Martedì 18 luglio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 luglio 2017

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO


 

1 – L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)

In evidenza

Preparazione ai test di Medicina

Scadranno oggi alle 13 i termini di immatricolazione alla Scuola estiva di preparazione ai test della facoltà di Medicina e Chirurgia, fino al raggiungimento di 250 iscritti. Gli ammessi devono regolarizzare l’iscrizione versando la tassa entro giovedì.

 

 

 

2 – L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)

Ateneo, librerie verdi

Saranno inaugurate oggi alle 10.30 le Librerie verdi di Hbk - Orto botanico dell’Università di Cagliari

 

 

 

3 – L’UNIONE SARDA

Cronaca di Nuoro (Pagina 39 - Edizione CA)

NUORO. Il consiglio comunale insiste: treno veloce per Macomer

« la galleria di Mughina» Riaprite subito al traffico

Galleria di Mughina: oggi nel comando della Polizia municipale di Nuoro si terrà una verifica tecnica sui lavori eseguiti nel traforo stradale chiuso al traffico da mesi, e potrebbe arrivare la richiesta di riapertura, se pur temporanea, ai vigili del fuoco. Notizie positive si aspettano anche sul fronte trasporto ferroviario. Il Consiglio comunale ha approvato una mozione, con cui chiede un incontro urgente a Pigliaru sulla tratta Nuoro-Macomer: dei 402 milioni di investimento previsti nelle ferrovie sarde, non un centesimo è destinato al Nuorese.

FIATO SOSPESO La notizia dell’ormai probabile riapertura del tunnel arriva a margine del consiglio comunale. Da una parte l’opposizione, con Pierluigi Saiu, incalza l’assessore ai lavori pubblici Antonio Belloi per i tempi lunghi sui lavori della strada di accesso alla città, da Mughina, ormai quasi conclusi. Strada da tempo percorribile. Dall’altra trapela la notizia che i lavori per l’installazione di tutti i presidi di sicurezza nella galleria è terminata: è pronto l’impianto di videosorveglianza all’avanguardia in Italia, capace di rilevare da solo la presenza di incendi, incidenti al suo interno, bloccare automaticamente il traffico con i semafori posti all’esterno del traforo, e automaticamente inviare una comunicazione alle sale operative per gli eventuali soccorsi. Non solo, anche per i lavori strutturali (ci sono 2 milioni) c’è l’aggiudicazione provvisoria della progettazione.

UNIVERSITÀ Il consiglio comunale ieri ha anche ascoltato in audizione il commissario del Consorzio universitario Fabrizio Mureddu: «Gli iscritti sono in crescita rispetto all’anno scorso con un più trenta per cento e circa 800 studenti» ha detto. Novità la Summer School, corso iniziato ieri che richiama a Nuoro studenti europei e non solo. Sui fondi per l’università, Mureddu, rispondendo al consigliere Gian Pietro Gusai, ha ricordato come nel 2016 siano arrivati 2,5 milioni, ma «è difficile fare programmazione perché la dotazione finanziaria arriva sempre alla fine dell’anno. Oggi - ha sottolineato il commissario - non sappiamo quali saranno i fondi destinati per il 2017».

TRENO VELOCE A dare forza alla petizione sul treno veloce Nuoro-Macomer, che ha raccolto 10 mila firme, anche il consiglio comunale di Nuoro, che impegna il sindaco Andrea Soddu il presidente del Consiglio e la conferenza dei Capigruppo a chiedere un immediato incontro sul tema a Pigliaru.

FORFAIT FORZATO Ieri doveva essere anche l’esordio politico in consiglio di Graziano Siotto, ma il consigliere appena passato nel Psd’Az, ha dovuto dare forfait: ha passato la giornata al pronto soccorso perché morsicato da un cane a una mano.

Fabio Ledda

 

 

 

4 – L’UNIONE SARDA

Cronaca di Nuoro (Pagina 38 - Edizione CA)

LULA. Le commissarie della rete globale dei geoparchi Unesco alla scoperta del sito

Sos Enattos, turismo e ricerca

La miniera diventa un laboratorio scientifico internazionale

Marilena Orunesu

INVIATA

LULA Sos Enattos esibisce i suoi fregi già nella strada di accesso. Il cartello è un invidiabile biglietto da visita: Rete Unesco Gobal Geoparks e Mab Unesco riserva di biosfera Montalbo Rio Posada Tepilora. La miniera nata in epoca romana e attiva fino al 1996 con i suoi filoni di blenda e galena è uno scrigno di tesori nascosti e tanto più preziosi.

LA VISITA «La miniera rivive in un’altra veste: turistica, scientifica, formativo-didattica». Il sindaco-minatore Mario Calia lo premette prima che l’argano alle 9,54 di ieri venga messo in moto per portare giù, a 85 metri di profondità, le commissarie della rete globale dei Geoparchi impegnate a vagliare i siti per la riconferma del prestigioso riconoscimento Unesco. Il rumore dell’acqua che scorre come da tempo non succede in superficie accoglie la comitiva di esperti, per 4 giorni in giro nella Sardegna mineraria. A 17 gradi, temperatura stabile in ogni stagione, le commissarie Jutta Weber e Gail Bremner camminano lungo gallerie cariche di storia, segnate dalla strada ferrata. «Questo è lo slargo dove un centinaio di minatori si fermava a mangiare pane e lardo e salsiccia», spiega Luca Loddo, direttore di Sos Enattos e guida del tour. C’è qualche minatore di ieri come Piero Piras, tornato sotto terra per questa giornata speciale, e di oggi come Francesco Sedda che può regalare un brivido sonoro e fa scattare i decibel azionando la perforatrice. Non è l’unica sorpresa in questa fetta di terra sospesa dove si alternano 15 lavoratori di Igea. La galleria sotto, a circa 200 metri sul livello del mare, è custode della scommessa scientifica.

CENTRO DI RICERCA «In questa miniera inutilizzata lavoriamo da sei anni al progetto di un laboratorio di ricerca internazionale», spiega Loddo. Gli scienziati di Varsavia hanno installato i loro sismografi. In uno spazio protetto ci sono gli strumenti dell’università di Roma. E poi quelli dell’ateneo di Salerno. E altri che verranno perché il centro di Sos Enattos, inserito nel piano di rilancio del Nuorese, benedetto dall’Istituto nazionale di fisica nucleare, dall’Istituto di sismologia e vulcanologia, dalle università di Sassari, La Sapienza di Roma e di Salerno, è una realtà che guarda verso ampi orizzonti. La Regione ha concesso un milione di euro per i primi passi. «Questo sito è molto silenzioso, senza attività sismica, lontano dal mare. Uno dei migliori d’Europa e del mondo per la ricerca sulle onde gravitazionali», spiega il sindaco. Calia segue da vicino la nuova vita del sito, come i suoi colleghi di Igea. Dal 1997 hanno provveduto al recupero e alla messa in sicurezza di Sos Enattos. «Prima dell’alluvione del 2013 facevamo le visite guidate», ricorda Giuseppe Lai. Poi Cleopatra ha devastato il depuratore e bloccato il ristorante. Una norma regionale, nel frattempo, ha sfilato a Igea l’attività turistica (affidata ai Comuni) lasciando bonifica e manutenzione.

I COMMISSARI «Un vero peccato che la miniera sia chiusa. Non può restare un monumento a se stessa», dice Tarcisio Agus, neo commissario del Parco geominerario e presidente in pectore. Ha urgenza di risolvere il problema Igea e di far decollare la promozione di questo e degli altri siti nelle scuole. «Qui c’è la storia degli uomini. Gli studenti non possono non conoscere. Lula è pronto, può partire», dice. «L’aspetto scientifico, non solo turistico, costituisce un modello. Le miniere possono avere una vita diversa anche in continuità col passato», sottolinea Francesco Muntoni, direttore del Parco geominerario. «It’s good», commentano le commissarie Unesco, impressionate dalla passione dei minatori che raccontando il loro lavoro mostrano la storia della comunità e colpite dall’approdo degli scienziati, arrivati qui prima dei turisti.

 

 

 

5 – LA NUOVA SARDEGNA

SASSARI – pagina 19

Scuola estiva di archeologia al lavoro fino al 5 agosto

SASSARISi protrarranno fino al 5 agosto, nel sito di Mesumundu a Siligo, i lavori della VII edizione della Scuola Estiva di Archeologia Medievale, organizzata dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, con la collaborazione del Comune di Siligo.Partecipano alla campagna di scavo circa 30 fra studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca in archeologia di 7 università italiane e straniere (Sassari, Complutense di Madrid, Barcellona, Autonoma de Barcellona, Murcia, Bologna, Genova, Cagliari), con la direzione del Prof. Marco Milanese, Direttore del Dipartimento organizzatore e Ordinario di Archeologia Medievale presso l’Università di Sassari.Le indagini antropologiche di una vasta zona cimiteriale tardo-antica e altomedievale saranno realizzate in collaborazione con docenti degli Atenei di Sassari (Dipartimento di Scienze Biomediche) e di Pisa e ricercatori del Centro Studi Antropologici, Paleopatologici e Storici dei Popoli del Mediterraneo degli stessi Atenei.Lo scavo è aperta al pubblico tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.

 

 

 

6 – LA NUOVA SARDEGNA

SASSARI – pagina 19

La strage di via D’Amelio sarà ricordata all’Università con gli studenti Elsa, Libera e Nova Euphonia

Un concerto e un dibattito contro le mafie

SASSARI Perché il ricordo di Paolo Borsellino sia sempre vivo e la tragedia della sua morte per mano mafiosa possa essere un ricordo perenne per le nuove generazioni. Domani, mercoledì 19 luglio, alle 17,30, nell’aula Segni del Dipartimento di Giurisprudenza (Quadrilatero, Viale Mancini) quel giorno in cui il magistrato siciliano e gli agenti della sua scorta persero la vita sarà ricordato con una Conferenza-concerto intitolata "A venticinque anni da via D’Amelio".L’evento non a caso è organizzato dall’Elsa, l’Associazione Europea degli studenti di Giurisprudenza che ai giovani vuole dare una testimonianza della lotta alla mafia, ed in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Nova Euphonia e il presidio di Porto Torres di Libera. Nella prima parte della serata interverrà Gianni Caria, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Sassari che ha conosciuto personalmente Paolo Borsellino. Quindi prenderà la parola l’avvocato Enrico Cossu, ex comandante del nucleo di polizia giudiziaria dei Carabinieri di Sassari, che negli anni Settanta, quando era un giovane carabiniere, ha lavorato con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. E infine Alida Manca ed altri esponenti del Presidio Territoriale di Porto Torres di Libera, associazione che conduce da anni attività contro la criminalità organizzata. I relatori offriranno spunti di riflessione sullo stato attuale della lotta contro le mafie e condivideranno il loro ricordo di Paolo Borsellino e di altre vittime delle cosche. Conclusi gli interventi, l’Insieme Vocale Nova Euphonia, diretto dal Maestro Vincenzo Cossu e accompagnato al pianoforte dal Maestro Nicola Vandenbroele, offrirà una performance teatrale e musicale dal titolo: "I Fiori del Giudice".L’ingresso è libero. In caso di inagibilità dell’aula Segni, l’iniziativa si sposterà nell’aula Mossa del Dipartimento.

 

 

 

7 – LA NUOVA SARDEGNA

AGENDA – pagina 20

Università

Grazie a "ForMed" i primi 9 laureati dal Maghreb

SASSARI É prevista oggi nell’aula magna dell’università la proclamazione dei primi 9 laureati di origine Maghrebina con il Progetto Sardegna Formed. La discussione delle tesi comincerà alle 9.30 in Aula magna. La proclamazione alle 15.30. Poi la tavola rotonda "Verso una nuova generazione mediterranea: cooperazione, opportunità e prospettive future" con l’inaugurazione di un vero e proprio tavolo operativo sul Mediterraneo in collaborazione con i rettori delle Università del Marocco, dell’Algeria e della Tunisia ed ai rappresentanti del ministero degli Affari Esteri Italiano e dell’Agenzia per la Cooperazione e lo sviluppo. L’obiettivo del progetto è quello di creare una nuova generazione mediterranea per rispondere alle sfide dell’attualità. Per costruire collaborazioni solide, durature, sostenibili.Formare giovani studenti, stabilire rapporti universitari di qualità, viaggiare nelle diversità riconoscendole e considerandole come un valore aggiunto e non una minaccia.L’Unimed (un network di 98 università provenienti da tutto il bacino Mediterraneo), l’Università di Sassari e la Fondazione di Sardegna lavorano ormai da due anni per raggiungere questo obiettivo grazie al progetto ForMed e grazie allo studio dei tanti studenti maghrebini attualmente iscritti nelle Università sarde di Cagliari e Sassari. Una buona pratica, che può aprire ulteriori formule di cooperazione, creare nuove opportunità ed instaurare nuove relazioni più ampie.Progetto ForMed dunque, ma non solo. ForMed insieme ai suoi possibili futuri sviluppi da calibrare secondo le reali necessità della Sponda Sud e da immaginare secondo le opportunità che altre istituzioni possono offrire, concependo percorsi realmente condivisi ed una progettualità che non sia uno sterile esercizio di imposizioni dall’alto di desiderata che, spesse volte, non corrispondono alla realtà.

 

 

 

8 – LA NUOVA SARDEGNA

NUORO – pagina 26

I commissari stanno visitando l’area e giovedì sarà consegnata la Pergamena

L’Unesco studia il Parco Tepilora

di Bernardo Asproni

LODÈ Il Parco di Tepilora sta diventando realtà. Il cammino avviato faticosamente qualche anno fa ha improvvisamente accelerato l’andatura dopo il prestigioso riconoscimento dell’Unesco con il marchio Mab ricevuto a Parigi qualche settimana fa e ora sta correndo nel futuro. Ambiente, economia e territorio, ma anche bellezze naturalistiche, siti archeologici e logicamente eccellenze agroalimentare. Di questo e di altro si sta parlando alla Mab Summer school in corso in questi giorni a Sant’Anna di Lodè con giovani provenienti da ogni parte del mondo visto che ci sono rappresentati di 16 nazioni e 4 continenti oltre che 5 giovani sardi. Il Mab Summer school si concluderà giovedì 20 con la consegna della "Pergamena di riconoscimento di biosfera" al presidente del Parco Tepilora, Graziano Spanu, in presenza di tutti i 17 sindaci dei paesi coinvolti nel Mab, il sottosegretario all’Ambiente, Barbara Degani, l’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, i commissari del Mab Unesco Jutta Weber e Gail Bremmer e i funzionari del ministero dell’Ambiente: Martino, Giarratano e Colantoni.In questi giorni, i commissari delegati della rete globale dei geoparchi hanno girato in lungo e in largo il Parco e sono anche arrivati a Lula per visitare il Parco geominerario storico ambientale per verificare la validità dell’iniziativa. La commissaria tedesca Jutta Weber e quella canadese Gail Bremner si sono fermate alle miniere di Sos Enattos, comparto con oltre mille anni di storia.a Ad accoglierle, il presidente designato (in attesa di ratifica) del Parco geominerario, Targisio Agus, il responsabile del settore tecnico e direttore facente funzione, Francesco Muntoni e il docente universitario Gian Luigi Pillola, ex commissario del Parco. Un sopralluogo preceduto da una visita a Lula dagli studenti di varie nazionalità (accolti dai sindaci di Lula, Onanì e Siniscola) della Summer School in corso a Lodè.La visita dei commissari ha riguardato il comparto minerario di blenda e galena, con trace di cadmio e argento, dismesso nel gennaio del 1997 e i giudizi sono stati estremamente positivi, Jutta Weber e Gail Bremmer, durante la visita alle gallerie a oltre 80 metri di profondità, hanno ascoltato le illustrazioni del direttore del sito minerario, Luca Loddo che ha evidenziato il lavoro dei minatori. «È qualcosa di grandioso - ha sostenuto Gail Bremmer all’sucita dal tunnel -. Era la prima visita che entravo in una miniera ed ero un po’ agitata, ma la gente mi ha fatto sentire a mio agio. E ora il risultato è davanti agli occhi di tutti: dobbiamo credere nel futuro». Altrettanto positivo il giudizio di Jutta Weber, colpita dal lavoro dei minatori: «Il progetto è molto importante, in particolare la proposta del Laboratorio di ricerca scientifica sulle onde gravitazionali». Convinti sostenitori del rilancio di Sos Enattos sono il direttore Luca Loddo e il sindaco Mario Calia, che è anche componente del consiglio di amministrazione del Parco geominerario: «Andremo a intercettare il flusso turistico con la ricerca scientifica, affidando all’Igea il sottosuolo e la sicurezza della miniera». «Stiamo portando un elemento scientifico per dare una nuova vita al sito - ha sostenuto Francesco Muntoni -. Il fine è l’indotto occupazionale». «La peculiarità di sviluppo scientifica, unica e quasi rara con prospettiva sempre più interessante a livello nazionale e internazionale - è stata invece evidenziata dal professor Pillola che ha rimarcato il ruolo del Geoparco - con la riscoperta di testimonianze antiche». Prospettive certe ha dato il neo presidente Agus: «Coinvolgeremo le scuole e contatteremo le università per approfondire le tematiche e per una conoscenza mirata. Ora qui occorrono guide giovani e appassionate della nostra storia».

 

 

Questionario e social

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