Giovedì 9 novembre 2017

09 novembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
COMUNE. In Aula i problemi degli studenti
Il Consiglio discute di alloggi per fuorisede «Il campus a metà 2018»

«A metà dell'anno prossimo dovrebbero partire i lavori per il campus universitario di viale La Playa». Il presidente dell'Ersu Gian Michele Camoglio ha dato l'annuncio ieri in Consiglio comunale durante un dibattito sugli alloggi degli studenti universitari e sui rapporti tra la città e l'Ateneo. Per quanto riguarda l'iter del campus è stato spiegato che è quasi terminata la fase delle autorizzazioni e che entro 4 mesi dovrebbe arrivare il progetto esecutivo, a quel punto l'avvio dei lavori dovrebbe arrivare a metà del 2018. In attesa della struttura di viale La Playa ieri in Consiglio comunale, oltre al numero uno dell'Ersu, si sono incontrati anche il rettore Maria Del Zompo, il capo di gabinetto dell'assessore regionale alla Pubblica istruzione e i rappresentanti degli studenti nel Senato accademico Giulia Bellu, Carlo Sanna e Pietro Ennas. Il dibattito in Consiglio comunale è arrivato su richiesta della commissione Patrimonio che da tempo sta incontrando i protagonisti per avere un quadro completo sugli studenti che arrivano a Cagliari per frequentare l'Università. «In città ci sono 13 mila studenti universitari fuori sede, ma l'offerta massima degli alloggi Ersu è di 800 posti», spiega il presidente Fabrizio Marcello, «portano 100 milioni all'anno, ma hanno bisogno di più servizi e biblioteche e di un trasporto pubblico adatto alle loro esigenze».
M. Z.

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 novembre 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
IL PROGETTO. Una delle missioni è di approfondire il concetto di identità e coscienza
Ateneo e Casa Gramsci, alleate nel segno del pensiero

Il pensiero di Gramsci, a ottant'anni dalla scomparsa, non è mai stato così vitale. Un passo avanti di rilievo, nel processo di studio e divulgazione del suo pensiero, è stato sancito ieri mattina con la firma del protocollo di intesa siglato tra l'Università degli studi di Cagliari e la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza. Il rettore Maria Del Zompo ha parlato di un momento di grande importanza per l'Ateneo: «Una delle missioni del nostro piano strategico è proprio quella di approfondire il concetto di identità, intesa come coscienza necessaria per rafforzare le radici culturali e diventare in questo modo più aperti rispetto al mondo. La conoscenza della propria cultura può favorire la tolleranza e l'accettazione delle diversità. Per questo sono già attivi laboratori di studio e progetti di interscambio, come quello che vede protagonisti alcuni studenti della facoltà di Relazioni internazionali, guidati dalla professoressa Patrizia Manduchi, che si trovano a Tunisi per una settimana di formazione all'università di Jendouba; anche in Africa è forte l'interesse per il pensatore di Ales».  Un discorso ripreso dal presidente della Fondazione Giorgio Macciotta: «Questa sinergia non può che arricchire il nostro lavoro di studio sull'impatto che il pensiero gramsciano ha lasciato sulla società sarda. Fra i nostri progetti in corso ricordiamo l'inaugurazione, il 2 ottobre a Ghilarza (secondo posto nel mondo), di uno schermo che consente a tutti di accedere ai “Quaderni dal carcere” in versione digitale. Il programma del 2018 toccherà, fra gli altri, il problema della differenza fra i “vaneggiamenti” dell'indipendentismo e l'uso - invece - dell'autonomia come strumento che consenta ai sardi di essere parte attiva nelle decisioni che segnano il destino della regione, posta in relazione all'Italia e all'Europa».  Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di Storia è ha sottolineato come l'Università «debba aprirsi alla società civile se vuole che il lavoro di approfondimento non sia sterile», mentre Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, ha parlato dei luoghi gramsciani visti come «occasione per capire meglio il rapporto tra quegli spazi e la comunità locale, anche analizzando le micro-storie delle persone che spesso sfuggono alla lente delle ricerche tradizionali».
Luca Mirarchi

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
FESTIVAL DELLA SCIENZA. All'Exma oggi il velista Andrea Mura
Terremoto e tsunami: impossibili in Sardegna?

Il velista Andrea Mura e Pier Luigi Gaspa, biologo e fumettista, sono oggi i protagonisti della terza giornata del “Festival della Scienza” in programma a Cagliari sino al 12 novembre.
OCEANO E CURIE Lo skipper (ore 11.30, Exma) racconterà al pubblico gioie e dolori delle sue traversate oceaniche, mentre Gaspa (stesso spazio, ma alle 17) terrà una conferenza su Marie Curie, donna straordinaria a cui la manifestazione - vista la ricorrenza del 150esimo anniversario dalla nascita della scienziata - è dedicata. RISCHIO TSUNAMI Ad aprire la mattinata (ore 9), dedicata anche a laboratori, mostre e dimostrazioni sperimentali, sarà invece, nella sala conferenze dell'Exma, Alessandro Amato. Geologo e sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, terrà la conferenza “I terremoti e gli tsunami nel Mediterraneo, in Italia (e in Sardegna?)”. Alla stessa ora ma al Ghetto l'incontro “Lampi radio dal cosmo: un caso aperto per radio investigatori”. Andrea Possenti, direttore vicario Inaf-Oac, svelerà invece la natura degli impulsi radio che giungono sulla Terra da galassie lontanissime. Alle 10.45 il festival torna all'Exma. Andrea Mameli, responsabile della comunicazione per il CRS4 e Fabrizio Piredda di Comunicazione Visiva guideranno un incontro sul tema “Sapere e Comunicare - quando la comunicazione incontra la scienza”. BIOFARMACI Nel pomeriggio, oltre all'incontro con Pier Luigi Gaspa, spazio a Maurizio Recanatini dell'Università di Bologna, che parlerà delle nuove scoperte in campo farmacologico. Alle 18.30, Nicola Pugno e Federico Bosia, rispettivamente delle Università di Trento e Torino, accompagneranno il pubblico in un affascinante viaggio alla scoperta delle straordinarie proprietà dei materiali naturali e bio-ispirati. ( m.a. )

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
PUBBLICITÀ MEDICA  “La pubblicità medica. Forme di comunicazione di interesse artistico e museologico nelle collezioni pubbliche e private”. È il tema del convegno che si terrà sabato mattina (dalle 8,30 alle 12,15) nella Biblioteca Universitaria (Via Università 32).

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
L'assessore Marcialis: «Premiati grazie al numero di iniziative e alla partecipazione»
SPORT IN CITTÀ, MEDAGLIA D'ORO
Il 6 dicembre la finalissima per il titolo europeo a Bruxelles

L'importante è partecipare ma vincere è decisamente meglio. Almeno a giudicare dall'entusiasmo con il quale l'assessore comunale allo Sport Yuri Marcialis ha accolto la notizia di aver conquistato il titolo di Miglior città europea dello Sport 2017 in Italia, riconoscimento che porterà Cagliari alla finalissima di Bruxelles il 6 dicembre in rappresentanza di tutto lo Stivale. Una bella soddisfazione. «Il premio va alla città, tutta. Non è merito dell'amministrazione se abbiamo il sole che ci consente di correre, ma l'aver creato un sistema che ci consente di farlo, sì».
I COMMISSARI Lo scorso anno una delegazione della Commissione europea aveva visitato gli impianti sportivi, assistito a gare e valutato la partecipazione del pubblico a eventi agonistici e non. Ma la promozione finale è arrivata dalla Fondazione dello Sport di Siviglia incaricata come ente imparziale di valutare i dossier di tutte le città in gara. «Al giudizio finale concorre il punteggio assegnato in base ad alcuni criteri precisi: gli investimenti, la pubblicità e la promozione degli eventi, l'impatto mediatico, il numero di appuntamenti agonistici e non, la loro qualità, la presenza di personaggi di prestigio, la partecipazione dei cittadini, il numero di pubblico e così via». In effetti in città negli ultimi mesi si sono ritrovati campioni di kitesurf e specialisti dell'apnea, ciclisti del Giro d'Italia e atleti paralimpici. E si sono svolte iniziative che hanno messo insieme attorno allo stesso tavolo campioni come Yury Chechi, Adriano Panatta e Ciccio Graziani. «Nessuno ha fatto come noi. Per la settimana europea dello sport abbiamo messo in piedi 9 eventi mentre per la “Solo women run” abbiamo avuto 5.200 atlete, numeri impressionanti se pensiamo che per la stessa gara a Milano erano in 1.800». Prima regola del gioco: non identificare l'idea di sport con una squadra di calcio o basket da serie A. Certo, la presenza di team di successo aiuta ma non è tutto. «Le grandi società devono servire per avvicinare i cittadini allo sport perché nella valutazione globale conta la condivisione di tutti. La promozione dell'attività fisica».
LIBRI E RICERCHE Ma un contributo importante è arrivato anche da qualche insospettabile che ha concorso al titolo senza muovere un passo, rimanendo seduto dietro a una scrivania. «Aspetto da non tralasciare è quello legato alla cultura dello sport. Il fatto di ospitare una facoltà di Scienze motorie o di avere personalità di spicco e autori che scrivono libri in materia è importante. E poi serve coinvolgere i bambini». Nel dossier premiato dalla Fondazione anche gli appuntamenti organizzati con le scolaresche del territorio, fattore che insieme a tutti gli altri ha contribuito a sconfiggere Pesaro, Aosta e Vicenza, le altre città italiane in gara per la stessa categoria (con meno di 500 mila abitanti). Il dossier completo che ha portato la città sul gradino più alto del podio verrà illustrato questa mattina durante una conferenza stampa che si svolgerà a Palazzo Bacaredda. Poi inizierà il conto alla rovescia per la finale del 6 dicembre. A rappresentare Cagliari saranno il sindaco Massimo Zedda e l'assessore Marcialis. 
Mariella Careddu

 

La Nuova Sardegna

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 9 novembre 2017 / Prima pagina
FOCUS La Regione: «Salgono Pil e occupazione ERRATI I DATI SVIMEZ»
LAVORO E UNIVERSITÀ In Sardegna solo il 14% di laureati e iscritti in calo  
A PAGINA 4

Sardegna - Pagina 4
LAVORO E PIL
L’assessore Mura contesta la Svimez: «Già fuori dalla crisi»
La Regione ribalta i dati della società di ricerca: sono vecchi
«Il trend positivo iniziato nel 2015, recuperati i posti persi»

di Gianna Zazzara
SASSARI  «Il rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno? Non mi interessa, non dico che non sia una ricerca seria, ma è datata. Non può dare alcuna indicazione utile per impostare politiche serie». L’assessora regionale al Lavoro, Virginia Mura, commenta così il report 2017 dell’associazione che ha bocciato su tutta la linea l’economia sarda. Per i ricercatori quest’anno il Pil crescerà, ma pochissimo, appena lo 0,6%, un’inezia in confronto all’aumento dell’1,3% stimato nel resto del Mezzogiorno.
Non solo. Il tasso di occupazione resta bassissimo (35% al di sotto della media Ue): mentre nel 2016 al Sud l’occupazione è cresciuta dell’1,7%, la Sardegna è l’unica regione in cui gli occupati sono calati e i numeri restano lontani da quelli prima della crisi. Per non parlare della disoccupazione giovanile stimata al 56,3%, peggio di Grecia e Spagna. «Non dico che queste rilevazioni siano poco qualificate ma, ripeto, sono datate, dal momento che si basano su dati del 2016 – spiega l’assessora al telefono, piuttosto infastidita dalla bocciatura– I dati Istat a nostra disposizione, relativi al 2017, raccontano un’altra storia e testimoniano la vitalità dell’economia sarda che, anche se a fatica, sta uscendo dagli anni bui della crisi. Anzi, i dati Istat ci dicono che l’occupazione è ritornata ai livelli del 2012. Un risultato ottimo, altro che economia al tracollo come dice il rapporto Svimez».
Occupazione. Per dimostrare la sua tesi l’assessora inizia a snocciolare i dati. «Io mi baso su rilevazioni effettive – precisa – non su previsioni o rilevazioni vecchie, anche perché faccio questo di mestiere (è stata funzionario del ministero del Lavoro, ndr)». Ed ecco i dati: «Nel primo semestre del 2017 l’occupazione è salita al 51,2, con un aumento dell’1,1% rispetto al 2016. È un trend positivo cominciato nel 2015 che ci ha fatto recuperare i posti persi durante la crisi». I settori dove l’occupazione è cresciuta di più sono l’edizilia (+ 23%), gli alberghi e i ristoranti (+10,3). «In totale gli occupati salgono da 562mila a 568mila e 200, ai livelli del 2012». «Certo, c’è ancora molto da fare, non sono uno di quei politici che dice che va tutto bene, ma siamo sulla strada giusta – ammette Virginia Mura – La bocciatura da parte dell’associazione Svimez, che ci mette in coda alla classifica tra le regioni del meridione per Pil e occupazione, non rende giustizia agli sforzi che sta facendo questa giunta per portare fuori la Sardegna dalla grande crisi». A inorgoglire l’assessora è in particolare l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato («Salite del 2,8% mentre nel resto d’Italia sono diminuite del 3,5%) e l’apprendistato «cresciuto del 60%, un vero e proprio boom che costituisce il canale privilegiato d’accesso al mondo del lavoro per i giovani». Salgono gli occupati e diminuiscono i senza lavoro. «Nei primo trimestre 2017 la disoccupazione è scesa di oltre due punti: ora è al 15%, un risultato mai raggiunto prima».
I giovani. E la disoccupazione giovanile al 56,3%? «Guardi, mi fanno sorridere queste statistiche che includono nel conteggio anche i quindicenni. A quell’età bisogna studiare, non lavorare. Quei dati non hanno alcun senso». Ma in Sardegna ci sono molti ragazzi che già a 12, 13 anni smettono di studiare. «È questo il vero problema, i Neet, i giovani che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazioni, sono tantissimi. Per questo abbiamo deciso di investire nel progetto S’iscola, nato per combattere la dispersione scolastica. E poi c’è il programma Garanzia Giovani. «Finora si sono iscritti più di 58mila giovani. Di questi 43mila sono già stati “presi in carico”, cioè sono stati contattati dai centri per l’impiego, hanno fatto un colloquio e, a quelli più distanti dal mercato del lavoro, è stato detto “Guarda che con la terza media un lavoro non lo trovi quindi devi tornare a scuola!”. Altri invece stanno facendo un tirocinio oppure stanno frequentando un corso di formazione». Ma quanti ragazzi hanno trovato lavoro? «In molti casi i tirocini – durante i quali i ragazzi prendono 300 al mese – si sono trasformati in rapporti di lavoro. Per questo abbiamo deciso di investire altri 18 milioni: daremo nuove occasioni ad altri ragazzi».
La ripresa. Secondo il rapporto Svimez la Sardegna non riaggancerà la ripresa neanche nel 2018. «Quelle sono previsioni, solo previsioni – ripete l’assessora – Io non ho la palla di vetro ma siamo passati da tutti segni meno a segni positivi. Il ciclo economico si sta riprendendo. E poi non si può comparare la Sardegna con le altre regioni del meridione con tutti i gap che abbiamo, a partire dall’insularità», sbotta la Mura.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 9 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 4
LO SPRECO DI TALENTI
Pochissimi laureati, sotto la media europea del 14 per cento

In Sardegna ci sono pochissimi laureati, la quota media è bassissima, intorno al 14%. E le immatricolazioni nelle università sarde sono in calo. «La Regione ha a cuore l’istruzione dei ragazzi, soprattutto quella universitaria – dice l’assessora Virginia Mura – Stiamo facendo di tutto per aiutare gli atenei a migliorare la loro offerta qualitativa e per sostenere i ragazzi che non hanno i mezzi per continuare a studiare. Abbiamo aumentato le borse di studio e sosteniamo le università con i soldi del Fondo Sociale Europeo. I risultati cominciano a vedersi». L’obiettivo è convincere i diplomati delle scuole superiori ad iscriversi nelle università sarde, invece di immatricolarsi negli atenei del Centro-Nord. Il rischio è l’impoverimento culturale dell’isola, una perdita di intelligenze e talenti che alla lunga può costare cara. «Dico ai giovani di restare a studiare e a lavorare in Sardegna. La situazione sta migliorando. Ci saranno nuove opportunità per costruirsi un futuro – assicura Virginia Mura – Non solo nel turismo. Nel settore della tecnologia non siamo secondi a nessuno, anzi». Non ha fiducia nel futuro dell’isola, invece, Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «I dati del rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno sono un verdetto impietoso sulla giunta Pigliaru. Non uno dei temi nevralgici per la Sardegna è stato affrontato e risolto. Anzi. Dalle entrate ai trasporti, dal lavoro che non c’è all’affanno dei settori produttivi isolani, dal sistema industriale in stato comatoso, fino al comparto agro- zootecnico che è in ginocchio, passando per il settore turistico a quello dell’edilizia. Tutte questioni che sono trattate con dilettantismo spaventoso. È ora di consentire ai sardi di tornare al voto per voltare finalmente pagina».

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 9 novembre 2017 / Provincia di Oristano - Pagina 22
SCANO MONTIFERRO
Storia dell’isola, nuovo libro per Antonio Maccioni

SCANO MONTIFERRO Se fossi paragonato a Bruno Vespa, visto il numero di libri che hai scritto in un intero anno solare? »; Antonio risponde con un sorriso sincero e dice: «Non voglio essere, ne sembrare presuntuoso; non sono poi cosi tanti i miei libri». Lui è Antonio Maccioni, classe 1981, di Scano Montiferro, anche se da qualche anno vive con la moglie nella vicina Bosa, cittadina nella quale insegna; laureato nella facoltà di Filosofia di Cagliari e Dottore di Ricerca in Letterature Comparate. Curriculum impeccabile il suo, dai tempi del liceo si è occupato di cronaca locale scrivendo per le maggiori testate giornalistiche sarde e dai tempi in cui era studente universitario ha lavorato nella redazione di alcune case editrici; da qualche anno si dedica alla stesura di libri e guide sulla Sardegna. Oggi la sua ultima creazione vedrà la luce; nel giro di un anno solare Maccioni ha scritto ben tre libri; ad ottobre 2016 esce “Alla scoperta dei segreti perduti della Sardegna”, nel giugno 2017 esce “il giro della Sardegna in 501 luoghi, l’isola come non l’avete mai vista” scritto a quattro mani con l’autore Gianmichele Lisai e ora l’ultimo “101 perché sulla storia della Sardegna che non puoi non sapere” ; mentre la sua prima creazione esce nel luglio 2012 “101 tesori nascosti della Sardegna da vedere almeno una volta nella vita”, tutti editi da Newton Compton Editori. Grande facilità di scrittura, la sua agenda è già piena di appuntamenti che lo vedranno in giro per diversi centri dell’isola con la presentazione dei suoi scritti; l’amore che lo lega alla sua isola è anche questa indubbia, visto che oggetto di tutti i suoi scritti è la Sardegna da diversi e sempre nuovi punti di vista. Nell’introduzione del suo ultimo libro Maccioni dice che il suo libro può essere inteso come una dichiarazione d’amore verso la propria terra e la storia di questa; amore che cresce proprio quando si studia un nuovo punto di vista della Sardegna, terra ricca di storia, tradizioni, emozioni e segreti, tutte cose da scoprire pazientemente lasciandosi guidare dalla curiosità e dalla sete di conoscenza. «Spero che i miei libri riescano ad incuriosire e a coinvolgere guidando in qualche modo la conoscenza dei lettori» afferma. Gli argomenti sono diversi, concreti e realistici non lasciano spazio alla fantasia o al romanzo, un giusto mix per una buona lettura dell’isola.
Angelica Manca

Questionario e social

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