Sabato 21 ottobre 2017

21 ottobre 2017

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 46 - Edizione CA)
NUORO. In arrivo assegni a ricercatori e allievi dei corsi universitari
Borse da centomila euro per adottare gli studenti

Il legame con il territorio si rafforza, grazie alla ricerca e a tesi di laurea mirate. Centomila euro, in arrivo perlopiù da Forestas, suggellano la novità. «Puntiamo a valorizzare una natura ricca di risorse - dice Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario nuorese -. Al tempo stesso, sosteniamo gli studenti che scelgono la nostra città».
PREMI Borse per ricercatori e studenti. I primi faranno la voce grossa, spetta a loro la fetta più corposa (60 mila euro complessivi, 20 mila a testa). Premi in vista, da mille euro ognuno, anche per gli universitari del polo agro-forestale. Tutto possibile attraverso una convenzione che coinvolge numerosi enti. L'ambito ambientale diventa sempre più la scommessa vincente. «È un settore traino per la nostra economia - spiega Giuseppe Pulina, amministratore di Forestas -. Nuoro è il luogo d'elezione per le attività di ricerca e formazione delle nuove leve di forestali».
IL CONCORSO “Adotta uno studente”. Con questo concorso la sede universitaria nuorese si rivolge a giovani volenterosi, valorizza il loro operato e cerca di essere più appetibile. «Premieremo tutti i ragazzi che si iscriveranno al corso di laurea magistrale in Sistemi forestali e ambientali - dice Mureddu -. Erogheremo borse da mille euro per i prossimi 5 anni».
REQUISITI Tesi di laurea su temi di carattere scientifico-territoriale. Questo il dettaglio imprescindibile, caposaldo di una misura che farà contenti gli universitari con il pollice verde. Per ottenere il premio bisognerà occuparsi di agricoltura di montagna (piante officinali, frutticoltura, apicoltura, zootecnia). Oppure di tecnologia del legno e protezione civile in campo forestale, giusto per rendere l'idea. «I beni ambientali sono una grande ricchezza - sostiene Pulina -. Bisogna trasformare il valore in reddito: è questa la sfida del futuro. L'obiettivo di Forestas è quello di posizionare a Nuoro le nostre attività didattiche e di ricerca».
PARCO TEPILORA La neo dottoressa Alice Murgia dà l'esempio. «Nei giorni scorsi mi sono laureata con una tesi sul parco di Tepilora - dice emozionata -. Con il mio lavoro ho voluto rimarcare la cooperazione che ha portato al Mab dell'Unesco, importante riconoscimento ottenuto grazie a una stupenda sinergia tra Comuni. Dobbiamo ripartire da questi modelli». Il concorso “Adotta uno studente” prende forma. Presto sarà pubblicato il bando.
Gianfranco Locci

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
THOTEL. Al via il congresso internazionale di Neonatologia
Medici da tutto il mondo
studiano i gemelli identici

Da mercoledì a sabato il centro congressi del Thotel, in via dei Giudicati, ospiterà il 13° workshop internazionale di Neonatologia. Coordinato da Vassilios Fanos, direttore della Terapia intensiva neonatale, Patologia neonatale e Nido dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, avrà come argomento centrale lo studio dei gemelli identici e delle differenze che l'ambiente crea su di loro.
IL CONGRESSO Oltre 160 esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui alcuni dei migliori specialisti in Medicina perinatale, seguiranno le quattro giornate di studio, confronto e approfondimento intitolate “Il miracolo della vita: il mondo della Neonatologia”. Cagliari sarà il punto focale per tutti coloro che si occupano della materia, grazie a una ricca serie di panel, conferenze e incontri. Innovazioni nei trattamenti, alimentazione, vecchi e nuovi rischi per neonati e donne in gravidanza, un focus sulle responsabilità in cui possono incorrere medici e infermieri: sono alcuni degli argomenti previsti. Le quattro giornate sono organizzate da Università di Cagliari, Ordine dei medici e Azienda ospedaliero universitaria.
IL PROGRAMMA Il congresso è suddiviso in cinque sezioni. Si snoda tra letture e sessioni scientifiche dedicate in prima battuta ai pediatri di famiglia e agli infermieri pediatrici, approfondimenti di medicina perinatale, neonatologia interventistica e prevede un segmento incentrato sulla medicina di laboratorio dal feto al bambino. Un'intera giornata, coordinata da Gavino Faa,direttore dell'Anatomia patologica dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, sarà dedicata a fare il punto sugli ultimi risultati delle attività di ricerca sulla placenta. Infine, una parte verrà riservata alla “programmazione perinatale”, cioè come l'ambiente influenza il destino di salute dal feto all'adulto.

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Economia Sardegna (Pagina 19 - Edizione CA)
Nell'Isola e in Liguria i lavoratori più anziani d'Italia: l'età media è di 45,3 anni
NON È UNA REGIONE PER GIOVANI

Scanu (Confindustria): «Incentivi decisivi per rinnovare» I più anziani, o quasi, d'Italia. Stando almeno alle carte d'identità dei lavoratori della Sardegna, il ricambio generazionale nell'Isola sembra aver saltato il turno. L'età media degli occupati sardi, secondo le statistiche elaborate dalla Cgia di Mestre, è stata nel 2016 di 45,3 anni. Talmente alta da guadagnare il secondo posto nazionale dietro (per un solo decimale) alla Liguria capo-classifica con 45,4 anni. Lavoratori, pubblici e privati, così vecchi rispetto al trend italiano da aver innalzato anche le statistiche sull'infortunistica professionale.
LAVORATORI PUBBLICI ANZIANI «A trascinare in alto il tasso anagrafico è soprattutto il comparto pubblico che conta in organico dipendenti molto più vecchi della media» osserva Alberto Scanu, presidente regionale di Confindustria, «ecco perché i nuovi incentivi messi in campo dal Governo sono importanti per riavviare uno svecchiamento della forza lavoro e affrontare le sfide del futuro».
GIOVANI TROPPO QUALIFICATI Il tessuto produttivo regionale dovrà necessariamente innestare la marcia dell'innovazione per rimanere al passo della concorrenza. «Ma domanda è offerta spesso non combaciano», dice Mirko Murgia, leader della Confapi Sardegna, «a causa di giovani paradossalmente troppo qualificati per le esigenze delle piccole imprese locali o troppo poco formati dagli istituti scolastici per essere inseriti nel mondo del lavoro».
Le conseguenze evidenziate dall'associazione artigiana veneta tuttavia sono anche altre: «Con pochi giovani e tante persone di una certa età ancora presenti nei luoghi di lavoro», segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo, «le nostre maestranze possono contare su una grande esperienza ed un'elevata professionalità, ma stanno riemergendo una serie di problemi che credevamo aver definitivamente superato. Tra questi la crescita degli incidenti e della diffusione delle malattie professionali. Inoltre il numero di mansioni di routine è molto superiore al dato medio europeo: con l'avvento dei nuovi processi di automazione rischiamo una riduzione di un'ampia fetta di lavoratori con un livello di scolarizzazione mediobasso che sarà difficile reinserire nel mercato del lavoro».
Anche per questo Murgia invoca «una maggiore sinergia tra aziende e sistema scolastico per crescere giovani preparati e aggiornati». (l. m.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Economia Sardegna (Pagina 19 - Edizione CA)
Appuntamenti 
START CUP, MERCOLEDI LA FINALE Appuntamento mercoledì 25 ottobre al Teatro Civico di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II n° 73) con la finale della X edizione della Start Cup Sardegna (nella foto l'edizione 2016), la Business competition organizzata dagli Uffici di trasferimento tecnologico delle Università di Sassari e Cagliari. Tredici i finalisti che saranno valutati attraverso l'Elevator Pitch: ogni gruppo avrà 5 minuti per raccontare in modo chiaro ed efficace la propria idea e convincere i valutatori del valore della loro innovazione, della sostenibilità economica e della capacità imprenditoriale del gruppo di lavoro.
PENSARE & PROGETTARE “Pensare & progettare l'impatto locale delle politiche europee per la gioventù della programmazione UE 2021-2027”. È il titolo del seminario, rivolto agli stakeholder delle politiche per la gioventù, promosso dal Centro Eurodesk della presidenza della Regione col coordinamento di Eurodesk. L'iniziativa si terrà a Cagliari mercoledì 25 ottobre dalle 9 al pomeriggio alla Manifattura Tabacchi. Tra i presenti Vito Borrelli (nella foto), vice-capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e Ramon Magi, leader di Eurodesk Italy.

 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Cultura (Pagina 52 - Edizione CA)
Dopo l'“Arbitro”, “L'uomo che comprò la Luna”
Sul set di Zucca
sardità vo cercando

Il cinema è sogno e trasformazione. Chi potrebbe immaginare che gli archivi sotterranei di una biblioteca, nel loro apparente grigiore, siano il luogo ideale per girare la scena di un film? E non di un film qualsiasi, ma dell'attesissimo ritorno al lungometraggio di Paolo Zucca, a quattro anni dall'esordio con “L'arbitro”, che a partire dal Festival di Venezia era riuscito a conquistarsi il favore di pubblico e critica.
Bisogna aggiungere qualche elemento. È il venerdì mattina di un ottobre insolitamente caldo anche per Cagliari, e intorno al garage della biblioteca della Facoltà di Ingegneria si assiste a un viavai concitato. I membri di una troupe, che al completo può contare su quarantaquattro elementi, presidiano la zona e dispongono l'attrezzatura. Negli spazi angusti degli archivi, fra corridoi delimitati da schedari metallici, il regista controlla al monitor che la scena sia come l'aveva ideata. Operatori, macchinisti e tecnici del suono lo circondano. Il fiato resta sospeso fino alla fine del ciak, poi si ripiomba immediatamente nel vortice della macchina organizzativa.
ATTORI I protagonisti sul set, Jacopo Cullin (“L'arbitro”), Stefano Fresi (“Smetto quando voglio”) e Francesco Pannofino (“Boris - Il film”), prima di rientrare nelle parti scambiano qualche battuta. «Noi ci possiamo considerare come un unico personaggio», spiegano Pannofino e Fresi (Pino e Dino), vestiti in completo scuro: «Lavoriamo per conto dell'Agenzia per la sicurezza euro-atlantica, veniamo chiamati in causa quando l'ordine generale è minacciato da eventi grotteschi, imprevedibili o surreali».
Sì, perché il nuovo film di Zucca, “L'uomo che comprò la Luna”, promette di essere un'opera fuori dagli schemi, «capace di innestare sul registro del comico anche slanci lirici e momenti di riflessione», spiega il regista, che ha come modello ideale i fratelli Coen. Un pescatore, infatti, per una promessa d'amore, è riuscito ad acquisire al municipio di un paesino i diritti di proprietà della Luna. I poteri forti e gli americani, che per primi calpestarono il suolo lunare, non ci stanno e organizzano la controffensiva (che includerà uno scontro navale). La Sardegna sarà teatro di una riedizione della lotta fra Davide e il gigante Golia. Toccherà a Kevin, un agente segreto che ha rinnegato le sue origini sarde, il compito di recarsi sull'Isola per scoprire l'identità del pescatore. Prima però dovrà affrontare un durissimo allenamento per diventare un vero sardo, e riacquistare così l'identità perduta («È un personaggio che cambia, si evolve: il massimo per un attore», dichiara Cullin). Potrà contare su un insegnante d'eccezione, il misantropo Badòre, interpretato da Benito Urgu: «Ne farò un infiltrato che sia in grado di incarnare tutti gli aspetti della nostra cultura».
SARDITÀ «Il tema dominante del film è proprio la sardità», continua Zucca «trasfigurata in chiave ironica ma senza essere mai dissacrante». Inutile aggiungere che l'agente Kevin, prima di venire a capo della vicenda, sarà protagonista di avventure picaresche e inaspettati incontri. Il finale, sorprendente, vedrà la Luna in primo piano e il ricorso a numerosi effetti speciali che allungheranno la post-produzione.
«L'uscita del film è prevista per la primavera del 2018», si sbilancia Amedeo Pagani, che ha prodotto il film insieme a partner nazionali, francesi e argentini. Fondamentale è stato il supporto della Sardegna Film Commission.
Il cinema, anche grazie alla legge regionale, sta facendo dell'Isola il trampolino di lancio per progetti dal respiro internazionale.
Luca Mirarchi

 

6 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 45 - Edizione CA)
NUORO. Confesercenti e 27 operatori: lo street food in salsa nuorese-ogliastrina
Culurgiones da passeggio
La tradizione si gusta in strada

Ci sono idee vecchie di vent'anni che oggi diventano vincenti, ma anche rivisitazioni e contaminazioni di ricette autentiche: lo street food in salsa nuorese e ogliastrina sfonda nell'Isola ed è pronto a invadere i mercati italiani. L'eccellenza nella gastronomia non è esclusiva dei ristoranti: la dimostrazione ieri a Nuoro, nella manifestazione “Tipico street food”, organizzata da Confesercenti. Ventisette operatori hanno proposto arti e tipicità culinarie della provincia.
NUOVO LAVORO Salvatore Murgia e la moglie Giovanna Ticca sono nuoresi. La loro sebada on the road è nata ad agosto. Sono appena tornati da un tour in Trentino e Lombardia. «L'idea - raccontano - venne vent'anni fa mentre si discuteva tra universitari». Poi Salvatore, che ha studiato ingegneria e aveva un'impresa edile, ha dovuto fare i conti con la crisi e reinventarsi un lavoro. «Con la sebada di Orgosolo - spiega Giovanna - e il miele di cardo d'Arborea». Nella Penisola è un successo. Tanto che Antonio Gemelli, turista di Pescara, apprezza: «I nostri arrosticini sono buoni ma questa non scherza». BeerBeghe è l'idea di Tomaso Azara (di Arzachena) e Bastiano Secchi, di Oliena. La loro birra artigianale accompagna casadine salate, pane di Montresta con purpuzza , pecorino e il kebab sardo con straccetti di vitello ed erbette del Supramonte.
NEL FURGONE Clelia Bandinu è la prima street fooder tipica dell'Isola. L'idea due anni fa. «Perché - si chiedeva - solo i “caddozzi” devono fare ristorazione in strada». E aggiunge: «Guardavo i furgoni che cucinano hotdog e ho detto: portiamo in strada la nostra qualità». Lei, chef con ristorante ad Arbatax, ha condensato tutto dentro un furgone. Dal fritto misto di mare al pecoraburger con carne al cento per cento sarda. «Con la crisi non si perde la qualità, la si porta in strada e la si offre a tutti». Un'azienda tedesca l'ha chiamata per una convention. «Un successo», dice.
LA RISCOPERTA A passeggio si va anche con i “culurgiones”. Arrosto. Antonello Loddo, da Villagrande, è diretto: «Nonna quando sbagliava nella chiusura ci dava il culurgione uscito male. Lo si cucinava nella padella per caldarroste». Oggi quella ricetta arriva in strada. Sardo-pugliese, può essere il titolo del panino con purpuzza di Roberto Lombardi che ha le cime di rapa, mentre il pane lentu sull' apixedda di Giampaolo Mele è da sold-out.
Fabio Ledda

 

7 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
VILLASIMIUS. Ripresi gli scavi dopo trent'anni: trovati già molti reperti
La terra di Is Cuccureddus restituisce gli antichi tesori

L'asse di Agrippa, una moneta di Marco Aurelio, un'altra "aureliana" del 257 dopo Cristo forgiata con una lega a basso tenore d'argento. E ancora: una moneta del secondo secolo che raffigura un imperatore ancora da identificare.
NUOVI SCAVI Sono solo alcuni dei reperti ritrovati a Is Cuccureddus (la collina più bassa) in appena 12 giorni di scavi ripartiti dopo trent'anni. Ritrovamenti eccezionali annunciati venerdì sera da Michele Gurguis, l'archeologo dell'Università di Sassari che coordina gli scavi. Reperti che - assieme a quelli già recuperati negli anni Ottanta come ceramiche, anfore, pentole, piatti fenici, ampolle - mostrano quanto possa essere enorme il patrimonio storico ancora sepolto nella collina che si affaccia su una delle spiagge più belle (e meno battute) di Villasimius, quella appunto di Cuccureddus.
PORTO FENICIO «Il sito all'inizio era un porto fenicio di grande importanza - ha spiegato Guirguis - e una volta riportato alla luce ci consentirà di approfondire le dinamiche del commercio nel Mediterraneo centrale». Alla fine del VI secolo avanti Cristo fu distrutto da un incendio e solo successivamente venne ripopolato dai romani. «Questo - ha aggiunto Guirguis - fa sì che sia un sito monofase, cioè ha subìto un evento repentino che ha sigillato il suo stato originale. Siamo convinti che riserverà tante belle sorprese».
L'ACCORDO Gli scavi sono ripresi grazie all'accordo tra il Comune (principale finanziatore) e l'università degli studi di Sassari. Sul campo, coordinati da Guirguis, un gruppo di studenti di archeologia di Sassari e due di Villasimius: «In pochi giorni - ha sottolineato Guirguis - è stato fatto un lavoro eccezionale grazie anche al Comune che ha sistemato la strada e provveduto alla recinzione. A fine mese chiuderemo la prima fase degli scavi per poi riprendere nel 2018». L'obiettivo è quello di rendere il sito visitabile in tempi rapidi: «Sarebbe bello - ha spiegato Elisabetta Gaudina, direttrice del museo archeologico - creare un percorso culturale tra i due musei di Villasimius e Is Cuccureddus anche durante gli scavi. Valuteremo tutti assieme come procedere».
IL SINDACO Soddisfatto il sindaco Gianluca Dessì che accosta Is Cuccureddus a Monte Prama: «I risultati - ha detto - si vedono solo dopo tanto tempo, a Monte Prama ad esempio dopo 40 anni. Noi abbiamo le potenzialità per fare di Villasimius una delle capitali dell'archeologia, oltre che delle spiagge. Anche per questo abbiamo stanziato altri 30mila euro per proseguire la campagna di scavi».
Gianni Agus

 

8 - L’UNIONE SARDA di sabato 21 ottobre 2017 / Speciale (Pagina 33 - Edizione CA)
Gli strumenti
Non servono grandi budget per rendere salubre una casa. Con alcuni accorgimenti e l'utilizzo di materiali naturali come sughero, legno, granito e lana si può migliorare la propria abitazione. L'esempio è quello delle case “Bluehouse”, realizzate da Opera, società con sede ad Arzana, che propone nuove alternative di costruzione o di recupero di edifici già esistenti. Il progetto è frutto della collaborazione con il dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'Università di Sassari, con quello di Ambiente e Salute, reparto Igiene dell'aria, dell'Istituto superiore di Sanità e con Abinsula, azienda con sede a Sassari. «Ogni anno», spiega Marco Bittuleri, titolare di Opera e geometra, «abbiamo un report dell'edificio e sappiamo come reagisce. Si tratta di una casa viva, perché ha caratteristiche che permettono la traspirazione. Io non ho inventato nulla di nuovo. Ho solo ripreso le tecniche costruttive di tanti anni fa, riproponendole in chiave innovativa». Per il titolare di Opera, una casa sana non ha alti costi di realizzazione: «Proponiamo un pacchetto standard accessibile a tutti. I prezzi sfiorano i mille euro a metro quadro. Il costo sale se ci sono finiture di pregio».
Davide Macciotta, ingegnere esperto in efficienza energetica e coordinatore regionale del Sacert, ente nazionale che si occupa di certificazione energetica, ritiene che esistano tanti strumenti, materiali e sistemi innovativi per migliorare un edificio. «Per quanto mi riguarda», chiarisce, «considero buoni anche il polistirene e il poliuretano, materiali utilizzati per fare i cappotti negli edifici, mentre c'è chi ha un'avversione verso questo genere di prodotti. Ognuno può decidere di utilizzare i materiali che ritiene più opportuni, ma credo che, alla fine, sia importante ottenere un forte risparmio energetico».

 

La Nuova Sardegna

  

9 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 ottobre 2017 / Sassari - Pagina 21
IL PROGETTO
Infermieri egiziani si formano nell'Aou

È il direttore generale del ministero della Salute egiziano e riveste anche l'incarico di presidente dell'ordine professionale infermieristico nazionale d'Egitto: ieri mattina Kawther Mahmoud Mahmoud è stata ricevuta dal direttore generale dell'Aou Antonio D'Urso e dal direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù. Un'occasione per uno scambio reciproco di informazioni e per approfondire la conoscenza dell'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari che si appresta a ospitare tre infermieri egiziani. Gli operatori sanitari di Port Said, la splendida cittadina egiziana affacciata sul lago Manzala, sul Mediterraneo e sull'imboccatura del Canale di Suez, saranno ospiti dell'Aou perché inseriti in un progetto di formazione di formatori coordinato dall'Ateneo turritano Per gli infermieri egiziani un'importante occasione e scambio reciproco di conoscenze. Il progetto vede protagonista l'Università di Sassari, con il dipartimento di Scienze biomediche, che ha ottenuto il finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Ieri mattina, nella sala riunioni della direzione generale dell'Aou, erano presenti anche Piero Cappuccinelli e Salvatore Rubino che stanno coordinando il progetto. Il percorso formativo, iniziato già lo scorso anno, per il momento si è svolto prevalentemente a Port Said. «Siamo ben lieti - ha commentato il direttore generale dell'Aou Antonio D'Urso - che la nostra azienda, grazie alla presenza di elevate professionalità, possa rappresentare un punto di riferimento per la formazione, anche per realtà internazionali come quella egiziana. Sarà un'importante momento di scambio di conoscenze e professionalità e una sicura opportunità di crescita per tutti i soggetti coinvolti».

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 ottobre 2017 / Sassari - Pagina 21
Cinque ambulatori nella stecca bianca per la senologia multidisciplinare
TUMORI AL SENO, LA SMAC AVRÀ UNA NUOVA SEDE
I day ospital oncologici di Cliniche e ospedale spostati in Malattie infettive

SASSARI Apriranno ufficialmente il 24 ottobre i nuovi locali della Smac, la senologia multidisciplinare aziendale coordinata, il percorso terapeutico-diagnostico assistenziale di senologia istituito dall'Aou di Sassari il 5 giugno scorso. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù che, al settimo piano del Santissima Annunziata, ha incontrato le associazioni di volontariato che hanno mostrato il loro interesse a lavorare a stretto contatto con la struttura. La Smac, così, dalla prossima settimana trasloca e dalla Senologia, al piano terra del palazzo "Clemente", si sposta nella seconda stecca bianca, fronte "scala E". Nei nuovi locali sono disponibili cinque ambulatori, una sala d'attesa e, soprattutto, saranno presenti le infermiere 'case manager' che, oltre a rispondere al numero verde, seguono le pazienti nell'intero percorso assistenziale. Il direttore sanitario, inoltre, ha ricordato che la Smac in quattro mesi e mezzo di attività ha preso in carico 433 pazienti. All'apertura dei locali, il 24 ottobre alle ore 11, saranno presenti, oltre ai direttori dell'Aou, i medici e gli operatori sanitari che, in questi anni, hanno contribuito alla realizzazione dell'intero percorso diagnostico-assistenziale. Alla giornata sono stati invitati l'assessore regionale della Sanità, il sindaco di Sassari, l'assessora ai Servizi sociali del Comune di Sassari, l'arcivescovo della diocesi sassarese quindi il presidente del Consiglio regionale e il rettore dell'Università di Sassari.La direzione, infine, ha voluto anche la partecipazione delle associazioni di volontariato che operano nel presidio ospedaliero e che offrono supporto alle donne che vivono la patologia mammaria. Tra le novità comunicate durante la riunione dal direttore sanitario, inoltre, il trasferimento temporaneo del day hospital oncologico delle cliniche di San Pietro al terzo piano della Clinica di Malattie infettive. Le operazioni di trasferimento è previsto inizino nella seconda metà del mese di novembre, e consentiranno di mettere a disposizione da subito locali nuovi, attrezzati e più confortevoli. «Stiamo avviando una riorganizzazione degli spazi - ha detto Nicolò Orrù - che ci consentirà, inoltre, di avviare lavori anche per la ristrutturazione del day hospital oncologico del Santissima Annunziata». Infatti, al terzo piano della Clinica di Malattie infettive si trasferirà anche la struttura diretta da Antonio Pazzola, per il tempo necessario alla ristrutturazione dei locali del primo sottopiano del nosocomio sassarese. Una volta terminati i lavori, i due day hospital oncologici saranno trasferiti al Santissima Annunziata, per diventare così un'unica struttura. Per la realizzazione delle opere l'Aou di Sassari ha ottenuto un finanziamento finalizzato dell'importo di 500 mila euro. L'ufficio tecnico dell'azienda di viale San Pietro sta completando il progetto per l'avvio, nei primi del prossimo anno, della gara d'appalto.

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 ottobre 2017 / Agenda - Pagina 23
L'ASSOCIAZIONE
Uniss Lgbt+, gli universitari dicono basta ai pregiudizi

SASSARI È nata in seno all'università di Sassari, l'associazione universitaria "Uniss Lgbt+", una nuova realtà composta da studenti universitari che si propone di trattare e discutere le tematiche Lgbt dentro e fuori l'ateneo, cercando di coinvolgere gli studenti universitari ed il mondo accademico. La neonata associazione, creata grazie a un intuizione dell'Udu, si propone, (sul modello di altre università italiane, Cagliari in primo luogo), di sensibilizzare il mondo universitario sulle tematiche Lgbt e di riportare con forza il tema all'interno dell'Università accendendo i riflettori sull'argomento con una serie di iniziative e campagne anche social. La prima iniziativa è un'assoluta novità per Sassari. Si chiama "LgbtTheatre", un laboratorio teatrale a tematica Lgbt condotto da professionisti del settore e realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione dell'Ersu. L'idea di costituire un laboratorio teatrale a tematica Lgbt nasce dalla forte esigenza e dalla crescente necessità di contrastare le dinamiche di pregiudizio e omofobia ancora presenti nella società attuale. Il fine è quello di divulgare la cultura dell'inclusione senza pregiudizi, aprirsi al confronto con coloro che vogliano conoscere e capire le tematiche Lgbt attraverso un approccio non convenzionale ed informale quale è l'azione teatrale. Ma non solo. La finalità è anche quella di creare un incubatore artistico dove, al di là delle tematiche affrontate, ognuno possa esprimersi liberamente attraverso il mezzo teatrale e scoprire così le proprie attitudini e potenzialità artistiche anche al fine di integrare l'offerta formativa universitaria in modo da stimolare la scoperta di se stessi. Il laboratorio è gratuito e aperto agli studenti di tutto l'ateneo, inclusi il conservatorio Luigi Canepa e l'Accademia. La presentazione dell'iniziativa è lunedì alle 19 nell'aula studio della residenza universitaria di via Padre Manzella. Per info 345-5048651.

 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 21 ottobre 2017 / Cultura e spettacoli - Pagina 36
A Cagliari tra giovedì e sabato l'anteprima del festival che vivrà il suo clou dal 18 al 24 novembre
Nues, omaggio al fumetto nel segno dell'Oltre

CAGLIARI Raccontare alcuni aspetti della società e della realtà che ci circonda, in rapida e continua evoluzione, dando voce ad artisti, scrittori, illustratori e fumettisti che possano offrire una testimonianza originale e alternativa del mondo in evoluzione, contribuendo ad ampliare e formare una coscienza critica nel pubblico, in particolare quello più giovane: a questo obiettivo, da subito, dedica il suo nucleo principale "Nues", il festival internazionale dei fumetti e cartoni nel Mediterraneo promosso dal Centro Internazionale del fumetto di Cagliari, con la direzione artistica dello scrittore, sceneggiatore e regista Bepi Vigna. Così anche per l'ottava edizione della manifestazione che, dopo vari appuntamenti nei mesi scorsi, dal 18 al 24 novembre prossimi, vivrà a Cagliari il suo clou con un denso e variegato programma di incontri, mostre, presentazioni, momenti di spettacolo, laboratori e altri appuntamenti sotto il titolo "Storie oltre": oltre i confini e l'idea di quello che consideriamo Vecchio Continente, con il contributo degli scrittori della sezione del festival raccolta sotto l'insegna "Europa Oltre" e delle testimonianze sulla street art in Grecia in quella intitolata invece "Colori Oltre"; Oltre il mito, con le mostre dedicate a un'icona del fumetto come Aurelio Galleppini, il "papà" di Tex Willer, e a un leggendario personaggio letterario come Sherlock Holmes; oltre i pregiudizi e gli stereotipi di genere, con gli ospiti della sezione "Amore Oltre".Già a fine ottobre, da giovedì a sabato prossimi, il cartellone propone un'importante anteprima, con la collaborazione al convegno internazionale Spaced out / Spazi tra le nuvole - Lo spazio nel fumetto, organizzato dalla facoltà di Studi Umanistici dell'Università di Cagliari, mentre altri eventi sono in programma nell'ambito del decimo "FestivalScienza" promosso dall'associazione ScienzaSocietàScienza dal 7 al 12 novembre, e poi, ai primi di dicembre, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna a una cinquantina di chilometri dal capoluogo, dove si intensifica la collaborazione con la Fondazione Giuseppe Dessì in corso da due anni.Com'è consuetudine di Nues, il punto di partenza è il linguaggio ibrido del fumetto, che appare adatto a raccontare un mondo in cui la fruizione della cultura si è trasformata in un'esperienza multimediale.

Questionario e social

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