Venerdì 3 novembre 2017

03 novembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Autonomia, identità ed Europa: il dibattito
L'identità regionale e gli aiuti internazionali saranno i temi al centro dei prossimi due incontri del ciclo di seminari sui “70 anni di Autonomia speciale della Sardegna”, organizzati dal Dipartimento di scienze sociali e delle istituzioni dell'Università di Cagliari. Giovedì 9 novembre, nell'aula magna “Baffi” di viale Sant'Ignazio, la docente di Psicologia dei gruppi Marina Mura e il docente di Scienze dell'amministrazione Carlo Pala rifletteranno sulla prospettiva psicologico-sociale dell'identità, e sui partiti etnoregionalisti: presiederà i lavori Mariarosa Cardia, docente di Storia delle istituzioni politiche e coordinatrice scientifica dell'iniziativa.
Venerdì 10, nell'incontro intitolato “Alle origini della Rinascita economica e sociale della Sardegna: gli aiuti internazionali nel nuovo contesto bipolare”, interverranno Gianluca Borzoni, Gianlorenzo Zichi, Stefano Pira e Marcello Tuveri. I lavori saranno presieduti da Cecilia Novelli, direttrice del Dipartimento di scienze sociali e delle istituzioni.

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
LGBT
Prosegue al cineteatro Nanni Loy, in via Trentino 2, la rassegna “Uno sguardo normale Expo - Sardinia Queer short film festival”, organizzato da Arc, Arcinema e Universitarc.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 25 - Edizione CA)
L'analisi
«È un atto legittimo ma ho dubbi sull'efficacia»
«Con nulla osta di Stato e Regione, e la copertura finanziaria, il provvedimento sarebbe efficace: ma per ora, benché legittimo, sembra più che altro un indirizzo».

Trova «assai interessante» quanto sta accadendo a Domusnovas, Andrea Deffenu, professore di Diritto pubblico, nella facoltà di Scienze politiche dell'Università di Cagliari, uno dei massimi esperti regionali di economia e diritto. Il docente, nel riflettere sulla volontà degli amministratori di Domusnovas di avviare il regime di “Zona franca” si è subito posto un triplice quesito: capire se l'atto del Consiglio comunale di Domusnovas abbia più carattere simbolico, se sia legittimo e se sia efficace. «Se è un atto di iniziativa politica - analizza - allora è legittimo, soprattutto se inteso come inizio di un iter che porterà al tavolo altri soggetti, cioè l'avvio di un dialogo con istituzioni preposte all'attuazione di una legge che esiste. Altra questione è l'efficacia immediata su cui ovviamente non possiamo ragionare». Manifestando quindi, «massimo rispetto verso le decisioni di un organismo democraticamente eletto», il docente puntualizza però un aspetto: «Concluso l'iter occorrerà fare i conti con l'efficacia della copertura finanziaria».
A ogni buon conto Deffenu ritiene che «se ci si attiene, senza forzare la mano, all'inizio di un ragionamento allora il provvedimento comunale rientra nell'ambito della real politik, cioè sul dialogo tecnico circa le modalità tramite le quali attuare il decreto del 1998». In caso contrario, se cioè il Comune volesse applicare unilateralmente i benefici di una Zfu, «difficile capire - conclude il docente universitario - quale efficacia si possa riscontrare». (a. s.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Cronaca Italiana (Pagina 7 - Edizione CA)
Regeni: rogatoria per la tutor inglese
ROMA La Procura di Roma che sta indagando sulla morte di Giulio Regeni, l'universitario friuliano ucciso in Egitto nel gennaio 2016, alla luce di nuove informazioni, ha trasmesso all'autorità giudiziaria del Regno Unito una rogatoria per chiedere l'interrogatorio della professoressa Maha Mahfouz Abdel Rahman, la tutor a Cambridge del ragazzo trovato morto in una strada periferica del Cairo. Inoltre, i magistrati hanno chiesto di identificare e ascoltare tutti gli studenti che l'università ha inviato al Cairo dal 2012 al 2015 sotto il controllo della stessa docente.
L'obiettivo è capire se anche altri studenti, sotto il controllo della tutor, abbiano seguito il suo stesso percorso di ricerca puntando l'attenzione sull'attività del sindacato indipendente egiziano. È la terza richiesta che la Procura ha inoltrato alle autorità inglesi. Immediata la replica dall'università. «Non risponderemo - dicono - a speculazioni sensazionalistiche che non aiutano. La dottoressa Maha Abdelrahman ha ripetutamente espresso la sua volontà di cooperare appieno con i magistrati italiani». I responsabili dell'ateneo, comunque, si sono resi disponibili.

 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 37 - Edizione CA)
Domani la prima alla Festa del Cinema di Roma
Padre padrone rivive nel film di Naitza

“Padre padrone” compie quarant'anni ma non ha perso un briciolo della sua forza evocativa. Il film dei fratelli Taviani, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda, vinse la Palma d'oro a Cannes (la giuria era presieduta da Roberto Rossellini), l'Orso d'oro a Berlino e riscosse un successo internazionale, dagli Stati Uniti al Giappone. La sua portata universale è dovuta al fatto che la vicenda di Gavino, pastore analfabeta che si ribella al padre e si riscatta attraverso la cultura, può essere percepita come la lotta che ognuno di noi compie per «uccidere» i padri e poter «rinascere a nuova vita»: quella che scegliamo di intraprendere senza lasciarci piegare dall'eredità del destino.
PRESENTAZIONE A ROMA Sergio Naitza, giornalista e critico cinematografico, ha diretto un documentario illuminante sulla genesi del film dei fratelli Taviani e sulle reazioni che suscitò. Si chiama “Dalla terra alla palma. I quaranta anni di Padre padrone”, e possiede la rara capacità di prendere per mano lo spettatore e di condurlo, senza alcuno sforzo, fino allo scorrere dei titoli di coda. Prodotto da Karel Film and Video production con la collaborazione di Rai Cinema, Fondazione Sardegna Film Commission, Società umanitaria Cineteca sarda e del comune di Cargeghe, sarà presentato in anteprima domani alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Riflessi del Cinefest.
DOPPIA TRACCIA Il documentario procede lungo una doppia traccia: da una parte abbiamo le considerazioni dei due registi e degli attori del film che ripercorrono i luoghi in cui fu girato (si preferì scegliere la zona di Cargeghe e non la Siligo del romanzo anche per non invadere il mondo dello scrittore), dall'altra vi è l'immediato salto all'indietro di quarant'anni che mostra le scene del film commentate di volta in volta. Le immagini dialogano fra loro potenziandosi a vicenda: la pellicola di “Padre padrone” rende eterni i volti e i paesaggi, gli interpreti portano addosso le rughe dell'età e rievocano un'esperienza che li avrebbe segnati per sempre. È come se loro stessi rivedessero il film insieme agli spettatori
LA STORIA La trama è nota. Il padre portò via Gavino da scuola a sei anni per farlo lavorare come pastore, condannandolo così alla solitudine e all'analfabetismo. La sua (ri)scoperta della cultura avvenne dopo aver sentito la musica di Strauss da una fisarmonica (strumento che poi avrebbe imparato a suonare). Il servizio militare sarà l'occasione per evadere dalla Sardegna ed entrare in contatto con una realtà più vasta. Con forza incrollabile apprenderà l'italiano e conseguirà i titoli di studio da privatista, fino a laurearsi in glottologia alla Sapienza di Roma e a diventare assistente di filologia romanza e di linguistica sarda all'Università di Cagliari. Una base biografica così forte rese inevitabili anche i fraintendimenti. Racconta l'attore Omero Antonutti (il padre Efisio) che per due anni non ricevette altre offerte di lavoro perché si pensava fosse davvero un pastore. E non mancarono le critiche dalla Sardegna, dove si faticava a ritrovarsi in quella rappresentazione filmica così diretta e concreta pur nel suo nitore poetico. Lo stesso presidente Cossiga non mancò in seguito di manifestare il suo scarso apprezzamento.
ANEDDOTI Numerosi gli aneddoti legati agli attori (fra i quali un giovane Nanni Moretti in una piccola parte), mentre i suoni della natura e le musiche di Marco Rocca arricchiscono l'incanto della narrazione. La chiusa è di Gavino Ledda: «Col tempo ho capito che “Padre padrone” non finisce mai, perché ha le sue radici nel mito».
Luca Mirarchi

 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 38 - Edizione CA)
FESTIVAL DELL'ALTROVE. Guasila
Ecco i vincitori del Premio Angioni

Si è concluso il Festival dell'Altrove promosso dal Comune di Guasila per rendere omaggio allo scrittore e antropologo Giulio Angioni. La sindaca Paola Casula ha premiato i vincitori del premio Angioni rivolto agli autori di racconti brevi. Il primo classificato è Giovanni Gusai con “Metallo pesante”, secondo posto per Maurizio Pretta Carboni, terzo gradino del podio per Giampaolo Manca. Le dieci opere finaliste sono state selezionate per comporre la prima antologia dei racconti di Fraus. Premiati anche i primi tre classificati al concorso per ragazzi “La Forma” dedicato alle migliori schedature dei romanzi di Angioni da parte degli studenti dell'istituto Einaudi di Senorbì. Primo classificato Simone Deidda, al secondo posto Debora Desogus e terza Maria Sara Melis. Il festival letterario, per tre giorni, ha trasformato il paese della Trexenta in un centro di cultura e in un punto di riferimento per la promozione delle varie iniziative dedicate alla memoria dello scrittore originario di Guasila. (sev.sir.)

 

7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
VIA CAMPANIA. Il giovane arrestato ha colpito con un destro anche un altro ragazzo
Ancora in coma dopo il pugno
Lo studente israeliano è sempre in gravissime condizioni

Ehab Salman, il 26enne israeliano colpito con un pugno mercoledì poco prima dell'alba in via Campania, è sempre in coma all'ospedale Brotzu: i medici mantengono la prognosi riservata. Lo studente di Medicina non può essere considerato fuori pericolo. Intanto emergono altri particolari sull'aggressione davanti al bar Giardino: le telecamere di sorveglianza hanno ripreso Marco De Agostini (arrestato poche ore dopo dai carabinieri e accompagnato in carcere con l'accusa di lesioni) mentre sferra un pugno a un amico di Salman, per poi colpire con un destro lo studente israeliano. I due ragazzi sono rimasti immobili a terra, fino all'arrivo dei soccorsi.
LA DENUNCIA De Agostini (difeso dall'avvocato Marco Lisu) oggi verrà interrogato dalla gip Cristina Ornano nell'udienza di convalida in carcere. «Sono stato insultato», avrebbe detto il 23enne per motivare la sua reazione. Per il giovane la notte di Halloween era iniziata con una denuncia. Alle 22,45 era stato fermato alla guida di un'auto di un parente sempre dai carabinieri del nucleo radiomobile: De Agostini, secondo le accuse, non ha mai conseguito la patente ed è stato denunciato (anche lo scorso 15 settembre era stato segnalato sempre per lo stesso motivo).
«SEI UN PINGUINO» All'origine della violenta aggressione ci sarebbe un diverbio per motivi banali avvenuto davanti al bar di via Campania. De Agostini e quattro amici avrebbero preso in giro Salman - arrivato da poco con due giovani ogliastrini e un nuorese, colleghi di facoltà - per il suo abbigliamento (indossava un abito elegante e un papillon, perché prima era a una festa di laurea a Dolianova). «Sembri un pinguino», gli avrebbero detto. La discussione è degenerata. Il tutto è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza del locale.
DOPPIA AGGRESSIONE I due gruppi si fronteggiano. C'è qualche spinta e alcune manate. Uno degli amici di Salman viene portato dentro il bar mentre De Agostini - secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Sant'Avendrace e del nucleo investigativo provinciale che hanno svolto le indagini - si avvicina a uno degli ogliastrini colpendolo con un pugno al volto. La vittima finisce a terra. È immobile. Salman afferra il telefono cellulare: chiama il 118 per i soccorsi all'amico. De Agostini, con una mossa fulminea, lo abbatte con un destro violentissimo. Il giovane israeliano cade e batte malamente la testa. Tutti scappano. L'ogliastrino poi si riprende. Salman no.
Matteo Vercelli

 

8 - L’UNIONE SARDA.it di venerdì 3 novembre 2017 » Cultura » / 08:24 - ultimo aggiornamento 09:59
I supercentenari della Sardegna in cattedra in Costa Rica
CENTENARI SARDI AL CENTRO DI UN CONVEGNO IN COSTA RICA

Le chiamano Zone blu: sono le aree più longeve del mondo, veri paradisi di ultracentenari che sfidano le statistiche. Età avanzata, ma cervello e fisico ben più giovani della loro età anagrafica, gli abitanti di queste regioni del globo sono sotto la lente della scienza che indaga sui segreti di una vita lunga e sana. E, fra queste, c'è anche la Sardegna, che da giovedì 16 a sabato 18 novembre non mancherà di presenziare all'Incontro internazionale Zone blu.
A ospitare l'iniziativa il Costa Rica, dove si trova una di queste aree caratterizzate da alti tassi di longevità e da una speranza di vita superiore alla norma, che rende assai frequenti i casi di over 100, sia uomini che donne. Si tratta dell'unica Zona blu degli Stati ibero-americani ed è la più grande del mondo, come fanno sapere dal Paese.
Obiettivo del convegno sarà proprio quello di indagare sul fenomeno della longevità in Costa Rica attraverso le testimonianze dei suoi abitanti e discussioni dal punto di vista scientifico, culturale e sanitario. Le altre Zone blu del mondo, accanto a Costa Rica e sardegna, sono Icaria (Grecia), Okinawa (Giappone), Loma Linda (Stati Uniti), oltre all'area dentro la penisola di Nicoya.
Fra gli ospiti del summit internazionale anche i ricercatori Giovanni Mario Pes e Paolo Francalacci dell'università di Sassari, che hanno dedicato al tema anni di studio.
Secondo un'indagine demografica e statistica condotta da Gianni Pes e Michael Poulain, con il termine Zona blu si fa riferimento a un'area circoscritta i cui abitanti superano gli 80 anni, godono di buona salute mentale e fisica, conducono uno stile di vita sano che comprende buone abitudini alimentari e attività fisica moderata, ma costante. Queste persone attribuiscono solitamente molta importanza a valori come fede, spiritualità e famiglia e dimostrano di avere una ragione per cui vivere.
A questi dati si aggiungono le parole di Dan Buettner, il giornalista e scrittore che ha portato il fenomeno delle Zone blu all'attenzione del grande pubblico internazionale, che durante un recente viaggio in Costa Rica ha definito tali regioni come "contraddistinte da uno stile di vita e da un ambiente con caratteristiche tali da produrre longevità. Chi vive in queste zone predilige passeggiare piuttosto che prendere la macchina, preferisce la frutta e la verdura alla carne; segue una dieta equilibrata che include legumi e cereali, come ad esempio il mais, e considera la famiglia il valore più importante in assoluto, tanto da porla al di sopra di tutto. Queste persone tendono generalmente a relazionarsi con chi ha le stesse abitudini".
(Redazione Online/v.l.)

 

9 - L’UNIONE SARDA.it di venerdì 3 novembre 2017 » Cultura / Oggi alle 11:06
Ludovica Giua, cagliaritana, è la miglior giovane economista del 2017
A lei è infatti andato il prestigioso riconoscimento "Young Italian Economist Award", assegnato a Cosenza durante la 58esima riunione scientifica della Società Italiana degli Economisti.
Dopo la laurea triennale in "Economia e Finanza" e quella magistrale in "Scienze Economiche" all'Università di Cagliari, Ludovica ha proseguito gli studi nel Regno Unito all'Università di Essex, specializzandosi nello studio dell’economia del lavoro e del ruolo delle migrazioni. Attualmente è Research Economist presso il dipartimento generale del Joint Research Center della Commissione Europea, dove si occupa prevalentemente di economia applicata e di valutazione delle politiche pubbliche, con particolare riferimento a lavoro e immigrazione.
A suscitare l'ammirazione della giuria, composta quest'anno da Oriana Bandiera (London School of Economics), Vittoria Cerasi (Università di Milano-Bicocca), Donato Masciandaro (Università Bocconi) e Gaia Narciso (Trinity College, Dublino), un saggio della ricercatrice giudicato dalla commissione "il migliore presentato da uno studioso under 35".
Ludovica non è la prima giovane economista cagliaritana a ricevere un premio così prestigioso. Nel 2011 un suo collega, Marco Nieddu, ha ricevuto infatti il premio "Angelo Costa", assegnato dalla Rivista di Politica Economica e Confindustria per la sua tesi di laurea.
(Redazione Online/v.l.)

La Nuova Sardegna

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 5
SANITÀ
La riforma ospedaliera sotto la lente del ministero

CAGLIARI Il dossier è stato inviato. La riorganizzazione degli ospedali è sul tavolo del ministero della salute. Fra un mese o poco meno, i tecnici del governo faranno sapere se la mappa, dai reparti ai posti letto, può ottenere il via libera. I criteri nazionali erano molto rigidi, il Consiglio regionale li ha adattati alla Sardegna e le deroghe sono state diverse. A parte l'aggettivo per Nuoro, rinforzato, per essere a un passo dal secondo livello, e qualcosa di simile a favore di Lanusei, sarà qualcosa in più di un ospedale "base", la ristrutturazione della Rete ha tenuto conto soprattutto delle diverse esigenze in ognuna delle otto macro aree amministrate dall'Asl unica. Ma anche del ruolo che quelle autonome - il Brotzu e le Aziende miste di Sassari e Cagliari - dovranno avere nel sistema sanitario. Subito dopo l'approvazione del Consiglio, il 24 ottobre, l'assessore ala sanità Luigi Arru aveva detto: «Sono fiducioso Il parere del ministero sarà positivo, perché, prove alle mano, dimostreremo che non ci sono state decisioni immotivate. Tutte hanno una loro logica all'interno della Rete». Negli uffici dell'assessorato, l'ottimismo di poche settimane fa è rimasto lo stesso. Al massimo qualcuno ipotizza «la richiesta romana di piccole correzioni», che se dovessero arrivare saranno discusse in Consiglio regionale.Bacino d'utenza. È soprattutto sul numero di abitanti intorno a ciascun ospedale pubblico, sono ventinove, che il ministero verificherà quante e di che tipo sono state le variazioni. Oltre a quello dell'Ogliastra, il cui potenziale è di fatto molto ristretto, qualche rischio potrebbe esserci per l'accoppiata Alghero-Ozieri, che pur essendo vicina all'ospedale capofila, l'Azienda mista di Sassari, avrà un reparto autonomo di rianimazione. Ma Alghero-Ozieri, come l'Ogliastra, hanno dalla loro l'aumento secco della popolazione nei mesi estivi e di questo particolare il ministro dovrà tenerne conto. Qualche rischio potrebbero corrererlo gli ospedali delle zone disagiate: Bosa, Isili, Muravera, La Maddalena e Sorgono. Ciascuno avrà un suo reparto di chirurgia generale, mentre da sempre il ministero sostiene che le sale operatorie dovrebbero essere il meno possibile. Ma anche in questo caso la Sardegna ha dalla sua «le innegabili difficoltà» che esistono nei collegamenti interni, dalle strade agli autobus o ai treni. È possibile che Roma poi studi con attenzione il caso del punto nascita di La Maddalena, di fatto riaperto dal Consiglio, ma la sinergia evidente costruita con il Giovanni Paolo II di Olbia dovrebbe metterlo al sicuro da ogni possibile contestazione.Posti letto. Il riequilibrio fra posti letto per acuti e post acuti, sollecitato più volte dal ministero alle Regioni, in Sardegna c'è stato. Il numero totale è sceso a 5.790, nel rispetto dei parametri nazionali: 3,7 ogni mille abitanti. Resta da capire come saranno pesati dai tecnici i 204 posti letto messi comunque a disposizione del Mater Olbia, anche se l'ospedale privato del Qatar è ancora un cantiere. Edilizia sanitaria. Appena arriverà il via libera del ministero, la Regione avrà a disposizione 250 milioni, sono fermi da anni, per ristrutturare gli ospedali pubblici e costruire quello nuovo di San Gavino.

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 7
Cagliari, l'aggressore era stato già fermato 8 ore prima del pestaggio per guida senza patente
IL PALESTINESE AGGREDITO È SEMPRE IN COMA

di Luciano Onnis
CAGLIARISotto terapia intensiva nel reparto Rianimazione dell'ospedale Brotzu, Ehab Salman sta combattendo la sua battaglia per la vita. Lo studente universitario 26enne, palestinese con passaporto israeliano, picchiato selvaggiamente mercoledì mattina da un energumeno cagliaritano poi arrestato dai carabinieri (Marco De Agostini, 23 anni, piuttosto noto alle forze di polizia), è sempre in stato di coma e pertanto la prognosi rimane rigorosamente riservata.I medici e il personale ospedaliero che lo hanno in cura non danno notizie sul quadro clinico rifugiandosi dietro la privacy. Solamente ai familiari del ragazzo, in arrivo dall'Israele, sarà riferita la situazione esatta.Intanto proseguono le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, diretti dal tenente colonnello Ivan Giorno e dal capitano Michele Cappa, per individuare gli altri quattro aggressori dello studente in Medicina e dei suoi tre amici, un collega di studio nuorese e due giovani dell'Ogliastra che lavorano in città. Dovrebbe essere questione di ore, perché anche loro sono stati ripresi dal sistema di video sorveglianza del bar Giardino di via Campania, mentre aggredivano e picchiavano senza alcun motivo Ehab Salman e i suoi amici. In particolare Marco De Agostini, adesso rinchiuso nel carcere mandamentale di Uta con l'accusa di lesioni gravi, è stato incastrato senza alcuna possibilità di equivoco dalla telecamera della videosorveglianza. Essendo un volto già noto alle forze di polizia per i suoi precedenti, De Agostini è stato rintracciato nella sua abitazione dopo poche ore dal pestaggio di cui si è reso responsabile e subito arrestato. Sul conto di De Agostini sono emersi ieri altri particolari. Otto ore prima dell'aggressione agli universitari, martedì scorso alle 22,45, era stato fermato ad un posto di blocco dei carabinieri in città mentre guidava un'auto pur non avendo la patente, che non ha mai conseguito. Per lui una denuncia in stato di libertà, tale e quale a quella riportata, sempre da parte dei carabinieri, lo scorso 15 settembre ancora per guida senza patente.I contorni dell'aggressione sono stati chiariti nei particolari dagli investigatori dell'Arma. Mercoledì mattina all'alba, Ehab e i suoi amici, di ritorno da una festa di laurea a Dolianova, si sono fermati al bar Giardino, vicino alla casa dello studente dove sono domiciliati il giovane palestinese e il collega nuorese, per una colazione prima di andare a dormire dopo la notte di festeggiamenti. Fuori dal locale sono stati apostrofati dai cinque cagliaritani, in particolare Ehab Salman, vestito elegantemente. «Sembri un pinguino», lo hanno deriso i provocatori. Il palestinese è stato difeso dai suoi tre amici e gli aggressori sono passati rapidamente ai calci e ai pugni. Ad avere la peggio è stato Ehab, che colpito al volto con un pugno è caduto all'indietro battendo la nuca sul marciapiede. Da quel momento è in coma.

 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 novembre 2017 / Nuoro - Pagina 19
«Quirra, spaventoso numero di malati tra chi ci lavorava»
IL CASO

Trovate aree non recintate e casette con materiale radioattivo chiuse con un lucchetto
Quattro cassette contenenti materiale radioattivo custodite in una riservetta del Poligono: nella sintesi riepilogativa della comunicazione di notizia di reato, datata 22 marzo 2012, c'è anche questo. Non solo la mancanza di recinzione nella parte a terra del Pisq e il girovagare indisturbato degli animali in aree ad alta intensità militare. Il rinvenimento dei contenitori avvenne in occasione di uno degli accessi alla base che venivano effettuati dalla Polizia con i consulenti della Procura ma sempre alla presenza di ufficiali della base militare. Fu allora che l'ispettore Roberto Sechi trovò all'interno di una riservetta, chiusa con un lucchetto ma senza alcun cartello che indicasse la pericolosità de materiale radioattivo, quattro casse con dei componenti di valvole che il Cisam (Centro interforze di studi per le applicazioni militari) di Pisa volle cementare per evitare problemi. Le radiazioni provenienti da questa struttura vennero indicate dalla strumentazione del consulente del pubblico ministero Paolo Randaccio, professore di Fisica dell'Università di Cagliari, e dai vigili del fuoco. Le strumentazioni indicavano la presenza di isotopi radioattivi di radio, cobalto, torio, trizio e e tungsteno. La documentazione acquisita dalla Squadra mobile attesta la presenza di questo materiale dal 1997 al 2010. (g.f.)

 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 novembre 2017 / Nuoro - Pagina 21
PREPARAZIONE
Ammissione alle lauree tecniche e scientifiche

NUORO L'Associazione Histudentes comunica che il 22 Novembre 2017, avrà inizio a Nuoro l'ottava edizione dei corsi di preparazione per l'ammissione alle lauree scientifiche e tecniche. L'iniziativa è patrocinata da: Università di Nuoro, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Nuoro, Provincia di Nuoro. Previste 160 ore totali tra lezioni con tutor specializzati, esercitazioni e simulazioni d'esame. Gratuiti per ogni corsista: il Cd-rom con materiale didattico ed il supporto in sede per le iscrizioni ai test d'ammissione. Si accetteranno iscrizioni fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione, organizzazione didattica e percentuali di successo, si consiglia di inviare una mail all'indirizzo: info@histudentes.com ; oppure chiamare il numero: 347 5182865 ; consultare il sito internet www.histudentes.com.

 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 novembre 2017 / Agenda - Pagina 22
TEMPIO DEL SARDUS PATER
Conferenza con Attilio Mastino

SASSARI  È in programma per lunedì 6 alle 18, nella Club House della Torres tennis in via Coradduzza, (ingresso libero) la conferenza tenuta dal professor Attilio Mastino (nella foto) dal titolo: “Alla scoperta del tempio del Sardus Pater”. Attilio Mastino (nato a Bosa nel 1949), già rettore dell’Università degli studi di Sassari dal 2009 al 2014, insegna Storia Romana nel corso di laurea in Beni culturali e nel dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione. Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche, ha studiato la storia e l’epigrafia della Sardegna antica, scoprendo documenti originali sulla Corsica, l’Africa proconsolare, la Numidia, la Mauretania, la Tripolitania e la Cirenaica in età romana, dedicandosi più in generale agli imperatori romani da Nerone a Caracalla, da Diocleziano a Costantino.

Questionario e social

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