UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 16 novembre 2017

Giovedì 16 novembre 2017

16 novembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 16 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
I dubbi di Libe.r.u. sul questionario stilato dal Dipartimento dell'Università
La “sardità” degli studenti in 3 punti: è polemica

Il senso di appartenenza alla Sardegna in tre domande che richiamano, tra le altre cose, ad alcune frasi pronunciate da «esponenti del dibattito sull'Autonomia speciale prima che divenisse legge costituzionale».
Il questionario inviato via mail agli studenti dal Dipartimento di scienze sociali e istituzioni dell'Università nell'ambito del ciclo di attività “Per i 70 anni di autonomia speciale della Sardegna” è suonato come un sondaggio pre elettorale agli esponenti del movimento indipendentista Libe.r.u., che esprimono dubbi sull'utilità di alcuni quesiti. «Ci chiediamo come i ricercatori possano ricavare elementi sull'identità dei sardi da queste domande». Nel questionario si chiede di esprimere il proprio parere su diversi temi. «Alcune affermazioni dal senso perlomeno oscuro - si legge nella nota di Libe.r.u. - “Mi identifico con i sardi” o “L'orgoglio regionale è importante”. Altre di difficile interpretazione “Mi sento molto legato ai sardi”. Altre ancora banali “Come Regione autonoma la Sardegna gode di vantaggi rispetto alle altre Regioni”».
L'obiettivo dichiarato dai ricercatori dell'ateneo però è un altro. In testa al documento inviato agli studenti si legge: «Il questionario ha l'obiettivo di rilevare i suoi atteggiamenti e le sue opinioni, motivo per cui non esistono risposte giuste o sbagliate: la risposta migliore sarà quella che le viene in mente per prima e che più si avvicina al suo modo di pensare o che meglio la descrive.
Il questionario ha esclusivamente scopo di conoscenza scientifica ed è anonimo; le sue risposte verranno quindi trattate in modo aggregato e in assoluta riservatezza». Per inserire le risposte nel gisuto contesto poi, i ragazzi devono indicare età, sesso, interessi e molte altre informazioni utili a tracciare l'identikit di chi si sente più sardo e chi meno.

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 16 novembre 2017 / TV e Radio (Pagina 47 - Edizione CA)
FIGLI D'EUROPA
Videolina, Sicurezza e cooperazione

Figli d'Europa, sesta puntata in onda oggi alle 18,15. Nel programma curato e condotto da Maria Carmela Solinas, si parlerà delle iniziative sociali e culturali che alcuni territori del centro Sardegna promuovono grazie ai programmi europei. Si parlerà anche del nuovo corso di laurea triennale in “Sicurezza e Cooperazione Internazionale” attivato dall'Università di Sassari, novità nel panorama nazionale e unico in Sardegna. Spazio anche a Erasmus Student Network, sportello operativo dell'ateneo sassarese.


 

La Nuova Sardegna

  

3 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 16 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 7
Insieme ai medici, la rete Tramas valuterà la qualità dell'assistenza e non solo negli ospedali pubblici
SANITÀ, I CITTADINI A CACCIA DELL'ERRORE

CAGLIARI Gli ospedali finalmente e per sempre a misura di paziente, poi sicuri, umani e trasparenti. È questa la missione del comitato misto, medici e cittadini, di «Valutazione della sanità pubblica», che entro l'anno concluderà le ispezioni - anche se definirle così è un'esagerazione - nei 18 ospedali dopo essere stata già a San Gavino, Lanusei, Oristano, al Microcitemico, al Brotzu-San Michele e al Policlinico universitario di Cagliari. «A dicembre - ha detto Rita Pilloni, responsabile dell'iniziativa per l'assessorato alla sanità - avremo una mappa completa di quello che va e non va, di quello che c'è o manca in tutti i reparti». A guidare la pattuglia dei cittadini sarà la rete Tramas, in cui si riconoscono 37 associazioni di pazienti e loro familiari. «L'obiettivo - ha sottolineato l'assessore Luigi Arru - è di avere sul campo degli osservatori che verifichino di continuo la qualità degli ospedali. Non cerchiamo dei complici, ma dei cittadini consapevoli del loro ruolo e convinti che grazie ai loro suggerimenti possiamo migliorare la qualità del servizio». Anni fa a cominciare questo percorso è stata la Toscana, ora è la volta della Sardegna. Il modello di verifica è tarato su 142 variabili che vanno dalla sicurezza al comfort, dalla qualità del rapporto medico-paziente alla semplificazione. «Saranno proprio questi cittadini esperti, che hanno partecipato a un'accademia - sono state le parole dell'assessore - a verificare, insieme ai medici, quali sono le virtù e i difetti di ciascuna struttura». I controlli non vanno intesi come una pagella: «Non dobbiamo mettere insieme una o più classifiche, ma capire sul campo dove dobbiamo intervenire». A proporre le soluzioni sarà l'Agenzia nazionale per servizi sanitari, l'Agenas, che riceverà le relazioni del comitato. «Per ogni ospedale - ha aggiunto Rita Pilloni - comunicheremo subito le possibili criticità, aspetteremo le controdeduzioni di Agenas, che si rifà a degli standard nazionali, e poi verificheremo quando e come saranno applicate». In un momento di grande rivoluzione, cominciata con l'Asl unica, passata attraverso la recente riforma della rete ospedaliera e che si concluderà con la partenza ell'Azienda per le emergenze-urgenze, l'Areus, «siamo molto interessati a capire come i cittadini percepiscono e percepiranno la qualità delle cure e delle strutture». L'esito dei primi sei sopralluoghi non è stato svelato e solo quando saranno completati gli altri dodici «invieremo il nostro diario di bordo all'Agenzia nazionale e lì scopriremo lo stato di salute della sanità pubblica». Sarà buono? Di sicuro c'è ancora molto da fare.

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 16 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 7
Nel pacchetto: continuità territoriale, indennizzi per il maltempo, stabilizzazione per i militari
Decreto fiscale: 100 milioni per la Sardegna

SASSARII sardi fanno squadra e portano a casa cinque ottime notizie per l'isola che valgono circa 100 milioni di euro. Merito di tre emendamenti e di due ordini del giorno inseriti nel decreto fiscale che oggi riceverà il via libera in Senato. Relatore del provvedimento Silvio Lai del Pd, l'ok alle norme è arrivato grazie al lavoro sinergico con Luciano Uras e Roberto Capelli di Campo progressista e i colleghi Pd Ignazio Angioni e Giuseppe Luigi Cucca. Questi i risultati messi in cassaforte per l'isola: il diritto alla continuità territoriale, l'indennizzo per le aziende agro pastorali interessate da eventi climatici avversi nel corso del 2017, la stabilizzazione dei lavoratori civili in basi militari Nato, detrazioni fiscali per gli affitti agli studenti universitari, e infine il riutilizzo di 55 milioni di fondi nazionali attribuiti alla Sardegna e destinati alla sanità. Nel dettaglio, l'emendamento sulla continuità territoriale prevede che i vettori che subentrano nella gestione delle rotte ne garantiscano la prosecuzione - ed ecco la novità - anche nelle more della conclusione della gara. È un paracadute per non precipitare a causa delle turbolenze di Alitalia e dell'attuale proroga in atto dagli scali sardi di Alghero e Cagliari. Per quanto riguarda i fondi per gli agricoltori, sono in arrivo 25 milioni di euro (10 nel 2017 e 15 nel 2018) per quelli che hanno subìto danni a causa della siccità: l'aspetto più significativo è che questi fondi seguiranno la stessa procedura snella e veloce degli stanziamenti per il post terremoto. La terza novità riguarda i dipendenti di organismi militari che siano stati licenziati in seguito a processi di riorganizzazione o chiusure: nell'isola è il caso della base di Decimomannu. Nel decreto viene stabilito che gli ex dipendenti siano rientegrati nelle pubbliche amministrazioni. C'è poi un argomento molto sentito dagli studenti universitari fuori sede. Grazie all'emendamento presentato dalla senatrice Raffaella Bellot (Fare!) sarà allargata la platea di beneficiari per gli affitti. Sinora la legge prevedeva che la detrazione venisse garantita solo agli studenti extra provincia e residenti almeno a 100 chilometri dalla sede dell'Ateneo. L'emendamento riduce a 50 i chilometri per le zone montane e o disagiate ed elimina il limite della provincia. In Sardegna a sorridere saranno soprattutto i ragazzi galluresi che studiano a Sassari e venivano tagliati fuori dalla precedente normativa. Ecco infine l'argomento sanità. La Sardegna grazie alle novità introdotte potrà riutilizzare 55 milioni di fondi nazionali attribuiti all'isola e non utilizzati, da disimpegnare per coprire i debiti pregressi maturati, senza accendere ulteriori mutui e adottando una spending review. Grande soddisfazione per il risultato ottenuto dai parlamentari sardi è stata espressa dal senatore e segretario regionale Pd Giuseppe Luigi Cucca, così come dai senatori Lai e Uras: «È un esempio di cosa si possa fare per la Sardegna se si intensifica il lavoro comune nell'ambito di un grande schieramento democratico, progressista autonomista e identitario».

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 16 novembre 2017 / Attualità - Pagina 13
Test negli Stati Uniti
Per la prima volta sono stati corretti i geni direttamente in una persona a scopo terapeutico
Dna modificato già nel corpo umano

di Enrica Battifoglia
ROMACorreggere un difetto del Dna direttamente nel corpo umano: annunciato come il nuovo traguardo della terapia genica, è l'obiettivo della sperimentazione condotta su un uomo negli Stati Uniti, nell'ospedale pediatrico californiano Benioff di Oakland. Finora la terapia genica aveva utilizzato virus resi inoffensivi come navette per trasportare nel Dna sequenze di informazione genetica corrette in laboratorio, ma nella sperimentazione avvenuta in California il virus innocuo è stato «caricato» con l'intero kit di strumenti necessari a correggere il Dna direttamente nelle cellule. «Siamo all'inizio di una nuova frontiera della medicina genomica», ha scritto Sandy Macrae, amministratore delegato della Sangamo Therapeutics, l'azienda specializzata in enzimi per la terapia genica che al momento è unica fonte della notizia sulla sperimentazione. Non esistono infatti, finora, pubblicazioni scientifiche sui risultati. «Sarei stato più cauto, considerando che si tratta di un unico paziente», ha rilevato il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'università di Roma Tor Vergata e fra i pionieri della terapia genica a livello internazionale. «La trasparenza è necessaria - ha aggiunto - ed è molto importante conoscere tutti i dati, anche quelli negativi», ma «non è stato pubblicato nulla, al di là dell'annuncio fatto da una grande azienda americana che da molti anni si occupa di correzione genica».L'intervento è stato fatto su un uomo con la malattia chiamata mucopolissacaridosi di tipo 2, o malattia di Hunter, che causa l'accumulo di zuccheri negli organelli delle cellule (chiamati lisosomi) che dovrebbero invece liberarle dai rifiuti, comportandosi come spazzini. A causa di questo grave difetto, dovuto alla carenza dell'enzima chiamato iduronato-2-sulfatasi (Ids), la malattia può provocare problemi a vista, udito e cuore, anomalie dello scheletro. Finora chi è colpito da questa malattia riceve infusioni settimanali dell'enzima Ids. L'intervento di terapia genica ha invece l'obiettivo di indurre l'organismo a produrre l'enzima Ids. A questo scopo un virus, reso inoffensivo, è stato equipaggiato con le forbici molecolari capaci di tagliare il Dna e con la sequenza genetica corretta. Le forbici, chiamate «dita di zinco», hanno il compito di tagliare il gene dell'albumina e poi il Dna incorpora il gene corretto proprio come fa quando si ripara naturalmente. La sperimentazione è volta a verificare sicurezza ed effetto. Solo dopo queste risposte si può passare alla fase 3, su un grande numero di persone, per avere le risposte sull'efficacia. L'azienda rende noto che si stanno selezionando altri pazienti, nove complessivamente e tutti negli Stati Uniti, mentre altri test sono in corso in persone con emofilia di tipo B e mucopolissaridosi di tipo 1, o sindrome di Hurler-Scheie.

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 16 novembre 2017 / Sassari - Pagina 29
Iniziativa dell'Aou con testimonianze di "bambini diventati grandi"
PREMATURITÀ, GIORNATA MONDIALE

SASSARI Tutto pronto nella clinica di Neonatologia dell'Aou di Sassari per la "Giornata mondiale della prematurità", in programma domani. L'appuntamento, organizzato dalla struttura diretta da Giorgio Olzai, sarà l'occasione per raccontare le esperienze di bambini, molti anche cresciuti, genitori che hanno vissuto l'esperienza della prematurità.Un open day che dalle 12 alle 17, condurrà il "visitatore" lungo un percorso di immagini, video e foto sino alle porte della terapia intensiva dove, all'interno delle incubatrici, i piccoli sono seguiti da medici, infermieri, personale di supporto e genitori nel loro cammino verso la "maturità". Alle 12 il direttore sanitario dell'Aou Nicolò Orrù e il direttore della clinica accoglieranno i primi "ospiti" e daranno il via al percorso che vuole raccontare la realtà della prematurità e le problematiche a essa legate. Per la Clinica di Neonatologia di viale San Pietro l'iniziativa vuole essere anche occasione per trasmettere un messaggio di speranza all'esterno. In questo viaggio di immagini è prevista la partecipazione di ex pazienti, ora cresciuti, e di genitori che potranno portare la preziosa testimonianza della loro esperienza nella terapia intensiva neonatale dell'Aou. La Neonatologia di Sassari, che dispone di una terapia intensiva neonatale, di una terapia sub-intensiva, di una patologia neonatale, in questi anni ha messo a disposizione delle mamme un importante supporto: una sezione balie in grado di ospitare 12 mamme per il soggiorno notturno e altre ancora per il soggiorno diurno.

Questionario e social

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