Giovedì 2 novembre 2017

02 novembre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
VIA CAMPANIA. «Sembri un pinguino»: poi il branco si è scagliato contro gli universitari
DERISO E PICCHIATO: IN COMA
Studente israeliano colpito con un pugno, in cella un 23enne

«Come sei conciato? Sembri un pinguino». Deriso per l'abbigliamento da cinque ragazzi davanti al bar Giardino in via Campania, Ehab Salman, 26enne israeliano è stato aggredito, insieme a tre amici, e colpito con un pugno al volto. Il giovane studente di Medicina è caduto, battendo la testa: soccorso dal 118 e stato accompagnato al Brotzu dove è ricoverato in coma. Una violenza immotivata, ripresa dalle telecamere di sicurezza del bar poco prima delle 6,30 di ieri. I carabinieri sono così risaliti a Marco De Agostini, cagliaritano di 23 anni, arrestato e accompagnato in carcere a Uta con l'accusa di lesioni aggravate. Le indagini vanno avanti per identificare gli altri quattro aggressori.
LA FESTA Una serata di allegria e spensieratezza insieme a tanti amici a una festa di laurea. Poi, per concludere la nottata di Halloween, appuntamento per la colazione poco prima dell'alba al bar Giardino di via Campania. Così Salman e tre amici (due ogliastrini, uno collega di facoltà del 26enne israeliano, e uno nuorese) da Dolianova, dopo aver partecipato a un party per festeggiare la laurea di sei amici, si sono diretti in città, in uno dei punti di ritrovo preferiti dai giovani per cappuccino e cornetto prima di rientrare a casa e dormire. Alle 6,30 i quattro hanno parcheggiato l'auto e si sono diretti verso il bar.
LE PROVOCAZIONI Davanti al locale, come spesso accade, molti giovani. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Sant'Avendrace e del nucleo investigativo provinciale, cinque cagliaritani hanno adocchiato Salman e i tre amici. Si sarebbero avvicinati rivolgendosi allo studente israeliano: «Ma come sei vestito? Così sembri un pinguino», avrebbero detto riferendosi all'abito elegante e al farfallino indossato dal 26enne. La provocazione sarebbe proseguita. I cinque avrebbero afferrato gli occhiali da vista di uno dei due ogliastrini, scambiandoseli. Poi ancora insulti verso il gruppetto di studenti universitari.
LA RISSA Dopo aver incassato diverse offese, uno dei nuoresi ha chiesto di finirla. I cinque cagliaritani sono così passati alle mani. È nata una scazzottata. Dall'interno del bar alcuni dipendenti hanno afferrato due degli studenti universitari presi di mira trascinandoli all'interno del locale per poi chiudere la porta dell'ingresso. Fuori sono rimasti Salman e un amico. Uno dei giovani (poi identificato in De Agostini) ha colpito con un violento pugno il giovane israeliano che, finito a terra, ha battuto violentemente la testa sull'asfalto.
I SOCCORSI Il giovane ha perso i sensi. Ci si è accorti subito delle gravità di quanto accaduto quando una chiazza di sangue ha colorato di rosso l'asfalto. Dal bar hanno chiamato subito il 118 e i soccorritori hanno accompagnato d'urgenza Salman al Brotzu. Da ieri mattina è ricoverato in Rianimazione per un grave trauma cranico: è in coma e i medici mantengono la prognosi riservata. In via Campania intanto c'è stato il fuggifuggi, prima dell'arrivo delle pattuglie del nucleo radiomobile della Compagnia, avvisati proprio dal 118.
LE INDAGINI Anche i tre amici del giovane israeliano sono finiti al pronto soccorso. Se la caveranno con pochi giorni di cure. I carabinieri della Compagnia, comandati da Luca Vasaturo, e quelli del nucleo investigativo, coordinati da Ivan Giorno e Michele Cappa, hanno avviato le indagini. Hanno ascoltato i testimoni. Ma sono state le telecamere del bar a immortalare la persona che avrebbe sferrato il violento pugno. De Agostini (difeso dall'avvocato Marco Lisu) è stato rintracciato a casa sua e, su disposizione del pm Diana Lecca, accompagnato in carcere.
Matteo Vercelli

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Gli amici di Ehab sotto choc:
«Aggrediti senza alcun motivo»

«Siamo stati insultati e aggrediti senza alcun motivo. Ora speriamo che il nostro amico si riprenda». Gli amici di Ehab Salman passeggiano davanti all'ingresso del pronto soccorso del Brotzu. Sono stati visitati: se la caveranno con pochi giorni di cure per qualche livido e ferita provocata dai calci e pugni incassati in via Campania.
Uno è un collega di Salman. Gli altri due lavorano e sono amici degli studenti universitari. Arrivano dal Nuorese e dall'Ogliastra. Quando i carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione di Sant'Avendrace (arrivati per interrogarli e per verificare le condizioni del giovane in coma) vanno via dal piazzale dell'ospedale, accettano di parlare: «Niente nomi però». Insieme a Salman erano a una festa di laurea a Dolianova. «Verso le 6 siamo rientrati verso Cagliari. Abbiamo deciso di fare colazione al bar Giardino, come tante altre volte». Non conoscevano i loro aggressori. «Mai visti prima. Se la sono presa subito con Ehab: indossava un abito e il farfallino. Lo hanno insultato e preso in giro. Quando abbiamo chiesto di smetterla ci hanno aggredito. Calci e pugni. Ci siamo difesi, due di noi si sono rifugiati nel bar. Ehab è stato colpito in pieno con un destro al volto. È caduto a terra e ha battuto la testa perdendo subito molto sangue. I tizi sono scappati. Poi sono arrivati carabinieri e 118». (m. v.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
LGBT
Con l'inaugurazione della mostra fotografica “Cercando il paradiso perduto - Quarant'anni (e passa) in movimento”, a cura di Giovanni Rondella, oggi alle 18 si aprirà al cineteatro Nanni Loy “Uno sguardo normale expo - Sardinia queer short film festival”. È dedicato al cinema a tema Lgbt (lesbica, gay, bisex, trans e queer). Organizza l'associazione Arc insieme a Arcinema e universitArc.

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 33 - Edizione CA)
Università, tirocini all'estero
L'Università di Sassari ha riaperto i bandi del programma “Erasmus Traineeship” 2017-2018. Per concorrere all'assegnazione delle borse, è necessario presentare la candidatura all'Ufficio Relazioni internazionali dell'Ateneo entro le ore 12.30 dell'8 novembre. Il programma permette agli studenti dell'Università di svolgere, all'interno di Enti pubblici e privati di uno dei Paesi partecipanti al programma, attività di tirocinio, riconosciute dall'Università come parte integrante del programma di studi. Il tirocinio ha una durata tra i 2 e i 6 mesi.

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 24 - Edizione CA)
Domande degli studenti
Entro le 13 del 21 novembre dovranno essere presentate al protocollo generale del Comune le domande per “Onore al merito” dagli studenti residenti a Guspini e che abbiano conseguito il diploma superiore di secondo grado o la laurea con il massimo dei voti.

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 31 - Edizione CA)
SINISCOLA. Nuovo progetto
Polo scientifico nel vecchio faro di Capo Comino

Un polo scientifico per lo studio del mare a Punta Artora, nel vecchio faro di Capo Comino. Il progetto è stato proposto al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dal sindaco di Siniscola Gian Luigi Farris e dal suo vice Marco Fadda. L'intervento, circa 900 mila euro da spendere nei prossimi due anni, prevede la sistemazione della storica struttura che domina il litorale tra Capo Comino e l'oasi di Bèrchida, con la realizzazione di un centro di ricerca dotato di sala convegni e alloggi di pernottamento. In conto anche il rifacimento della strada di accesso al promontorio di Punta Artora e la creazione di un parcheggio.
«L'iniziativa nasce dall'esigenza di dare una destinazione definitiva - spiega il sindaco Farris - alla struttura che fungeva come postazione visiva per le imbarcazioni che incrociavano il tratto di mare prospiciente, caduta in disuso quando fu costruito il nuovo faro più in basso». Sottoposta ad un intervento di recupero costato un milione di euro, la struttura nel 2013 venne affidata dalla Giunta guidata dall'allora sindaco Rocco Celentano, a una cooperativa di Nuoro che intendeva installare un osservatorio astronomico. Incarico ritirato a causa delle polemiche: la minoranza consiliare contestava il mancato avvio di una gara pubblica di affidamento. Ora la nuova destinazione per favorire l'utilizzo da parte del mondo scientifico universitario, di agenzie che operano in campo ambientale, come Laore, Forestas e l'istituto di ricerca scientifica degli ambienti marini, insieme al Ceas e al futuro ente di gestione del Sic Bèrchida-Bidderosa, in cui ricade l'area. ( f. u. )

 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 novembre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 30 - Edizione CA)
NUORO. Via al corso giunto alla diciottesima edizione
Un viaggio tra storia e archeologia

L'autunno nuorese si colora di cultura. Tornano le lezioni di archeologia proposte da Archeo Arci per la diciottesima volta. Il via il 7 novembre, conclusione il 3 dicembre. L'associazione guidata da Tina Santoni nella biblioteca Satta riunisce docenti delle università sarde, studiosi e archeologi delle Soprintendenze per raccontare le scoperte e gli scavi più attuali in ogni angolo di Sardegna. Le lezioni si alternano alle visite guidate nei siti. Negli anni passati sono stati oltre 150 i partecipanti.
«L'attività - spiega Tina Santoni - è autofinanziata, venuto a mancare il contributo della Fondazione Sardegna che evidentemente non ritiene degna dei suoi obiettivi la ricerca e la divulgazione nel vasto campo dell'archeologia». Quest'anno ci sarà una lezione tutta in rosa. Paola Ruggeri racconterà due mondi a confronto: donne puniche e romane in Sardegna. Il corso ho inizio dal racconto del museo archeologico nazionale di Nuoro proposto da Manuela Puddu. Poi verranno approfonditi gli elementi portanti della civiltà nuragica. Mauro Perra entrerà nei segreti del nuraghe Arrubiu di Orroli. Altri approfondimenti sono affidati a Marco Antonio Scanu, Franco Campus, Maurizio Casu, Maria Adele Ibba. Iscrizioni entro il 6 novembre nella sede di Archeo Arci in piazza Vittorio Emanuele 25, telefono 320-0178513.

 

La Nuova Sardegna

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 2 novembre 2017 / Prima pagina
IN COMA DOPO IL PESTAGGIO
Studente 26enne è gravissimo. Arrestato l’aggressore di 23 anni 
A PAG. 7

Sardegna – Pagina 7
Aggredito a pugni, è in fin di vita
Cagliari, la vittima è uno studente di 26 anni. Arrestato il 23enne che lo ha colpito al volto

CAGLIARISarà l'autopsia, disposta dalla Procura di Cagliari che ha aperto un'inchiesta, a fare luce sulla morte di una donna di 35 anni di San Sperate, Erica Collu, morta nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Brotzu di Cagliari, dove era arrivata in ambulanza in gravissime condizioni. La giovane aveva partorito in casa il suo terzo figlio dieci giorni prima e alla base della tragedia potrebbero esserci proprio le complicazioni legate al parto in casa, una pratica che la donna sosteneva al punto da aderire a un'associazione locale che promuove l'assistenza della maternità a domicilio fino al momento del parto. La 35enne, già madre di due figli, dopo aver dato alla luce il terzo, ha cominciato ad accusare i primi dolori, sempre più forti. Mangiava a fatica e quasi non riusciva più a bere. A quel punto i familiari hanno chiamato il 118 e la donna è stata portata d'urgenza all'ospedale in ambulanza. Gli operatori del 118 hanno subito avvisato il personale in servizio della situazione. «Al Pronto soccorso - ha spiegato il responsabile del Pronto soccorso del Brotzu, Alberto Arru - erano già pronti ad accoglierla un cardiologo e un rianimatore. Nei primi istanti si era pensato ad un'embolia, cosa che può capitare dopo il parto, ma poi si è ipotizzata una stepsi. Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte. Di certo la paziente è arrivata in condizioni molto gravi». I familiari avrebbero spiegato ai medici che Erica, dopo la nascita del bambino, non aveva avuto infezioni né emorragie e che il parto era avvenuto senza complicazioni. Ma da ambienti medici si ribadisce la pericolosità del parto in casa e si ricorda che è sempre preferibile far nascere i bambini negli ospedali. Il sostituto procuratore di Cagliari, Enrico Lussu, ha aperto un'inchiesta per fare luce su quanto accaduto. Per il momento, non vi sarebbe nessuna persona iscritta nel registro degli indagati. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli ultimi giorni di vita della donna e per accertare se la sua morte sia legata alle complicazioni del parto in casa. Una morte che ha scosso l'intera comunità di San Sperate, piccolo centro alle porte di Cagliari, un 'paese-museò con i suoi murales e le opere d'arte per le vie del centro. Erica Collu era figlia di un emigrato, che aveva lasciato la Sardegna per trasferirsi in Lombardia. Poi il ritorno nell'isola, dove la giovane si è sposata e con il marito ha deciso, appunto, di andare a vivere a San Sperate.

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