UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 28 giugno 2017

Mercoledì 28 giugno 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 giugno 2017

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO


1 - L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)

CERIMONIA IN RETTORATO

La rettrice Maria Del Zompo premierà domani, alle 17, nell’aula magna del rettorato, i vincitori del concorso video “Prevenire la corruzione”, organizzato dall’Università. Ai migliori elaborati andranno premi in denaro dai mille ai 250 euro.

2 - L’UNIONE SARDA

Provincia di Oristano (Pagina 31 - Edizione CA)

SAN VERO MILIS.

Un team internazionale a caccia di pezzi nuragici

Ripartono gli scavi a s’Urachi. Previste visite guidate

Per capire cosa si nasconde sotto terra bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Anche se gli studiosi non hanno dubbi: «Siamo già al lavoro per mettere in luce due edifici addossati al nuraghe risalenti alla tarda età nuragica». Del resto in quella zona il geo radar è passato più volte. Nell’area archeologica di s’Urachi, in località Su Padru nel Comune di San Vero Milis, sono ripresi gli scavi. Sotto la lente d’ingrandimento anche questa volta tutta quell’area che negli ultimi anni ha restituito pezzi importanti tra cui una porta d’ingresso al nuraghe, i resti di una torre ma anche il basamento di un forno per la cottura del pane.

ARCHEOLOGI AL LAVORO Gli studiosi scaveranno sino al 29 luglio. In campo una squadra internazionale di docenti, ricercatori e dottorandi provenienti dagli Stati Uniti e dalla Sardegna. Si tratta del proseguimento di un lavoro iniziato nel 2013, finanziato dalla Brown University e dall’amministrazione comunale. Il team di archeologi sarà guidato anche questa volta da Peter Van Dommelen e dal direttore scientifico del sito nuragico Alfonso Stigliz. Tra pochi giorni si uniranno alla squadra anche 10 giovani studenti del liceo Classico di Oristano che partecipano al progetto “Alternanza scuola lavoro”.

GLI STUDIOSI «Stiamo continuando il lavoro interrotto un anno fa - tiene a precisare l’archeologo Alfonso Stiglitz - Sul posto siamo circa una ventina. Durante la mattina si scava, mentre la sera ci spostiamo nel museo del paese per pulire, analizzare e quindi catalogare i reperti che scopriamo giorno dopo giorno. Ancora non abbiamo importanti novità ma stiamo scavando alla ricerca di due edifici importanti che potrebbero raccontarci tanto della storia sarda». L’obiettivo del resto è sempre lo stesso: acquisire informazioni utili sulla vita e le usanze delle popolazioni che hanno abitato in quell’area fin dall’età del bronzo.

VISITE GUIDATE Ma c’è anche una novità. Quest’anno porte aperte anche ai non addetti ai lavori. «Nel corso del mese organizzeremo diversi incontri con il pubblico - ha detto Alfonso Stiglitz - un modo per far vedere a tutti come avvengono i lavori di scavo e far conoscere l’importante sito archeologico». Mentre al termine della campagna è prevista una conferenza nella biblioteca di Mandriola per presentare i reperti ritrovati in questi ultimi lavori.

Sara Pinna

3 - L’UNIONE SARDA

Provincia di Sassari (Pagina 36 - Edizione CA)

SASSARI.

I ragazzi dell’Europa: mille studenti Erasmus

Incontro all’Università per i trent’anni del programma di scambio

Istruzione, crescita, formazione e occupazione. Sono questi gli elementi fondamentali del programma Erasmus+ che quest’anno ha compiuto trent’anni di attività per la mobilità internazionale destinata agli studenti universitari. Si è svolto, ieri mattina il convegno “Ùna pietra miliare per l’Europa” dove docenti, istituzioni e studenti hanno raccontato e confermato la validità del programma attraverso l’analisi di dati statistici, ogni anno in progressione, dovuti alla crescita dello scambio interculturale studentesco. Sono stati oltre mille gli studenti in uscita dall’Università di Sassari nell’ultimo anno accademico. Durante la mattinata l’impronta decisiva è stata data dai racconti dei protagonisti.

LE STORIE «Grazie al tirocinio all’estero ho arricchito il mio curriculum. Conosco la lingua e ho raggiunto una maturità tale che mi ha permesso di trovare lavoro a Lussemburgo nello stesso Ente che mi ha ospitato», ha spiegato Bruno Atzori. Oltre ai tirocinanti in uscita, grazie al progetto Sardegna Formed, ospiti del convegno sono stati anche i ragazzi provenienti dall’Algeria, Tunisia e Marocco che ora stanno vivendo un percorso di crescita e formazione. «Sassari mi ha insegnato tanto, vivo qui da due anni e vorrei non andare via. Ma so che posso fare tanto anche nel mio paese per esempio ampliando la rete di scambio», ha concluso una tirocinante della Tunisia.

Ilaria Tucconi

4 - L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)

STORIA DEI GIUDICATI

Oggi, all’hostel Marina (scalette San Sepolcro), alle 19, Corrado Zedda presenta il saggio “Il giudicato di Cagliari. Storia, società, evoluzione e crisi di un regno sardo”. Intervengono Marco Cadinu, docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Cagliari, Gabriele Colombini, direttore editoriale della collana Arkadia Historica Paperbacks e l’architetto Raimondo Pinna.

5 - L’UNIONE SARDA

Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)

CORSO PER I RICERCATORI

Il 10 luglio scadono le iscrizioni al corso FastTrac TechVenture, promosso dal Crea-UniCa, per supportare i ricercatori nel lancio delle imprese e spin-off a base tecnologico-scientifica. domande di candidatura da inviare via mail a crea@unica.it, indicando nell’oggetto la dicitura FastTrac Cagliari - candidatura, nome e cognome del candidato e allegando indirizzo mail, numero di telefono, categoria di appartenenza (ricercatore, assegnista, dipendente UniCa, CLabber, CUpper) e documento di identità.


6 - LA NUOVA SARDEGNA

Economia – pagina 14

Nella scatola "intelligente"c’è un laboratorio portatile

Due algheresi, Carlo Piga e Gavino Balata, hanno ideato lo Smart sensory box

Il sistema permette di immagazzinare e elaborare analisi sensoriali dei prodotti

di Salvatore Santoni

SASSARI Visto da fuori sembra un banale hard disk. Il segreto sta sotto la scocca luccicante: un cervellone elettronico che processa dati a raffica. In pratica è come avere un laboratorio portatile che ti segue ovunque. Si chiama Smart sensory box ed è un approccio innovativo per immagazzinare ed elaborare le analisi sensoriali, le valutazioni che le aziende, soprattutto multinazionali dell’agroalimentare, fanno sui loro prodotti. I fondatori. I creatori dell’innovativo sistema sono due algheresi: Carlo Piga e Gavino Balata. Il primo è un chimico che da diversi anni svolge attività di ricerca e consulenza nel campo delle scienze sensoriali, e il secondo è laureato in Economia e si occupa di progetti di sviluppo economico. Entrambi hanno partecipato al programma master and back della Regione e da diversi anni sono collaboratori precari in centri di ricerca e università. Con loro collabora Innoviù, una software-house che supporta la star up madre nello sviluppo dell’Mvp, l’acronimo Prodotto minimo funzionante, cioè con il più alto ritorno sugli investimenti rispetto al rischio. Come funziona. Lo Smart sensory box raccoglie ed elabora una serie di input sensoriali. Questo grazie anche alla possibilità di sfruttare una serie di porte alle quali è possibile collegare dispositivi e sensori, ambientali o biometrici, per la domotizzazione dei laboratori o la conduzione di test multidimensionali. Inoltre, attraverso una connessione remota è possibile caricare nuovi test, usufruire di servizi di personalizzazione dei test, fare l’elaborazione statistica dei risultati o l’assistenza tecnica. Infatti, il marchingegno genera una rete senza fili che permette di accedervi da smartphone, tablet, computer o, più in generale, attraverso qualsiasi dispositivo dotato di Wifi. La storia. L’idea risale al 2012, quando Carlo Piga lavorava in Agris con una borsa di studio. Nello stesso periodo l’esperto ha sviluppato un applicativo per mettere in piedi un’alternativa ai software tradizionali, che sono abbastanza costosi e anche poco pratici. Nel 2014 il progetto viene presentato al convegno nazionale di scienze sensoriali. È in questo contesto che il ricercatore si rende conto di come le aziende siano insoddisfatte delle altre proposte presenti sul mercato. Un anno più tardi, l’idea inizia a diventare sostanza: gli startupper partecipano alla Start cup Sardegna. A questo punto il progetto di sviluppo è lanciato, la start up si classifica terza e vola oltre Tirreno per giocarsi la finale del Premio nazionale per l’innovazione. Nel 2016 la start up entra nel CubAct sassarese. «Abbiamo definito un prodotto con caratteristiche di semplicità e flessibilità di utilizzo - spiega ancora Carlo Piga - e lo abbiamo presentato ad aziende e centri di ricerca riscontrando un discreto interesse». Fino ad arrivare a quest’anno quando, grazie al programma Insight, la start up avvia il processo di validazione del prodotto commerciale e porta avanti lo sviluppo del prodotto. Le richieste. Il gioiellino elettronico sta suscitando molto interesse soprattutto tra le multinazionali del settore alimentare. Ma i nomi delle aziende sono ancora top secret. «Posso soltanto dire che sono tra i più importanti brand dell’agroalimentare italiano - sottolinea Carlo Piga - come il consorzio di tutela del parmigiano reggiano. Abbiamo ricevuto anche alcuni contatti da Canada, Slovacchia e Uruguay». In ogni caso, il lancio sul mercato è imminente. «Il prodotto sarà disponibile presumibilmente al termine dell’estate - aggiunge lo startupper - e abbiamo firmato già alcuni accordi di prevendita con aziende, università e centri di ricerca». Costi ridotti. Il vantaggio rispetto ai software tradizionali è la possibilità degli upgrade, cioè aggiungere un numero definito di test, così da permettere al cliente di dotarsi solo di quelli necessari, senza dover acquistare un mostro informatico molto costoso e poco funzionale. I punti di forza del sistema sono quindi le dimensioni ridotte e la facilità di configurazione. Caratteristiche che conferiscono portabilità al sistema, che può quindi essere utilizzato anche al di fuori dei laboratori di analisi. Diventando così un piccolo laboratorio portatile. Salvatore Santoni

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA

Economia – pagina 14

Università di Cagliari

Idee di business e nuove imprese

promosso un corso per ricercatori

CAGLIARI L’università a sostegno dei suoi ricercatori nella formazione per creare nuove idee di business. Lunedì 10 luglio si chiude la possibilità per i ricercatori dell’ateneo di Cagliari di partecipare al corso FastTrac TechVenture. Promosso dal Crea-UniCa, il corso dura 30 ore e punta a supportare i ricercatori nel lancio delle proprie imprese e spin-off a base tecnologico-scientifica. I posti sono limitati e l’ammissione al corso avverrà a sportello in base all’ordine di ricezione delle domande di candidatura.Ricercatori&Assegnisti. Al corso Crea-UniCa possono candidarsi prioritariamente i ricercatori dell’Università di Cagliari e gli assegnisti di ricerca che intendono creare idee di business partendo dalle proprie ricerche a base tecnologico-scientifica. In caso di posti liberi potranno partecipare al corso anche i dipendenti dell’Università di Cagliari (a tempo indeterminato e determinato) e i ragazzi che hanno partecipato e concluso il percorso del Contamination Lab UniCa e del Contamination Up UniCa. Nella stesura della graduatoria verranno prese in considerazione prima le candidature dei ricercatori e assegnisti di ricerca e successivamente le altre.Modalità d’iscrizione. Per partecipare al corso FastTrac si deve inviare la propria candidatura via mail all’indirizzo crea@unica.it entro il prossimo 10 luglio, indicando nell’oggetto la dicitura "FastTrac Cagliari - candidatura più nome e cognome del candidato" e allegando indirizzo mail, numero di telefono, categoria di appartenenza (ricercatore, assegnista, dipendente UniCa, CLabber, CUpper) e documento di identità.Ricerca e business. Il percorso si svolgerà tra luglio e settembre nella sale del Crea-UniCa (via Ospedale, numero 121 Cagliari). I ricercatori potranno apprendere le strategie per trasformare la propria ricerca in un vero e proprio business in grado di raccogliere investimenti. A fine corso verrà rilasciato un attestato certificato Kauffman.Interattività e certificazione. I corsi saranno tenuti da affiliati con certificazione FastTrac in un ambiente interattivo e orientato al gruppo, in cui i partecipanti sono incoraggiati a creare un network, facendo in modo che le proprie idee di business diventino le innovazioni tecnologiche e scientifiche del futuro. Capire l’evoluzione della clientela e il Business Model, pianificare il successo finanziario, costruire e compensare il proprio team organizzativo, proteggere il business e la proprietà intellettuale e ricercare fondi e collaborazione con gli investitori sono solo alcuni dei temi che verranno trattati durante il corso.

8 - LA NUOVA SARDEGNA

Sassari – pagina 17

Erasmus da record: la spedizione dei mille

L’Università celebra il trentennale del progetto europeo: quest’anno 1038 studenti all’estero

di Vincenzo Garofalo

SASSARI La carica dei mille alla conquista dell’Europa. L’Università di Sassari celebra i trent’anni dell’Erasmus con un record d’Ateneo: quest’anno oltre mille studenti (mille e trentotto per l’esattezza) sono salpati da Sassari per fare un’esperienza europea completando una fetta del proprio percorso di studi all’estero.Un risultato che premia gli sforzi di internalizzazione su cui si focalizza molto della politica di gestione dell’Ateneo sassarese, e che è stato decantato ieri mattina nell’aula magna dell’Università, con il convegno "Una pietra miliare per l’Europa". L’incontro, moderato dalla giornalista di Repubblica, Cristina Nadotti, ha visto gli interventi, tra gli altri, di Alessia Pellegrini dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, Paola Castellucci del Miur, del delegato rettorale per l’internazionalizzazione, Luciano Gutierrez, e del direttore generale dell’Ateneo, Guido Croci. Sono state ripercorse le tappe con cui si è sviluppato il programma Erasmus, e snocciolati dati su dati per testimoniare la crescita del progetto voluto, trent’anni fa, dalla Commissione europea per cercare di infondere lo spirito di Europa e di unità nelle future classi dirigenti del vecchio continente. Ma a catalizzare l’attenzione della sala sono state le storie dei tanti ragazzi che hanno utilizzato l’Erasmus come un trampolino di lancio per migliorare le proprie conoscenze e affermare il proprio talento e le proprie capacità. E nell’Università di Sassari, ateneo che riesce a mandare all’estero il 19 per cento dei propri iscritti, contro una media nazionale dell’8 per cento, gli esempi non mancano. Uno dei più sfavillanti è l’esempio di Matteo Cossu: partendo da Tresnuraghes ha frequentato l’Università sassarese, ha fatto l’Erasmus in Finlandia e si è laureato in Biotecnologie agrarie, a Sassari.Forte del suo curriculum e dei suoi studi europei, tra cui una felice tappa a Parigi, Matteo oggi ha un contratto di due anni per un post-doc con il Nasa Astrobiology Institute Carl R. Woese Institute for Genomic Biology- Università dell’Illinois. E poi ci sono gli esempi di Sabrina Ledda e Bruno Atzori, che dopo le mobilità in Spagna e Portogallo, oggi vivono e lavorano in una grande azienda in Lussemburgo.E Stefania Majore, impiegata in una grande azienda italiana. Tutti sono stati studenti dell’Università di Sassari e hanno guidato l’associazione Erasmus Student Network che collabora strettamente con l’Ufficio relazioni internazionali dell’Ateno ed è un punto di riferimento per tutti gli studenti in ingresso. Loro sono solo alcuni delle migliaia di studenti Erasmus partiti da Sassari in tanti anni di cooperazione europea. Tanti altri sono arrivati in piazza Università da vari Paesi dell’Unione: solo quest’anno i ragazzi stranieri ospitati in città con il programma Erasmus sono 335. Scambi di studio e culturali che, citando le parole del prorettore vicario, Luca Deidda, rappresentano «un successo per l’Europa».

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA

Sassari – pagina 17

L’ateneo premia Franco Gabrielli

Oggi al capo della polizia verrà consegnato il sigillo accademico

SASSARIQuesta mattina nel corso di una solenne cerimonia che si svolgerà a partire dalle 10 nell’aula magna dell’Università, il rettore Massimo Carpinelli consegnerà al prefetto Franco Gabrielli, capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, il Sigillo dell’Università. È la prima volta che questa onorificenza accademica viene consegnata, essendo un’iniziativa di nuova istituzione voluta proprio dal Rettore Carpinelli. Il riconoscimento accademico è destinato a personalità del mondo culturale, politico, produttivo, religioso e sociale che abbiano contribuito ad accrescere l’immagine e il prestigio dell’Ateneo e del territorio, e, infine, alle alte cariche dello Stato. Il Prefetto Franco Gabrielli è diventato universalmente noto all’opinione pubblica in occasione della sua nomina a Capo della Protezione civile, ma la sua attività al servizio dello Stato risale alle prime indagini svolte come funzionario della Digos. La sua carriera nell’antiterrorismo è proseguita fino al 2006, anno in cui fu nominato direttore del Sisde , per poi diventare, nel 2009, Prefetto de L’Aquila, vicecommissario vicario dell’Emergenza Abruzzo, successivamente Capo della Protezione Civile e, ancora, Prefetto di Roma. Al Prefetto Gabrielli fu attribuita anche la responsabilità di gestire l’emergenza immigrazione dal Nord Africa e quella relativa al naufragio della Costa Concordia. L’attuale incarico di Capo della Polizia risale al 2016. L’Università di Sassari e il Rettore Carpinelli sono onorati di conferire questa solenne onorificenza ad una così alta e prestigiosa personalità delle nostre Istituzioni.

10 - LA NUOVA SARDEGNA

Agenda – pagina 20

ITTIRI

Turismo in chiave europea

La Biblioteca Francescana organizza, per domani e venerdì, nella sala conferenze di via Sassari 52, la manifestazione "Turismo culturale, rilancio e prospettiva in un’ottica europea". L’avvenimento si inserisce in un percorso di collaborazione tra l’Università di Sassari, il territorio, il Comune di Ittiri e l’Ersu di Sassari. All’incontro parteciperanno docenti universitari che forniranno spunti per una maggiore consapevolezza sul modo di gestire il turismo culturale. Il 29 sono previsti interventi dei docenti delle università di Bergamo, Palermo, Bologna e Genova. La giornata si concluderà con la presentazione della "Guida Verde" del Touring Club, dedicata alla Sardegna. I lavori del giorno 30 si apriranno con l’intervento di Alma Cardi, incentrato sulla "Progettazione Europea". La manifestazione si concluderà, il 30 giugno, alle 21, in piazza Santa Rughe con il libro "Benedetti Toscani, pensieri in fumo" di Massimo Onofri. (vi.ma.)

11 - LA NUOVA SARDEGNA

Sport – pagina 34

Sandalyon e Cus insieme in serie B

Volley, i quartesi fanno squadra con l’Università per un progetto ambizioso

CAGLIARI La serie B maschile di pallavolo torna a Cagliari grazie all’unione di intenti fra la Sandalyon Quartu, neopromossa dalla serie C regionale ed il Cus. La società quartese porta in dote il diritto sportivo ed il gruppo-squadra, da rinforzare per la nuova categoria, l’ente universitario gli impianti per allenamenti e partite. «Un progetto che nasce sotto la forma di un consorzio - spiega Marco Meloni, presidente del Cus Cagliari - e ci permette di aprire un nuovo settore di attività, così come a breve vedranno la luce anche quelli del tennis e della vela. Ed il lavoro non si limiterà alla prima squadra, da settembre avvieremo anche la costituzione del settore giovanile, e la promozione di manifestazioni proprio per gli studenti. Abbiamo già in programma dei lavori di ristrutturazione per l’impianto di Sa Duchessa, che verrà destinato prioritariamente alla pallavolo. Vogliamo offrire ai ragazzi la possibilità di conciliare sport ad alto livello e studio e diventare un punto di riferimento per tutto il movimento, coinvolgendo anche atleti di altre società, che possono giocare con noi durante il loro periodo universitario. Ma il volley per noi è un campo di azione nuovo, quindi siamo felici di poter lavorare con una società che ha dirigenti e tecnici esperti». «Per la serie B ripartiamo dal gruppo che ha conquistato la promozione - dice Lello Idili, fondatore e direttore tecnico della Sandalyon - come allenatore è confermatissimo Simone Ammendola, e basterà aggiungere 2-3 elementi di categoria per poter fare una buona stagione, qualcuno arriverà dalla penisola». Intanto si sta già lavorando per coinvolgere nel progetto alcuni imprenditori, grazie ai quali la serie B potrebbe essere solo un punto di partenza. In questo modo Cagliari, nel giro di qualche anno potrebbe riabbracciare quella serie A svanita dieci anni fa, con la retrocessione del Cagliari Volleyball. Fabio Fresu

 

 

Questionario e social

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