Giovedì 20 aprile 2017

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20 aprile 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Il sogno dei neolaureati:
«Un contratto stabile per comprare la casa»
Qualcuno ha laurea e master ma fa il cameriere, quasi tutti hanno pensato di andar via dalla Sardegna, pochissimi hanno già nel cassetto un contratto di lavoro. Per i giovani sardi il posto fisso nella pubblica amministrazione ha un fascino particolare: «È l'unico settore che può garantire, ora, stabilità e certezze», dice Anna Rita Pillai, ventinovenne di Quartu, neolaureata. Bandi e selezioni sono il suo pane quotidiano: «Ho studiato Scienze delle amministrazioni pubbliche. Ora mi sto preparando per alcuni concorsi nei Comuni, in attesa di quelli della Regione. Vivo tutto questo come un'opportunità: per adesso ho avuto solo impieghi occasionali, ho lavorato in un hotel e come assistente domiciliare».
Il sogno si chiama prima casa. «Ho pensato di comprarla, ma poi non me la sono più sentita. Mi sono detta: tra dieci anni come sarò? Nel mio futuro al momento non vedo stabilità: ecco perché spero che questi nuovi concorsi rappresentino una svolta».
«COSÌ RINASCE L'ECONOMIA» Gianluca Pilleri il mutuo è riuscito a ottenerlo («ma hanno dovuto garantire i miei genitori») e pure ad estinguerlo, anche se in 14 anni di lavoro ha sempre dovuto combattere con contratti in scadenza e rinnovi a tempo: «Ho lavorato da precario nella pubblica amministrazione senza riuscire ad ottenere un impiego stabile. Ora spero che la mia esperienza venga riconosciuta nei concorsi futuri, anche perché adesso riprendere in mano i libri non è semplice», spiega il 45enne, che a più riprese ha pensato di lasciare l'Isola per andare a vivere in qualche altra regione o addirittura all'estero: «Qui ci sono poche opportunità. Ma se la pubblica amministrazione riprende ad assumere rinasce tutta l'economia. Con un contratto a tempo indeterminato puoi comprare una casa, ti sposi, vai al ristorante, fai una vita normale».
L'INFERMIERA Michela Faedda, 24 anni, una laurea in Infermieristica, si accontenterebbe di uno stipendio purché sia: «Ora ho un contratto trimestrale in una clinica ma non ho ancora ricevuto nessun pagamento», sospira. Ecco perché rincorre un posto fisso nel servizio sanitario pubblico: «Per adesso gli ospedali che cercano infermieri sono pochi. È l'unico settore dove c'è un po' di sicurezza: è quello che cercano tutti i miei coetanei», racconta.
I SINDACATI Far convivere i sogni dei neolaureati con le aspettative di chi ha già qualche esperienza di lavoro nella pubblica amministrazione non sarà semplice. Ecco perché Davide Paderi, segretario generale della Cisl-Fp, sorride di fronte alla prospettiva di nuovo concorsi pubblici, ma chiede di «valorizzare le risorse umane interne e trovare soluzioni per i precari. Il blocco del turn over e le politiche di austerità hanno prosciugato gli organici. Servono nuovi concorsi, soprattutto nell'Isola, che paga due volte i tagli e l'arretramento del servizio pubblico dal territorio». Il ricambio in certi uffici è diventato indispensabile: «In questi anni la pubblica amministrazione è invecchiata, arrivando ad avere un'età media superiore ai cinquant'anni in quasi tutti i settori del lavoro pubblici con una proiezione di consistente avvicinamento ai sessant'anni nel 2020», spiega Fulvia Murru, segretario della Uil-Fpl.
IL CONVEGNO Secondo Michele Carrus (Cgil), la Sardegna «paga anche il conto di anni di politiche sbagliate, di assunzioni e promozioni fatte in seguito a raccomandazioni». E proprio ieri il sindacato ha dato appuntamento - insieme al segretario nazionale del Fp-Cgil, Serena Sorrentino - ai precari della pubblica amministrazione per discutere di riforme regionali, accordi collettivi scaduti e del fiorire di nuove forme di contratto: dai co.co.co. ai lavoratori interinali, fino alle false partite Iva.
M.R.

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
La storia di Liliana Faedda, archivista regionale assunta per la prima volta nel 2005
Supera tre selezioni ma non basta: ora è disoccupata

Una carriera brillante: una laurea, tre specializzazioni, tre concorsi regionali superati e un centinaio di corsi di formazione seguiti negli ultimi 10 anni. Una carriera brillante, sì, ma paradossale: perché Liliana Faedda, 47 anni, archivista della Regione Sardegna, assunta la prima volta nel 2005, non ha mai avuto un contratto a tempo indeterminato. «Faccio parte di un gruppo di 15 persone con le quali in questi anni abbiamo censito 40 chilometri di documentazione regionale», racconta con orgoglio. «Abbiamo creato un archivio storico virtuale che oggi è patrimonio per tutta la pubblica amministrazione». Il suo lavoro consiste nel ricostruire, attraverso le leggi, la storia regionale. «Un lavoro che, purtroppo, da ottobre del 2015 si è bloccato», dice ancora. «Eppure la Sardegna è stata la prima regione in Italia ad adottare questo servizio».
STORIA SIMBOLO Rappresenta il paradigma del precariato lavorativo italiano, Liliana Faedda: uno status che dovrebbe essere temporaneo ma che alla fine si trasforma in una situazione quasi perenne. Dopo dieci anni di lavoro oggi è addirittura disoccupata. L'amministrazione regionale l'ha intrappolata in una selva di contratti a progetto, rinnovati ogni 6-12 mesi, e adesso, sospendendo il servizio degli archivisti, non le garantisce il presente né, tanto meno, le assicura il futuro. Lei non smette di essere ottimista. «Ho pensato di cambiare strada, ma mi addolora dover abbandonare tutto dopo aver investito tanto. Credo che le cose in Sardegna possano cambiare in meglio. Abbiamo strumenti e competenze per poterlo fare. Anche noi rientriamo nel piano di stabilizzazione dei precari della Regione».
Nonostante tutto, Liliana Faedda non ha rinunciato a vivere e ha messo su famiglia: oggi è mamma di due figli, di 6 e 7 anni, e moglie di un libero professionista (quindi anche lui in qualche misura precario). «Una scommessa sul futuro», dice.
Mauro Madeddu
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 27 - Edizione CA)
IGLESIAS
Un progetto di edilizia ecocompatibile

E se il futuro dell'edilizia fosse nella terra cruda, la paglia e il sughero? Iglesias e l'Università di Cagliari ci hanno scommesso fino a costruire il centro sperimentale P.Re.Mura.
È un edificio che fonde i materiali della tradizione con le tecniche innovative ed è il risultato di un progetto, realizzato attraverso i fondi di Sardegna Ricerche, al quale hanno lavorato due dipartimenti di Ingegneria (Meccanica, chimica e dei materiali e Civile, ambientale e architettura): oggi dalle 8,30 sarà presentato all'Ausi a Monteponi.
A palazzo Bellavista si alternano i protagonisti che hanno partecipato al progetto: i ricercatori (Ulrico Sanna, Gabriele Casu, Giuseppe Desogus, Lorenza Di Pilla, Paola Meloni, Giorgio Pia, Maddalena Achenza, Alessia Meloni), i rappresentanti di 14 aziende e l'associazione culturale di promozione sociale Barega.org. Alle 14,30 il tavolo tecnico si sposterà a Barega dove il centro verrà inaugurato e messo a disposizione per continuare a sperimentare modelli di costruzione biocompatibili e rafforzare la filiera fra ricerca e imprese.
Miriam Cappa
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 30 - Edizione CA)
SENEGHE
Premio Montiferru, in gara 88 produttori di olio

Giunge alla fase finale il premio Montiferru per l'olio extravergine d'oliva che si terrà a Seneghe il 6 maggio. Saranno i i maggiori produttori oleari non solo italiani a contendersi la palma di miglior olio, nelle categorie dop, biologico, frantoiani, monocultivar e pluricultivar.
Per questa edizione sono in gara 88 oli, proposti da 62 aziende, delle quali 39 della penisola e 16 sarde, 7 sono le aziende estere. Numeri in calo rispetto all'anno scorso ma gli oli presenti hanno però un'elevata qualità. Il panel, presieduto da Pier Paolo Arca, ha completato gli assaggi e ha già valutato gli oli, mentre l'agenzia Agris, con la collaborazione del Dipartimento della scienza della vita e dell'ambiente dell'Università di Cagliari, ha già eseguito le analisi. Adesso si attende la premiazione, sabato 6 maggio nella Casa Aragonese alle 15.30. Il premio è organizzato da Camera di Commercio di Oristano, Comune, Laore e Agris e associazione nazionale “Città dell'olio”. ( j. p. )
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
PROGETTO
Un convegno internazionale a 80 anni dalla morte del pensatore di Ales
GRAMSCI, IL “SARDUS PATER”
Dal Brasile al Maghreb le sue analisi storiche

La primavera araba o l'esodo migratorio dalle sponde africane: pagine di storia oggi lette e interpretate con le categorie profetiche di Antonio Gramsci. Non è un caso che al «sardo oggi più studiato nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti come in Brasile o Medio Oriente» (il secondo italiano dopo Dante Alighieri), a 80 anni dalla morte, la Regione abbia dedicato un intero anno di riflessione e celebrazione.
STUDENTE IN MARINA Cagliari, che lo ha visto studente in piazzetta Dettori nello storico liceo e poi risiedere nella vicina via Principe Amedeo, nelle giornate del 26,27 aprile dedicherà al pensatore di Ales un convegno internazionale organizzato assieme alle due Università della Sardegna.
GRAMSCI LAB Alla due giorni cagliaritana ha assicurato la sua presenza il vice presidente della Bolivia, Alvaro Garcìa Linera, in qualità di «studioso di Gramsci». «In America latina, soprattutto in Brasile», ha detto Gianni Fresu dell'Università di Uberlandia «non esiste sessione di laurea che non preveda la presenza del pensiero di Gramsci, conosciuto e studiato anche nel Marañao, nord-est del paese ma vera e propria questione meridionale , per dirla con le categorie gramsciane». L'obiettivo è quello di far conoscere il Gramsci che viene studiato oggi nel mondo, in Europa ma soprattutto negli altri continenti. «Questo il motivo delle quattro sessioni in programma», precisa Patrizia Manduchi dell'Università di Cagliari che ha promosso l'evento con il Gramsci-Lab «con un focus sul mondo arabo e l'America latina. Perché in queste parti del mondo gli studi gramsciani sono particolarmente avanzati e utilizzati come chiave di lettura anche di avvenimenti recenti».
IL CONVEGNO “ Un secolo di rivoluzioni. Percorsi gramsciani nel mondo ” il tema del convegno presentato, nella ex Sala Giunta dall'assessore alla Cultura Paolo Frau. «Evento condiviso dalla Regione», gli fa eco il neo assessore Giuseppe Dessena «che ha istituito l' anno gramsciano con una delibera di indirizzo politico e uno stanziamento di importanti risorse».
L'ANTEPRIMA Mercoledì 26 aprile alle 21, sempre al Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori, l'associazione Malik propone lo spettacolo Antonio Gramsci. Una storia in concerto prima assoluta della compagnia “Le voci del tempo” con il chitarrista Mario Congiu e la voce recitante di Marco Peroni.
Paolo Matta
 
 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 aprile 2017 / Sport (Pagina 44 - Edizione CA)
VELA - OSTAR
Controlli medici per Andrea Mura

Il check up a Vento di Sardegna, è fatto. Oggi tocca al suo skipper Andrea Mura, sottoporsi ai controlli medici preliminari alla partenza per la prestigiosa regata transatlantica Ostar.
Oggi, al centro obesità dell'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, nell'ospedale San Giovanni di Dio, sarà visitato e sottoposto a impedenzometria, test che permetterà di stabilire la massa grassa e magra dell'atleta in modo da affinare il livello di nutrizione da impostare in seguito per migliorare la sua performance. Gli verrà inoltre applicato un sistema telematico di valutazione cardiodinamica, cui seguirà un test cardiopolmonare da sforzo. ( cl.m. )
 
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 20 aprile 2017 / Pagina 18 - Oristano
Il Collettivo avanza dubbi per via della presenza del Distretto Aerospaziale
LA FURIA ROSSA: «RICERCA O ARMI?»
ORISTANO L’attesa per la nuova vita di Fenosu è tanta, eppure i dubbi arrivano addirittura prima che i nuovi proprietari della Sogeaor vi mettano piede. È il Collettivo Furia Rossa a metterli sul tavolo per via della presenza nella cordata imprenditoriale anche del Distretto Aerospaziale della Sardegna. Il suo nome e il suo lavoro, oltre che alla ricerca scientifica, viene in questo caso associato alla parola guerra: «È un consorzio di imprese e soggetti pubblici fra cui Regione, Università di Cagliari e Sassari e Consiglio Nazionale delle Ricerche che punta nei prossimi anni ad aquisire completamente la gestione del Poligono del Salto di Quirra – afferma il documento del Collettivo Furia Rossa –. A che pro? La cosa viene spacciata nella propaganda come una diminuzione dell’occupazione militare della Sardegna, ma in realtà il DASS avrà come principale funzione lo sviluppo delle cosiddette tecnologie dual use, ossia di quelle tecnologie, in questa fase soprattutto legate all’utilizzo dei droni, che possono avere sia una funzione civile sia una funzione militare». Secondo il documento, la funzione civile sarebbe quindi solo una copertura: «Tutte le aziende partecipanti al progetto di Quirra hanno interessi nel campo della difesa militare e molte di loro sono già soggetti attivi nel Poligono. La facciata del progetto, quell’aerospaziale, sembra essere piuttosto uno specchietto per le allodole». Specchietto che rifletterebbe anche Fenosu dove vedremo le stelle. Quelle «del cosmo, ma anche le stellette dei militari», ribadisce la Furia Rossa. E siccome sull’aeroporto sono state spese, per quanto vanamente, valanghe di soldi pubblici, il Collettivo pretenderebbe che i contribuenti avessero avuto un ruolo nella scelta del suo futuro. Il dubbio che si affaccia è che accanto alle attività di ricerca si potrebbero svolgere azioni «che non hanno ricadute sullo sviluppo del nostro territorio e pongono problemi dal punto di vista etico visto che hanno implicazioni nello sviluppo della tecnologia militare». (e.c.)
 
 

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