1 - L’UNIONE SARDA di domenica 20 agosto 2017 / Economia Sardegna (Pagina 20 - Edizione CA)

Carriere 
FLAVIO MANZONI Nato a Nuoro nel 1965, Flavio Manzoni (foto) entra a far parte del mondo del design automobilistico fin dai tempi della facoltà di Architettura, quando collabora con la rivista Auto realizzando bozzetti di auto. Specializzato in disegno industriale, nel 1993 entra nel Centro stile Lancia dove diventa responsabile del design degli interni. Nel 2004 diventa direttore del Centro stile Fiat e Lancia. Dal 2010 ricopre il ruolo di Senior vice president del design della Ferrari: nel 2011 è inserito nella Hall of Fame della progettazione dell'automobile, nel 2014 vince il prestigioso Compasso d'Oro. (l. m.)

MELANIA COGHE Laureata nel 2009 in Lingue e letterature straniere, Melania Coghe (nella foto) prosegue gli studi a Torino frequentando un master in Lingue per comunicazione internazionale. Nel 2012 inizia la sua avventura in Svezia, prima all'Istituto italiano di cultura a Stoccolma, poi come guida turistica bilingue italiano/inglese, infine alla Trans Nordic Tours, azienda specializzata nella gestione di eventi e congressi. Dal 2013 al 2015 ritorna all'Istituto italiano di cultura come assistente amministrativa. Dal 2016 è amministratrice finanziaria alla Logent, società internazionale di logistica. (l. m.)


 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 20 agosto 2017 / Fondi Investimento (Pagina 20 - Edizione CA)

Neeot, nata alcuni mesi fa, viene già utilizzata nell'oasi del Wwf di Monte Arcosu
UNA START UP CONTRO IL FUOCO
Un sistema elabora i dati provenienti da decine di sensori
La tecnologia è un'ottima arma per combattere i piromani e gli incendiari che ogni anno mettono in ginocchio la Sardegna. Il pattugliamento a terra e le varie ordinanze comunali possono diventare ancora più efficaci se coniugati con quello che viene definito “internet delle cose”. Una start up sarda ha messo a punto un sistema di controllo a distanza che può essere adottato anche per proteggere boschi e campagne. Neeot, questo il nome dell'azienda che si è affacciata sul mercato qualche mese fa, ha sviluppato una rete che consente di mappare una fitta serie di dati in territori non coperti da Adsl o fibra ottica.

Dopo i primi successi registrati a livello accademico e nell'ambito dei programmi di sviluppo patrocinati dai più noti incubatori di impresa italiani sono arrivate anche le gratificazioni commerciali. Da circa un mese il WWF utilizza infatti la tecnologia Made in Sardinia per il controllo dell'oasi di Monte Arcosu. Sulle alture a pochi chilometri da Cagliari si sta sperimentando un nuovo modo di fare prevenzione.

Nicola Aldo Cabras, responsabile finanziario della start up, è soddisfatto per il lavoro fatto: «Siamo felici che all'interno della riserva abbiano creduto nel nostro progetto. Sono i nostri primi clienti e grazie all'utilizzo quotidiano stiamo migliorando il nostro prototipo».

Il sistema, basato su una rete Lpwan per la raccolta e l'analisi dei dati provenienti in tempo reale dai sensori installati sul territorio, non viene utilizzato solo per il contrasto delle fiamme. Il WWF lo sta adoperando anche per alcune analisi connesse al monitoraggio degli esemplari di cervo sardo che abitano le alture intorno a Capoterra. Cabras, neolaureato in economia all'università di Cagliari, fa notare che il sistema risponde alle più recenti raccomandazioni della Protezione civile: fornire informazioni rapide e precise contribuisce in maniera determinante a limitare i danni al patrimonio ambientale.

L'amministratore delegato, Renato Caboni, originario di Villacidro e studente del master in “Internet of things” organizzato dall'ateneo cagliaritano ha pensato di rendere più facile la vita ad agricoltori e allevatori: «Molti dei miei compaesani hanno passato notti in bianco per poter controllare i propri terreni. È dal confronto con gli operatori che nata una soluzione».