UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 1 novembre 2017

Mercoledì 1 novembre 2017

01 novembre 2017

L'Unione Sarda

L'Unione Sarda.it » Cronaca » Cagliari, studente in coma Arrestato l'aggressore
Oggi alle 08:27 - ultimo aggiornamento alle 17:34
CRONACA » CAGLIARI
Cagliari, studente in coma
Arrestato l'aggressore

Una violenta lite in via Campania a Cagliari è finita con una persona ricoverata in gravissime condizioni al Brotzu. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia, quattro studenti universitari (3 nuoresi e uno di nazionalità israeliana) sono stati aggrediti verso le 6,30, all'esterno di un bar, da cinque giovani per cause ancora da accertare. Un 26enne palestinese (con passaporto israeliano) residente a Cagliari e iscritto alla facoltà di Medicina è stato colpito al volto con un pugno: cadendo ha battuto la testa. Ha perso i sensi. Gli aggressori sono scappati. Il 118 è intervenuto per soccorrere il ferito, accompagnato in ospedale in codice rosso. Sarebbe in coma con un trauma facciale-cranico. I carabinieri stanno ascoltando gli amici del ferito, che si trovava in città con domicilio alla Casa dello studente, e si indaga per risalire a tutti gli aggressori. I militari hanno già portato in caserma Marco De Agostini, classe 1994 e già noto alle forze dell'ordine, individuato grazie ai filmati delle videocamere posizionate nella zona del bar. Il ragazzo - accusato di lesioni - su disposizione del pm verrà trasferito nel carcere di Uta. Sarebbe stato lui ad aver sferrato il pugno allo studente.

 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 1 novembre 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 30 - Edizione CA)
GUSPINI
CerMed, studenti al lavoro

Università e CerMed di Guspini uniscono gli sforzi. Nasce così l'opportunità di tirocinio formativo offerto agli studenti di Ingegneria meccanica a Cagliari. «I primi», commenta il coordinatore del corso di laurea, Daniele Cocco, «hanno già concluso l'esperienza nel settore manutenzione dello stabilimento. Erano molto soddisfatti: lo testimoniano i risultati positivi dei questionari di valutazione che hanno compilato all'indomani del tirocinio».
Già due universitari hanno completato l'attività formativa nella fabbrica di prodotti ceramici nella zona industriale. «Sono occasioni importanti per il loro percorso lavorativo e per le esperienze che potrebbero tradursi in offerte di lavoro», aggiunge Cocco: «Diversi studenti hanno ricevuto proposte prima che concludessero il percorso universitario, dalle imprese in cui hanno fatto il tirocinio». (f. v.)

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 1 novembre 2017 / Provincia Ogliastra (Pagina 39 - Edizione CA)
LANUSEI. La Procura attende la perizia sui computer sequestrati a Perdasdefogu
Dna rubato, i sindaci indagati: «Noi siamo solo delle vittime»

«Siamo delle vittime». I sindaci ogliastrini indagati nell'inchiesta sulle provette del Dna rubate dal laboratorio di Perdasdefogu sostengono di aver agito sempre in buona fede. Si dice stupito, tramite il suo avvocato, anche Piergiorgio Lorrai, socio di maggioranza di Genos.
Intanto in Procura le indagini vanno avanti. Il pm Biagio Mazzeo attende che il consulente informatico consegni le relazioni inerenti i contenuti dei computer sequestrati dal laboratorio.
LE TESTIMONIANZE Franco Tegas, sindaco di Talana, è serafico: «Per quanto mi riguarda l'avviso di garanzia è relativo a presunte violazioni della legge sulla privacy. Ci ho riflettuto ma non riesco a capire in quale frangente io abbia violato le norme». Tegas confida nell'operato della magistratura: «È tutto da verificare, riteniamo di non aver commesso nessun reato. Io e i miei colleghi abbiamo sempre agito per il bene della comunità».
Anche Walter Mura, ex sindaco di Perdasdefogu, è rimasto di stucco. L'ex amministratore sceglie la via del silenzio, in attesa di sviluppi. Tra i più sorpresi per l'iscrizione sul registro degli indagati c'è Piergiorgio Lorrai, in prima linea per difendere il materiale biologico: «Oltre al danno la beffa. Il mio cliente - riferisce Daniele Murru, avvocato di Lorrai - si è sempre battuto per trattenere il patrimonio genetico nell'Isola e ora si ritrova indagato».
LE INDAGINI Fra gli indagati, oltre al sindaco di Talana, Lorrai e Mura, figurano anche Mariano Carta (sindaco di Perdasdefogu), Barbara Angelini, Maurizio Caddeo, Maurizio Fossarello (direttore della clinica oculistica del San Giovanni di Dio), Gianluigi Galletta, Tiziano Lazzaretti, Alessandro Longo, Renato Macciotta, Ercole Perino (vice di Franco Tegas nello scorso mandato), Gianluca Roberto Santoro, Maurizia Squinzi, Simona Vaccargiu e Mario Valsecchi. Sono indagati a vario titolo per furto aggravato, peculato, violazione in materia delle norme in materia di protezione dei dati personali, trattamento illecito dei dati, abuso d'ufficio, inosservanza dei provvedimenti del Garante.
LA VICENDA Tutto è nato quando la scorsa estate Lorrai, insieme alla dipendente Genos Debora Parracciani, aveva denunciato la scomparsa di 25 mila provette contenenti il Dna donato da 13 mila ogliastrini. Dopo giorni di mistero e ricerche, il professor Mario Pirastu, ricercatore del Cnr, comunicò al procuratore Mazzeo che il materiale genetico era stato spostato nelle celle della clinica oculistica di Cagliari.
Giovanna Falchetto

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 1 novembre 2017 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
STORIA Dal 10 novembre i codici e tutti i documenti del mondo giudicale vanno on line
Eleonora e la Carta de logu sul web grazie ad Arborensia

Venerdì 10 novembre si inaugura il sito dell'Istar, Arborensia. Giampaolo Mele, direttore scientifico dell'istituto, docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Sassari, anticipa storie e protagonisti.
Basta un click. E si schiude il mondo di Eleonora d'Arborea. Provare per credere. Si scrive www.istar.oristano.it ma si legge Giudicato. Sa Juighissa vola nel web, grazie al sito Arborensia dell'Istar (Istituto Storico Arborense). Una trentina di esperti raccontano la storia di Oristano: Medioevo, Età moderna. Si parte con due percorsi (Leopoldo Ortu e Giuseppe Mele), a cui se ne affiancheranno altri, in un aperto confronto storiografico. Approfondimenti filologici, linguistici (Giulio Paulis, Antonio Piras, Maurizio Virdis) e storici (Gian Giacomo Ortu, Alessandro Soddu) convivono insieme ad agili panoramiche didattiche (Paolo Gaviano, Walter Tomasi). Arborensia spazia con levità. Dalle battaglie per l'indipendenza arborense (Alessandra Cioppi e Mirella Scarpa) alle presenze ebraiche (Cecilia Tasca). Affiorano la Oristano del Trecento e delle origini (Maria Grazia Mele, Obler Luperi), la storia dell'arte (Aldo Sari, Ivo Serafino Fenu, Cristina Cannas), i Francescani (Umberto Zucca). Ma non solo Oristano: c'è anche Bosa arborense (Attilio Mastino), mentre - a sorpresa - sbuca la Eleonora di Giuseppe Dessì (Giuseppe Marci).
MUSICHE E CIBI Si potrà sorvolare l'affascinante mondo dei castelli arborensi (Giovanni Serreli), o gustare ghiottonerie erudite, quali la Carta araba di Piri Reis (Marina Sechi Nuvole). Oristano spagnola? Sartiglia, claro! (Maurizio Casu). Ma anche l'orecchio vuole la sua parte. E voila sei inni liturgici del Trecento (cantati da Giacomo Baroffio ed Eun Ju Kim, su trascrizioni dello scrivente). Emerge persino un antico frammento patristico (Giacomo Loi). Tra le perle: l'Archivio della Corona d'Aragona di Barcellona (Alberto Torra) e l'Archivio Storico di Oristano (Antonella Casula, Franca Uccheddu). Grazie a Carlos López, illustre direttore dell'archivio barcellonese, l'Istar ha stipulato un accordo col Ministerio de Cultura del governo spagnolo, per una imponente digitalizzazione (e oggi il pensiero corre al cozzo tra Barcellona, che ha proclamato la Repubblica di Catalogna, e Madrid). Documentare? Una missione.
LE SETTE LETTERE L'ente oristanese - grazie alla Ras - ha finanziato anche la digitalizzazione del fondo antico del municipio. E nel 2018, in collaborazione con l'archivio di Barcellona, l'Istar pubblicherà sette lettere di Eleonora, per metterle in rete. Arborensia offre tra l'altro passi dagli Anales della Corona d'Aragona di Jerónimo Zurita (Mauro Badas). Sono previste bibliografie in progress, ed è già attivo uno scrigno di studi (ad esempio di Giulia Murgia, sulle glosse dell'Olives). Approdano in rete anche le migliaia di pagine stampate dall'ente, dove ritroviamo cari e illustri studiosi scomparsi: Rafael Conde, Roberto Coroneo, Giulio Angioni. Su tutto svetta la Carta de Logu, edita con ingente sforzo dall'Istar, insieme al Centro Studi Filologici Sardi: si potrà ruminare il codice di Eleonora on line, e sbizzarrirsi con ricerche su singole parole. Arborensia - fortemente voluto dal Comune di Oristano e dal Cda Istar (Gianni Loddo, presidente, insieme ad Andrea Casti ed Enrica Vidali) - si avvale di un comitato scientifico e una redazione.
IL SITO La consulenza editoriale del sito èdi Giuseppe Seche, ovoddese, con un brillante dottorato di ricerca internazionale, tra Cagliari e Salamanca. In Arborensia fa capolino una bambina: Bera. La sua storia è raccontata per gli scolaretti da Clara Murtas, con raffinate illustrazioni di Pia Valentinis. Un giorno, mentre le spiegano le aspre pene per i ladri che avevano rubato anche nella loro vigna, Bera pensa: «Mischinus! forse avevano più fame di noi».
Giampaolo Mele

 

La Nuova Sardegna

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 1 novembre 2017 / Ediz.ne nazionale - Pagina 21
Cooperazione, l'Ateneo in prima linea
SASSARI Il rettore dell'Università di Sassari, Massimo Carpinelli, è all'Università Parigi 1 Panthéon-Sorbonne per l'Assemblea generale UniMed 2017 "Per un nuovo Mediterraneo dei saperi". UniMed, Unione delle Università del Mediterraneo di cui Uniss fa parte, è uno strumento di grande rilievo l'Università di Sassari che ha fatto della cooperazione internazionale una sezione importante dell'attività istituzionale. Il nuovo corso di laurea in Sicurezza e cooperazione internazionale è infatti solo l'ultimo tassello e la logica conclusione di un percorso impostato da tempo.Ieri Massimo Carpinelli è stato uno dei relatori della giornata, e ha tenuto un discorso sulle prospettive di miglioramento dei processi di formazione nell'area mediterranea. I flussi migratori sono una sfida impegnativa del nostro presente, ma sono anche una risorsa. «Inclusione è la parola chiave - ha detto il rettore - E le università possono giocare un ruolo senza precedenti, all'insegna dell'istruzione e della ricerca». UniMed è l'Unione delle Università del Mediterraneo a cui aderiscono 103 università associate provenienti da 24 Paesi di entrambe le sponde del Mediterraneo. UniMed promuove un'università "senza le mura" e ha lo scopo di favorire la ricerca universitaria e la formazione nella regione euro mediterranea per contribuire alla cooperazione scientifica, culturale, sociale ed economica. L'Università di Sassari sta realizzando con UniMed importanti progetti come quello denominato "Sardegna ForMed", in collaborazione con la Fondazione di Sardegna, grazie al quale numerosi studenti arrivano dal Nord Africa (Marocco, Tunisia, Algeria) per laurearsi all'Università di Sassari, acquisendo competenze che possono essere utili sia per i loro Paesi di origine, sia per i territori che li ospitano.Ma le attività di cooperazione internazionale dell'Università di Sassari sono cominciate ben prima e oggi sono circa 500 gli accordi di collaborazione con università e centri di ricerca, in settori come medicina, archeologia, gestione delle acque e dei suoli, agricoltura sostenibile, mediazione, medicina veterinaria. L'Ateneo ha partner in Africa (Ghana, Tunisia, Egitto), nelle Americhe, in Asia, in particolare in Vietnam e Cina. In Vietnam - ha ricordato il Rettore -l'Università di Sassari è parte del progetto "Carlo Urbani", così chiamato in onore di un microbiologo italiano che morì studiando la SARS. Con la Hué University of Medicine and Pharmacy, l'Ateneo di Sassari sta sviluppando un Mastr's Degree biennale in "Medical Bio Technology".E' in corso, inoltre, il progetto "InterUniversity Learning in Higher Education on Advanced Land Management" (ILHAM), finanziato dall'Unione Europa all'interno del programma Erasmus+ Capacity Building. Guidato da Luciano Gutierrez, delegato all'Internazionalizzazione dell'Università di Sassari e ugualmente presente a Parigi, il progetto è coordinato dal Nucleo di ricerca sulla Desertificazione dell'Università di Sassari e ha lo scopo di istituire in Egitto un Master sul tema della gestione sostenibile del territorio.



5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 1 novembre 2017 / Ediz.ne nazionale - Pagina 21
Aperte le iscrizioni per il Traineeship 2018
SASSARI L'Università di Sassari ha riaperto i bandi del programma "Erasmus Traineeship" 2017-2018, II semestre. Per concorrere all'assegnazione delle borse, è necessario presentare la candidatura all'Ufficio Relazioni internazionali dell'Ateneo entro le ore 12.30 dell'8 novembre. I bandi e tutte le altre informazioni utili sono pubblicate sul sito dell'Università al link www.uniss.it/internazionale/bandi.Il programma Erasmus+ Traineeship permette agli studenti di svolgere, all'interno di enti pubblici e privati di uno dei Paesi partecipanti al programma, attività di tirocinio a tempo pieno, riconosciute dall'Università come parte integrante del programma di studi. Il tirocinio ha una durata minima di 2 mesi e massima di 6. Possono concorrere tutti gli studenti regolarmente iscritti nei vari dipartimenti dell'Ateneo nell'anno accademico in corso purché in regola con quanto richiesto dai vari bandi di concorso. Tutti i candidati dovranno sottoporsi ad una prova di valutazione delle competenze linguistiche, in relazione al Paese di destinazione scelto. Il test on line di verifica delle competenze linguistiche si svolgerà il 9 novembre nella sede del Centro linguistico di Ateneo. Tutte le informazioni, comprese le sedi in cui è possibile svolgere il tirocinio, sono pubblicate sulla pagina dedicata (Bandi, concorsi e gare) del sito web www.uniss.it/internazionale/bandi.

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 1 novembre 2017 / Sardegna - Pagina 4
L’INCHIESTA SULLA BIOBANCA
Il garante: condotte illecite sulla vicenda di SharDna
Antonello Soro: credo ci sia stata improvvisazione e scarsa consapevolezza

«C’è un’indagine penale in corso ed è opportuno non esprimere considerazioni conclusive, ma appare evidente che ci sono state condotte illecite e soprattutto che la vicenda SharDna sia stata caratterizzata da improvvisazione e imprevidenza un po’ da parte di tutti i diretti interessati».
Dosa le parole Antonello Soro, dal 2012 presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. In questa veste, l’ex parlamentare sardo si è occupato del caso dopo le proteste degli amministratori e di numerosi cittadini ogliastrini all’indomani dell’asta in cui la “biobanca della longevità” è stata venduta a una società con sede a Londra. Soro aveva imposto alla Tiziana Life Sciences di chiedere nuovamente ai diretti interessati il consenso al trattamento dei dati, ma nel maggio scorso il tribunale civile di Cagliari ha annullato il provvedimento.
L’ufficio del garante ricorrerà contro la sentenza. In questa vicenda vede solo improvvisazione o c’è di più?
«Sicuramente c’è stato un complesso di improvvisazioni, la scarsa consapevolezza da parte di tutti gli attori dell’importanza dei dati genetici e di quanto questi siano rigorosamente e severamente tutelati nell’ordinamento sia interno che internazionale. Comunque è bene attendere lo sviluppo e la conclusione sia delle indagini penali sia di quelle che anche noi stiamo svolgendo sul piano amministrativo.
Ma è difficile negare anche un comportamento opaco da parte della società inglese aggiudicataria dell’asta».
A cosa si riferisce?
«Al fatto che i dodicimila sardi che avevano affidato i propri campioni biologici non sono stati messi nelle condizioni di esercitare pienamente i loro diritti, a cominciare da quello di revoca del consenso dato a suo tempo a un altro soggetto».
Cosa insegna il caso SharDna?
«La vicenda si inserisce in un contesto generale di grandi trasformazioni nella medicina tese a sviluppare sempre di più la personalizzazione delle cure. La medicina di precisione rappresenta una svolta importante per l’umanità. Ma, come sempre accade quando si sviluppa un cambio di passo in settori importanti della nostra vita, c’è un risvolto economico che non è affatto irrilevante. Non a caso gli investimenti finanziari su queste ricerche riguardano sia le multinazionali del farmaco sia dell’economia digitale, che così acquisisce anche ulteriore potere in tema di profilazione».
Quali sono i rischi?
«Si gioca sull’equivoco che il diritto di ricerca possa significare proprietà delle banca dati.
Non è affatto così, perché il genoma è una parte del corpo umano e come tale per l’ordinamento internazionale non è suscettibile di commercio».
La legislazione italiana tutela i cittadini di fronte a questi fenomeni?
«La protezione dei dati personali è regolata dalle leggi nazionali, ma lo sarà di più con il nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore nel maggio 2018, nel quale i dati genetici sono particolarmente tutelati. Siamo in una fase in cui le normative sono costrette a rincorrere le mutazioni tecnologiche».
Si spogli per un attimo del ruolo di Garante della privacy e risponda da medico e da uomo politico che ha rappresentato a lungo la Sardegna in parlamento. SharDna è stata un’occasione persa per l’isola?
«Se dovessi dire chi considero più di tutti responsabile della situazione creatasi penso al Cnr, e cioè a un’istituzione che deve favorire la ricerca in Italia e ha avuto in mano, e per noi ce l’ha ancora, l’opportunità di investire risorse proprie e coltivare come un bene preziosissimo questa occasione. Invece si è affidato a rappresentanti periferici quasi si trattasse di ordinaria amministrazione, non valutando il peso che invece ha saputo valutare la multinazionale inglese».
Non ci sono anche responsabilità politiche?
«Senza rivolgere particolari critiche, dico che se le istituzioni della Sardegna avessero manifestato un po’ di interesse verso la vicenda nel periodo lungo intercorso tra il fallimento di SharDna e l’asta, ci sarebbe stato un esito differente. Invece si è lasciato che la partita diventasse la bandiera degli amministratori e dei cittadini dell’Ogliastra, che hanno giustamente rivendicato i loro diritti, ma sono un potere debole rispetto a quanto poteva fare e può ancora fare il potere pubblico».

 

LA NUOVA SARDEGNA.it
di mercoledì 1 novembre 2017
AGGREDITO UNO STUDENTE UNIVERSITARIO DI 26 ANNI: È IN FIN DI VITA Il giovane palestinese era in compagnia di alcuni amici, quando è avvenuto lo scontro con un gruppo di cagliaritani
CAGLIARI. Uno studente universitario palestinese di 26 anni, iscritto alla facoltà di Medicina, è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Brotzu dopo una rissa scoppiata questa mattina all'alba in via Campania fra quattro studenti universitari e un gruppetto di cinque cagliaritani. Durante rissa lo studente palestinese sarebbe stato colpito con un pugno in faccia e cadendo per terra ha battuto violentemente il capo, rimanendo privo di sensi. Trasportato urgentemente all'ospedale, è ora ricoverato in gravissime condizioni, con coma farmacologico indotto, per un violentissimo trauma cranico. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari. (luciano onnis)

STUDENTE AGGREDITO A CAGLIARI, ARRESTATO UN GIOVANE I carabinieri hanno individuato uno dei cinque ragazzi responsabili del pestaggio in cui è rimasto gravemente ferito un palestinese
di Luciano Onnis
CAGLIARI. È stato individuato e arrestato il presunto autore del pestaggio di uno studente universitario palestinese, ma con passaporto israeliano, di 26 anni, ricoverato poi con prognosi riservata nell’ospedale Brotzu per traumi facciale e cranico. I medici hanno indotto il coma farmaceutico per meglio tenere sotto controllo il quadro clinico. In manette è finito Marco Deagostini, 23 anni, cagliaritano, già noto alle forze di polizia. I carabinieri della stazione di Sant’Avendrace e del nucleo investigativo del comando provinciale lo hanno individuato e arrestato a poche ore dai fatti, avvenuti questa mattina alle 6,30 in via Campania, vicino alla casa dello studente, davanti al bar Giardino.
Lo studente in Medicina era in compagnia di tre colleghi e amici nuoresi quando, passando davanti al bar, sono stati aggrediti da cinque giovani cagliaritani. Uno di loro ha sferrato un poderoso pugno in faccia all’universitario palestinese facendolo cadere per terra e facendogli sbattere la nuca sul marciapiede. Mentre i cinque aggressori sono fuggiti, il giovane straniero, domiciliato a Cagliari con permesso per motivi di studio, è stato soccorso e portato all’ospedale Brotzu con codice rosso. Da quel momento sono cominciate le indagini dei carabinieri, con la successiva individuazione dell’aggressore, appunto Marco Deagostini, rinchiuso nel carcere di Uta

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie