UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 14 giugno 2017

Mercoledì 14 giugno 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 giugno 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Prima pagina
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Cagliari, volo virtuale in facoltà
L'80% degli incidenti aerei è legato al “fattore umano”. Risalire alla genesi dell'errore è un obiettivo scientifico ma anche un immenso valore sociale aggiunto.
L'Università di Cagliari può vantarsi di ospitare il primo Centro di ricerca e formazione del settore trasporti in Italia. Dopo i simulatori di gru portacontainer e autobus, il fiore all'occhiello è quello della cabina di pilotaggio dell'Airbus 320, installato al “CentralLabs” della Cittadella universitaria di Monserrato.
MATTA A PAGINA 15
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Presentato al CentraLabs un avveniristico simulatore per cabina dell'Airbus 320
IL PILOTA VOLA MA IN LABORATORIO
Lo stress al centro della ricerca scientifica sulla sicurezza aerea
«La vita di un pilota, al 99 per cento, è fatta di incredibile noia, all'un per cento di indicibile terrore». Beniamino Fanni, pilota e istruttore di volo con curriculum ultradecennale e internazionale, è il padre del simulatore di volo per cabina di pilotaggio dell'Airbus 320 installato al “CentralLabs” della Cittadella universitaria di Monserrato.
PRIMI IN ITALIA «I nostri laboratori», dice Paolo Fadda, ingegnere trasportista, professore ordinario e amministratore unico di “CentroLabs” «che da anni ospitano Chameleon e BBBus , simulatori di gru portacontainer e di autobus e camion con una proposta formativa di altissimo profilo, ora, con il simulatore per cabina di pilotaggio di aerei che riproduce la cabina di un Airbus A-320 è il primo polo avanzato in Italia nel settore dell'addestramento e ricerca nel settore della trasportistica e mobilità».
ALLACCIATE LE CINTURE Beniamino Fanni va ai comandi di questo Airbus virtuale. Dai vetri della cabina di pilotaggio scorrono gli hangar e le piste dell'aeroporto di Elmas. «Ma possiamo simulare atterraggi e decolli da qualsiasi scalo del mondo», precisa.Fanni Chiuso il rullaggio, una volta posizionato sulla “pista 32”, «davanti a noi i monti di Villacidro», motori al massimo e via al decollo. La sensazione è quella reale del volo con una prospettiva negata al viaggiatore: appena il tempo di sorvolare il Campidano che inizia la fase dell'atterraggio, con la consueta virata sulla torre di Calamosca e l'avvicinamento alla pista dalla laguna di Santa Gilla.
PALESTRA DI VOLO «Siamo in grado di riprodurre esattamente un volo di linea», precisa Antonio Depau, pilota e istruttore di volo. «Questa è una vera e propria palestra di volo che permette di studiare la reazione di pilota di fronte alle fase inaspettate, alla sorpresa, e di come si misura con l'emergenza». «Non facciamo addestramento piloti ma offriamo una collaborazione per un nuovo tipo di formazione e del rapporto uomo-macchina», aggiunge ancora Depau.
AEROSPAZIO Alla presentazione del simulatore è intervenuto, assieme a Michela Morelli, prorettrice alla ricerca dell'Università di Cagliari, anche Giacomo Cao, direttore del Distretto aerospaziale della Sardegna, «Aerospazio sarà la parola chiave del futuro», dice, «e grazie alle risorse già erogate è auspicabile uno stretto rapporto fra Distretto e CentraLabs».
«Il tema della sicurezza nei trasporti», ha precisato Gianfranco Fancello, direttore di CentraLabs, «è già entrato nella didattica con tesi di laurea su questo argomento e dottorati di ricerca sulle curve di affaticamento e i punti di criticità di gruisti, autisti di mezzi pubblici e, ora, anche di piloti di aeromobili».
AIRBUS A-320 Il simulatore installato a Monserrato permette di riprodurre tutte le manovre normali e di emergenza a bordo di un aeromobile in qualsiasi condizioni meteorologiche e con tutte le interferenze esterne. «Obiettivo della nostra ricerca», precisa Paolo Fadda, «è quello di rilevare i parametri psicofisici legato all'accumulo di stress e di fatica operativa. I piloti che vorranno collaborare con noi devono lasciarsi torturare per almeno sei ore necessari a stabilire i livelli di rottura causati dalla stanchezza e dall'accumulo di tensione».
LABORATORIO DI ARCHIMEDE La sede del CentraLabs a Monserrato somiglia al laboratorio di Archimede Pitagorico disegnato da Walt Disney: una serie di container colorati all'interno dei quali è custodita una sorpresa. Come la camera anecoica , surreale con le sue pareti tutte rivestite di acuminate piramidi di gommapiuma che la rendono totalmente insonorizzata «in modo da restituire qualsiasi suono nella sua purezza originaria, una stanza fondamentale per i nostri studi sul rumore», dice Fadda. «Un'altra perla nascosta della Cittadella universitaria».
Paolo Matta
 
 

L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Economia (Pagina 11 - Edizione CA)
RICERCA.
Il Cda Bonfiglio alla guida del Crs4

Cambio al vertice del Crs4, Centro del Parco tecnologico di Pula. Annalisa Bonfiglio, docente ordinaria di Bioingegneria elettronica e Informatica e prorettrice delegata per il Territorio e l'innovazione dell'Università di Cagliari, è la nuova presidente del Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna. Prende il posto di Luigi Filippini e sarà supportata dai consiglieri Mario Mariani e Elisabetta Mallus. La nomina del nuovo consiglio di amministrazione, che resterà in carica per tre anni, è stata ufficializzata ieri presso Sardegna ricerche, socio unico del Crs4.
«Il Crs4 - sostiene Bonfiglio - rappresenta una realtà importante della ricerca italiana. La mia missione sarà quella di confermare e rinforzare la presenza del Centro in ambito internazionale, continuare a rafforzare la funzione di trasferimento tecnologico nel territorio sardo e i contatti con le aziende internazionali che stanno affluendo in Sardegna». Il rettore dell'Università di Cagliari, Maria Del Zompo, si dice orgogliosa «di prestare al Crs4 una docente brillante e capace che ha svolto in modo eccellente il mandato di prorettore per il territorio e l'innovazione con grande spirito di sacrificio».
L'assessore al Bilancio Raffaele Paci riconosce che «il Crs4 è una realtà importante, strategica per la ricerca e ormai consolidata non solo in Sardegna ma anche in ambito nazionale e internazionale». (e. b.)
 
 
 

L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Piano della viabilità
VILLASIMIUS  Sarà approvato questa mattina in Consiglio comunale il piano della nuova viabilità studiata dagli esperti dell'università di Cagliari. La seduta è convocata per le ore 9. Fra i punti all'ordine del giorno anche l'approvazione del rendiconto di gestione 2016.

 
 
 

L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
STUDI. Oggi, alle 17, a Las Plassas
Sa massaria: storia dei sistemi di lavoro

Hanno studiato per settimane il sottosuolo sardo per scoprire lo sfruttamento del terreno anche nel passato, sino al periodo medioevale. Indagini nel bacino del rio Posada, nelle campagne fra Assemini e Decimomannu ma anche a Las Plassas, ai piedi del colle con i resti del castello di Eleonora. Oggi alle 17 nel museo multimediale del Regno d'Arborea a Las Plassas saranno illustrati i risultati della ricerca con la presentazione del libro “Sa massaria: ecologia storica dei sistemi di lavoro contadino in Sardegna”. Insieme storici, archeologi, geografi e geologi e geoarcheologi per una collaborazione interdisciplinare. Il progetto è stato finanziato dalla Regione e condotto dall'Istituto di Storia dell'Europa mediterranea del Cnr, dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Cagliari con l'Università di Cambridge. Partners anche l'amministrazione comunale e il museo Muda di Las Plassas. Si replica domani alle 17 nella sede dell'Isem a Cagliari e venerdì con un workshop a Torpè e Posada. (an.pin.)
 
 

L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / La pagina dei lettori (Pagina 37 -Edizione CA)
SCIENZIATO DA RICORDARE
L’affettuoso ricordo dedicato dal professor Gessa all’amico e collega professor Alessandro Tagliamonte, suo compagno nella ricerca neurofarmacologica ai più alti livelli, mi ha spinto ad aggiungere un ricordo personale su fatti poco conosciuti: nei primi anni settanta, freschi reduci da Bethesda, avevano adottato come testo di farmacologia il Goodman e Gilman, una bibbia della materia, di cui non esisteva ancora la traduzione in italiano. Procurarono agli studenti (tra i quali il sottoscritto) le fotocopie e più volte alla settimana, la notte, nell’aula della clinica Dermatologica, si dedicarono gratuitamente e con passione ad insegnarci la lingua inglese per metterci in condizione di tradurre quel testo e sostenere l’esame. Sembra una favola, ma invece è la cronaca della generosa “follia” di due campioni, grazie ai quali l’università di Cagliari ha raggiunto, nel loro campo, la ribalta mondiale.
Riccardo Laria
 
 
 

L’UNIONE SARDA

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Approvate le linee guida Ats. Il 6 luglio si ferma il servizio sanitario
ASL UNICA, SÌ DEL CONSIGLIO
ma i lavoratori scioperano
La sanità sarda decide di incrociare le braccia proprio quando la Asl Unica, con l'approvazione delle linee guida, sta per assumere forma compiuta. Lo sciopero generale proclamato dalla Funzione pubblica di Cgil, da Cisl Fp e da Uil Fpl è «per i lavoratori e per i territori, contro i tagli e le riduzioni dei servizi sul territorio in una riforma sbagliata e pericolosa». La manifestazione, fanno sapere le sigle, è in programma per giovedì 6 luglio in via Roma, a Cagliari, a partire dalle 10. Oggi, intanto, i lavoratori dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari si riuniranno in assemblea sindacale dalle 13 alle 15.
IN COMMISSIONE Ieri invece dalla commissione Sanità del Consiglio regionale è arrivato il via libera alle linee di indirizzo necessarie per redigere gli atti aziendali dell'Asl unica (Ats), delle Aou di Cagliari e Sassari e dell'Azienda Brotzu. «Un fatto importante - l'hanno definito il governatore Francesco Pigliaru e l'assessore alla Sanità, Luigi Arru - che conferma che la maggioranza, pur con le diverse sensibilità al suo interno, si presenta compatta nei momenti che contano».
In realtà Lorenzo Cozzolino del Pd e Augusto Cherchi del PdS hanno preferito astenersi dal voto, mentre Emilio Usula dei Rossomori ha votato contro. La minoranza invece ha abbandonato i lavori. Adesso la parola passa di nuovo alla Giunta e poi, nel caso dell'Ats, al manager Fulvio Moirano che avrà sessanta giorni di tempo per adottare l'atto. Critico il coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci: «Moirano ha commissariato la Giunta regionale e la maggioranza, senza nessuna eccezione, si compatta su una linea che consente di passare alla vie di fatto con tagli indiscriminati, senza tener conto della specificità dei territori». E poi, ha aggiunto, «anziché approvare la rete di emergenza e urgenza, poi la rete ospedaliera e infine gli atti aziendali, si procede alla rovescia e si provoca il caos».
IL DIBATTITO Pigliaru e Arru in proposito hanno ribadito: «Anche sulla rete ospedaliera si va avanti spediti, lo abbiamo stabilito tutti insieme nel confronto in maggioranza, consapevoli che il centrosinistra si caratterizzerà per le riforme, indispensabili, che riuscirà a portare a termine». Di «potere assoluto del direttore generale, senza nessun coinvolgimento dei territori», ha parlato invece il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni. Per Alessandra Zedda ed Edoardo Tocco di Forza Italia, l'approvazione delle linee guida avvalora «scelte calate dall'alto sugli atti aziendali». I due inoltre denunciano «l'atteggiamento arrogante della maggioranza, che non ha permesso all'opposizione di proporre degli emendamenti».
Roberto Murgia
 
 
 

L’UNIONE SARDA

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì  14 giugno 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 35 - Edizione CA)
SASSARI. Nella giornata del Trasferimento tecnologico
CENTO IMPRESE PER L'UNIVERSITÀ

Si è conclusa con pieno successo "Uniss incontra le imprese", la giornata promossa dal Trasferimento Tecnologico Uniss mirata ad aprire un dialogo costruttivo tra l'Ateneo sassarese e il mondo imprenditoriale.
Una giornata che si può definire il "numerozero" di una iniziativa che ha catturato l'interesse di molti operatori economici di tutti i settori (110 imprese presenti).
Alcuni operatori dell'agroalimentare hanno dedicato il loro interesse ad un drone dotato di un software specifico capace di rilevare, estrarre ed elaborare dati destinati ad una successiva gestione delle piantagioni. Presenti anche alcuni operatori del restauro architettonico integrato con la gestione ambientale che hanno rilevato l'importanza di questo incontro "per capire quale sia il punto di incontro fra la nostra esperienza e il mondo dell'Università". Tutti hanno portato le loro proposte per sviluppare, partendo da progetti esistenti, una concreta integrazione fra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale.

 
 
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Prima pagina
IN CRESCITA ANCHE CAGLIARI
Università, boom di matricole
L’ateneo sassarese quinto in Italia per nuovi iscritti: +19,5%
Cresce in maniera notevole (+4,3 per cento rispetto al 2016) il numero dei ragazzi italiani che decidono di proseguire gli studi all’Università. Un trend che non si vedeva da 15 anni, valido anche per la Sardegna: in particolare Sassari (+19,5% di iscritti) è quinta a livello nazionale. Bene anche Cagliari: +6,2 per cento.
A pagina 2
 
Sardegna – Pagina 2
Università – I DATI
L'ateneo turritano al quinto posto in Italia per nuove immatricolazioni: più 19,5%
Cresce anche quello diretto dalla Del Zompo, con un confortante più 6,2 %
SASSARI, BOOM DI ISCRIZIONI
E CAGLIARI SEGUE IL TREND
di Antonello Palmas
SASSARI Cresce in maniera notevole (+4,3 per cento rispetto al 2016) il numero dei ragazzi italiani che decidono di proseguire gli studi all'Università, ma la notizia è che in questo trend che non si vedeva da 15 anni e che comprende per fortuna anche molti atenei del Sud, la Sardegna è molto ben sistemata: in particolare con Sassari, che grazie a un aumento super di iscritti del +19,5 per cento è quinta a livello nazionale tra le statali secondo i dati forniti dal Miur e pubblicati dall'Anagrafe nazionale studenti. In crescita, più contenuta, anche Cagliari: +6,2 per cento, comunque in netto aumento rispetto allo scorso anno quando fece registrare un +3 per cento, che rappresentava un dato importante rispetto a quello nazionale del +0,3 per cento.A fare la parte del leone sono Perugia, che ha fatto il botto con un incredibile +42,3 per cento, e Foggia (+41,7). Sassari è dietro solo a Piemonte orientale (+26,3) e Camerino (+24), e davanti ad atenei prestigiosi come Parma (+16,9), Modena (+10,8), Roma La Sapienza (+9,5), Milano Bicocca (+7,9).Col segno rosso realtà di grido come Urbino (-2,8), Catania (-0,8), Milano Politecnico (-0,2), Roma Tor Vergata (-2,9). Le più n crisi per numero di iscrizioni l'università del Sannio (Benevento) con -4,7 per cento, quella della Tuscia (Viterbo) con -4,3 e quella delle Marche con -4,2.Crescere è importante e non certo (non solo) per una questione di prestigio. In ballo ci sono i finanziamenti pubblici che si basano proprio sui dati di crescita e le posizioni nei ranking. Decremento significa rischiare di diventare ancora più piccoli, perché con meno risorse si è costretti a ridimensionare il numero dei corsi, le offerte, le borse di studio, finendo in una spirale perversa che non può che trascinare ancora più giù realtà che pure hanno una storia e una tradizione consolidate.L'inversione di rotta degli atenei italiani, tendenza cominciata già nel 2015-2016 seppure con numeri molto più contenuti, +1.9 per cento, potrebbe spiegarsi con una maggiore cura dei conti e con il ricorso sempre più massiccio all'orientamento nelle scuole superiori. Ma secondo la ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli, che qualche giorno fa commentava il piazzamento di 4 atenei italiani fra i primi 200 al mondo, anche grazie «all'ultima legge di bilancio che ha incrementato il Fondo di finanziamento ordinario degli atenei, riportandolo a 7 miliardi; ha aumentato le risorse per il diritto allo studio e stanziato fondi per i migliori dipartimenti che potranno essere utilizzati per l'assunzione di docenti, ricercatrici e ricercatori».Quello dell'incremento delle immatricolazioni è un segnale molto positivo per un Italia in cui la crisi aveva portato le famiglie a basso reddito a rinunciare a far proseguire gli studi ai figli, ma nella quale si segnalava anche una pericolosa tendenza delle famiglie senza problemi economici a considerare inutile ai fini della carriera lavorativa il conseguimento di una laurea. Italia che, occorre ricordarlo, "vanta" numeri pessimi per volume di laureati nei paesi dell'Unione europea: solo il 26 per cento dei cittadini tra i 30 e i 34 anni. Solo la Romania fa peggio di noi, con 25,6 per cento.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Sardegna – Pagina 2
Per Carpinelli decisivi per la crescita sassarese orientamento, appeal e un'offerta più competitiva
Il rettore: «Segno di speranza nel futuro»
di Gianni Bazzoni
SASSARI C'è anche Sassari tra gli atenei italiani che si candidano a esempio emblematico di una inversione di tendenza. I giovani riscoprono l'università, il valore allo studio e il rettore Massimo Carpinelli guarda avanti con rinnovato ottimismo. Nella speciale classifica elaborata con i dati relativi alle immatricolazioni di 90 atenei italiani forniti dal ministero dell'Istruzione, Sassari si confronta con alcuni giganti del panorama nazionale e occupa orgogliosamente la quinta posizione con un incremento delle immatricolazioni complessivo ai corsi di laurea triennale che è pari al 19,5 per cento.«I giovani hanno riscoperto l'Università come reale opportunità. È il segno della speranza nel futuro: nonostante la crisi, il Paese deve trovare proprio nei suoi giovani le risorse per ripartire», ha detto Massimo Carpinelli. «Una riscoperta che trova il suo terreno più fertile al sud. Che dopo anni di incontenibile esodo celebra una nuova affluenza di studenti finora convinti di dover lasciare casa per coltivare l'ambizione di un lavoro, di una formazione consona, della massima e proficua professionalizzazione». Sono 3558 gli studenti immatricolati a Sassari per l'Anno accademico in corso: si tratta del miglior risultato dal 2008 a oggi. In aumento anche il numero degli iscritti, ma a dare una forte carica positiva è la crescita generale dei numeri dell'ateneo sassarese. Un risultato che ripaga degli sforzi fatti. «Sforzi, improbi, volti a limitare al massimo gli effetti dei tagli ai fondi delle Università - ha affermato il rettore - , quelli che minano alla base programmazione e progetti ma non impediscono a chi ha sempre creduto nell'istituzione universitaria di andare avanti, di coinvolgere e convincere gli studenti che vale la pena di accettare la sfida dello studio».Un lavoro quotidiano quello portato avanti per rendere competitiva l'offerta formativa, caratterizzandola e migliorandola in modo da garantire concrete risposte alla domanda di istruzione. «I nostri nuovi corsi, Sicurezza e Cooperazione Internazionale e Scienze e Tecniche Psicologiche dei Processi Cognitivi, attivati l'uno presso il dipartimento di Giurisprudenza e l'altro in Scienze Umanistiche e Sociali - ha spiegato Carpinelli - hanno fatto registrare rispettivamente centinaia di nuovi iscritti. Ma sono le linee di tendenza generali a confortare i dati diffusi dal Ministero. L'incremento complessivo, fra triennali e magistrali, è del 13,97%. Un grande successo figlio delle buone politiche di orientamento e dell'appeal di un ateneo importante, prestigioso e - dati alla mano - apprezzato come quello di Sassari».
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Sardegna – Pagina 2
LA NOMINA
Annalisa Bonfiglio presidente del Crs4
Annalisa Bonfiglio, docente ordinario di bioingegneria elettronica e informatica e prorettrice delegata per il territorio e l'innovazione dell'Università di Cagliari, è la nuova presidente del Crs4, nel consiglio di amministrazione in carica per tre anni ci sono anche Mario Mariani e Elisabetta Mallus: Ilrimarrà . La nomina ieri mattina, nella sede di Sardegna Ricerche, socio unico del Centro di ricerca del Parco tecnologico di Pula. «Sono onorata di ricevere questo incarico - dice Bonfiglio - perché Crs4 rappresenta una realtà importante della ricerca italiana. Voglio confermare e rinforzare la presenza del Centro in ambito internazionale, continuare a rafforzare la funzione di trasferimento tecnologico nel territorio sardo e i contatti con le aziende internazionali che stanno affluendo in Sardegna». Eccellenza del Parco tecnologico della Sardegna, il Crs4, fondato nel 1990 dal Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, sviluppa programmi di ricerca strategici utilizzando infrastrutture computazionali e sperimentali di punta nei settori della biomedicina, della biotecnologia, della società dell'informazione, dell'energia e dell'ambiente.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Economia - Pagina 14
MONSERRATO/L'eccellenza
Col simulatore di volo di CentraLabs
isola avanguardia dell'addestramento
di Stefano Ambu
MONSERRATO La pista per il decollo è lì davanti. Il pilota accende la strumentazione in alto sopra la sua testa. Poi tocca, abbassa e alza le manopole e i pulsanti, in gergo tecnico gli switch, che stanno davanti a lui. Infine si parte. Ma si resta lì, al CentraLabs della cittadella universitaria di Monserrato. Perché quella, anche se è perfettamente uguale, è la riproduzione della cabina di pilotaggio di un Airbus A 320. Due parole molto importanti: addestramento. E, forse ancora di più, sicurezza. L'obiettivo dei ricercatori cagliaritani dell'Università di Cagliari è quello di fondere le esperienze di insegnamento svolte in campo aeronautico con quelle di rilevamento di parametri psicofisiologici legati all'accumulo di stress e di fatica operativa, già rilevati con l'ausilio di simulazione avanzata nelle strutture di CentraLabs. A illustrare le potenzialità c'erano i piloti-docenti- istruttori di volo con un curriculum ultradecennale e internazionale maturato alla guida dei principali aerei di linea.Il simulatore fisico per cabina di pilotaggio di aerei presentato ieri permette di operare nella riproduzione di manovre normali, anormali e di emergenza. L'istruttore ha la possibilità, con uno schermo dedicato, di variare i livelli di funzionamento degli impianti di bordo, in qualsiasi condizione meteo proposta e con tutte le interferenze esterne tipiche dei voli di linea: dal controllo del traffico aereo alle comunicazione operative dalla compagnia, agli altri velivoli. Non solo volo. Ci sono anche altri due simulatori, che fanno di CentraLabs un centro unico in Italia. Già operativi Chameleon e BBBus, simulatori fisici di gru portacontainer e autobus e camion. Esperienze - spiegano gli addetti ai lavori - che assegnano a Monserrato la medaglia di primo polo avanzato in Italia del settore addestramento e ricerca nell'ambito della trasportistica e della mobilità. Gli obiettivi delle attività dei laboratori di ricerca? Addestramento all'avanguardia, assistenza alle imprese e al tessuto produttivo, consulenza, sviluppo scientifico e trasferimento tecnologico. Proprio la restituzione del sapere e delle conoscenze al territorio è una delle missioni dell'Università. I riconoscimenti in passato non sono mancati. Chameleon, fondamentale per la sicurezza e l'addestramento su gru container, ad esempio, fu premiato «per l'innovativo approccio tecnologico» con il «logistico dell'anno 2009» da Assologistica al Politecnico di Milano. Poi era stata la volta del Bbbus (box bull bus simulator) per la guida dei pullman. Con test su strade virtuali che riproducevano fedelmente arterie sarde come la statale 554, la 128 tra Sarule e Gavoi o la 133 Tempio-Luogosanto. Ora, 2017, si può anche volare.
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Sardegna - Pagina 5
POLITICA REGIONALE
Sanità, la riforma avanza
I sindacati vanno in piazza
CAGLIARI Il centrosinistra è uscito indenne o quasi dalle elezioni amministrative di domenica e poi a due giorni dal voto sembra reggere bene persino sulla sanità seppure le turbolenze non sono finite. Nello slancio, ha annunciato anche altro: «Se, a Roma, la giunta non dovesse riuscire a risolvere i conflitti che abbiamo col governo, saremmo i primi a denunciarlo». Con una crisi ancora fresca dopo le dimissioni, a maggio, dell'assessore Paolo Maninchedda del Partito dei sardi e i rimbalzi giornalieri da un vertice all'altro, la maggioranza ha deciso di viaggiare sul doppio binario: sanità da una parte, rapporti istituzionali dall'altra. Ma presto i binari diventeranno tre: è in arrivo la legge urbanistica ed è un altro di quegli obiettivi sensibili dove «le diverse anime della coalizione» potrebbero scontrarsi e rendere più complicato il viaggio fino al 2019. Ma per ora «andiamo avanti spediti e compatti», ha fatto sapere il capogruppo del Pd Pietro Cocco, anche se in commissione sanità uno dei suoi compagni di partito, Lorenzo Cozzolino s'è astenuto insieme ad Augusto Cherchi del Partito dei sardi. È stato solo un incidente di percorso? Lo si capirà fra qualche giorno, ma il presidente Francesco Pigliaru è stato sicuro nel dire: «Nei momenti che contano, la maggioranza c'è sempre»Il patto. È in due punti. Il primo: la riorganizzazione della rete ospedaliera sarà approvata in commissione entro luglio. Il secondo: «Se sarà necessario, con il governo cominceremo ad alzare la voce». Oggi, a Roma, il presidente Pigliaru ha un doppio appuntamento. Incontrerà il ministro per gli affari regionali, Enrico Costa, per capire come mai «tutte le Finanziarie regionali finora sono state impugnate dal governo, perché ormai siamo al limite della persecuzione», ha sottolineato ancora Pigliaru. Poi sarà la volta del ministro dell'interno, Marco Minniti, per discutere sulle quote di migranti per la Sardegna e sul Centro d'accoglienza ad Iglesias. Sono due argomenti spinosi e dal risultato incerto.Sanità. A maggioranza la commissione sanità ieri ha licenziato le linee guida che i direttori generali dovranno seguire da luglio in poi per ridurre i costi - oggi alti - nell'Asl unica, in quelle universitarie di Cagliari e Sassari e al Brotzu. «È un passaggio importante che conferma la nostra compattezza», ha detto Pigliaru. Anche se poi il centrosinistra ha dovuto fare a meno dei voti di Cozzolino e Cherchi, che ancora non si fidano e aspettano di capire come saranno riassegnati i posti letto negli ospedali. Per la verità anche chi ha votato a favore qualcosa l'ha detto e qualche correzione la giunta dovrà farla. «All'assessore alla sanità - ha detto il presidente di commissione Raimondo Perra del Psi - abbiamo consegnato alcune raccomandazioni, perché, come è stato deciso nei vertici, il Consiglio non può essere tagliato fuori da qualunque passaggio della riforma sanitaria. Comunque sono ottimista». Chi invece ha tirato su le barricate è stato il centrodestra. Non ha partecipato al confronto in commissione sulle linee guida. «Hanno blindato tutto - ha detto Edoardo Tocco di Forza Italia - perché non vogliono che saltino fuori le divisioni, sono tante, fra di loro. Con arroganza, non ci hanno permesso di presentare neanche gli emendamenti e siamo andati via». I Riformatori hanno rincarato la dose: «Il centrosinistra pensa solo alla burocrazia, poi chissà quando si occuperà dei problemi». Un altro siluro è arrivato da Cgil, Cisl e Uil. Per il 6 luglio, hanno proclamato lo sciopero generale della sanità, contro «una riforma sbagliata e pericolosa».Urbanistica. Nei giorni in cui a Cagliari è previsto il G7 dei trasporti, dal 21 al 22 giugno ci sarà un summit fra i ministri di mezzo mondo, il Consiglio regionale si occuperà di urbanistica. Mercoledì prossimo in aula entrerà la leggina di "manutenzione", è quella che mette assieme o cancella troppe norme ora sparse dappertutto. Però sarà solo l'anteprima della legge urbanistica vera e propria, quella in cui - tra l'altro - è previsto che gli alberghi all'interno dei 300 metri dal mare possano «costruire e ristrutturare per aumentare l'offerta turistica». È un tema caldo su cui i partiti del centrosinistra, escluso alcuni, finora non si sono pronunciati. L'hanno fatto da tempo diverse associazioni ambientalisti e sono tutte contro la possibile deroga ai vincoli previsti dal Piano paesaggistico. Però anche sull'urbanistica Pigliaru s'è detto fiducioso: «La maggioranza c'è e ci sarà». A parte un assessore ancora da sostituire, Maninchedda, e un altro, quello ai trasporti, che sta per andare via: è Massimo Deiana, nominato presidente dell'Autorità portuale regionale. Ma sui successori il segreto continua a essere impenetrabile.
 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

13 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Oristano - Pagina 17
Domani si parla di agricoltura di precisione
ORISTANO Si svolgerà domani (e non oggi, come erroneamente riportato) il convegno "Le nuove sfide dell'agroalimentare: dall'agricoltura di precisione all'innovazione nelle tecnologie di trasformazione". L'iniziativa si svolgerà dalle 9.30, nell'Auditorium di San Domenico, con l'organizzazione del Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari e del Consorzio Uno. Il convegno analizzerà le nuove tecnologie a disposizione dell'agricoltura di precisione e le potenzialità d'innovazione dei processi di trasformazione. «Lo scopo dell'incontro, dunque, sarà quello di fornire nuovi elementi conoscitivi riguardanti gli aspetti tecnici ed economici dell'agricoltura di precisione nel settore agroalimentare, di sollecitare il dibattito sui fabbisogni del comparto e individuare le strategie più opportune da adottare per favorire l'innovazione. Il programma della mattinata prevede l'introduzione dei lavori da parte del Rettore dell'Università di Sassari, Massimo Carpinelli, e del direttore generale del Consorzio Uno. Seguiranno gli interventi dei relatori sui singoli temi di approfondimento.
 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

14 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 /
Lettere e commenti - Pagina 34
L’INTERVENTO
Antico orto botanico, un progetto per la città
di Giuseppe Porcellana, Comitato Ambiente Sassari
 Sta emergendo tra i cittadini di Sassari una corrente di pensiero e di azione che mira ad una diffusa e possibile riqualificazione urbana.Tra le prime esigenze si manifesta la richiesta di salvaguardare e rendere agibile ogni spazio verde all'interno della città, miracolosamente sopravvissuto alla cementificazione operata dagli anni Cinquanta fino ad oggi.Il simbolo di questa opposizione al sacrificio ulteriore delle aree libere sopravvissute è stata la insperata vittoria dei cittadini rappresentata dal ripristino del vincolo a verde pubblico dell'area residua dell'Antico Orto Botanico di via Paoli, azione che ha ripreso vigore con una base popolare più ampia per acquisire finalmente l'area al patrimonio comunale e realizzare l'agognato giardino pubblico.Analoghe istanze e iniziative stanno prendendo corpo anche in altre zone della città.Quindi il concetto di riqualificazione urbana si è diffuso e ha trovato radici nella società civile creando movimenti popolari che svolgono azioni concrete offrendo supporto e collaborazione alla pubblica amministrazione, in luogo di proteste e aspirazioni che nel recente passato sono state clamorosamente disattese dalla politica.Si delinea una rete tra associazioni, Università e istituzioni che unisce cultura, pensiero e azione, volta allo stesso scopo che è quello di migliorare la qualità della vita nel tessuto urbano.La salvaguardia e la destinazione a giardino pubblico dell'area residua dell'Antico Orto Botanico rappresenta il riscatto di una errata scelta urbanistica che non tutelò quell'ettaro di verde straordinario che era sopravvissuto sino alla fine degli anni Settanta, nel quartiere San Giuseppe.È arrivato il momento di restituire ciò che è rimasto alla cittadinanza, con i tre lecci secolari, un tratto murario ad archi delle antiche serre e la vegetazione ricca di naturalità, significativo polmone verde nel centro urbano.Il valore storico del sito che risulta dalle carte originali dell'università sarà il punto di partenza per il progetto del giardino che si svilupperà intorno a quei reperti, sarà redatto da un'équipe di specialisti che intende offrirlo all'Amministrazione Comunale e per essa alla città. L'iniziativa è partita dal 2008 con la resilienza dei cittadini promossa dal comitato di quartiere San Giuseppe, al quale ora si sono uniti altri comitati e associazioni sottoscrivendo con 2500 firme la petizione al Sindaco per la realizzazione del giardino pubblico, che ha valore di simbolo per la riqualificazione urbana che urge in questa città.I concetti di resilienza, riqualificazione urbana sono emersi dai ponderosi e colti faldoni dell'Università e si vanno diffondendo anche negli strati sociali meno permeati dal sapere scientifico, grazie alla divulgazione attuata a mezzo stampa e dai convegni.Vedasi le ampie pagine di Repubblica del 28 maggio scorso in Robinson, e poi l'ampio rilievo dato alla Giornata Mondiale dell'Ambiente che non appare più solo un profluvio di belle parole, ma sottolinea che ciascuno può contribuire con i suoi comportamenti alla salvaguardia del proprio habitat e del pianeta; tale tendenza è in atto.La salvaguardia dei siti simbolici della città porta esempi di concretezza all'attenzione popolare: le idee camminano sulle gambe degli uomini.Si definisce "città resiliente" una comunità che si organizza progettando risposte ambientali, sociali, economiche innovative: consideriamo questa battaglia per il giardino pubblico un esempio e un punto di partenza per una diversa visione urbana rispetto al passato. La raccolta di firme ai mercatini ci ha confermato la volontà di partecipazione di tante persone a concrete iniziative tra cui in primis quelle volte a migliorare la qualità della vita: stiamo partecipando ad un risveglio della coscienza civica del quale anche la politica inizia a tenere conto.
 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

15 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Lettere e commenti - Pagina 34
IL CONVEGNO
Diseguaglianze sociali
e degrado dell'ambiente
di Federico Francioni
 La Terra è entrata in una fase pressoché agonica: lo ha sostenuto in questa stessa pagina Antonio Canu che, con altri, è ben lungi dal rispondere con la rassegnazione a questa minaccia. Di fronte a una problematica di tale portata - che presenta implicazioni economiche e sociopolitiche, ma anche scientifiche, filosofiche ed etiche - appare quasi inevitabile avvertire un senso di impotenza. A questo approccio, oppure al menefreghismo, occorre replicare con un impegno nei singoli luoghi, depositari di patrimoni naturalistici, artistici, linguistici e culturali insostituibili. Un'alternativa può essere delineata partendo dallo sviluppo di movimenti di base che pongano il problema di un New Deal, adeguato alla fase storico-politica e incardinato su una generale riconversione produttiva in chiave ecocompatibile. Occorrerà fare i conti con alta finanza, sistema finanziario, petrolio, carbone, insomma, con tutti quegli interessi lobbistici che condizionano anche i mezzi di comunicazione di massa. Di questo e di altro si parlerà nel convegno internazionale, che si svolgerà oggi e domani all'Università di Sassari, su "Prospettive sull'ambiente, la giustizia sociale e i mass-media nell'età dell'Antropocene". Con quest'ultima espressione il Premio Nobel Paul Crutzen ha inteso riferirsi ad un evo che si caratterizza per l'attacco sfrontato dell'uomo alla Natura e che è successivo all'Olocene, nel quale le temperature sono in crescita progressiva. Si tratta di esplorare, avvalendosi di strumenti interdisciplinari, i legami fra tre fenomeni, riscontrabili sia globalmente, sia localmente: a) il progressivo degrado dell'ambiente; b) le sempre più accentuate disuguaglianze sociali, dimostrate da puntuali indagini di carattere economico e statistico; c) il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa, la loro incapacità o non volontà di fornire rappresentazioni di un reale dove i cittadini possano agire per delineare un nuovo mondo possibile. Quali sono i nessi fra questi tre ambiti? Da una parte, la sempre più pronunciata divaricazione fra l'aumento dei redditi dei pochi, a danno di moltitudini sempre più in difficoltà - per una crisi di sistema più prolungata rispetto a quella del 1929 (che finì dopo 5-6 anni) - dall'altra i collassi dell'ambiente fanno intravedere una società disfunzionale, egemonizzata da interessi conflittuali verso quelli dell'umanità, specialmente delle future generazioni. Nel convegno sassarese la dialettica globale-locale sarà esaminata, nelle comunicazioni sul negazionismo del Climate change e la post-verità della presidenza di Donald Trump, nonché in quelle sull'inquinamento delle basi militari in Sardegna (che emerge nei resoconti dei mass-media) e, ancora, sul rapporto fra cultura tradizionale e futuro della nostra isola.

 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA

16 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì  14 giugno 2017 / Cultura e spettacoli - Pagina 36
A Sassari domani e venerdì è in programma un seminario con studiosi provenienti da tutto il mondo
Ambiente e giustizia sociale, esperti a confronto
SASSARIA Sassari, domani e venerdì prossimi è in programma il seminario internazionale interdisciplinare del titolo "Prospettive sull'ambiente, la giustizia sociale e i mass-media nell'età dell'Antropocene". Con quest'ultima espressione si fa riferimento ad un'età caratterizzata non solo dal dominio ma anche dall'attacco dell'uomo alla natura. L'evento in programma in città è organizzato da "One Humanity-One Planet Research Interest Group", dall'Università di Sassari, Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, in collaborazione con la Fondazione Sardinia, il Nucleo di ricerca sulla desertificazione dello stesso Ateneo, l'Associazione sassarese di Filosofia e Scienza, che pubblica la rivista "Mathesis-Dialogo tra saperi".L'iniziativa avrà inizio domani alle 9.30 nell'Aula magna del palazzo centrale dell'Università, con il saluto di Luciano Gutierrez, pro rettore con delega alla Cooperazione internazionale. Il saluto del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Ateneo turritano sarà portato dal direttore Aldo Maria Morace. Di seguito introdurranno i lavori Maria Lucia Piga, docente di Sociologia nella stessa Università, Luigi Manca (docente di Comunication Art della Benedictine University, presso Chicago), Elizabeth Dobbins (docente di Scienze naturali nella Samford University, Usa) e Pier Paolo Roggero (docente nel Dipartimento di Agraria) che parlerà dell'attività del Nucleo di desertificazione. Seguiranno le relazioni di Ignazio Camarda (Università di Sassari), Aide Esu (Università di Cagliari) e Emanuela Ferreri (Roma, "La sapienza"). Nel pomeriggio di giovedì, con inizio alle 14.30, nell'Aula Dostoevskij (in via Roma 151) interverranno Maria Grazia Cugusi (Università di Cagliari), Livio Perra (Università di Sassari), Joaquin Montero (della Benedictine), Allan Dobbins (Università dell'Alabama), lo stesso Manca e Federico Francioni, direttore della rivista "Mathesis".Venerdì il seminario avrà luogo sempre nell'Aula Dostoevkij dalle 9.30 e proseguirà nel pomeriggio a partire dalle 14.30. Prenderanno la parola Peter Seely (della Benedictine), Gianny Loy dell'Università di Cagliari, Badrinath Rao dell'Università statunitense di Kettering, John Kloos della Benedictine, Paola Rizzi (Università dell'Aquila) e la stessa Piga; toccherà quindi a Massimo Dell'Utri dell'Ateneo turritano, Maria Laura Ruiu (Università di Northumbria), la stessa Dobbins. Sarà effettuato anche un collegamento via Skype con gli Stati Uniti: coordinati da Chris Birks, della Benedictine, dialogheranno con gli studiosi riuniti a Sassari i docenti americani Anne Marie Smith, Marian Mesrobian MacCurdy, Steve Macek e Jean-Marie Kauth. Al centro dei lavori i temi del degrado ambientale, la crescita delle disuguaglianze sociali, il condizionamento degli interessi monopolistici e finanziari, il ruolo e le responsabilità dei mass-media. Spazio anche alla dialettica globale-locale e ai problemi dell'inquinamento in Sardegna.
 
 
 

redazioneweb@unica.it


RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI


Link: rassegna stampa MIUR

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie