Domenica 11 giugno 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 giugno 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Economia (Pagina 29 - Edizione CA)
Carriere
ANGELA CORONA
Dopo la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche a Cagliari nel 2010 e il dottorato di ricerca nella scuola di Biologia e biochimica, Angela Corona (nella foto) è oggi assegnista di ricerca nel dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente. Durante il dottorato si è formata anche al National cancer institute (Nih, Frederick-Stati Uniti) e nel laboratorio di Biologia e farmacologia applicata dell'Ecole Normale Superieure Paris-Saclay (Cachan-Francia). Le ricerche sull'Hiv le sono valse pochi giorni fa ad Atlanta il premio “Women in science”, assegnato ai migliori talenti e giovani ricercatrici nel campo dei farmaci antivirali. (l. m.)
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Economia (Pagina 29 - Edizione CA)
Appuntamenti
INCONTRO SU SALUTE MENTALE
 
Si svolgerà domani dalle 8,30 nella Cittadella universitaria di Monserrato il meeting “Salute mentale e salute pubblica: la crisi della medicina e le nuove prospettive agli albori del terzo millennio”, organizzato dal Dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica. La sessione sarà diretta da Ernesto D'Aloja, Luigi Minerba e Mauro G. Carta, assistiti da Mario Maj, psichiatra dell'Università Vanvitelli di Napoli, direttore della rivista World Psychiatry e presidente della World Psychiatric Association. (l. m.)
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Economia (Pagina 29 - Edizione CA)
Appuntamenti
SUMMER SCHOOL AD ALGHERO

Da domani ritorna all'hotel El Faro di Alghero la scuola internazionale di studi avanzati sulla biometria. Giunto alla quattordicesima edizione, il corso estivo di alta formazione post-universitaria si propone di addestrare e aggiornare studenti di dottorato, ricercatori, docenti, professionisti e manager nel settore, fornendo un corso intensivo sulle materie di base della biometria. Le lezioni termineranno venerdì 16 giugno e includono diciotto lezioni magistrali sia a carattere monotematico che multidisciplinare, oltre a due sessioni pratiche sulle tecnologie più avanzate per l'identificazione personale. (l. m.)
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
PIAZZA MICHELANGELO. L'ente conferma: «Non doveva accadere, staremo più attenti»
Mensa Ersu, una vite nel piatto:
la denuncia di due studentesse
Stava per addentare un pezzo della torta salata alle verdure quando ha notato qualcosa di strano. Una vite. Simona Agueci, studentessa universitaria, non ha creduto ai suoi occhi. Insieme alla sua collega Francesca Sedda ha scattato qualche foto al piatto e all'oggetto, poi si è diretta dalle responsabili della mensa Ersu di piazza Michelangelo per denunciare quanto accaduto. «Un incidente che non sarebbe dovuto succedere ma che è successo: una vite del macchinario per grattugiare si è staccata, finendo nella ciotola e poi nel piatto», ha confermato il presidente dell'Ersu, Antonio Funedda. «Il personale è sempre molto attento nella preparazione del cibo: questo episodio servirà per fare ancora meglio».
IL RITROVAMENTO «Se la mia amica non se ne fosse accorta e avesse addentato la vite avrebbe potuto rompersi un dente», ha scritto Francesca sulla pagina Facebook “Spotted Unica” che ha riportato quanto accaduto con tanto di foto. Inizialmente c'è chi ha messo in discussione la notizia, pensando si trattasse di un “fake”, un post falso pubblicato per gettare fango sulla mensa Ersu. Sono state le stesse protagoniste a confermare quanto successo. «Tutto vero, è successo a me», ha precisato Simona. «Come scherzo non sarebbe per niente divertente», ha sottolineato la sua collega. «Perché infamare la mensa di piazza Michelangelo? Simona l'ha davvero trovata in mezzo alla sfoglia. Quando sono andata a riportare il piatto, una delle dipendenti si é messa a sorridere, chiedendomi “ma come ci sarà finita”? Abbiamo segnalato il fatto alle dipendenti. É stata ovviamente una svista e speriamo non succeda più. Per fortuna la mia amica non si è fatta male. Abbiamo pubblicato la foto perché tutti prestino attenzione».
L'ERSU Quanto successo nella mensa di piazza Michelangelo è stato subito segnalato agli uffici dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario. Il presidente dell'Ersu è dispiaciuto: «Fortunatamente la studentessa non si è fatta nulla», ha spiegato Funedda. «La vite si era staccata da un macchinario: gli addetti alla cucina se n'erano accorti senza però riuscire a ritrovare il piccolo pezzo. Purtroppo è finito nella pietanza e poi nel piatto della giovane. Non doveva accadere ma servirà a tutti per stare più attenti e migliorare ulteriormente i controlli». In piazza Michelangelo vengono serviti 138mila pasti all'anno sui 550mila complessivi di tutte le mense dell'Ersu.
M. V.
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 62 - Edizione CA)
ABcittà
La Biblioteca Vivente contro i pregiudizi oggi all'Orto Botanico
Oggi, nella giornata conclusiva della nona edizione di Leggendo Metropolitano, il cartellone si apre sall'Orto Botanico dell'Università di Cagliari in viale Fra Ignazio con la Biblioteca Vivente, laboratorio proposto dalla Cooperativa ABCittà su un progetto danese riconosciuto dal Consiglio d'Europa come buona prassi per ridurre i pregiudizi e favorire il dialogo e la comprensione reciproca.
L'edizione cagliaritana della Biblioteca Vivente è frutto di un sondaggio svolto sul territorio per individuare i pregiudizi più diffusi nel capoluogo sardo: quindici cagliaritani, scelti in base al loro esserne l'incarnazione, sono stati accompagnati dagli operatori di ABCittà in un percorso di formazione di due giorni, per rileggere la propria esperienza di vita e assumere il ruolo di Libro Vivente, di narratore consapevole della propria storia.
Dalle 9 alle 13.30, all'Orto Botanico si parla quindi di immigrazione, differenze linguistiche, omosessualità, apparenze: i Libri Viventi si aprono al confronto con il pubblico, in piccoli gruppi di persone con le quali nella quotidianità non avrebbero altrimenti l'occasione di parlare.
 Per l'ingresso al Giardino è previsto un biglietto ridotto di 2 euro: Leggendo Metropolitano vuole così sostenere uno spazio che per il suo sostentamento conta solo sui proventi della biglietteria.
 
 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
ASSEMINI. Milioni di euro in arrivo per il Piano di mobilità ciclabile
In bicicletta fino a Cagliari
Progetto per nuove piste
«Assemini è il primo Comune della Città metropolitana a dotarsi di un piano per la mobilità ciclabile». Italo Meloni, docente di Pianificazione dei trasporti all'Università di Cagliari, sottolinea l'importanza del documento preparato assieme al Comune per programmare lo sviluppo delle piste ciclabili.
IL PROGETTO Una serie di finanziamenti sta facendo prendere corpo ai progetti per creare una rete unica di piste, che permetterà di spostarsi da un centro all'altro. «Arrivare da Cagliari ad Assemini in bicicletta? Servono quattro anni, poi sarà possibile percorrere tutto il tragitto pedalando», annuncia Italo Meloni, a margine del convegno organizzato dalla Giunta di Mario Puddu in collaborazione con il Crimm, il Centro ricerca modelli di mobilita della facoltà di Ingegneria . «Prima di costruire un palazzo, si prendono tutte le misure: è ciò che abbiamo fatto ad Assemini calcolando come ci si sposta, perché, dove si va e in che modo. Solo così», aggiunge l'ingegnere, «si può cominciare a progettare, perché non conta quante piste ciclabili si riesce a realizzare, bensì quante persone si riuscirà a far spostare in bicicletta».
I CALCOLI Il piano della mobilità ciclabile ad Assemini parte dal numero di spostamenti reali, che sono poi utilizzati per indicare quali saranno i principali percorsi ciclabili. «Ogni giorno ad Assemini si spostano, in entrata o in uscita, tredicimila persone. È uno dei dati emersi dallo studio», spiega l'assessore comunale ai Lavori pubblici Gianluca Di Gioia, «e si arriva poi alla programmazione concreta delle piste ciclabili, che prevede 7,5 chilometri di percorsi principali e 4,6 secondari».
I PERCORSI I lavori sono già iniziati e l'obiettivo è collegare Decimomannu ed Elmas attraversando Assemini lungo i quattro corsi, ma ci sarà anche un anello che circonderà il centro storico (dove non c'è spazio per le piste e il limite di velocità sarà portato a 30 chilometri orari) passando da via Coghe e dalle stazioni ferroviarie, fino a raggiungere Santa Lucia. Per questa linea principale, e per il tratto che attraversa Elmas, c'è un finanziamento della Regione di 1,6 milioni perché rientra nella grande rete ciclabile regionale. Per il tratto corso America-corso Asia ci sono un milione e 300 mila euro stanziati dalla Città metropolitana, che ha finanziato con 1,6 milioni anche il Boulevard dei paesaggi, con piste ciclo-pedonali che attraverseranno Assemini in modo trasversale, dai campi del Cagliari fino alla laguna.
Marcello Zasso


 

7 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 62 - Edizione CA)
INCONTRO. Lo storico Labanca ha esaminato l'avventura coloniale, velocemente rimossa
“Italiani, brava gente”, slogan che dimentica le tragedie
“ I taliani, brava gente”: un mito che ancora oggi riaffiora nel nostro immaginario culturale, il più delle volte richiamato a sproposito. Da dove deriva? Perché è così difficile abbandonarlo? Ne parla con Nicola Labanca, docente di storia contemporanea all'Università di Siena ed esperto del periodo coloniale italiano. Labanca, insieme allo storico Jože Pirjevec, ha affrontato il tema in uno stimolante incontro - condotto dal saggista Francesco M. Cataluccio - che si è svolto ieri sera ai Giardini Pubblici di Cagliari al festival Leggendo Metropolitano.
“Italiani, brava gente” fu uno slogan coniato dalla propaganda istituzionale durante il colonialismo; in realtà anche l'Italia ebbe le sue pagine nere - come l'utilizzo da parte del generale Graziani in Etiopia di armi chimiche proibite -, ma il fattore che fece la differenza, sottolinea Labanca, è che «il colonialismo, in sé, occupa cinque secoli di storia d'Europa, mentre per l'Italia si trattò di un periodo di circa sessanta anni: questo ha favorito la tendenza a censurare, dimenticare, minimizzare». E archiviare in modo non corretto l'avventura coloniale voluta dal fascismo.
Altre nazioni, come la Germania, hanno avviato da tempo un'approfondita analisi critica del periodo bellico, mentre da noi «solo negli ultimi anni gli studiosi, anche giovani, stanno lavorando per fare emergere questi retroscena oscuri». In particolare, vanno menzionati tre storici e studiosi sardi, Luciano Marrocu, Valeria Deplano e Alessandro Pes, che hanno offerto un contributo di rilievo nazionale.
«Bisogna ricordare sia le infrastrutture create in Africa che gli atti di sfruttamento, “sia le stragi che le strade”», continua Labanca. «Il rischio è che i miti del passato, quando non sono ben decodificati, vengano poi riutilizzati per il presente. Se noi diciamo che gli italiani sono brava gente, senza curarsi di quello che fanno, rischiamo di ripetere gli antichi errori». «Rischiamo, per paradosso, che i migranti che oggi provengono dalle ex colonie conoscano episodi che noi ignoriamo».
L'Italia ha un ruolo chiave nel Mediterraneo: oltre ai numerosi problemi sul fronte organizzativo, l'impatto delle grandi migrazioni si accompagna all'insorgere di nuovi razzismi. Non andrebbe però dimenticato che «la crisi economica del 2008 ha reso più deboli le popolazioni occidentali, che hanno dunque bisogno di un capro espiatorio, e il migrante sembra perfetto per incarnare l'dea della minaccia che sentiamo incombere su di noi». Mettere ordine nella memoria sembra essere l'unica strada possibile per avere una visione nitida del nostro futuro.
Luca Mirarchi



 

8 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 63 - Edizione CA)
SAGGISTICA. Nel libro (per Cuec) della studiosa Susanna Paulis un'attenta ricerca
La festa di San Giovanni Battista a Quartu Sant'Elena
I quartesi gli sono convinti devoti. Non quanto di Sant'Elena, forse. E anche un po' meno di Sant'Andrea che ogni anno lo ospita - se così si può dire - nella propria chiesetta campestre. Comunque, San Giovanni Battista ha una bella festa. Ed è un peccato che non sia molto conosciuta al di là della cerchia - peraltro ampia - dei fedeli. Ha infatti caratteristiche che per molte ragioni la rendono speciale. Ne è certa, da esperta antropologa, Susanna Paulis che le ha dedicato un interessante volume: “La festa di San Giovanni Battista a Quartu Sant'Elena” (Cuec, 103 pagine, 15 euro).
Da subito, Susanna Paulis propone una spiegazione scientifica di questa scarsa conoscenza. «La festa intitolata a San Giovanni Battista (Santu Anni) - spiega la studiosa - ha risentito, forse e almeno in parte, dell'appartanenza a un'area dell'Isola che, per effetto di stereotipie e atteggiamenti essenzialisti, è considerata come meno conservativa rispetto alla Sardegna centrale». Anche se il 24 giugno si fa festa un po' dappertutto (ma non a Quartu), gli appuntamenti in qualche modo più noti sono infatti - per citarne soltanto alcuni - quelli di Bosa, Dorgali, Escalaplano, Fonni, Gavoi, Seui e Oliena. A far da richiamo per migliaia di persone, non solo sarde, gli spettacolari falò e gli altri simboli delle pratiche divinatorie. Certo, afferma Susanna Paulis, i tempi sono cambiati ed è profondamente mutata la società rurale del passato. E tuttavia, rileva, la festa di Santu Anni a Quartu Sant'Elena - che invece si celebra ogni anno a fine luglio - mantiene con una certa evidenza le caratteristiche simboliche di un originario nucleo religioso di matrice agraria: i rituali, le traccas, is goccius, per esempio. E poichè viene da molto lontano è comunque ben radicata nel cuore di molti quartesi.
Susanna Paulis è dottore di ricerca, ha insegnato Etnografia e tradizioni popolari all'Università di Cagliari, ha firmato articoli e saggi di notevole interesse (“I simboli e l'identità dei Sardi” e “I dolci e le feste in Sardegna fra tradizione e innovazione”). In quest'opera sviluppa una rigorosa analisi dell'evento religioso illustrandone lo specifico profilo. Tenuta con coerenza nell'ottica dell'antropologia culturale la “Festa de Santu Anni” rivela così di possedere ottimi titoli per affrontare eventuali confronti con le altre manifestazioni di fede popolare.
Gianni Filippini
 
 

9 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 58 - Edizione CA)
SASSARI. Appuntamento il 13
L'Università e le imprese: nuove proposte
Appuntamento martedì 13 giugno dalle 9 alle 18 nella sede centrale dell'Ateneo di Sassari, in piazza Università 21, per un'intera giornata di ascolto, approfondimento, incontro, dialogo con le imprese del territorio. È questo lo spirito di "Missione Sviluppo: Uniss incontra le imprese", l'evento che metterà insieme i temi dell'innovazione, della ricerca e dell'imprenditorialità.
L'Università è naturalmente un luogo di produzione di cultura e innovazione e contribuisce da sempre alla crescita del territorio in cui opera attraverso gli studenti ma anche mediante un sistema intenso di relazioni, collaborazioni e attività di trasferimento tecnologico. Ora però l'Ateneo vuole inaugurare una nuova stagione di dialogo e collaborazione stabile. L'evento, infatti, sarà anche l'occasione per presentare il nuovo servizio imprese@uniss.it, nato proprio con la stessa finalità: favorire l'incontro tra le esigenze di innovazione delle imprese e la ricerca e l'innovazione sviluppata all'Università di Sassari, in modo che, insieme, come in una squadra, si possa innalzare il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi e servizi favorendo le ricadute sul territorio in termini di impatto sulla competitività del sistema produttivo e sull'occupazione.
Si parte alle 9 con l'apertura dei Desk allestiti nel ballatoio. Negli stand presidiati dai ricercatori di tutte le aree scientifiche disciplinari si potranno ricevere prime informazioni, contatti e avviare i primi confronti su percorsi di ricerca applicata.
 
 

10 - L’UNIONE SARDA di domenica 11 giugno 2017 / Spettacoli e Società (Pagina 63 - Edizione CA)
Domani
La Regina di quadri: il convegno a Cagliari per Palma Bucarelli
Per tutti era la Regina di quadri: prima donna alla guida di un museo, promotrice in Italia di artisti come Picasso, Mondrian e Pollock. “La rivoluzione culturale di Palma Bucarelli” è il titolo della conferenza che si terrà domani alle 17 a Cagliari, nell'aula Coroneo della Cittadella dei Musei. L'iniziativa, promossa da Artecrazia con il contributo dell'Ersu, ha lo scopo di ricordare e far conoscere la figura della storica direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, dal 1942 al 1975, considerata una figura cardine della museologia.
L'incontro prevede un'introduzione di Giacomo Dessì, laureato alla triennale di Beni Culturali a Cagliari e attualmente studente del corso Magistrale, a cui farà seguito un intervento approfondito di Simona Campus, docente di Museologia dell'Università di Cagliari e direttrice dell'Exma. Verranno illustrate le grandi intuizioni e le innovazioni in campo museologico che hanno accompagnato la straordinaria carriera di Palma Bucarelli, protagonista dell'eroico salvataggio delle opere della Galleria durante la Seconda Guerra Mondiale. Sarà inoltre presentato l'ebook “Bunker d'Arte Moderna”, curato da Artecrazia, che racconta l'avventura di Palma Bucarelli nel salvataggio delle opere dai bombardamenti. Palma Bucarelli è morta nella Capitale nel 1998, aveva ottantotto anni. Il Comune di Roma ha dato il suo nome a una via in prossimità della Galleria Nazionale d'Arte Moderna. (gr.pi.)
 
 
 


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LA NUOVA SARDEGNA
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 11 giugno 2017 / Ed.ne nazionale - Pagina 23
UNIVERSITÀ
CORSO DI LAUREA IN ODONTOIATRIA A RISCHIO
La denuncia dell’Aiso: tutta colta di fondi e di personale docente
Siamo pronti a mobilitarci e presto chiederemo un incontro al rettore Carpinelli
di Paoletta Farina
SASSARILa Sardegna non formerà più dentisti nelle sue due università? È l'allarme che serpeggia tra gli studenti di odontoiatria, sei anni per arrivare alla laurea specialistica, a numero chiuso e con una media di venti iscritti all'anno. L'Aiso (l'Associazione che li raggruppa a livello nazionale e territoriale) denuncia il rischio che il corso di laurea specialistica a Sassari possa essere soppresso mentre già dal prossimo anno accademico non sarà attivo nell'università cagliaritana. «Sarebbe impensabile perché così si impedirebbe ai giovani sardi di poter svolgere una professione che dà lavoro a pochi mesi dalla laurea, a meno che non ci si rivolga alle facoltà in Continente o all'estero, ma è una scelta che non tutte le famiglie possono permettersi», sottolineano amaramente Fabio Donaera, segretario nazionale Aiso e presidente eletto, e Giulia Lai, entrambi del Forum Studentesco.La mobilitazione è già partita e i rappresentanti degli universitari sono pronti a chiedere un incontro al rettore Massimo Carpinelli per esprimere la loro preoccupazione e chiedere con forza che il corso di odontoiatria non si tocchi.Al momento la situazione è di quelle che si possono definire intricate e tanto basta perché gli aspiranti dentisti stiano affilando le armi Per il 2017/2018 l'università sassarese riaprirà le immatricolazioni in odontoiatria, ma nel 2018/2019 l'avvio del corso è un punto interrogativo. Cagliari, invece, non prevede le lezioni di odontoiatria per il prossimo settembre mentre ha avviato quello di igiene dentale. Nell'ateneo cagliaritano si è deciso di aprire i due corsi ad anni alterni.All'origine di tutto, a Sassari come a Cagliari, la mancanza di risorse finanziarie e di personale. «I docenti nell'area odontoiatrica, la cosiddetta Med28, si sono pian piano ridotti in tutte le università italiane a causa del blocco del turn over e nei prossimi due, tre anni è prevista una loro massiccia andata in pensione», spiegano Lai e Donaera. L'Accademia, ovunque, è in difficoltà a causa di sforbiciate che si sono seguite negli anni, e intanto non si vedono all'orizzonte concorsi per rimpinguare organici sempre più ristretti. Tanto che a Milano, per fare un esempio di quale sia la tendenza. si stanno mettendo a numero chiuso anche le facoltà umanista: meno studenti hanno necessità di un numero inferiore all'attuale di docenti. Detto questo, la crisi è più acuta nell'isola dove i due atenei devono fare i conti con taglio a finanziamenti e lottare per conservare corsi e specializzazioni riconosciuti di ottimo livello, come ad esempio, accade a puntualmente al Dipartimento di Architettura di Alghero, la cui esistenza è sempre in bilico.«E anche per odontoiatria si sta profilando lo stesso clima di incertezza - sottolineano i due rappresentanti degli studenti del corso di laurea - nonostante anche questa possa vantare ottimi risultati scientifici e di gradimento da parte degli iscritti, tanto da essere realmente un fiore all'occhiello per l'università. Da 12 anni c'è una collaborazione con l'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità, per la formazione di giovani in materia di salute orale, con una summer school che si svolge alla Porto Conte Ricerche e che inizierà proprio domani. Ma c'è di più - proseguono Fabio Donaera e Giulia Lai -. La bontà del corso è stata attestata nell'ultima classifica dal Censis che ha piazzato Sassari al secondo posto dopo Pavia, ma siano sempre stati nei prime cinque posti o nella top ten». Anche perché gli aspiranti dentisti possono contare su un corpo docente di ottimo livello e su attrezzature che in altre cliniche italiane sono insufficienti. Se odontoiatria sparisse dalle mappe delle università sarde sarebbe un paradosso. Sono decine gli studenti che non potendo accedere perché non superano il test di ammissione vanno a frequentare in Spagna, Romania, Malta, Albania e Ungheria. Quindi la domanda c'è, ma l'isola sembra volerli respingere. Forse un accordo tra Sassari e Cagliari potrebbe risolvere il problema. Chissà...
LE CIFRE
1980 l’anno di nascita del corso di laurea in odontoiatria
20 la media degli studenti che immatricolano ogni anno: il corso è a numero chiuso e bisogna superare il test di ammissione
25 gli studenti che l’ateneo sassarese ha chiesto al ministero per l’anno accademico 2017/2018
5 in medi i mesi dopo i quali una volta conseguita la laurea specialistica i giovani dentisti trovano un posto di lavoro
 
 
 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 11 giugno 2017 / Agenda Sassari - Pagina 26
TACCUINO
ORIENTAMENTO UNIVERSITÀ
"L'Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con ForMore Istruzione, organizza a Sassari per il 14 giugno una giornata di orientamento universitario, aperta a tutti gli studenti sardi. L'iscrizione è completamente gratuita, per maggiori informazioni contattare Eleonora 3911895617 Giampiero 3911823220"
 



13 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 11 giugno 2017 / Agenda Sassari - Pagina 26
■ OFFERTE LAVORO
L’Università degli Studi di Sassari - Dipartimento di Agraria - per le esigenze dell’Azienda “M. Deidda” – Ottava Sassari, intende procedere ad una selezione per l’assunzione di n. 1 agricoltore e operaio agricolo specializzato in colture di pieno campo per la durata di 150 giornate. Periodo: giugno-dicembre 2017. Gli interessati dovranno recarsi presso il Centro dei servizi per l’impiego, via Bottego 1, Sassari dal 5.06.2017 al 14.06.2017. Avviso nell’albo del Centro servizi per l’impiego di Sassari e nell’albo dell’Università degli Studi di Sassari.

 
 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 11 giugno 2017 / Agenda Sassari - Pagina 27
■ Start Cup Sardegna 2017
La pianificazione d'impresa: sviluppare un modello di Business Il secondo si terrà lunedì 12 dalle 15,30 alle 17,30 nell'Aula seminari dell'incubatore d'impresa universitario CubACT – Via Rockefeller 54 1° piano. Tutta la formazione è gratuita e aperta a tutti (ricercatori, studenti, esterni all’ateneo).
 
 

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