego Lopez: «L'allenatore ci ha trasmesso la voglia di essere squadra e di lottare su tutti i palloni. Io credo di possedere queste caratteristiche». Come si superano i momenti difficili? «Attraverso il lavoro. Col Pordenone è arrivata una prova non all'altezza della maglia che indossiamo. Dobbiamo dare subito un segnale di riscossa al Dall'Ara».
NAZIONALE A chi gli parla di Nazionale, Faragò risponde: «Meglio non ora. Voglio migliorare col Cagliari: ho un contratto fino al 2020».
MESSAGGIO A PAVOLETTI In chiusura, un messaggio a Pavoletti: «Tre miei assist hanno favorito altrettanti gol suoi. Continuiamo così: a fine anno mi pagherà una cena».

Questionario e social

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