Martedì 9 maggio 2017

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 maggio 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

  
Del Zompo, "conoscere etnie e culture diverse"
http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/05/08/universita-festa-a-cagliari-per-erasmus_41071986-d393-4c78-a722-cd2affe6c082.html Studenti Erasmus e dell’Università di Cagliari in marcia da piazza Yenne al Conservatorio di musica per festeggiare l’Europa. Una "parade" in piena regola con bandiere del vecchio Continente, dell’Italia e della Sardegna. Poi una grande festa in occasione dell’edizione 2017 dell’Europe day, istituito in ricordo della Dichiarazione Schuman, che nel 1950 pose le basi per l’Unione europea.
Altre date da ricordare: il trentesimo anniversario del programma di scambio Erasmus e sessant’anni dalla nascita della Comunità economica europea. Il corteo è partito dopo le 15 dalla statua di Carlo Felice e ha attraversato la città sino a piazza Porrino. Poi tutti dentro l’auditorium del Conservatorio con interventi culturali, testimonianze di esperienze Erasmus all’estero e intermezzi musicali.
L’edizione 2017 della manifestazione vede per la prima volta organizzatori sia l’Università sia il Conservatorio, in collaborazione con l’associazione studentesca European Student Network (ESN) e con l’Europe Direct Regione Sardegna. Per gli studenti in palio i premi del concorso a quiz "Cosa fa l’Europa per me?": per vincere basta rispondere correttamente al questionario predisposto dal Centro d’informazione Europe Direct della Regione. In serata premiazione e buffet finale.
Una giornata da ricordare. "Dobbiamo conoscere etnie e culture diverse - ha detto il rettore Maria Del Zompo - e conoscerci reciprocamente. Ecco perché Erasmus ed Europa unita sono da sostenere". Tanti i racconti in prima persona sulle esperienze Erasmus e sul contributo dei mesi di studio all’estero per la propria preparazione e maturazione.
Partecipano anche musicisti sardi e stranieri coinvolti in esperienze di studio all’estero. Tra gli stranieri ci sarà anche il violoncellista Pjeter Guralumi, docente all’Università delle arti di Tirana, arrivato in città grazie allo specifico programma Erasmus+ rivolto agli IPA countries (Instrument for pre-Accession Assitance), pensato per quei Paesi che hanno appena attivato le procedure di ingresso nell’Unione europea. "La musica appartiene a tutti - ha detto la direttrice del Conservatorio Elisabetta Porrà - crea ponti tra le culture".
 

 
 
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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Premiata la tesi di Massimiliano Pau sulla riabilitazione
Ricerca sulla sclerosi, eccellenza all’Università
Un’eccellenza dell’Università di Cagliari nella ricerca di una cura alla sclerosi multipla.
Massimiliano Pau, docente della facoltà di Bioingegneria meccanica e responsabile del Laboratorio di Biomeccanica ed Ergonomia Industriale del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali, è stato premiato alla 22esima conferenza Rims (Rehabilitation in Multiple Sclerosis) con il “Best oral presentation award” per il contributo dal titolo “Are static and dynamic balance abilities correlated in people with multiple sclerosis?”.
Il lavoro al quale hanno partecipato gli ingegneri Federica Corona, Giuseppina Pilloni e Micaela Porta e sviluppato in collaborazione con i neurologi del Dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica che operano all’interno Centro sclerosi multipla coordinati da Eleonora Cocco (Giancarlo Coghe e Lorena Lorefice), ha utilizzato tecniche quantitative di analisi del movimento per chiarire le relazioni esistenti tra le capacità di equilibrio statico e dinamico negli individui affetti da Sclerosi Multipla.
Il meeting internazionale Rims è il più importante evento europeo in cui operatori sanitari, ricercatori e rappresentanti delle associazioni dei pazienti si incontrano per condividere le loro conoscenze ed esperienze e collaborare attivamente sui temi legati alla riabilitazione nella sclerosi multipla.
I risultati consentiranno di selezionare in maniera mirata i test da effettuare sulle persone con sclerosi multlipla per verificare il decorso della malattia e valutare in maniera accurata gli effetti dei trattamenti riabilitativi e farmacologici. Una versione estesa della ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista specializzata “Multiple Sclerosis and Related Disorders”.
 
 

L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 maggio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
BANCHE, TUTELA DEI CONSUMATORI
“La crisi delle banche e i risparmiatori. Correre agli sportelli o dormire tranquilli?”. Per fare chiarezza l’Ordine dei giornalisti della Sardegna ha organizzato un seminario formativo che si svolgerà giovedì dalle 14 alle 17 nell’aula Arcari della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università, in viale Sant’Ignazio 86.
 
 

L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 maggio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
MURAVERA. Ex emigrata, Valentina Musiu vende in tutto il mondo i manufatti artistici
Molla un lavoro sicuro e ritorna:
«Ora scommetto sulla mia terra»
Richiesta a Bologna, Venezia e Dublino grazie alla sua laurea in restauro edile e in falegnameria. Un lavoro (e un contratto) sicuro appena terminati gli studi nel nord Italia. Eppure Valentina Musiu, muraverese di 36 anni, non è soddisfatta: il richiamo della sua Isola è troppo forte e così, lo scorso anno, decide di licenziarsi per scommettere sulla terra che aveva lasciato (solo fisicamente) nel 2011. «Credo molto nella Sardegna», spiega, «volevo fare qualcosa per promuoverla e farla conoscere ancora di più in tutto il mondo. Allora ho pensato di mettere a disposizione le mie capacità di artista del legno per realizzare oggetti che, in qualche modo, potessero trasmettere la storia e le emozioni della nostra Isola».
L’INIZIATIVA Il laboratorio creativo (dal nome decisamente intuitivo: “Valegnameria”) è stato inaugurato pochi giorni fa a Olia Speciosa (Castiadas), in un antico locale che fu del nonno. All’interno, pochi strumenti (scalpellino e traforo) e tanta maestria: «Utilizzo soprattutto gli scarti del legno», chiarisce, «in base a quelli che trovo creo ciò che mi passa per la mente, con un gioco di incastri e un po’ di colla vinilica». Fra le opere più apprezzate, le donnine in costume sardo stilizzato: un disegno che poi è finito un po’ ovunque, dalle magliette alle custodie per i telefonini: «Ho ricevuto richieste anche dall’estero, per queste donnine. Piacciono, anche se non sono mancate le critiche sul fatto che ho rappresentato solo la metà di quello che c’è in un costume sardo. Credo però che l’importante sia parlarne». Negli Stati Uniti, invece, sono finite le lingue di legno dei Rolling Stones: «Se me lo chiedono realizzo qualsiasi cosa, non necessariamente sarda».
L’ATTRAZIONE La passione per il legno, Musiu l’ha sempre avuta: almeno da quando - aveva dodici anni - voleva restaurare le statue lignee del suo paese. Una passione, la sua, che per un lungo periodo aveva messo nel cassetto (prima di partire nel nord Italia si era laureata a Cagliari in Beni culturali), per poi tirarla di nuovo fuori a Venezia e Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano, dopo una tesi sul restauro del portoni storici della città (e una parentesi in Irlanda per perfezionare l’inglese), era stata assunta nella falegnameria dove aveva seguito un corso per conto dell’Università. Bello, «ma stavo lavorando per vivere, invece volevo aprire qualcosa di nuovo nella mia adorata terra».
IL RITORNO Ed eccola nel Sarrabus, tra Muravera e Castiadas, per cercare di vincere una sfida impegnativa: «Sì, voglio mandare avanti le tradizioni sarde. A Bologna lo facevo portando salumi e formaggi e insegnando almeno dieci parole in sardo a tutte le persone che ho conosciuto. Adesso, la Sardegna la trasmetto con il legno e la colla».
Gianni Agus
 
 

L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 maggio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
In pochi favorevoli alla pedonalizzazione della via d’uscita dal rione dentro le mura
Via Mazzini, chiusura definitiva?
Piazza Martiri e via Mazzini come via Manno, stessa pavimentazione: segno evidente che la pedonalizzazione sta per divorare la principale via d’uscita da Castello. «La discussione è aperta, l’orientamento è quello», confermano da Palazzo Bacaredda. «Chiudere al traffico via Mazzini sarebbe una follia», replicano da Casteddu ’e susu.
Da gennaio le auto non possono più raggiungere piazza Costituzione arrivando dalla Porta del Leoni, un semaforo volante costringe gli automobilisti a tornare indietro, percorrere via Università e uscire da via Cammino Nuovo passando dal parcheggio. I lavori per la nuova pavimentazione sono terminati ma ci sono ancora le transenne che impediscono il passaggio delle auto e dalle pendici di Castello fino a piazza Palazzo si è acceso il dibattito tra residenti e commercianti sulle ipotesi future. «Da quando hanno chiuso al traffico via Mazzini abbiamo registrato un forte calo di clienti», commenta Maria Ignazia Melis dalla storica offelleria Tramer, «però è diventato tutto più bello e abbiamo chiesto lo spazio per sistemare tavoli all’esterno, senza le auto potremmo sfruttare la nuova condizione».
Dentro Castello la bocciatura è senza appello. «Ci taglierebbero le gambe definitivamente, siamo un quartiere di serie B e toglierci la via d’uscita naturale sarebbe una follia», commenta Sergio Belfiori dallo storico negozio di alimentari di via dei Genovesi, «chi vive qui è prigioniero, chi sta in via Spano e deve andare verso il Terrapieno prima ci metteva trenta secondi ora mezz’ora». Intorno alle transenne di via Mazzini scatta il dibattito, con la mediazione dell’edicolante: «Ora è tutto molto più bello ma non bisogna essere egoisti: per chi vive a Castello sarebbe una penalizzazione troppo dura».
A pochi passi dalle rovine della casa dove nacque Giuseppe Dessì e dalla Galleria dello Sperone abbandonata, c’è chi preferisce i pedoni alle auto. «Qui davanti passano molti turisti, per me la chiusura alle auto non può che essere un vantaggio», rivela Alice Corongiu mentre serve alcune ragazze straniere nella sua Recyclerie, «la mia speranza è che completino anche le resto della strada perché la Porta dei Leoni attira molti turisti». Questo è un passaggio cruciale perché il futuro di via Mazzini pedonale ruota proprio intorno alla seconda fase dei lavori.
«Al più presto verranno tolte le transenne e la strada sarà riaperta al traffico ma l’idea è quella di trovare i soldi per fare anche l’altro tratto fino al Bastione e poi pedonalizzarla tutta», annuncia Fabrizio Marcello, presidente della commissione Mobilità, «bisogna rivedere molti aspetti, sulla viabilità e sui parcheggi, stiamo cercando la soluzione migliore per arrivare al risultato. Sull’estensione delle pedonalizzazioni c’è grande intesa anche con le opposizioni, ora ci stiamo occupando di tutto l’asse via Palabanda-via Alghero, dieci milioni per 1,7 chilometri - annuncia - a luglio, dopo il G7 Trasporti, partiranno i lavori in piazza Costituzione ma stiamo dialogando molto su altri punti, come le corsie centrali di via Roma, la Marina o via Mazzini».
Su questa la pensa diversamente il capogruppo di Fratelli d’Italia. «Sono favorevole alle pedonalizzazioni ma ci devono essere eccezioni, non diventino arresti domiciliari per i residenti: chiudere via Mazzini e lasciare l’uscita da via Cammino Nuovo sarebbe una pazzia - commenta Alessio Mereu che in Aula ha proposto di aprire un’ora al giorno via Manno e via Garibaldi - hanno bocciato la mia mozione ma sanno che chiudere tutto senza i giusti accorgimenti è un errore».
Marcello Zasso
 

 

L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 maggio 2017 / Provincia di Sassari (Pagina 35 - Edizione CA)
SASSARI. In poche settimane hanno ottenuto più di mille iscrizioni
Universitari disorientati: 2 studenti inventano l’app
In poche settimane ha già ottenuto più di mille iscrizioni. Per gli studenti significa avere finalmente una mappa di tutto ciò che riguarda l’università.
“Unissbot” la nuova piattaforma ideata per interagire fra gli studenti universitari, in breve tempo ha già riscosso un grande successo dato il numero di utenti che partecipano attivamente al nuovo modo di orientarsi on line.
A programmare il cervellone digitale sono stati Antonio Pala, studente in Giurisprudenza, e Antonio Lai della facoltà di Scienze biologiche, che hanno voluto puntare tutto sul miglioramento funzionale universitario, a seguito della loro personale esperienza di ritrovarsi disorientati in una nuova città.
L’IDEA «Volevamo creare uno strumento utile per i nostri colleghi. Ora che esiste non resta che perfezionarci e migliorarci e per farlo abbiamo bisogno di feedback da parte delle utenze», dice Antonio Pala.
I ragazzi hanno infatti rivolto l’attenzione alle matricole fuori sede che spesso si trovano in difficoltà nell’intraprendere una nuova carriera, lontano dagli affetti, dalla loro casa e verso un viaggio di crescita sui libri. Un aiuto che arriva attraverso un’intelligenza artificiale suggerendo in tempo reale tutte le informazioni che ruotano intorno alla vita studentesca.
TUTTE LE INFORMAZIONI Corsi formativi, geo-localizzazione dei luoghi, orari e contatti di uffici, biblioteca, mensa, mobilità Erasmus, trasporti ed eventi ma anche immatricolazioni e modulistica: sono alcune delle informazioni che si possono trovare all’interno della piattaforma. Basterà scaricare sul proprio smartphone la chat di Telegram, selezionare la voce “Uniss_bot” e poi cliccare su “Avvia” per iniziare l’interazione digitale con il mondo studentesco.
«È stato un percorso di sviluppo molto intenso, ho dovuto imparare un apposito linguaggio di programmazione ma poi il risultato è stato soddisfacente», prosegue Antonio Lai, «terremo aggiornata l’App includendo ulteriori sottocategorie, per esempio il calcolo delle tasse».
ADOTTATI DALL’UNIVERSITÀ Oltre alla soddisfazione dei ragazzi non poteva certo mancare il riconoscimento da parte dell’Università degli Studi di Sassari che ha provveduto ad ufficializzare il nuovo sistema informativo sul sito Uniss.
Il progetto, in fase di sviluppo e di espansione, riguarderà anche le sedi gemmate dell’università di Sassari. I due ideatori, infatti, stanno lavorando per includere alcuni dei corsi formativi dell’università di Olbia e Nuoro ma anche il programma didattico e orientativo delle facoltà di Alghero e Oristano.
Ilaria Tucconi
 

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