UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 23 novembre 2017

Giovedì 23 novembre 2017

23 novembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
«In crescita la richiesta di ingegneri chimici»

«Di ingegneri chimici ci sarà sempre bisogno, anche nell'era della digitalizzazione. I laureati di Cagliari trovano lavoro subito dopo la triennale. In generale, Ia richiesta sarà sempre alta: basti pensare, ad esempio, che il Texas nei prossimi 10 anni avrà bisogno di circa 10mila ingegneri chimici». Giacomo Cao, direttore del Dipartimento di Ingegneria chimica, è intervenuto al convegno dell'Aiic. Con la quarta rivoluzione industriale i confini della formazione non saranno più gli stessi. Come ha spiegato il pro-rettore Francesco Mola: «Le politiche di orientamento verso gli studenti devono essere rivolte verso sfide sempre più flessibili». Francesco Marini, vice presidente di Confindustria, ha ripercorso le ragioni dell'incontro: «La parola chiave è fare bene le cose». Carlo Guarrata, amministratore delegato di Sarlux, si è soffermato su un punto: «La donna e l'uomo non sono sostituibili, se un operatore dovesse solo chiudere valvole si userebbero degli attuatori, la testa pensante è insostituibile».

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 novembre 2017 / Sulcis Iglesiente (Pagina 40 - Edizione CA)
CARBONIA. Gionathan Desogus vince il premio Innovazione Leonardo
IL PODIO PIÙ ALTO PER IL NEO DOTTORE IN FISICA

La sua missione è diventata salvare opere d'arte evitando che la cura sia peggiore del male. Se quadri, affreschi e pergamene antiche possono essere restaurati e restituiti al loro splendore a volte secolare, senza necessariamente essere privati di piccoli frammenti, si deve anche ad una preziosa ricerca portata avanti da un giovane Fisico di Carbonia, il 24enne Gionathan Desogus: alcuni giorni fa si è aggiudicato il prestigioso premio Innovazione Leonardo. Giunto alla tredicesima edizione, il premio, nasce per dare un riconoscimento alle idee e alla creatività di giovani menti brillanti: per l'edizione 2017 sono stati registrati oltre 7.800 contatti e, nel campo della fisica, ha prevalso il giovane di Carbonia. Gionathan Desogus è stato premiato lunedì a Roma per aver studiato e affinato un sistema non invasivo per identificare le cause di danneggiamento di opere d'arte. «Il sistema detto micro-sors consente già da anni - spiega il neo laureato di Carbonia - di essere applicato nel campo della sicurezza ad esempio aeroportuale perché permette di identificare le sostanze anche liquide nei contenitori, poi però ho pensato di affinare la tecnica nel meraviglioso campo delle opere d'arte». Intuizione, supportata dal docente di tesi Daniele Chiriu (a sua volta di Carbonia), ben riposta dato che è mirata alla tutela dei beni culturali. Il sistema permette infatti di «valutare i danni che riporta un'opera d'arte - spiega il giovane Fisico - programmando futuri interventi senza necessariamente sezionare e prelevare frammenti». Funziona, eccome: ben lo sanno i fedeli della chiesa di San Giuseppe a Cagliari, il cui affresco è stato esaminato proprio grazie alla metodologia messa a punta da Gionathan Desogus e dalla équipe del professore universitario che lo ha supportato in questa ricerca scientifica. «Da non sottovalutare un altro aspetto - tiene a rimarcare il talentuoso neo laureato - cioè l'ampliamento del bagaglio culturale che questo sistema consente, ripensando appunto alla possibilità di venire a contatto con opere d'arte di assoluto valore e che potrebbero essere “curate” pur mantenendo la perfetta integrità». Gionathan Desogus ha vinto una borsa di studio e si è aggiudicato la possibilità di seguire per sei mesi un tirocinio in una delle sedi dell'azienda Leonardo. Un'esperienza lavorativa che potrebbe consentirgli di spiccare definitivamente il volo. (a. s.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 novembre 2017 / Cronaca di Oristano (Pagina 41 - Edizione CA)
Una tre giorni di pianificazione con ingegneri, professionisti e docenti da tutta l'Isola
SOLARUSSA, LE ARMI ANTI DISASTRI
Workshop sulla prevenzione nel centro colpito da Cleopatra

Più di cinquanta cervelli al lavoro per scongiurare disastri. Per fa capire come prevenire tragedie come quella porta il nome di Cleopatra, il violento ciclone che 4 anni fa mise in ginocchio l'intera Isola. È questo l'obiettivo delle tre giornate di studio, di pianificazione e progettazione che andranno in scena a Solarussa, da lunedì 27 a mercoledì 29 novembre. Nel piccolo centro della provincia è tutto pronto per ospitare la quarta edizione del workshop dedicato ai territori d'acqua e ai cambiamenti climatici.
L'EVENTO Un'occasione importante alla quale possono partecipare tutti, soprattutto amministratori e cittadini. Un modo per capire come non farsi trovare impreparati quando la pioggia trasforma i territori in masse di fango e enormi laghi. La manifestazione, avviata nel 2013, nell'ambito di un protocollo di intesa tra il dipartimento di Architettura dell'Università di Sassari e l'amministrazione comunale di Solarussa, mira alla progettazione urbana e architettonica degli spazi interessati dal rischio di alluvione.
GLI ESPERTI A Solarussa arriveranno oltre cinquanta studenti di architettura, diversi docenti ed esperti. Tutti pronti a studiare il territorio della Sardegna con un occhio di riguardo per Solurussa, che durante l'alluvione del 18 novembre del 2013 venne inghiottita dall'acqua. Durante le prime due giornate gli addetti ai lavori analizzeranno il territorio non solo sulla carta ma anche effettuando dei sopralluoghi. L'ultima giornata invece sarà dedicata al confronto sulle strategie e modalità di prevenzione che gli studenti proporranno ai partecipanti.
IL COMUNE «Grazie a questa importante attività - afferma il sindaco, Mario Tendas - sarà possibile cogliere elementi utili per pianificare azioni finalizzate ad arginare il rischio idrogeologico sul territorio, con un occhio di riguardo alla zona bassa del paese. Proprio per questi interventi la scorsa settimana l'amministrazione ha ricevuto formale comunicazione di un finanziamento, pari a 8 milioni di euro, che dovrebbe consentire di adottare soluzioni capaci di limitare l'attuale livello di rischio».
I SINDACI Non mancheranno i sindaci dei territori dove il ricordo del ciclone Cleopatra è ancora vivo. «Ogni informazione in più è sempre utile, soprattutto quando si parla di alluvioni - ha detto da Uras Anna Maria Dore -. Noi ci saremo». Da Terralba parla Sandro Pili : «Conoscere nuove strategie per affrontare il problema è sempre importante, soprattutto per vivere meglio e in tranquillità».
Sara Pinna

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
In evidenza
GIORNALISMO E DISAGIO MENTALE

Il tema del linguaggio giornalistico davanti ai temi della salute mentale verrà sviluppato martedì nel seminario “Le parole della psichiatria nella cronaca giornalistica”. L'incontro inizia alle 9.30 nell'aula della Clinica psichiatrica (via Liguria 13).

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 23 novembre 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 50 - Edizione CA)
DRAPPO ROSSO: NO ALLA VIOLENZA
In occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, venerdì 24 alle 10, l'amministrazione comunale di Sassari esporrà il telo rosso simbolico affinché tutta la città si senta coinvolta in un momento delicato che, in Italia, colpisce 7 milioni di donne. «Sarebbe importante che anche i privati, commercianti, studi professionali, cittadini e cittadine aderissero con un drappo rosso fuori dalle attività e dalle case» ha detto la presidente Esmeralda Ughi. Venerdì il simbolo sarà esposto anche fuori dalle sedi di numerosi Enti, tra cui il Palazzo della Provincia, dell'Università, la Fondazione di Sardegna, i musei, la Cgil, l'Arci e in alcune associazioni.

 
 

La Nuova Sardegna

 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 23 novembre 2017 / Lettere e commenti Pagina 34
PARLIAMONE
Foreste e Università per rilanciare il Nuorese

di Pier Luigi Piredda
L’iniziativa della Regione di organizzare la celebrazione dell’Anno forestale a Nuoro è stata un segnale forte per la realizzazione del Polo ambientale Un segnale di attenzione verso le zone interne. La presentazione dell’Anno forestale a Nuoro è stata sicuramente una scelta importante per quanto riguarda l’attenzione della Regione per il Nuorese. Dopo le tante promesse di rilancio che finora non si sono realizzate, la decisione della Forestale non può che essere accolta con soddisfazione. Anche perché mai come in questa occasione calza a pennello il famoso detto: “sono stati presi due piccioni con una fava”. Perché oltre all’iniziativa che ha richiamato a Nuoro gli esperti di forestazione della Sardegna, è stato dato un grande rilievo al rapporto con l’Università. Eccoli allora i due “famosi piccioni”: l’Università e la Forestazione. Un connubio che da qualche decennio si è cercato di accreditare alla Regione, che è sempre stato il cavallo di battaglia di tutte le varie amministrazioni comunali, che è stato argomento di centinaia, forse migliaia, di tavoli tecnici, ma che si era sempre fermato lì, su quei tavoli e sulle parole. Mai mantenute. Del Polo ambientale a Nuoro si parla da qualche decennio, ma non si è mai concretizzato. Tutti i sogni si sono infranti sul luogo in cui realizzarlo. Sono stati messi a disposizione spazi in città e in periferia, sono anche stati predisposti studi approfonditi ma inutilmente. Il vivaio di Su Pinu è rimasto come è sempre stato, nonostante il sogno di trasformarlo nel grande polo ambientale della Sardegna. E l’hotel Esit in cima al Monte Ortobene ha continuato a restare in balia delle intemperie e a cadere a pezzi in attesa che al suo interno venisse realizzata la Scuola forestale. Stesso discorso per l’Università che per lungo tempo è rimasta preda delle polemiche sul Consorzio e sulla Fondazione per quanto riguarda la gestione. Fino a questi giorni quando finalmente la Regione ha riconosciuto il ruolo importante di UniNuoro proprio per quanto riguarda la forestazione. Si dice sempre che i convegni siano momenti in cui si parla molto ma si conclude poco e invece questa volta la celebrazione dell’Anno forestale a Nuoro ha aperto uno spiraglio importante in una situazione che si trascina stancamente ormai da troppo tempo e che potrebbe essere la chiave di volta per il rilancio del Nuorese. Forestazione e Università che marciano insieme per formare i futuri manager che potranno disdegnare un futuro nuovo per questo lembo di Sardegna, troppo spesso dimenticato ma che ha enormi potenzialità. Sia per quanto riguarda l’ambiente, ancora selvaggio e incontaminato, sia per quanto riguarda i giovani che potranno curarlo e non saranno più costretti a scappare per studiare e trovare un lavoro.

Questionario e social

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