Martedì 18 aprile 2017

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18 aprile 2017
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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di martedì 18 aprile 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 31 - Edizione CA)
Curatore del museo di Santadi, ha contribuito a far riemergere la storia del Sulcis «L'archeologia, la mia vita» Remo Forresu va in pensione dopo 40 anni di scoperte
«Ogni scavo è un'emozione unica. Ma quella più intensa in assoluto l'ho provata nel 1982 con la scoperta della tomba monumentale X di Montessu. Essere stato il primo ad entrarvi dopo oltre 3.800 anni, e ritrovarmi davanti a più di 170 vasi, pugnali e altri preziosi oggetti di un ricco corredo funerario, è stata una sensazione ancora oggi difficile da descrivere».
LA PENSIONE E di emozioni in quarant'anni di ricerche e campagne di scavo in giro per il Sulcis e il resto dell'Isola Remo Forresu, 69 anni, ispettore onorario della Soprintendenza ai Beni archeologici e curatore del museo archeologico di Santadi, ne ha anche regalato tante. Soprattutto per aver contribuito, portando alla luce siti e reperti archeologici di inestimabile valore, a far conoscere al mondo frammenti della millenaria storia di Santadi e del resto del Sulcis. Da alcune settimane, dopo lustri passati a guidare quel museo che lui stesso nel 2001 contribuì a far aprire, Forresu è in pensione. Ma di rinunciare a quel mondo, l'archeologia, che è anche la sua passione, non ne ha alcuna intenzione. «Ora sto raccogliendo materiale per due guide, il resto si vedrà. Ma il mio rapporto con l'archeologia non verrà mai meno», assicura.
LA CARRIERA Un amore che per lui, appassionato di antichità sin da ragazzo, è sbocciato con l'iscrizione all'Università di Cagliari e l'incontro con il docente di Paleontologia Enrico Atzeni, che seguirà in tutte le sue campagne. «Il battesimo sul campo l'ho avuto tra il 1969 e il 1970 quando lo seguii in uno scavo alle domus de janas di Pani Loriga», racconta. Da lì in poi è stato un crescendo di scavi («Più di una sessantina, tra il Sulcis e il resto dell'Isola») e di scoperte che hanno portato alla luce siti come la necropoli prenuragica di Montessu, a Villaperuccio, una delle più estese del Mediterraneo, quella di Is Loccis Santus (San Giovanni Suergiu), il nuraghe Arresi (Sant'Anna Arresi), la valle dei menhir di Terrazzu (Villaperuccio), tanti altri villaggi nuragici nel Sulcis Iglesiente e, sempre in collaborazione con Atzeni, l'allestimento del museo di Laconi. Senza contare le «soddisfazioni» regalate dai tanti studenti passati per il museo o i corsisti che poi hanno dato vita a coop di gestione di siti archeologici. «Abbiamo tanti giovani in gamba, devono solo avere la possibilità di provarlo». Ma, in una carriera così lunga e ricca, c'è spazio anche per qualche cruccio. «Il primo è non aver concluso gli studi. Ma tant'è - confessa con un sorriso - un po' di esperienza sul campo credo di essermela fatta». E poi per lo stato di abbandono in cui versano diversi siti. «Portarli alla luce per poi lasciarli al loro destino non serve. Prima di nuovi scavi sarebbe meglio preservare e valorizzare ciò che già abbiamo».
Maurizio Locci
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 18 aprile 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Liceo Siotto
I ragazzi parlano del fine vita
Al liceo classico Siotto si parla della legge sul fine vita. L'appuntamento è per domani mattina alle 11.20 nell'aula magna della scuola. L'incontro è stato organizzato dall'associazione Walter Piludu, intitolata all'ex presidente della Provincia che, malato di sclerosi laterale amitrofico, la terribile sla, è morto lo scorso 3 novembre dopo che i giudici autorizzarono lo spegnimento delle macchine che lo tenevano in vita. All'incontro prenderà parte anche la moglie di Piludu, Marinella, che proprio al Siotto insegnava filosofia. Con lei ci saranno il presidente dell'associazione Giancarlo Ghirra, il medico Michele Pintus e due ex studenti del Siotto, la docente universitaria nella facoltà di Giurisprudenza Alessandra Pisu e lo studente universitario Bruno Concas; entrambi sono componenti del direttivo dell'associazione Walter Piludu.
Un tema molto caldo, soprattutto, in questo periodo. Proprio domani torna all'esame della Camera la legga sul fine vita. Un passaggio fondamentale: dopo l'eventuale approvazione, la legge passerà poi all'esame del Senato.
 

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