Lunedì 3 luglio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 luglio 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 luglio 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Gianmario Demuro: lo sviluppo dell'autonomia resta fondamentale per l'Isola
«Non separazione ma dialogo per rafforzare la democrazia»
Pubblichiamo la lettera del costituzionalista all'Università di Cagliari Gianmario Demuro, che interviene nel dibattito su autonomismo e indipendentismo della Sardegna.
 L'autonomia regionale è il fondamento della democrazia Il futuro dell'autonomia speciale in Sardegna si giocherà sulla capacità di dimostrare che solamente attraverso istituzioni autonome si rafforza la democrazia. A tal fine è necessario ritornare alle origini del pensiero autonomista degli anni della Costituente di Emilio Lussu che, sin dal discorso tenuto da deputato del regno nel dicembre del 1921 sull'indipendenza dell'Isola di Irlanda, ha sempre sostenuto per la Sardegna la necessità di eleggere istituzioni autonome e non separate dalla Repubblica italiana. Oggi, ricordando che Lussu non ha mai rivendicato la separazione della Sardegna dalla futura Repubblica ma, pur nell'aspirazione federalista, ha sempre rivendicato l'autonomia delle regioni quale parte integrante dell'idea stessa di democrazia in Italia, la mia semplice proposta è quella di riconsiderare la nostra autonomia tornando alle sue origini, ripartire dai motivi che fanno delle autonomie il perno intorno al quale ruota la democrazia in Italia.
Il primo argomento che può essere portato è quello della coincidenza tra la percezione di ciò che si è e la costruzione di democrazie per rappresentare la propria identità. Nel secolo delle identità plurime, siamo contemporaneamente, sardi, italiani ed europei, le istituzioni delle autonomie devono poter rappresentare ciò che siamo in modo plurale. Per esempio per rivendicare maggiore autonomia nel campo della cultura e della lingua; per chiedere più poteri nella gestione unitaria delle coste; per affermare un diritto alla mobilità equiparabile a quello di tutti gli altri cittadini. Le identità plurime di un popolo si potranno rafforzare proprio nella capacità di chi ha sempre esercitato la tolleranza e, valorizzandola, potrà costruire istituzioni autonome ma aperte al confronto.
 Il secondo argomento è che la Sardegna inserita in un contesto repubblicano potrà essere parte di un insieme che si regge sulla medesima necessità di garantire la democrazia a tutti. Un sistema di autonomie plurali si conserva nel fatto che ognuna riconosce l'altra come parte della medesima comunità democratica. Il reciproco destino tiene tutti insieme e motiva ognuno a restare insieme all'altro. Viceversa la corsa alla separazione indebolisce quella forza democratica che l'insieme può, invece, garantire.
 Il terzo argomento è che senza autonomia non vi è partecipazione democratica alle scelte su un territorio così diverso e vasto come l'Italia. Non è un caso che il fascismo si sia espresso e abbia perseguito la più sistematica opposizione a qualsiasi forma di governo autonomo territoriale. Perseguire l'autonomia nella sua massima espressione è dunque affermare che nessuna dittatura potrà riportare al centro le decisioni sulla vita di comunità tutte diverse.
 Il quarto argomento è riferito alla ricchezza della diversità che si esprime meglio in un contesto plurale. Sul punto la specialità della Sardegna sarà più forte se radicata insieme alle altre specialità storiche ma non dovrà temere se potranno essere riconosciuti maggiori poteri anche ad altre. Il punto non è tanto quanta eguaglianza vi è nel rapporto con altre regioni, quanto la misura della riconoscimento della diversità viene garantita sul tutto il territorio nazionale. Nessun sistema iper-centralizzato è in grado di garantire l'eguaglianza perché è troppo lontano dalla percezione della diversità sul territorio.
Non dalla separazione, dunque, ma dal dialogo nel reciproco riconoscimento può crescere l'idea di democrazia. Partendo dalla discussione si possono rafforzare gli istituti del diritto costituzionale che sono stati scritti per rafforzare l'autonomia. Il primo è certamente lo Statuto speciale, base di ogni procedimento di democrazia plurale. Ma di assoluta importanza sono anche tutti gli strumenti di dialogo tra lo Stato e le singole autonomi regionali. Dalle norme di attuazione alle intese il punto di equilibrio sta sempre nella reciproca necessità di garantire un ordinamento democratico comune ad entrambe le parti. Essere autonomisti oggi significa continuare a pensare che la discussione democratica avviene tra pari che si riconoscono l'un l'altro.
Gianmario Demuro
 (Università di Cagliari)
 

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 luglio 2017 / Cronaca di Olbia (Pagina 28 - Edizione CA)
LA MADDALENA. Il progetto del cantiere delle storie
«Il Premio Solinas nell'arcipelago»
Va avanti il Cantiere delle Storie, il progetto che ha per obbiettivo quello di creare a La Maddalena un polo internazionale di eccellenza per l'alta formazione e lo sviluppo di progetti nel campo del cinema, l'audiovisivo e il multimediale. Su questa idea stanno lavorando l'Università di Sassari e il Premio Solinas in collaborazione con le Università di Cagliari e Tor Vergata. Al Lab svoltosi la scorsa settimana a La Maddalena, nell'ambito delle giornate dedicate al Premio Solinas, si sono aggiunti produttori di cinema e tv, distributori internazionali e broadcaster quali Sky, Rai Fiction e Mediaset, portando il totale dei partecipanti ad oltre 160 persone. L'iniziativa ha avuto l'apprezzamento delle istituzioni coinvolte, dall'assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena che ha comunicato di voler riportare il Premio Solinas in maniera permanente nell'arcipelago e di voler potenziare il lavoro del Cantiere delle storie, al sindaco Luca Montella. L'ultima fase si svolgerà entro novembre nell'ambito della premiazione della seconda fase del Premio Solinas.( c.ro. )

 

 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 luglio 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 23 - Edizione CA)
IGLESIAS
Incontro sul Puc
Nuovo incontro pubblico sul piano urbanistico comunale. L'iniziativa si svolgerà oggi, alle 16.30, in sala Rita Lepori e ha per tema “Governo e progetto del territorio per lo sviluppo”. Nel corso della riunione si parlerà del ruolo di Iglesias nel territorio e di quali scenari di sviluppo si potranno configurare, in fase di pianificazione, anche in relazione al Piano Sulcis e alla normativa regionale.
La seconda parte dell'incontro sarà dedicata al piano del centro matrice di Iglesias: il gruppo di lavoro del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell'Università di Cagliari illustrerà gli avanzamenti della ricerca preliminare finalizzata alla redazione del Piano particolareggiato.
Non mancano le critiche. Giorgio Carta, presidente della commissione Urbanistica, accusa sindaco e maggioranza di «non coinvolgere i consiglieri». (c. s.)


 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 luglio 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 22 - Edizione CA)
SANLURI. Cinquemila persone all'iniziativa che ricorda l'epico duello
Sa Battalla, storia e cultura per far crescere il turismo
Chiusura col botto per Sa Battalla. In cinquemila hanno seguito la rievocazione dello scontro campale del 30 giugno 1409, giorno in cui la lotta fra esercito arborense da una parte e catalano-aragonese dall'altra segnò la fine del giudicato di Guglielmo III e l'inizio del lungo e faticoso medioevo sardo. Una maratona multiculturale di quattro giorni, chiusa ieri con la simulazione dell'epico duello, l'assalto al castello e un concerto di musica medioevale.
L'EVENTO Giunta all'undicesima edizione, la manifestazione ha ancora una volta dimostrato al pubblico delle grandi occasioni il destino di un combattimento che ha segnato le sorti dell'Isola, ma anche a non dimenticare un esercito forte e fiero che per 55 anni seppe tenere testa ai soldati della Corona d'Aragona. Trecento figuranti, fanti, cavalieri e balestrieri, arrivati da tutta la Sardegna e dalla Lombardia, si sono scontrati in Su Bruncu de sa battalla. Poi l'epilogo con l'eroica difesa tra le mura della fortezza di Eleonora e il saccheggio del borgo. Un duello che, a distanza di oltre 600 anni, ha coinvolto 40 associazioni, cori polifonici, banda musicale, gruppi folk, compagnia barracellare, giovani e anziani.
LE NOVITÀ L'appuntamento 2017 sarà ricordato per l'aspetto culturale. Un convegno dibattito e una tavola rotonda sull'importanza storica della battaglia sono stati gli eventi vincenti. Professori dell'Università di Sassari e di Cagliari hanno aiutato a riflettere su un'importante pagina di storia medioevale. Applausi per Sa Battalledda, la rievocazione vista dagli alunni dell'Istituto comprensivo. Poi la sorpresa finale, voluta dal regista Mariano Corda: il ritorno da Cagliari della “Bella di Sanluri”. E il suo messaggio: «Abbiamo perso una guerra, ne vinceremo altre».
LA CULTURA «Non solo armi», sottolinea il sindaco, Alberto Urpi, «ma l'obiettivo è che Sanluri diventi la culla della storia medioevale. Una carta in più sulla ruota del turismo e dello sviluppo. La festa appena conclusa dice che le potenzialità e i numeri ci sono tutti. È stata l'edizione dell'unità, dove il paese intero si è stretto attorno all'evento, nato in sordina nel 1995 e cresciuto oltre ogni aspettativa». Soddisfatta la Pro loco, anima dell'organizzazione. «Sa Battalla», commenta la presidente, Lauranna Fenu, «è il simbolo della nostra cittadina. Il vero protagonista è il popolo: gruppi, associazioni, musicisti, attori e tanti volontari. La prova è che quando si lavora per lo stesso progetto, la vittoria arriva. Un po' sofferta per via del coinvolgimento di numerose persone, di un borgo intero e di tanti forestieri, ma il successo è la meritata ricompensa. L'incentivo a fare meglio e di più».
Santina Ravì


 

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 luglio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
CANTO CORALE
Domani gli allievi della classe di canto moderno di Manuel Cossu, che fa parte del Centro universitario musicale, si esibiscono alle 20 nella Biblioteca universitaria, in via Università 32. L'iniziativa, in collaborazione con il coro polifonico del Cum, è intitolata “School jam in concert”.

 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 3 luglio 2017 / Atlanti Estate - Pagina 7
L'Ente concerti di Sassari
porta gli studenti all'opera
SASSARI Avvicinare i ragazzi all'opera e abituarli all'ascolto della musica classica e lirica. Con questo obiettivo l'Ente Concerti "Marialisa de Carolis" di Sassari rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il progetto "A scuola in teatro", dedicato agli studenti e agli universitari under 30. Anche nella prossima stagione lirica, in programma da ottobre a dicembre al Teatro Comunale, saranno previsti eventi riservati ai giovani. Ogni mercoledì precedente la "prima" sarà proposta un'anteprima cui potranno accedere gli studenti accompagnati dai docenti che ne facciano richiesta. Il cartellone dedicato ai più giovani prevede quindi "Turandot" di Puccini l'11 ottobre, "Il barbiere di Siviglia" di Rossini il 15 novembre, "Tosca" di Puccini il 6 dicembre, cui si aggiunge, venerdì 24 novembre in mattinata, il balletto "Giselle" di Adam. Novità di quest'anno sarà l'orario delle anteprime, anticipato alle 17,30 per consentire agli studenti di rientrare a casa più agevolmente.Dopo il successo dello scorso anno, inoltre, l'Ente Concerti di Sassari ripropone una produzione dedicata ai più giovani. La scelta per la Stagione 2017 è caduta su Brundibàr, opera per bambini in due atti scritta da Hans Krása nel 1938. Favola sul bene che sconfigge il male, richiama l'oppressione nazista che colpì lo stesso autore, di origine ebraica, e molti dei protagonisti della prima rappresentazione, trucidati ad Auschwitz. Scritta per essere eseguita da bambini e adolescenti, l'opera è destinata in particolare ai ragazzi della scuola primaria e secondaria, ma per il suo alto valore musicale e simbolico potrà essere apprezzata dagli studenti di ogni ordine e grado. In scena sarà protagonista un coro di voci bianche mentre, in buca, si ripeterà il fortunato coinvolgimento di giovani orchestrali. Vista l'elevata richiesta di partecipazione registrata lo scorso anno, l'Ente Concerti ha deciso di aggiungere al calendario una seconda data: lo spettacolo per gli studenti sarà quindi proposto nelle mattine di venerdì 27 e sabato 28 ottobre, mentre sabato sera sarà aperto al pubblico. Il biglietto costerà 7 euro.
 
 
 

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