Domenica 9 luglio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 luglio 2017

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL'UFFICIO STAMPA DELL'ATENEO


 

1 – L’UNIONE SARDA

Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)

L'ingegnera della fibra ottica

Una giovane neo laureata progetta i lavori per la “Open Fiber”

 La professionista è la responsabile dei cantieri stradali e dei rapporti con il Comune

Segue i tagli stradali, la sistemazione dei cavi, il ripristino dell'asfalto e cura i rapporti con il Comune. Ilaria Fancello, ingegnera di 29 anni di Desulo, è il parafulmine delle lamentele di automobilisti e pedoni cagliaritani. Non solo, spesso finisce nel mirino della Polizia municipale per cantieri o cartelli di divieto di sosta non sempre a norma. Il carattere barbaricino e la laurea conquistata all'Università di Cagliari, però, le hanno consentito sino a oggi di gestire al meglio i dipendenti della società impegnata nella sistemazione della fibra ottica per conto di Open Fiber (che ha investito oltre 30 milioni di euro) e di risolvere positivamente le pratiche con i dirigenti comunali.

CARTELLI RUBATI «Qualche errore fisiologico è stato commesso, ma abbiamo sempre rimediato in tempi brevi», afferma l'ingegnera desulese trapiantata da anni nel capoluogo. «Purtroppo ci sono stati degli intoppi che hanno fatto saltare il crono programma studiato a tavolino. Inoltre - aggiunge - in varie occasioni hanno rubato i cartelli dei cantieri». Sarà necessario tenere duro almeno sino a fine anno. «I sacrifici e i disagi saranno ampiamente ripagati: pensate solo - per fare un esempio - che una pagina internet si aprirà 250 volte più velocemente rispetto agli attuali sistemi di trasmissione. Per scaricare un film saranno sufficienti pochi istanti». La fibra ottica rivoluzionerà il modo di dialogare. «Pensate - afferma Fancello - che gli ospedali di Cagliari, Roma, Milano e Nuoro potranno dialogare in tempo reale, anche con le Tac».

CERVELLI IN CASA Ilaria Fancello per trovare lavoro non è stata costretta a lasciare la Sardegna. Una sorte uguale a quella di centinaia di persone assunte dalle società che si occupano per contro di Open Fiber di posare i cavi della fibra ottica. «Ho studiato e mi sono laureata a Cagliari: prima ho conseguito la laurea triennale in Ingegneria elettronica, per poi ottenere la biennale in Ingegneria delle comunicazioni». Una decisione azzeccata. «Ad aprile di quest'anno mi sono laureata». Poi a giugno il posto di lavoro nella Siat, una società che esegue gli appalti di Open Fiber (che in città fa capo al city manager Gianfranco Podda)». Un'assunzione collegata a doppia mandata con l'Università. «Seguendo il suggerimento del coordinatore del corso, il professor Daniele Giusto, io e altri colleghi abbiamo inviato il curriculum a imprese del settore delle comunicazioni». Un'altra decisione azzeccata. «Prima i colloqui, poi il 5 giugno l'assunzione».

UN ESERCITO AL LAVORO Operai, mezzi meccanici, polvere. Un ambiente a prima vista ostile per una donna. «Lavoro in un team eccezionale, dirigo l'organizzazione dei cantieri stradali, dalla richiesta delle autorizzazioni, a scavo e ripristino dell'asfalto. Sono l'interfaccia con il Comune al quale abbiamo presentato oltre 1.100 richieste di ordinanze». A proposito, siete finiti nel mirino di automobilisti, pedoni e poliziotti della Municipale per cartelli stradali scaduti e cantieri irregolari. «Sacrifici e disagi saranno ampiamente ripagati. Credetemi sarà una rivoluzione che spero in tempi brevi possa interessare la Città metropolitana e la mia Barbagia».

Andrea Artizzu

 

2 – L’UNIONE SARDA

Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)

Tumore alla tiroide, l'ospedale tra le eccellenze italiane

Il Policlinico è quarto in classifica

Il policlinico Duilio Casula, con oltre 400 interventi l'anno, è tra le migliori quattro strutture sanitarie italiane nella lotta contro i i tumori maligni alla tiroide. A certificarlo è la classifica stilata da sito “Dove e come mi curo” per la quale la Chirurgia generale ed Endocrinologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria rappresenta un'eccellenza in campo nazionale.

I tumori alla tiroide sono piuttosto comuni e vengono trattati chirurgicamente con l'obiettivo di asportare la ghiandola e i linfonodi coinvolti.

L'unità operativa complessa del policlinico, diretta da Angelo Nicolosi e dal suo collaboratore Piergiorgio Calò, è centro di riferimento di chirurgia della tiroide accreditato dalla Uec (Club delle Uec - associazione delle Unità di endocrinochirurgia italiane).

Il reparto effettua 1273 ricoveri ordinari in un anno e 393 Day Hospital per un totale di 1177 interventi chirurgici (dati del 2016). L'unità operativa, oltre a occuparsi di Chirurgia generale e partecipare al circuito delle urgenze cittadine, si occupa in maniera elettiva del trattamento chirurgico delle principali malattie endocrine, in particolare della tiroide, delle paratiroidi e del surrene. In particolare nel 2016 sono stati effettuati circa 300 interventi sulla tiroide (ma negli anni precedenti si è spesso superato il numero di 400 arrivando sino a 457 interventi per anno), oltre a 25 interventi sulle paratiroidi.

Di rilievo anche l'attività scientifica e di ricerca sul carcinoma tiroideo testimoniata da articoli sulle principali riviste internazionali.

 

3 – L’UNIONE SARDA

Provincia Sulcis (Pagina 36 - Edizione CA)

Monte Sirai, studenti all'opera

Studenti del liceo Amaldi Gramsci e dell'Università di Sassari stanno partecipando a Monte Sirai, alla Summer school di archeologia dedicata stavolta all'analisi dei reperti ritrovati in numerose campagne di scavo. (a. s.)

 

4 – L’UNIONE SARDA

Spettacoli e Società (Pagina 48 - Edizione CA)

INCONTRI. Domani a Cagliari

Zivago raccontatoda Paolo Mancosu

Domani, alle 19, la sede della Fondazione di Sardegna - via San Salvatore da Horta, n. 2, Cagliari - ospita la presentazione del volume di Paolo Mancosu “Zivago nella tempesta. Le avventure editoriali del capolavoro di Pasternak”.

Ordinario di Filosofia e direttore di dipartimento all'Università della California, Berkeley, il professor Mancuso insegna Logica e Filosofia della matematica. La serata, organizzata con il supporto della Fondazione di Sardegna, è condotta da Luciano Marrocu, storico, scrittore e docente dell'ateneo di Cagliari. Ordinario di storia contemporanea, il professor Marroccu fa capo al dipartimento di Storia, beni Culturali e territorio, facoltà di Studi umanistici.

Originario di Oristano, 57 anni, Paolo Mancuso si laurea alla Cattolica di Milano in Logica matematica con 110 e lode. Si forma a Stanford (dottorato) e all'Istituto Steklov dell'Accademia delle Scienze di Mosca. A seguire, Oxford, Yale e nel 1995 Berkeley. Il professore è ordinario dal 2006.

 

5 – L’UNIONE SARDA

Fondi Investimento (Pagina 18 - Edizione CA)

APPUNTAMENTI

IMPRESA, CORSO PER RICERCATORI

Domani si chiudono le iscrizioni al corso FastTrac TechVenture per i ricercatori dell'Università di Cagliari (nella foto, il rettore Maria Del Zompo) promosso dal Crea-UniCa. Le lezioni dureranno 30 ore e punteranno a supportare i ricercatori nel lancio delle proprie imprese e spin-off a base tecnologico-scientifica. Possono candidarsi prioritariamente i ricercatori dell'Università di Cagliari e gli assegnisti di ricerca che intendono creare idee di business. (l.m.)

 

6 – LA NUOVA SARDEGNA

SARDEGNA – pagina 7

La storia/2. Antonella Marongiu dopo 9 anni ha detto addio ai laboratori dell'Università

Da ricercatrice a insegnante di sostegno

SASSARI Sino a tre anni fa aveva concentrato le sue energie nel mondo affascinante della ricerca. Ci aveva creduto, sperava che la sua passione potesse trasformarsi in un lavoro. Nove anni dopo la laurea ha salutato i laboratori dell'università e ha iniziato una nuova avventura nella scuola. Da precaria ma con grandi aspettative per il futuro. Antonella Marongiu, 38 anni, sassarese, ha presentato la domanda per l'inserimento nelle graduatorie: un plico abbastanza ricco il suo, visto che al titolo di studio ha potuto allegare le esperienze d'insegnamento dal 2014 a oggi. Antonella si è laureata in Agraria nel 2005, subito dopo ha conseguito un dottorato in biotecnologie agroalimentari. Qualche anno dopo ha creato insieme ad altri soci un'azienda spin off nell'ambito delle biotecnologie, all'interno dell'incubatore universitario. Ma i riscontri, dopo l'interesse iniziale, sono stati scarsi e non soddisfacenti dal punto di vista economico. Antonella, madre di due bambini, ha deciso che era arrivato il momento di voltare pagina. E ha deciso di presentare domanda per l'insegnamento. «Sono inserita nella graduatoria di terza fascia - racconta - negli ultimi tre anni ho avuto la fortuna di essere chiamata spesso e di lavorare con una certa continuità. Prima una supplenza di un mese - tecnologia in una scuola media - poi nel 2015-2016 ho insegnato in tre istituti diversi: scienze degli alimenti all'Alberghiero, tecnologia alla scuola media e sostegno, sempre alla scuola media». Ogni mese Antonella Marongiu ha portato a casa uno stipendio di circa 1400 euro e molte soddisfazioni. Al punto da decidere di continuare, accantonando per sempre l'ambiente della ricerca universitaria. «Nell'anno che si è appena concluso ho lavorato da ottobre sino a giugno - spiega - dividendomi tra due scuole. In una di queste solo un collega era di ruolo. Tutti gli altri erano supplenti come me. In entrambi i casi - continua - sono stata chiamata come insegnante di sostegno». Un ruolo delicato, che Antonella ha affrontato priva di alcuna abilitazione o competenza specifica. «Gli specializzati nel sostegno sono pochissimi perché non vengono indetti i corsi di formazione. Per questo gli istituti chiamano dalle graduatorie di non abilitati. Poi sta alla coscienza di ciascuno prepararsi al meglio. Personalmente ho studiato, ho seguito dei corsi che mi hanno aiutato ad approcciarmi nel modo corretto ai bambini bisognosi del sostegno». Nel futuro lavorativo di Antonella non ci sono certezze: «Sono uno dei tantissimi precari del mondo della scuola - dice - dove la richiesta di docenti è altissima. Sarebbe bello se anche in Italia il dottorato di ricerca venisse riconosciuto come titolo abilitante all'insegnamento. In questo caso potrei già ambire a una cattedra tutta per me». (si. sa.)

 

Questionario e social

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