Giovedì 15 giugno 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 giugno 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA
 
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 15 giugno 2017 / Esteri (Pagina 14 - Edizione CA)
Graziano Pinna è docente all’University of Illinois, Marco Bortolato nello Utah
SCOPERTO L’INTERRUTTORE DEI TIC
Gli studi di due ricercatori sardi su “Scientific Reports”

È una scoperta che sarà utile soprattutto per i bambini. Ma che potrà cambiare radicalmente il modo di affrontare il problema dei tic nervosi. Lo scienziato oristanese Graziano Pinna, docente alla University of Illinois di Chicago insieme al collega Marco Bortolato, che proviene dall’università di Cagliari e ora si trova alla University of Utah ha individuato una sorta di interruttore dei tic nervosi. Come illustrato nello studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports , i due ricercatori hanno scoperto «un meccanismo cerebrale che aggrava i tic nervosi» ha spiegato Pinna. Il lavoro dei due scienziati è durato alcuni anni ed è partito da una ricerca sulla Sindrome di Tourette, un disturbo neurologico che si manifesta nell’infanzia e che è associato a molti tic motori e ad almeno un tic vocale. Disturbo che in condizioni di stress si aggrava notevolmente. Si stima che circa il 4 per cento dei bambini soffra di disturbi da tic. Nella Sindrome di Tourette vi è un’estrema variabilità dei tic, che si presentano con significative variazioni di intensità e frequenza. Negli animali utilizzati per la ricerca è stato evidenziato che lo stress acuto aumentava le manifestazioni simili ai tic con l’aumento di “allopregnanolone”, un ormone dello stress prodotto nel cervello, e invece diminuiva con la somministrazione di farmaci che inibiscono proprio questo ormone.
«Adesso - spiega Graziano Pinna - saranno portati avanti nuovi studi proprio per la predisposizione di appositi farmaci che riducano la produzione e l’azione dell’allopregnanolone e consentano una riduzione dei tic nervosi, soprattutto nei pazienti che non rispondono ad altre terapie». L’importante scoperta rappresenta dunque il punto di partenza per altri sviluppi terapeutici e conferma ancora una volta il grande lavoro di ricerca dei due scienziati.
Valeria Pinna
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 15 giugno 2017 / Cultura (Pagina 48 - Edizione CA)
FESTIVAL. Dal 23 al 25 giugno gli appuntamenti tra arte, musica, cultura e letteratura
“Un caffè ad Armungia” contro lo spopolamento

È nella lista dei paesi sardi destinati all’estinzione. Armungia, che ha dato i natali a Emilio Lussu, non vuol soccombere alla legge dei numeri. Traendo forza dalla memoria storica che gli antropologi (tra cui Gabriella Da Re, Felice Tiragallo e Pietro Clemente) hanno contribuito a preservare a partire dagli anni ’80 e avvalendosi del dinamismo di Casa Lussu, il centro del Gerrei vuole farsi modello di rinascita. Momento di condivisione della scommessa sarà il Festival dei piccoli paesi. Intitolato “Un caffè ad Armungia”, sostenuto da Comune e Fondazione di Sardegna, si svolgerà dal 23 al 25 giugno.
«Abbiamo preferito questa modalità a quella del convegno», dice Tommaso Lussu, nipote di Emilio e Joyce, voce del comitato scientifico e organizzatore insieme ai colleghi di Casa Lussu (Barbara Cardia e Claudia Sias), a Pietro Clemente, ad esperti del Dipartimento di Scienze Sociali e Istituzioni dell’Università di Cagliari: Ester Cois, Domenica Farinella, Carla Locci e Silvia Podda. «Con questa formula – prosegue Lussu - partendo dal concetto di eredità culturale enunciato dalle Convenzioni europee, ci chiederemo come la valorizzazione di beni materiali e immateriali possa tradursi in opportunità di rinascita». Significativa la riunione della Rete dei piccoli paesi (venerdì 23, ore 17) di cui Armungia fa parte e di cui Paraloup, custode della memoria della Resistenza, è modello a cui ispirarsi.
Nella prima giornata anche l’inaugurazione della mostra fotografica di Simone Minzotti “Sguardi su Armungia” e il reading-concerto “Nella notte del solstizio” con Giacomo Casti, Arrogalla e Chiara Effe. Sabato (9.30) via all’incontro “Nuove comunità, paesi e memoria”. Coordinato da Pietro Clemente, vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Giuseppe Caboni (Istituto sardo Storia della resistenza e autonomia) e Felice Tiragallo. Alle 16 la realizzazione di murales con Francesco Del Casino e Massimo Congiu. Il festival chiude domenica con una serie di appuntamenti all’azienda Su niu de s’achili di San Nicolò Gerrei: “Abitare il bosco. Tintura naturale, installazioni” (ore 10), “Il gusto del territorio fra tradizione e innovazione” (ore 13) e l’incontro sull’agrobiodiversità (ore 16) coordinato da Gabriella Da Re. In programma anche gli spettacoli a cura delle Voci del Tempo su Gramsci (ore 12) e, di nuovo ad Armungia, su Adriano Olivetti (18.30).
Manuela Arca
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 15 giugno 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
SEMINARIO  Domani alle 17,30 nell’aula Coroneo della Cittadella dei musei, conferenza su “La libertà dell’artista”. Relatori: Marzio La Condanna, Giacomo Dessì, Antonio Giorri
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 15 giugno 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 37 - Edizione CA)
ALES-TERRALBA. Apprezzamenti per il progetto sul welfare
Il Piano del Plus ora fa anche scuola Il Piano Locale Unitario dei servizi alla persona di Ales-Terralba ottiene nuovi apprezzamenti. I numeri sulla spesa per i servizi socio-sanitari in 32 comuni di Marmilla e Terralbese, diventano un libro, preso come esempio di buona prassi dalla Regione e da estendere a tutti gli altri Plus della Sardegna.
L’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru ha voluto che il testo “Il welfare locale nel Plus di Ales-Terralba” venisse presentato anche a Cagliari. La ricerca di Marco Zurru , dell’Università di Cagliari, è stata illustrata nella sede dell’Assessorato alla presenza di Arru. 12 milioni di euro la spesa totale nei 32 comuni. I settori dove si investe di più sono disabili, 6 milioni e 200 mila euro e povertà e anziani (1 milione e 600 mila euro) 55 e 14 per cento della spesa totale. Per famiglie e minori appena il 13 per cento e 1 milione e 400 mila euro, per immigrati e dipendenze 0,2 per cento intorno ai 20 mila euro.
«Numeri reali sui progetti attuati che ci consentono di programmare meglio le attività future», ha detto Paola Piroddi , coordinatrice del Plus, «incrementeremo la spesa per le famiglie. Inoltre prima pensavamo di aprire un Centro per la salute mentale nel Terralbese, ma questo studio ci ha fatto capire che nel territorio di Ales c’è maggiore necessità di questa struttura». ( an. pin. )
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 15 giugno 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 47 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Presentazione della scultura a Cagliari
“Sequenze di tempo” di Campus

“Sequenze di tempo”. Questo è il nome del nuovo progetto artistico dello scultore sardo Giovanni Campus, che verrà presentato domani alle 18, nell’Aula magna della facoltà di Scienze economiche di Cagliari (Palazzo Biffi, via Sant’Ignazio 74).
Un’opera d’arte che nasce con e per i giovani. Un intervento ambientale, nel giardino della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, sul tema dell’istruzione, dell’educazione e della tutela del territorio, con l’ausilio degli studenti dell’Università e del Liceo artistico di Cagliari Foiso Fois. Campus con quest’opera ha voluto lanciare un monito ai giovani che frequentano quello stesso giardino e in cui potranno riflettere sull’importanza di un’istruzione non autoreferenziale, meditare sui paradigmi di spazio e tempo, e cogliere la possibilità di pensare il contesto urbano come traccia di un sentire collettivo.
Su questa iniziativa è stato scritto un libro monografico a cura di Maria Dolores Picciau, che verrà presentato domani. Il volume intende fornire un’interpretazione dei codici artistici utilizzati dallo scultore per l’opera.
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 15 giugno 2017 / Pagina 27 - Alghero
UNIVERSITÀ
Da domani workshop sull’economia
◗ ALGHERO L’università di Sassari, Dipartimento di Studi economici e aziendali, in collaborazione con il Centro Studi economici Nord-Sud e l’Università di Cagliari riunisce nei saloni del museo archeologico di via Carlo Alberto, dal 16 al 21 giugno, economisti provenienti da Università e centri di ricerca di tutto il mondo. Nel corso del workshop gli economisti intervenuti avranno l’opportunità di condividere i propri studi scientifici su temi che vano dalla interazione fra sistemi finanziari ed economia reale fino alla economia dei media, passando per i cambiamenti strutturali delle economie mondiali e lo studio delle relazioni fra sistemi politici ed economia in un proficuo scambio di idee e critiche costruttive fra pari. Il workshop, prevede anche due eventi destinati ad un pubblico più generale. Comincerà il 16 giugno, alle ore 18,30 il professor Hubert Kempf. (g.o.)
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 15 giugno 2017 / Pagina 2 - Sardegna
Da martedì in consiglio regionale
OSPEDALI, LA RETE DELLE POLEMICHE
Il declassamento di Nuoro crea malumori nel centrosinistra
CAGLIARI Il caso Nuoro, che non avrà come Cagliari e Sassari un ospedale di riferimento regionale, potrebbe essere il primo scoglio da superare per la maggioranza, che da martedì comincerà a discutere in commissione su come saranno ridistribuiti i posti letto. Se i Rossomori, che della coalizione non fanno più parte da mesi, hanno subito alzato il tiro della polemica, presto potrebbero fare altrettanto alcuni consiglieri del centrosinistra eletti nel Nuorese. Per calmare gli animi basterà scrivere, come annunciato dall’assessore alla sanità Luigi Arru, che il San Francesco sarà un ospedale di primo livello rinforzato? È possibile, ma non è detto. Pochi giorni fa Emilio Usula dei Rossomori ha votato contro le linee guida - sono le tracce che le Aziende sanitarie dovranno seguire per risparmiare - e il suo no l’ha motivato proprio con il caso Nuoro: «Agli annunci, non crediamo più». La giunta, com’è scritto nella bozza della nuova rete ospedaliera, ha ribattuto così: «Tutti i servizi d’emergenza-urgenza saranno assicurati, la rianimazione anche e lo stesso sarà per le patologie complesse come quelle cardiovascolari e l’ictus». Da martedì, in commissione sanità , comincerà il confronto sulla riorganizzazione della rete, con l’impegno - è uno dei punti dell’accordo siglato nell’ultimo vertice di maggioranza - che la mappa dovrà essere approvata entro luglio. Ma è chiaro che il centrosinistra dovrà fare i conti anche con le contestazioni interne e l’annunciata dura opposizione del centrodestra. Nel conto dovrà essere anche messa la presa di posizione del deputato Roberto Capelli, Campo progressista, sempre molto critico con la giunta, che ha detto: «È una riforma nata male e che finirà peggio, perché proposta da persone sbagliate cieche nel seguire ragionieristiche tabelle ministeriali molto lontane dalle reali esigenze della Sardegna».Due via libera. Dopo aver approvato, con alcune raccomandazioni, le linee guide per le Aziende sanitarie, la commissione ha dato parere favorevole sui piani integrati d’assistenza nei Comuni, i Plus, e i requisti base per l’apertura dei centri per la procreazione assistita o fecondazione artificiale. Per i Plus la maggioranza ha votato compatta a favore, s’è astenuto Angelo Carta, Psd’Az, contrari i tre consiglieri del centrodestra. Poco prima l’assessore Arru aveva detto: «Il finanziamento è di 20 milioni e con la nuova programmazione triennale sarà più facile per i territori organizzare un’assistenza sempre più vicina alle esigenze dei cittadini in tutti i territori». Infine, stavolta all’unanimità, la commissione ha approvato i requisiti tecnico-scientifici che dovranno aver i tre centri di riferimento per la fecondazione assistita: a Cagliari il Brotzu e l’Azienda universitaria, a Sassari l’ Azienda mista.
 

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 15 giugno 2017 / Pagina 35 - Lettere e commenti
L’INTERVENTO
Le colpe della Regione nel pasticcio della sanità
di Simonetta Sotgiu
Per quanto è dato capire del gran pasticcio della Azienda Sanitaria Unica (ATS), la Regione non è riuscita a varare, a distanza di cinque mesi dall’incarico al supermanager Moirano, l’Atto aziendale ufficiale di tale incarico, e ciò per la evidente ragione che la unificazione delle varie Asl sarde sembra impresa titanica, considerate le comprensibili resistenze territoriali. Peraltro, come è stato osservato durante un convegno indetto qualche giorno fa dal Partito dei Sardi, le Aziende Uniche non hanno dato buona prova di sé nelle Regioni che le hanno adottate, anzi hanno elevato ulteriormente la spesa. I Professori della nostra Giunta non si piegano però ad ammettere di aver sbagliato, anzi insistono diabolicamente nell’errore. Il primo dei quali, oltre alla creazione di questa Azienda elefantiaca, consiste nell’aver unificato a Sassari, l’Ospedale SS. Annunziata e le Cliniche Universitarie (Aou), privilegiando però l’Università il cui Rettore nel menzionato convegno ha spiegato che i compiti universitari consistono soprattutto nell’insegnamento, nella ricerca e nella formazione. Sui poveri pazienti neppure una parola e questo non è poi strano dato che l’Università non ha mai gestito le urgenze del pronto soccorso, lasciandone l’intero onere all’Ospedale e sostanzialmente scegliendo i pazienti su cui intervenire. E quanto alla ricerca, che è estranea ai reparti di cura, il Rettore dovrebbe prima di tutto ricercare dove finiscano i suoi primari quando disertano la clinica di riferimento, privilegiando l’attività privata anche nelle ore di servizio, e così determinando file d’attesa sempre più mostruose. Si tratta in sostanza di un ente accademico mal gestito, come hanno recentemente rilevato nella loro protesta gli infermieri, denunciando la non certificazione da parte della contabilità universitaria, delle somme loro dovute, e come ha rilevato anche un chirurgo universitario, titolare di un reparto di eccellenza, che ha lamentato che gli siano stati tolti parte degli anestesisti per collocarli inspiegabilmente sulle ambulanze. Ma anche l’amministrazione pregressa del SS .Annunziata ha le sue pecche, dato che il personale risulta mal distribuito, con una pletora di interinali assunti senza che ci fossero posti vacanti, situazione che i due anni di commissariamento avrebbero dovuto sanare, mentre lo stesso commissariamento ha prodotto la penuria di farmaci e presidi ospedalieri, proprio perché i commissari "di area" della Giunta non hanno indetto le relative gare, limitandosi a prorogare gli appalti precedenti, con una condotta omissiva che è ora finalmente sotto l’occhio della Procura, posto che la gravità di questa situazione è particolarmente presente a Sassari. Semplificando, un primo doveroso passo avrebbe dovuto essere quello della unificazione degli appalti di beni e servizi, eliminando, senza disagio per gli utenti, le relative differenze di costi fra le varie Asl, causa non ultima della dispersione della spesa. Soltanto dopo questo primo urgente passo, si sarebbe dovuta affrontare la riorganizzazione del personale, che comporta spostamenti non facili da eseguire e in cui sembra impantanata la attuale dirigenza, dato che una proficua comunicazione e collaborazione fra le Asl territoriali, per l’utilizzazione al meglio dei reparti di eccellenza presenti nelle varie realtà ospedaliere è discorso complicato dalle distanze, dalla pessima rete stradale e dai trasporti più che deficitari, tutti elementi che inducono chi cerca l’eccellenza nella sanità a privilegiare cure più accessibili fuori della in Sardegna, con ovvio incremento della spesa.Ed infine, direi che la Giunta sarda è passibile di autolesionismo, perché la legge sanitaria nazionale ha consentito alle Regioni a Statuto Speciale di derogare alle linee guida italiane soprattutto se si siano accollate, come purtroppo ha fatto la Sardegna, l’intera spesa sanitaria. Ma il Consiglio Regionale, o meglio la sua maggioranza, ha preferito non utilizzare tale deroga, che avrebbe consentito per esempio di mantenere il punto nascite de La Maddalena, inchinandosi volontariamente a linee guida generali, inadatte ad un territorio poco popolato e privo di adeguate infrastrutture e di trasporti efficienti, come la nostra Isola.

 

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