Giovedì 13 luglio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 luglio 2017

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO


 

1 – L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)

POLO GIURIDICO-ECONOMICO

Conferenza di Nathalie Tocci al polo giuridico-economico. La special adviser di Federica Mogherini, Alto rappresentante affari esteri Unione Europea, interviene all’evento conclusivo del corso di laurea magistrale diretto da Barbara Onnis. Appuntamento dalle 10.30 nell’aula magna del polo di viale Sant’Ignazio 78, per la giornata di chiusura del corso di studi in Relazioni internazionali. Tocci parlerà di: “Eu Global Strategy: dove va l’Europa nel mondo?”.

 

 

 

2 – L’UNIONE SARDA

Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)

Ieri l’assessore ai trasporti Massimo Deiana ha rassegnato le dimissioni

Aerei, ora il futuro è incerto

Tariffe scontate ad alto rischio

Alitalia non è più, da tempo, la compagnia di bandiera italiana. È in amministrazione straordinaria, all’inizio del 2017 perdeva 3,3 milioni di euro al giorno ed ha, per ora, un orizzonte temporale di sei mesi. Difficile che un’azienda in questa situazione possa prendere impegni da qui al 2021. Eppure allo stato attuale non sembrano esserci alternative per la gestione di tratte come la Cagliari-Milano e la Cagliari-Roma, che richiedono sino a 12 voli al giorno e un’organizzazione operativa certamente più complessa di quella richiesta sulle tratte da Alghero e Olbia.

Sono da ricercare in questi due ambiti - amministrativo e operativo - le ragioni per cui nonostante la Regione abbia messo a disposizione circa trenta milioni di euro all’anno per le due tratte, né Alitalia né altre compagnie hanno presentato offerte. Una situazione di stallo che al momento sembra non avere soluzione. E che potenzialmente può portare alla perdita degli sconti e all’apertura al mercato, come accade in Sicilia.

BANDO INATTUABILE «Il bando ha imposto un operativo inattuabile a chi, come Alitalia, è in una situazione difficile e ormai ragiona sul lungo raggio e su logiche di network», spiega Roberto Devoto, docente di Trasporti aerei alla facoltà di Ingegneria dell’università di Cagliari. «Il problema non è tanto la compensazione che offre la Regione», aggiunge Devoto, «quanto il tempo in cui gli aerei, con le imposizioni del bando, restano fermi. Mi spiego meglio: oggi gran parte delle compagnie fermano i velivoli per un massimo di 35 minuti ottimizzando così i costi. Chi si aggiudica le tratte da Cagliari e Milano e Roma dovrebbe far “dormire” i velivoli a Elmas e inoltre tenerli fermi troppo a lungo in alcune fasi della giornata. Ciò», prosegue il ragionamento di Devoto, «richiederebbe un aumento del numero di aeromobili che farebbe lievitare i costi. Inoltre una compagnia commissariata e che sta per essere venduta difficilmente prende impegni per tre anni che potrebbero condizionare le trattative per l’acquisizione».

Ecco perché Alitalia non ha partecipato al bando, come sapevano da tempo gli addetti ai lavori. Ed ecco perché la compagnia, in una nota, ha scritto che ottenere quelle le rotte è «insostenibile economicamente» perché «comportava un significativo incremento della capacità e della complessità operativa a fronte di un aumento della compensazione tariffaria fortemente non proporzionato».

NUOVE CONDIZIONI Ma perché sono cambiate le condizioni rispetto al passato? Perché la Regione ha imposto un aumento delle frequenze e più posti a disposizione: un milione e mezzo di passeggeri all’anno sul Cagliari-Fiumicino e 635mila sul Cagliari-Linate. E lo ha imposto anche perché l’abolizione della cosiddetta CT2 - che garantiva sconti per le tratte verso città come Torino, Napoli, Bologna - ha indotto molti passeggeri a riversarsi su Roma e Milano anche se devono andare a Torino o Napoli. Vero è che è già accaduto in passato che al bando non partecipasse nessuno, ma il contesto di mercato aereo era completamente differente ed era stato sufficiente rimodulare la gara perché tutto si sistemasse.

GLI SCENARI Che cosa accadrà alla fine di ottobre, quando scade l’attuale regime? Ci sarà una proroga e poi probabilmente un altro bando solo per Cagliari. «Ma aprirebbe la strada a potenziali ricorsi da parte delle altre compagnie dato il cambio delle condizioni», ipotizza Devoto. Il prossimo bando dovrebbe prevedere meno tratte, cioè essere simile a quello attuale, o più soldi. A quel punto Alitalia e Meridiana potrebbero dividersi le tratte. Difficile che entrino compagnie come Ryanair che hanno modelli di business diversi. Non solo: la compagnia irlandese è stata sanzionata da Bruxelles per aver violato le regole sulla concorrenza e se vuole aver accesso a contributi pubblici deve restituire venti milioni di euro.

L’ADDIO DI DEIANA Nel giorno dell’addio dell’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, che ieri ha rassegnato le dimissioni per approdare alla presidenza dell’Autorità portuale Mar di Sardegna (sarà sostituito da Carlo Cadeddu), la comunità territoriale è a rischio. In un mercato aereo che cresce a due cifre ogni anno, potrebbero arrivare molte compagnie a contendersi il milione e 700 mila passeggeri che viaggiano annualmente sulle rotte da Cagliari per Roma e Milano. Quale sarebbe il prezzo da pagare? Nessun garanzia sul prezzo: prenoti in anticipo? Paghi meno. Devi partire da un giorno all’altro? Un salasso. Questo è uno degli scenari possibili.

Fabio Manca

 

 

 

3 – L’UNIONE SARDA

Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)

L’INIZIATIVA. Via il premio di maggioranza

Comitati per la democrazia: «Nuova legge elettorale, sì a una petizione popolare»

Via il premio di maggioranza, le soglie di sbarramento, e pure l’elezione diretta del presidente della Regione. Obiettivo, garantire la rappresentatività di tutti i cittadini. Ovvero, ciò che non è stato fatto alle scorse regionali quando restarono senza rappresentanti i circa 120mila elettori (il 10%) della coalizione di Michela Murgia. «Storture di una legge sbagliata», dice ora Marco Ligas, uno dei rappresentanti dei Comitati sardi per la democrazia costituzionale nati sulla scia del successo ottenuto al referendum costituzionale di dicembre. «Da allora ci siamo riuniti una volta al mese - spiega - e nell’ultimo incontro abbiamo raggiunto una posizione unitaria».

LA PETIZIONE Il risultato è la petizione popolare presentata ieri per l’adozione di una legge da scrivere avendo come riferimenti costanti la Costituzione e lo Statuto sardo. Una legge che preveda l’eliminazione del premio di maggioranza e delle soglie di sbarramento «perché distorsivi della rappresentatività democratica dell’assemblea elettiva», e l’introduzione di un sistema elettorale proporzionale con collegi plurinominali di dimensioni tali da «conciliare la pluralità democratica delle opinioni con l’esigenza di contenere gli eccessi di frammentazione partitica».

DOPPIA PREFERENZA Ancora: l’introduzione della doppia preferenza di genere «per favorire una più equilibrata rappresentatività consiliare della società sarda nelle sue differenze di genere». «Non è l’anomalia più importante della legge in vigore, ma è sotto gli occhi di tutti la presenza nell’Assemblea sarda di appena quattro donne su sessanta consiglieri», fa notare Lucia Chessa, del coordinamento regionale dei Comitati. Legato all’eliminazione del premio di maggioranza è l’ultimo aspetto che dovrà caratterizzare la statutaria: l’abbandono del modello presidenziale in favore di un modello parlamentare sulla falsariga delle esperienze tedesca, spagnola e britannica.

ABOLIRE IL PREMIO «Il premio attribuito in Sardegna è molto alto - osserva Omar Chessa, docente all’Università di Sassari e membro del coordinamento - quasi il doppio di quello previsto dall’Italicum, questo genera aspetti di irrazionalità nell’assegnazione dei seggi e fenomeni per cui può governare una maggioranza diversa da quella più votata». La petizione impegna i presidenti del Consiglio regionale e dei gruppi a scrivere una legge che rispetti questi principi.

Roberto Murgia

 

 

 

4 – L’UNIONE SARDA

Provincia di Sassari (Pagina 44 - Edizione CA)

SASSARI. Inaugurata una struttura unica in Sardegna

Sì alla banca del sangue veterinario

Anche gli animali possono donare il sangue, purché siano in buona salute, siano vaccinati e abbiano non più di 8 anni. L’Ospedale didattico veterinario dell’Università di Sassari ha attivato la banca veterinaria del sangue del cane e del gatto, servizio unico in Sardegna. Domani alle 10 al Dipartimento di Medicina veterinaria, la banca del sangue sarà presentata pubblicamente nell’ambito di un incontro di aggiornamento intitolato "Trasfusione di sangue ed emocomponenti nel cane".

Con la trasfusione, il sangue viene trasferito da un soggetto donatore sano a un soggetto ricevente. Le principali indicazioni cliniche sono tutte le forme emorragiche traumatiche e non, compresi gli avvelenamenti, i disturbi della coagulazione e le malattie del sangue (leucemia, emofilia). A fronte delle numerose necessità e della crescente richiesta da parte dei veterinari, il sangue non è facilmente reperibile. Una carenza alla quale questa banca del sangue veterinario, unica in Sardegna, promette di dare risposta.

 

 

 

5 – LA NUOVA SARDEGNA

SASSARI – pagina 17

L’ospedale didattico veterinario ha attivato la banca del plasma riservata agli animali

Anche i cani potranno donare il sangue

SASSARIAnche gli animali possono donare il sangue, purché siano in buona salute, siano vaccinati e abbiano non più di 8 anni. L’Ospedale didattico veterinario dell’Università di Sassari ha attivato la banca veterinaria del sangue del cane e del gatto, servizio unico in Sardegna. Domani alle 10 nell’aula B del Dipartimento di Medicina veterinaria in via Vienna 2, la banca del sangue sarà presentata pubblicamente nell’ambito di un incontro di aggiornamento intitolato "Trasfusione di sangue ed emocomponenti nel cane". Saranno presenti il direttore del Dipartimento Eraldo Sanna Passino, il direttore sanitario dell’ospedale veterinario, Lucia Manunta. Interverranno al seminario Maria Teresa Antognoni (Università di Perugia), Isabella Ballocco (Università di Sassari), Elias Pirari (Università di Sassari).«Con la trasfusione, il sangue viene trasferito da un soggetto donatore sano a un soggetto ricevente. Le principali indicazioni cliniche sono tutte le forme emorragiche traumatiche e non, compresi gli avvelenamenti, i disturbi della coagulazione e le malattie del sangue (leucemia, emofilia) - spiega Maria Lucia Manunta - A fronte delle numerose necessità e della crescente richiesta da parte dei veterinari, il sangue non è facilmente reperibile». Una carenza alla quale questa banca del sangue veterinario, unica in Sardegna, promette di dare risposta.L’Ospedale Didattico veterinario ha avviato nel 2016 l’iter per la creazione della Banca Veterinaria del Sangue, servizio abilitato e approvato l’8 febbraio di quest’anno dalla Regione e dal Ministero della Salute. Fondamentale la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico che garantisce tutte le prove ematiche previste dalle linee guida ministeriali e ne assicura la realizzazione, e il supporto della Fondazione di Sardegna che ha fortemente creduto nel progetto.«Un servizio unico in Sardegna utile a tutti i proprietari di animali da compagnia ed ai veterinari liberi professionisti», afferma Eraldo Sanna Passino.Come per le persone, anche per gli animali la donazione è semplice e sicura. I donatori sono volontari e riceveranno gratuitamente tipizzazione per il gruppo sanguigno e, ogni sei mesi, visita clinica, valutazione ematologica, biochimica, sierologica e coprologica. Sono richieste 2-3 donazioni l’anno, programmate ogni 4-6 mesi. I dati del donatore vengono inseriti nel database dedicato, dove verrà registrato regolarmente ogni dato clinico e di laboratorio dell’animale, al fine di lavorare in massima sicurezza sia per il donatore che per il ricevente.

 

 


 

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