Venerdì 12 maggio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 maggio 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 12 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Giovani guide a Palazzo Belgrano
«Impegnatevi e seguite i vostri sogni». La rettrice dell’Università, Maria del Zompo, non ha esitato a dispensare consigli e a raccontare aneddoti agli studenti del liceo classico Dettori, incontrati nel suo studio mentre eseguivano un sopralluogo del palazzo dell’Università, a Castello, in preparazione all’esposizione di cui si occuperanno domani e domenica per la manifestazione di Monumenti Aperti.
Il palazzo dell’Università, noto anche come Palazzo Belgrano dal nome dell’ingegnere incaricato della realizzazione, è infatti la sede degli uffici del rettorato, dell’aula magna, usata per importanti cerimonie come quella di inizio dell’anno accademico, e della biblioteca universitaria.
La professoressa, mostrando un libro voluminoso, intitolato Principi di Neuroscienze e autografato con dedica dall’autore Eric Kandel, ha raccontato che le è stato spedito dal premio Nobel dopo la visita a Cagliari: «Una versione integrata e arricchita del volume che studiai all’università. La mia passione per le neuroscienze è nata molto presto, sin dalle superiori, studiando la filosofia e soprattutto Freud che mi fece appassionare a come il cervello funzioni e al modo in cui esprimiamo le emozioni. Non mi feci mai spaventare dalla portata del corso di studio».
Una stimolante e inaspettata lezione per le giovani guide, già impressionate dalla bellezza degli antichi uffici universitari, importante patrimonio storico-artistico cagliaritano.
Francesca Sofia Cocco
 
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 12 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
In evidenza
Università, un focus sulla mobilità lenta
Si parlerà di mobilità lenta, piste ciclabili e nuovi materiali nel convegno previsto per oggi dalle 9 nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, in via Marengo 2. Si analizzeranno gli scenari attuali e futuri per lo sviluppo infrastrutturale della mobilità.
 
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 12 maggio 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 35 - Edizione CA)
In sei anni 242 ragazzi hanno lasciato gli studi alle Superiori, 430 i ripetenti
Marmilla e Terralbese, allarme dispersione scolastica
Un tasso di abbandono della scuola di quasi l’otto per cento nelle superiori di Marmilla e Terralbese negli ultimi sei anni. Un dato che supera l’11 per cento nel Tecnico di Terralba, con un picco del 25 tre anni fa. È allarme dispersione scolastica nei 32 Comuni dell’area compresa tra Ales e Marrubiu. Dati emersi in un convegno a Mogoro. I dirigenti concordano: «La migliore risposta sono progetti specifici che formano il corpo docente e migliorano l’accoglienza degli studenti». Un forte alleato rimane il Piano unitario locale dei servizi alla persona di Ales-Terralba.
I DATI Marco Zurru , professore di sociologia economica dell’Università di Cagliari, ha presentato i preoccupanti dati sulla dispersione scolastica in Marmilla e Terralbese grazie a un’indagine svolta per il Plus. Negli ultimi sei anni si sono ritirati 241 alunni, 430 i ripetenti. Il dato peggiore fra 2013 e 2014 nel Tecnico di Terralba con un abbandono del 25,8 per cento. Nell’analisi importanti suggerimenti per gli istituti del territorio. Zurru ha detto: «I progetti specifici del Plus stanno funzionando». Un caso per tutti. Negli ultimi due anni il tasso di abbandono è sceso nel tecnico di Terralba dal 13,9 al 7,9 per cento. Zurru ha concluso: «Continuiamo con l’utilizzo di gruppi esterni, psicologi e mediatori e con una strategia collettiva condivisa da tutti i docenti nelle scuole del territorio».
GLI INTERVENTI Paola Piroddi , coordinatrice del Plus, ha assicurato: «Riproporremo i nostri progetti. Rimaniamo con le scuole in questa lotta». Pino Tilocca , dirigente degli istituti di Mogoro, Ales e Terralba, ha aggiunto: «Prima c’era poca attenzione ai disagi specifici. Ora con un finanziamento regionale di 25 mila euro abbiamo lavorato sulla capacità di accoglienza dei docenti e sul benessere in classe. E abbiamo i primi risultati: solo una sospensione nell’anno in corso e neanche un ritirato a Terralba».
Le medie non stanno a guardare. Tullio Corona , dirigente dell’istituto comprensivo di Mogoro, ha aggiunto: «Abbiamo lavorato sulla continuità didattica e il passaggio degli alunni fra diversi ordini di scuola e sulle materie logico-matematiche, dove sono emerse le maggiori carenze». Buone prassi anche dal progetto “Jump@School” illustrato da Roberto Doneddu , direttore del servizio formazione dell’assessorato regionale del lavoro: «Colloqui, attività e laboratori negli istituti di Iglesias e Tortolì». Il sindaco di Mogoro Sandro Broccia ha proposto: «Estendere l’obbligo scolastico sino al diploma con la scelta ai 16 anni di un percorso di formazione professionale».
Antonio Pintori
 
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 12 maggio 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 38 - Edizione CA)
Conferenza sulle aree protette Oggi, alle 9.30, nell’aula magna dell’università in via Salaris, il Dipartimento di giurisprudenza organizza una conferenza sul tema “Le aree protette come strumento di tutela della biodiversità”. Intervengono Maria Carmela Giarratano, della Direzione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente, Simonetta Bagella dell’università di Sassari, Irene Piredda di Elighes, Spin off dell’università di Sassari e l’assessore comunale Giuliano Sanna. Coordina Simone Pajno.
 
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 12 maggio 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 29 - Edizione CA)
SANLURI. È polemica. L’opposizione: compenso misero. Urpi difende il bando Il Comune cerca un laureato
La paga? 500 euro al mese VEDI LA FOTO Laureato in Conservazione di Beni culturali trattato come i saldi di fine stagione: 500 euro lordi mensili. Il caso eclatante è di Sanluri, dove il Comune ha avviato una manifestazione di interesse per un posto di «collaborazione coordinata e continuativa per Cultura e Turismo 2017». Ed è già polemica. Se per il sindaco, Alberto Urpi, «occorre dare alla cultura un posto di primo piano, nonostante i pochi soldi in bilancio», per la minoranza «lo stipendio da fame è una vergogna, ancora di più se a proporlo è la Giunta e la maggioranza che hanno fatto marcia indietro sul risparmio del quinto assessore e sul gettone di presenza».
IL PROGETTO Pubblicato lunedì sul sito del Comune, l’avviso scade il 22 maggio. Gli interessati hanno 15 giorni di tempo per presentare il curriculum all’Ufficio protocollo di via Carlo Felice. «La collaborazione - è scritto nel testo - ha la durata di 7 mesi, da maggio a dicembre, e dovrà svolgersi presso il Municipio», con spostamenti nei «luoghi di intervento dell’azione culturale, secondo modalità da concordare». Una mole di lavoro non di poco conto. Infatti, le attività prevedono il «coordinamento e affiancamento al responsabile del servizio cultura nella gestione delle manifestazioni inserite nel calendario», ma anche «la predisposizione di atti amministrativi complessi e controllo della qualità dei servizi erogati».
LO STIPENDIO Quello che non torna è il misero compenso per un «esperto in beni culturali o in discipline delle arti, musica, spettacolo, biblioteche e archivi. Con esperienza, almeno annuale, nella Pubblica amministrazione». Il responsabile del personale, Marco Zedda, difende il progetto. «Premesso - osserva - che l’ultima parola spetta al Consiglio, libero di promuoverlo o bocciarlo, la retribuzione oraria è più alta di quella prevista dal contratto di lavoro: 18,75 rispetto ai 12,249 euro. Considerato l’impegno di 32 ore mensili, si può parlare di sfruttamento?».
LA POLITICA «L’esigenza di un collaboratore - spiega il sindaco - nasce dai nuovi eventi, come Sanluri Legge, Sanluri Jazz e il Museo del pane». Storce il naso la minoranza. «Ben venga la cultura - dice il consigliere Giuseppe Tatti - ma in questo momento le priorità sono i servizi essenziali, ad iniziare dal lavoro, impegnando disoccupati per il decoro del paese». Massimiliano Paderi ironizza: «A un anno dall’assunzione di un addetto stampa per 300 euro al mese, l’esperto in cultura ne incassa 200 in più. Siamo sulla buona strada».
Santina Ravì
 

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